Brevi note sul regolamento comunale a cura del Segretario Generale Lucia Perna.

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Brevi note sul regolamento comunale a cura del Segretario Generale Lucia Perna

Cosa e’ un regolamento È un atto amministrativo, classificabile tra le fonti normative secondarie che, nelle gerarchia delle fonti del diritto, deve rispettare le fonti del diritto di livello superiore: Costituzione (artt. 114, 118, 119) e Leggi Costituzionali; Fonti primarie: Atti normativi comunitari, Leggi ordinarie, decreti legislativi, decreti-legge, Statuti Regionali, Leggi Regionali; Fonti secondarie: Regolamenti statali del Governo, Regolamenti regionali..

Principi generali I regolamenti sono atti normativi composti da una serie di articoli che devono rispondere ai seguenti principi: la generalità: un regolamento si riferisce a destinatari non determinabili l'astrattezza: un regolamento regola una serie indefinita di casi l'innovatività: un regolamento, ha forza di legge nell’ambito della materia che regola ma non puo’ essere in contrasto con le fonti del diritto primarie

Autonomia normativa dei comuni Il Testo Unico Enti Locali (TUEL D.lgs 18 agosto 2000 n. 267() riconosce autonomia normativa al Comune che, nel rispetto dei principi fissati dalla legge : adotta un proprio Statuto che stabilisce le norme fondamentali dell’organizzazione dell’Ente (art. 6 TUEL) compreso i principi generali sui regolamenti comunali adotta regolamenti nelle materie di propria competenza ed in particolare per l'organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni. (art. 7 TUEL)

Chi adotta il regolamento I regolamenti sono approvati dal Consiglio comunale a maggioranza eventualmente stabilita dallo Statuto (art lettera a del Testo Unico degli enti locali) con esclusione dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi che sono di competenza della Giunta, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio (art. 48 comma 3 del Testo Unico degli enti locali). Nello Statuto comunale non sono previste maggioranze qualificate per l’approvazione dei regolamenti

Cosa prevede il nostro Statuto L’art. 78 dello Statuto comunale prevede per i regolamenti le seguenti regole: Non possono contenere disposizioni in contrasto con la Costituzione, le leggi e i regolamenti statali e regionali e con lo Statuto La loro efficacia è limitata all’ambito comunale Non possono contenere norme a carattere particolare Non possono avere efficacia retroattiva, salvo i casi di deroga espressa, motivata da esigenze di pubblico interesse Sono abrogati esclusivamente da regolamenti posteriori per dichiarazione espressa del Consiglio comunale o per incompatibilità con le nuove norme o perché il nuovo regolamento regola l’intera materia già disciplinata dal precedente.

Statuto e partecipazione Lo Statuto del Comune riconosce fondamentale l’apporto della cittadinanza all’attività politica ed amministrativa dell’Ente, assicurando la partecipazione con appositi istituti: L’art.15 “partecipazione, decentramento e cooperazione” istituisce le “consulte di frazione” L’ art. 44 “ libere forme associative e volontariato” sostiene e valorizza gli Enti e le libere forme associative, L’ art. 45 “consultazioni” promuove forme di consultazione della cittadinanza da disciplinare con apposito regolamento, L’ art. 46 “diritto di petizione” riconosce il diritto di petizione da parte dei cittadini, L’ art. 47 “referendum consultivo” regola l’istituto del referendum quale strumento consultivo formale degli elettori del comune su questioni interessanti la collettività

Gli istituti di partecipazione già regolati Alcuni istituti di partecipazione sono in vigore da tempo ed in particolare: la consulta di frazione di San Matteo della Decima e la consulta di frazione di Budrie –Castagnolo-Tivoli, istituite con il regolamento per il funzionamento delle consulte di frazione; la consulta dello sport il cui funzionamento è regolato da apposito regolamento l’elenco delle libere forme associative istituito con apposito regolamento Il Forum giovani istituito con apposito regolamento; il referendum consultivo regolato da apposito regolamento il diritto di petizione regolato da apposito articolo all’interno del regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale.

Regolamento sulla partecipazione L’ Amministrazione intende ora dotarsi di uno specifico regolamento per la partecipazione ponendosi l’obiettivo di completare le possibilità di partecipazione della cittadinanza e rendere concreta la previsione dell’art. 45 dello Statuto circa la promozione di forme di consultazione su materie di competenza locale Per l’elaborazione del regolamento si è attivato un percorso partecipativo che raccoglie i suggerimenti della collettività utilizzando le modalità previste dalla Legge regionale Emilia Romagna 9 febbraio 2010 n. 3 che introduce un principio generale di partecipazione popolare alla elaborazione delle politiche regionali e locali riprendendo il concetto generale di partecipazione previsto anche dallo Statuto di questo Comune. Il percorso partecipativo è stato avviato con deliberazione di giunta comunale n.238/2013

A che punto siamo È stato costituito un Tavolo di negoziazione (TdN) in applicazione della LR 3/2010 al fine di creare le condizioni per la condivisione del percorso e raccogliere la disponibilità a partecipare al processo, a sostenerlo e ad accettarne gli esiti Con il supporto del TdN è stato elaborato un progetto tecnico sul percorso partecipato che si intende seguire per l’elaborazione del regolamento; tale progetto è stato validato dal Tecnico di garanzia regionale. Il TdN ha elaborato una scheda tecnica che raccoglie I criteri che dovranno essere seguiti per l’elaborazione della bozza regolamentare