LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA AL/DEL PARCO TROTTER
SISTEMA TROTTER Interessi - problemi di chi già appartiene” al Trotter T T TROTTER CENTRO Occasioni - saperi di chi oggi “riconosce” il Trotter T TROTTER CITTA’ Impresa – progetto di chi può investire” nel Trotter T TROTTER LAB sguardo – know how di chi vuole crescere” col Trotter Sistemati rispetto ai 1800 mq Arricchiti rispetto ai 1800 mq MULTILIVELLO Scoperti rispetto ai padiglio ni
L’obiettivo dell’Amministrazione Fare tesoro di gioie e dolori già sperimentate in precedenti esperienze partecipate quindi: A)esplicitare ex ante i « vincoli» affinché possano tradursi in «opportunità» per l’emersione di un ragionamento creativo da parte del partecipante B)attivare modalità e contesti che facilitino l’ingresso alla discussione allargata di soggetti involontariamente rimasti silenti C)investire nella possibilità concreta di un rapporto dialettico tra «sapere tecnico» –quello della vision progettuale– e «saperi sociali» senza attribuzione di posizione dominante o giudicante all’uno o agli altri.
Patto Partecipativo per il Trotter Il cammino partecipato pretende adesione corale ai seguenti fattori fondativi: la non dipendenza del SUCCESSO ad una sola parte; l’autoapprendimento come occasione per tutte le parti in gioco; l’incrementalità e la temporaneità come elementi di sostenibilità del processo
Il cammino che ci attende C FASE 1 (giu-dic 2015): ex Convitto /porzione sociale -bisogni riconosciuti e soluzione gestionalmente sostenibile I Lunedì del T :mantengono la valenza di forum per l’impostazione ambiti problematici o condivisione dei vincoli/opportunità e restituzione degli stati di avanzamento; Interviste/Osservazioni: il Tavolo Trotter si reca fisicamente presso nuovi soggetti aggregativi del territorio per ingaggio attivo ovvero verifica robustezza dei bisogni già enucleati (v.Brainstorming 20.4) Questionario: raccolta pareri della popolazione Tavolo Tematico :raccolta pareri e proposte da soggetti specifici Mappa Aperta: visualizzazione dell’estensione e radicamento del Progetto Evento: comprensione simulata agibilità spazi ex convitto
(Segue) il cammino che ci attende FASE 2 (ott 2015/giugno 2016): VISION «Città dei Bambini» la connettività deve aprirsi verso soggetti esterni all’area ma interessati ad occuparsi della programmazione contenutistica di quei luoghi (Fondazioni Culturali, Università, attenzione e contributi di altri soggetti per Responsabilità sociale d’impresa) call al mondo aggregativo giovanile per emersione dei desiderata/aspirazioni del target, anche tramite le rappresentanze dei Consigli dei ragazzi e delle ragazze
(segue) il cammino che ci attende F : FASE 3 (giugno maggio 2017): Cantiere Evento Trattasi di un percorso auspicato ma di cui va verificata la percorribilità/ alleanza con Direzione Lavori (per vincoli da capitolato d’oneri e tempistica esecutiva) S’ipotizza: attività d’informazione sul cronoprogramma lavori, attività di formazione sulle lavorazioni o coinvolgimento in itinere per la progettazione degli arredi