O RIENTAMENTO CONSAPEVOLE DEMDI 21 MARZO 2016 Lunedì 21 marzo 2016 Prof.ssa Federica Miglietta.

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O RIENTAMENTO CONSAPEVOLE DEMDI 21 MARZO 2016 Lunedì 21 marzo 2016 Prof.ssa Federica Miglietta

A GENDA La nascita delle Borse Valori I titoli azionari Gli indici azionari La crisi finanziaria Lo spread 2 Federica Miglietta - Università di Bari

B ARATTO, MONETA E FIERE (1) Le prime monete: già nel neolitico (3.000 a.C), vi erano tribù dedite alla coltivazione e tribù dedite alla caccia  baratto: conchiglie vs frutta, armi vs pecore, tutto vs tutto…..ma vi era necessità di omogeneità  il bestiame diventò una moneta vera e propria. 3

B ARATTO, MONETA E FIERE (2) QUIZ: se 1 bue valeva alternativamente cento conchiglie sei pecore e un individuo voleva acquistare pecore pagandole in conchiglie….. Quante pecore poteva acquistare con cinquanta conchiglie? 4

B ARATTO, MONETA E FIERE (3) Dopo anni circa, ovvero nel a.C., l’uomo impara a lavorare il metallo e finalmente….nascono le prime monete. Differentemente dalle pecore, le monete si possono trasportare, non mangiano, non muoiono…  Il valore delle merci iniziò ad essere espresso con un certo numero di monete 5

M A QUALI MONETE ….? (1) 6 4 dracme, IV sec. A.C. 4 dracme IV sec. A.C. 4 dracme di Eucratide. Il “solido” di Giustiniano L’”aureo” di Augusto Il Fiorino, la moneta più prestigiosa del XV° secolo

M A QUALI MONETE ….? (2) L’uso delle moneta diventa sempre più importante man mano che si sviluppano le fiere Fiere della Champagne, XIII secolo: regione “franca” dove non si pagavano dazi. Le fiere duravano sette settimane: 1 settimana: esposizione delle mercanzie 4 settimane: vendite e contrattazioni  fiera delle merci 2 settimane: regolamento dei conti con i banchieri  fiera del cambio…necessità di monete riconosciute  soldo d’argento toscano 7

U NE LETTERA AL POSTO DEI SOLDI I banchieri italiani presenti in ogni fiera, assicuravano i pagamenti, non solo della fiera in corso, ma anche delle fiere passate. Un commerciante fiorentino che aveva contratto un debito con un fiammingo, poteva ordinare al proprio banchiere a Firenze di pagare il suo debito al fiammingo durante la fiera successiva. Il banchiere scriveva al suo corrispondente presso la fiera una “lettera di pagamento” detta “tratta” in cui gli ordinava di effettuare il pagamento, o la spediva direttamente al mercante che la riscuoteva durante la fiera. Nascono i documenti sostitutivi dei soldi. 8

L A NASCITA DELLA B ORSA (1) Le fiere nella regione della Champagne vennero superate, nel millequattrocento, dalla piazza di Bruges, che era diventata una fiera permanente. Alcuni mercanti italiani si trasferirono a Bruges con le famiglie. Una delle famiglie più importanti, veneta, di chiamava Della Borsa e diventò, in Olanda, Van der Burse …. 9

L A NASCITA DELLA B ORSA (2) Il palazzo di Bruges di proprietà dei Van der Burse divenne luogo di incontro dei mercanti e banchieri che regolavano le loro lettere di cambio, titoli di stato e merci (spezie, in particolar modo). La moneta più usata era il marco d’oro di 70 fiorini. Alla fiera di Bruges, nel XV secolo, si sostituì Anversa, che non era una “borsa merci” ma una “borsa cambi”. Cioè si negoziavano le lettere di cambio e i titoli di stato. 10

I L PALAZZO DELLA B ORSA ITALIANO 11

I PALAZZI DELLE B ORSE : NYSE 12

D UBAI I NTERNATIONAL F INANCIAL C ENTER (DIFC) ORA N ASDAQ D UBAI 13

L E BORSE VALORI In una Borsa valori si negoziano strumenti finanziari, in particolare strumenti finanziari trasferibili (c.d. “valori mobiliari”), ovvero quegli strumenti che hanno caratteristiche di standardizzazione che ne favoriscono la circolazione. Cosa sono le azioni? Sono strumenti rappresentativi di una quota di proprietà 14

L A HOME PAGE DI B ORSA I TALIANA 15

C OSA SI NEGOZIA PRESSO B ORSA I TALIANA 16 In Borsa si negoziano titoli, che sono strumenti finanziari rappresentativi di: - quote di capitale di rischio: titoli azionari - quote di capitale di debito di una società: titoli obbligazionari Si negoziano, poi, tutta una serie di altri strumenti finanziari, come fondi comuni di investimento, ETF, Covered warrant (CW).

