WORKSHOP COOPERAZIONE TRA EFSA E GLI ORGANISMI RICONOSCIUTI AI SENSI DELL’ART. 36 DEL REGOLAMENTO CE N. 178/2002 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’- 14 MARZ0.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
UNIONCAMERE EMILIA- ROMAGNA Bologna,15 aprile 2010.
Advertisements

Regione Siciliana Ufficio di Bruxelles
Le collaborazioni avviate dallAgenzia dellInnovazione con CNR, CRUI, ISS, ENEA e Fondazione Silvio Tronchetti-Provera 21 luglio 2009.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
C.T.S. Unopportunità per lAutonomia delle Istituzioni Scolastiche ITCTG J. MONNET OSTUNI BR
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Il patrimonio informativo, le condizioni di utilizzo e accesso ai microdati dell’Istat Luisa Franconi Istat - Direzione centrale per lo sviluppo dei sistemi.
Percorso introduttivo alla statistica ufficiale
INDAGINE Le azioni di coordinamento e supporto delle Regioni Italiane agli Enti Locali per lenergia sostenibile e la protezione del clima Comunità europee.
1 In collaborazione in collaborazione con Conferenza stampa di presentazione 17 Aprile 2008.
L’offerta di microdati da parte dell’Istat
Politiche e programmi europei per la sicurezza e la lotta alla criminalità Rimini 5 dicembre 2006.
Il piano nazionale di prevenzione in agricoltura e silvicoltura
SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI
La governance del piano di zona. Governance del piano di zona Ufficio di piano Tavoli tematici Segreteria di piano Direttore CSSM Assemblea dei sindaci.
2° Convention Nazionale SIMG Le Società Scientifiche nel nuovo panorama normativo: lo scenario M. Cioffi Montecatini Terme, Aprile 2000.
Iniziativa realizzata nellambito delle attività di promozione del CSV Irpinia Solidale Progetto: Consumatori Informati – cod. 310/ giugno 2009 ore.
Le Istituzioni Europee
  L’Istituto Regionale di Ricerca Educativa del Lazio, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, ha condotto una indagine conoscitiva sui.
M arialuce Bongiovanni UOPSSA CSA BOLOGNA Linee guida documento MIUR Lo sviluppo della Rete QualitàLo sviluppo della Rete Qualità
Sarajevo, 16 Ottobre L'istituzione di questa Unità è frutto di una precisa strategia dell'Italia nella regione e completa un network di unità
INQUADRAMENTO NORMATIVO
E la struttura del programma comunitario Gioventù in Azione dedicata all'informazione e all'orientamento sui programmi in favore della gioventù promossi.
SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI NORME TECNICHE.
Seminario di studio della Federazione CFC Puglia onlus Lecce novembre 2003 Alcuni concetti della Qualità nei servizi alla persona nei servizi alla.
Azienda La Costigliola Rovolon (Pd), venerdì 1° giugno 2012
Problematiche relative al Comitato Etico per la sperimentazione clinica dei farmaci.
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
Scuola Nazionale dell’Amministrazione
P.O.F. Collegio Docenti elabora C. dI. adotta I consigli di classe attuano.
20 aprile Assemblea FLC-CGIL ISS Riordino dellISS: un argomento di cui si parla dal 2007 Disegno di legge per gli interventi per la qualit à e la.
RETE REALSAN RETEdi AUTORITA e ATTORI LOCALI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E NUTRIZIONALE.
International Co-operation European Integration Internationalisation Un caso di successo Un approccio partecipativo allinnovazione 1Francesco Natale, Bologna.
Innovazione e federalismo Verso una visione condivisa dell’e- government nell’Italia federale Sessione : “Strumenti per l’attuazione del cambiamento”
La storia di un percorso
ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Milano, 19 marzo 2015 CONVEGNO DI STUDIO E APPROFONDIMENTO HR &SAFETY AT WORK Un.
Dott.ssa Benedetta Dell'Anno
21 aprile 2011 Commissione Regionale L.R. 27/ Bilancio delle attività in attuazione del Programma INFEA Percorso di riorganizzazione.
Seminario rete F.A.R.O. Palermo, 29 novembre 2013 Catania, 6 dicembre 2013 Dal processo di autovalutazione alle azioni di miglioramento Vito PECORARO.
L’organizzazione dei controlli ufficiali sulla sicurezza alimentare ai sensi del Reg.CE n.882/2004 L’organizzazione dei controlli ufficiali sulla sicurezza.
Anticorruzione.
1 seminario “Salute e Sicurezza sul Lavoro: trasferimento di innovazione in Europa” IL SISTEMA REGIONALE PER LA SICUREZZA E LA QUALITA’ DEL LAVORO IN LIGURIA.
L’Amministrazione Finanziaria
Buone pratiche sull’avvio dei programmi, esperienze positive: la Rete ESFCoNet Asse Transnazionalità e Interregionalità Luciano Galetti Direttore Ufficio.
Diritto internazionale
bozza - sono graditi suggerimenti 1 Il DDL S1934 … e il ruolo dei genitoriDDL S1934 A cura di Cinzia Olivieri.
1 Il Punto Focale Regionale Ruolo e funzioni Daniela Rossi.
Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 06 Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 2/5 aprile 2008.
L’esperienza dei controlli nelle aziende agricole dott. ROTA Omar, Coordinatore della Commissione Permanente per la Prevenzione degli infortuni in Agricoltura.
Tipologia provvedimenti DL 90/2014 Amministrazioni competenti Presidenza Consiglio Ministri-Ministro Semplificazione PA, Ministero Economia e Finanze Provvedimenti.
COME FUNZIONA L’UE.
Le elezioni degli Organi Collegiali di Circolo o di Istituto Gli Organismi di Partecipazione nella scuola.
Le politiche di integrazione sociale dei minori stranieri
L'UNIONE EUROPEA.
1 COMUNE DI VENEZIA Direzione Politiche Educative della Famiglia e Sportive Servizio di Ristorazione Scolastica 26 Marzo 2013.
A.A ottobre 2008 Facoltà di Scienze della Comunicazione Master in Comunicazione nella PA Le politiche attive del lavoro prof. Nedo Fanelli.
I L GOVERNO Loris Poloni PARTE SECONDA DELLA COSTITUZIONE DETTA «ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA» IL PARLAMENTO (55-82) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (83-91)
NOVITA‘ IN MATERIA DI SEGRETO BANCARIO IN AUSTRIA.
POLITICHE DI GENERE SUL TERRITORIO ESPERIENZE A CONFRONTO Attività del Comitato Pari Opportunità dell’Odcec di Firenze 1 aprile 2016 Con il patrocinio.
A.M. Vanti: " I CCM e il CCRQ " Modena 20 ottobre I Comitati Consultivi Misti e il C.C.R.Q. in Emilia-Romagna Anna-Maria Vanti Direzione generale.
SOLVIT in COMUNE Progetto di informazione – formazione DIPARTIMENTO POLITICHE COMUNITARIE ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMUNI ITALIANI SCUOLA SUPERIORE DELLA.
La sicurezza nella scuola Presentazione del Documento di indirizzo per la sicurezza negli Istituti scolastici del Piemonte Alessandro Palese Regione Piemonte.
Le ore di formazione sono 50 per ciascun Docente. Il percorso è articolato in quattro diverse fasi: - Incontri propedeutici (6 ore) - Laboratori formativi,
La normativa in materia impiantistica: nuovi scenari di sicurezza - Milano, 20 Maggio 2005 La normativa in materia impiantistica: nuovi scenari di sicurezza.
Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016 POR FESR Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016.
BUONA PRATICA: IL DIALOGO SOCIALE E L’ASSISTENZA TECNICA AL PARTENARIATO Comitato di sorveglianza Potenza, 16 giugno 2015.
Stato dell’arte sulle attività regionali in materia di ECM Filippo Melita Treviso 11/2/2005.
L’ECM per potenziare il fattore di sviluppo “capitale umano” nella sanità Filippo Palumbo Direttore Generale della Programmazione sanitaria, dei livelli.
Testo Unico sulla trasparenza (d.lgs. 33/2013) Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni.
Verso il Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile degli agrofarmaci: il punto di vista del C.O.N.A.F. Portici, 20 gennaio 2010 Enrico Antignati.
Transcript della presentazione:

WORKSHOP COOPERAZIONE TRA EFSA E GLI ORGANISMI RICONOSCIUTI AI SENSI DELL’ART. 36 DEL REGOLAMENTO CE N. 178/2002 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’- 14 MARZ Dr.ssa Gaetana FERRI, Direttore Generale degli Organi collegiali per la tutela della salute Ministero della salute 1