A ZIONI : RIALZI RIBASSI E SETTORI INDUSTRIALI 17

I SETTORI INDUSTRIALI : ESEMPIO 18

G LI INDICI DI B ORSA Un indice rappresenta un portafoglio di titoli (detto anche paniere di titoli) considerato rappresentativo di un certo comparto del mercato mobiliare, per esempio quello azionario, e che può quindi essere utilizzato per esprimerne l’andamento. 19

G LI INDICI DI B ORSA AZIONARI Per definire le caratteristiche di tale paniere di titoli e quindi come si costruisce l’indice, è necessario decidere: a) quali titoli includere nell’indice  indice generale o indice parziale?  tutti i titoli quotati su quella Borsa (per es. a Milano) o solo una parte? b) quale peso assegnare ad ognuno dei titoli all’interno del paniere. 20

U N ESEMPIO PRATICO CON 4 TITOLI Nome titoloPrezzo venerdì Prezzo oggi (lunedì) FIAT 16 €16,5 € MEDIOLANUM 7 €7,2 € LUXOTTICA 58 €56 € ENI 15 €16 € Totale valore 96 €94,7 € 21 Federica Miglietta - Università di Bari Da venerdì al lunedì successivo, l’indice è diminuito di valore del -1.35%

FTSE MIB NELL ’ ULTIMO ANNO 22

FTSE MIB NEGLI ULTIMI TRE ANNI 23

FTSE MIB NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI 24

I L CONFRONTO TRA INDICI : FTSE M IB E FTSE S TAR (1) 25

I L CONFRONTO TRA INDICI : FTSE M IB E FTSE S TAR (1) Come si vede dal confronto tra i due grafici, i movimenti degli indici sono molto simili. In questo caso si dice che i due indici sono “correlati”, ovvero che si comportano in modo molto simile e si muovono nella stessa direzione Esiste una differenza, a livello di singolo titolo, tra elementi sistematici ed elementi specifici 26

F ATTORI SISTEMATICI E SPECIFICI 27

I L SEGMENTO OBBLIGAZIONARIO I titoli obbligazionari sono strumenti di debito con i quali un Governo o una impresa si finanziano sul mercato; tali titoli possono essere: a tasso fisso (rendono, cioè, un tasso contrattuale che è fisso e predeterminato sin dall’inizio). a tasso variabile. Nel caso di titoli a tasso variabile, il rendimento contrattuale non è predeterminato ma varia al mutare delle condizioni di mercato. 28

I L SEGMENTO OBBLIGAZIONARIO (2) I titoli a reddito fisso possono essere distinti in due categorie: titoli con cedola: l’investitore (ovvero colui che ha prestato i fondi all’impresa emittente) riceve una cedola periodica fissa della quale conosce a priori l’ammontare e a scadenza l’impresa restituisce il valore nominale del prestito. titoli senza cedola, anche noti come titoli a sconto o zero coupon bond. 29

C RISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE I punti nodali per comprendere la genesi della crisi finanziaria internazionale, esplosa nell’autunno 2007 vanno ricercati in 1. Tassi di interesse applicati alle imprese molto bassi 2. Una crescita economica sostenuta, in particolare per le “tigri asiatiche” 3. Tassi di insolvenza- su obbligazioni e sui prestiti bancari- ai minimi storici 4. Eccessivo credito 30 Federica Miglietta - Università di Bari

C RISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE (2) In pratica, si era creata una situazione nella quale i tassi di interessi ridotti favorivano investimenti e crescita economica e sui mercati vi era molta liquidità (anche grazie alle politiche monetarie espansive) Queste condizioni avevano favorito alcuni elementi di fragilità del sistema: 1. denaro costava poco ; le imprese e le famiglie si erano molto indebitate 2. Numerose banche avevano aumentato le loro esposizioni sui mercati mobiliari; avevano aumentato l’offerta di credito. 31 Federica Miglietta - Università di Bari

…. MA POI DAL 2006 E’ cambiato il contesto macroeconomico  Il prezzo delle materie prime è cresciuto  In conseguenza del rialzo dei prezzi l’inflazione è salita determinando la necessità di politiche monetarie restrittive.  L’aumento dei tassi ha avuto un impatto negativo sul mercato immobiliare e i prezzi sono diminuiti….questo ha creato una situazione paradossale nella quale il debito era superiore al valore dell’immobile → NEGATIVE EQUITY → STRATEGIC DEFAULT, cioè smettere di pagare per convenienza economica. 32 Federica Miglietta - Università di Bari

L O SPREAD 33 Federica Miglietta - Università di Bari