ORGANIZZAZIONE DELL’AUTORITA’ NAZIONALE DI RIFERIMENTO DI EFSA Ruolo, attività e criticità Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n. 59 Regolamento di organizzazione del Ministero della salute. Art. 12: La Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute è individuata quale Autorità nazionale di riferimento dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e svolge funzioni di valutazione del rischio fisico, chimico e biologico riguardante la sicurezza alimentare nonché attività di segreteria e di supporto al Comitato nazionale per la sicurezza alimentare; assicura il coordinamento per la programmazione delle attività di valutazione del rischio della catena alimentare ed il funzionamento della Consulta delle associazioni dei consumatori e dei produttori in materia di sicurezza alimentare. 2

Direzione generale per la tutela della salute DGOCTS A seguito della riorganizzazione del Ministero della salute (DPCM 11/02/2014, n. 59) con il D.M. del Ministro della salute 8 aprile 2015 relativo a «individuazione degli uffici dirigenziali di livello non generale» presso la Direzione sono stati individuati i seguenti uffici specificatamente dedicati a questa materia Ufficio II- Valutazione del rischio riguardante la sicurezza degli alimenti, Segreteria del Comitato nazionale di sicurezza alimentare (CNSA), raccolta delle esigenze e programmazione delle attività di comunicazione del rischio in raccordo con la competente Direzione della Comunicazione e rapporti internazionali Ufficio III- EFSA e Focal Point Nella Direzione generale della sanità animale e del farmaco veterinario (DGSAF), l’ufficio UVAC-PIF dell’Emilia Romagna, con sede a Parma, oltre che svolgere attività di Ufficio veterinario per gli adempimenti comunitari e Posto d’ispezione frontaliera, su indirizzo e nelle materie di competenze della Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute (DGOCTS), svolge anche funzione di accordo e cooperazione con l’EFSA 3

EFSA 4 L’Autorità promuove la cooperazione con i propri partner nazionali e internazionali grazie alla collaborazione con gli Stati membri dell’UE attraverso il proprio foro consultivo e a livello globale mediante il dialogo con le parti interessate. FOCAL POINT Per facilitare i rapporti di collaborazione, l'EFSA ed i Paesi membri hanno sottoscritto un accordo di cooperazione che ha previsto, tra l'altro, l'impegno ad individuare in ciascuno Stato un punto di raccordo tecnico-scientifico con l'Autorità europea, denominato «Focal point». Nel 2007 il Ministero ha individuato il Focal point italiano presso l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dal 2015, vi è uno specifico protocollo d’intesa che stabilisce le attività che il FP svolge per conto dell’Autorità competente in linea con le norme comunitarie. L’accordo è stato rinnovato per il 2016.

Attività dell’Autorità nazionale di riferimento di EFSA  Coordinamento dei processi di risk assessment  Valutazione dei requisiti degli organismi ai fini dell’inserimento nella lista delle organizzazioni attive ai sensi dell’art. 36, Reg. (CE) 178/2002, per attività di cooperazione con EFSA  Individuazione e coordinamento degli esperti italiani per i networks scientifici EFSA  Confronto con gli esperti scientifici che operano in EFSA (PANEL): evento 30 novembre

L’attività di valutazione del rischio: Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA)  All’ interno della DGOCTS opera, già dal 2008 il CNSA, attualmente riordinato in due Sezioni:  Sezione di Sicurezza alimentare con funzione di consulenza tecnico – scientifica alle amministrazioni che si occupano di gestione del rischio in materia di Sicurezza alimentare attraverso l’espressione di specifici pareri; svolge attività di valutazione del rischio ai sensi del Reg. (CE) n. 178/2002 e assicura indipendenza dei pareri emessi; i gestori del rischio potranno adottare i pareri per successivi provvedimenti decisionali  Sezione consultiva delle associazioni dei consumatori e dei produttori in materia di Sicurezza alimentare risponde alla necessità di una consultazione con consumatori e produttori, favorisce lo scambio di informazioni tra le associazioni dei consumatori e dei produttori al fine di facilitare la capacità di scelta del cittadino per un consumo consapevole ed una dieta corretta 6

Processo di Valutazione del rischio 7 CNSA Sezione per la Sicurezza Alimentare Amministrazioni centrali Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, Richiesta di Parere Enti Ex Art 36 Networks Centri di referenza nazionale Laboratori nazionali di riferimento Reti ed istituzioni nazionali tecnico- scientifiche Direzione Generale degli Organi Collegiali per la Tutela della Salute

Art. 36 Reg. (CE) 178/2002 : Rete di organizzazioni attive nei settori di competenza dell'Autorità Prevede che l’Efsa promuova il collegamento, attraverso reti europee, delle organizzazioni competenti in valutazione del rischio nella sicurezza alimentare, al fine di agevolare la cooperazione scientifica tra gli Stati membri e l’Autorità europea nei settori di competenza di quest’ultima che ne coordina le attività, lo scambio di informazioni, l’elaborazione e l’esecuzione di progetti comuni, nonché lo scambio di specifiche competenze. 8

Organizzazione del sistema di valutazione del rischio nazionale 9 Ministero della salute DGOCTS UVAC Parma- DGSAFV EFSA CNSA Sez.I e II Focal point Organismi Art.36 Esperti network Esperti nazionali

Coordinamento art.36 Attualmente la DGOCTS è impegnata nella Valutazione finale dei questionari presentati dagli organismi art. 36 ed elaborazione di una lista di art. 36 ritenuti idonei per l’invio ad EFSA per il tramite della Rappresentanza permanente d’Italia presso la Commissione UE, inoltre effettua: - Richiesta degli aggiornamenti - Monitoraggio dell’attività effettuata dagli organismi competenti inclusi nella lista Considerando che il 2015 è il primo anno in cui si è iniziato a chiedere agli organismi art. 36 un resoconto delle loro applicazioni di G&P per una prima stima della loro attività con EFSA, sono state evidenziate alcune criticità (solo 5 risposte!). 10

DOMANDE ?  la richiesta da parte del Ministero non ha avuto forse un giusto feedback in quanto non ha raggiunto chi ha effettivamente partecipato con progetti alle gare; -i progetti di ricerca non risultano ben strutturati e da qui la necessità di offrire un supporto tecnico (corso di formazione); -le offerte non forniscono il miglior rapporto qualità-prezzo in relazione ai criteri di attribuzione del bando. 11

Criticità 12 Si è reso, pertanto, necessario: una più capillare azione di coinvolgimento, coordinamento degli organismi art. 36 da parte dell’Autorità nazionale maggior supporto tecnico dal parte del Focal point nazionale nonché della Direzione degli organi collegiali per la tutela della salute per incrementare e distribuire in maniera omogena sul territorio nazionale la partecipazione degli organismi ai Grant e Procurement; PERTANTO E’ NATA L’IDEA:

CORSO DI FORMAZIONE ITINERANTE: 1ª Edizione - 14 MARZO PRESSO L’ISS. Successivamente Sud: 18 aprile c/o IZS- Portici Nord: in fase di definizione 13

Tra gli Obiettivi della DGOCTS: Programmazione delle attività di valutazione del rischio Come richiesto e oramai dovuto ad EFSA L’Italia ha una organizzazione per il Sistema di valutazione del rischio non strutturata come “Agenzia”. Questa organizzazione ha un’articolazione complessa, pertanto: Per lo svolgimento delle attività di valutazione del rischio è necessario il coinvolgimento anche di tutta la rete scientifica nazionale, compresi pertanto gli art. 36 ai quali sarà chiesto un potenziamento dell’attività di cooperazione in virtù della Strategia EFSA 2020 e dell’EU RISK ASSESSMENT AGENDA 14

In futuro L’obiettivo della “Strategia 2020”, comprende misure operative che coinvolgeranno l’EFSA e le autorità nazionali per i prossimi 5 anni allo scopo di garantire che l’EFSA sia in grado di affrontare i rischi di una filiera alimentare sempre più complessa, oltre che contribuire a un elevato livello di tutela dei consumatori. Partendo da queste premesse, si evince la necessità di un maggior coinvolgimento delle istituzioni coinvolte nel processo di valutazione del rischio (art.36, esperti network). Ciò comporta una maggior chiarezza, trasparenza e puntualità nelle comunicazioni con l’Autorità nazionale. 15

BUON LAVORO A 16 NOI TUTTI