Vestiamo la Libertà Progetto di economia sociale all’interno di un bene confiscato alla Camorra. ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO JERRY ESSAN MASSLO - Castel.

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Transcript della presentazione:

Vestiamo la Libertà Progetto di economia sociale all’interno di un bene confiscato alla Camorra. ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO JERRY ESSAN MASSLO - Castel Volturno -

CHI SIAMO: La nostra ORIGINE JERRY ESSAN MASSLO L’associazione Jerry Essan Masslo nasce nel 1989 ad opera di alcuni medici della provincia di Caserta, con l’obiettivo di dare assistenza sanitaria alle persone immigrate presenti nel territorio. La data di fondazione si colloca all’indomani dell’omicidio di Jerry Essan Masslo, sudafricano ucciso nelle campagne di Villa Literno. Jerry era scappato dal suo Paese per sfuggire alle persecuzioni razziali che in quegli anni insanguinavano il Sudafrica, ma anche in Europa aveva trovato una condizione simile a quella della sua terra.

DA POCHI MEDICI VOLONTARI IN UN AMBULATORIO DI VILLA LITERNO A UN’ORGANIZZAZIONE COMPLESSA: - DECINE DI VOLONTARI E OPERATORI - NUMEROSI SERVIZI E PROGETTI SUL CAMPO - ATTIVITÀ IN VARIE RETI SOCIALI (PROVINCIALI – REGIONALI – NAZIONALI)

40 volontari (23 donne – 17 uomini) 5 operatori a contratto (4 donne – 1 uomo) 5 operatori a progetto (4 donne – 1 uomo) 2 consulenti esterni 20 soci sostenitori Assemblea annuale 2011 CHI SIAMO: Il nostro STAFF

3 ambulatori medici Servizio di assistenza socio-sanitaria Supporto alle persone affette da HIV/AIDS Unità di strada a servizio di persone coinvolte nella tratta e tossicodipendenti Centro per il diritto allo studio dei minori immigrati Asili condominiali per i minori immigrati Osservatorio sul tema del disagio sociale Scuola di italiano per l’alfabetizzazione Sportello immigrati Laboratorio teatrale Corsi di formazione ECM CHI SIAMO: I nostri SERVIZI

La nostra UNITÀ DI STRADA SULLE STRADE DI CASTEL VOLTURNO, I NOSTRI RAGAZZI ALL’OPERA CON IL CAMPER.

I nostri PARTNER ANPAS Libera Comitato don Diana Assovoce Il Bilanciere Coordinamento regionale UDS Coordinamento nazionale lotta alla tratta Coordinamento antirazzista (Prov. Caserta) Forum antirazzista regionale Consiglio Territoriale sull’Immigrazione (Prefettura Caserta)

CASA DI ALICE Nel 2010 l’associazione ha ricevuto in comodato d’uso una villa confiscata alla camorra nella zona di Castel Volturno. Obiettivo: creare un centro di riferimento per le donne vittime della tratta. Nasce così Casa di Alice, un luogo dove i sogni diventano realtà. Dal 2011 è iniziato il piano per trasformare la Casa in un laboratorio di sartoria sociale: luogo di assistenza e di formazione al lavoro per le donne accolte. Una base per essere protagoniste non solo di un riscatto personale, ma anche parte attiva dello sviluppo locale. Il Presidente inaugura Casa di Alice

I volontari all’opera nella CASA DI ALICE

L’area domitiana è segnata da situazioni di grave emarginazione sociale e discriminazione razziale, correlate al tema del disagio abitativo, disoccupazione e a problematiche socio-sanitarie. L’area è caratterizzata da un’altissima presenza di popolazione immigrata. Il comune di Castel Volturno registra residenti, di cui immigrati regolari (772 uomini e 1224 donne). Le realtà associative stimano 5.000– immigrati, tra regolari ed irregolari. Nel territorio si registra la presenza di varie organizzazioni appartenenti alla rete della criminalità organizzata (Clan dei Casalesi), che hanno influenza anche sui gruppi di immigrati. Il contesto: EMARGINAZIONE SOCIALE – DISCRIMINAZIONE RAZZIALE - DROGA – CAMORRA - PROSTITUZIONE

LA STRAGE DI CASTEL VOLTURNO: LA CAMORRA CASALESE UCCIDE 6 IMMIGRATI AFRICANI Il giorno dopo la strage la rabbia degli africani si fa sentire in tutta la sua forza con un corteo che percorre tutti i 27 Km della statale Domitiana

IL GRAVE FENOMENO DELLA PROSTITUZIONE Oltre 500 le ragazze costrette alla prostituzione lungo la statale Domiziana. I meccanismi che trattengono le ragazze in una condizione di vera schiavitù sono diversi: - violenze fisiche, - riti wudoo, - minacce ai familiari in patria.

6 ANNI DI ATTIVITÀ: i nostri DATI UTENTI AMBULATORIO REGISTRATI MASCHI3792 FEMMINE2623 TOTALE6415 FEMMINE2623 PROSTITUTE590 EX PROST.129 TOTALE719 La tabella si riferisce ai dati provenienti dal nostro ambulatorio di Castel Volturno. Fra gli utenti, le donne che hanno avuto un rapporto con il mondo della prostituzione sono il 27,41% del totale.

Il nostro INTERVENTO: dalla semplice ASSISTENZA ALL’INTEGRAZIONE ATTRAVERSO IL LAVORO Negli ultimi 10 anni di interventi in strada (P...come persona - Estrella 1 e 2 – Art.32, etc…), abbiamo inserito centinaia di ragazze in vari percorsi di recupero. A causa di circostanze esterne, quali la mancanza di prospettive lavorative, abbiamo riscontrato che i percorsi avviati non venivano portati a termine e un numero rilevante di donne rientrava nel racket della prostituzione, considerato come unica possibilità di sopravvivenza. Per questo motivo ci siamo impegnati nella definizione di percorsi per fornire alle donne degli strumenti di conoscenza e di formazione professionale, che consentano un più facile inserimento lavorativo e di di integrazione. Questi alcuni dei progetti avviati: - Scuola di Italiano - Impresa multietnica, per l’orientamento e il supporto all’autoimpiego degli immigrati, - Mamme di Comunità, una cooperativa di donne per la gestione di asili condominiali Negli ultimi 10 anni di interventi in strada (P...come persona - Estrella 1 e 2 – Art.32, etc…), abbiamo inserito centinaia di ragazze in vari percorsi di recupero. A causa di circostanze esterne, quali la mancanza di prospettive lavorative, abbiamo riscontrato che i percorsi avviati non venivano portati a termine e un numero rilevante di donne rientrava nel racket della prostituzione, considerato come unica possibilità di sopravvivenza. Per questo motivo ci siamo impegnati nella definizione di percorsi per fornire alle donne degli strumenti di conoscenza e di formazione professionale, che consentano un più facile inserimento lavorativo e di di integrazione. Questi alcuni dei progetti avviati: - Scuola di Italiano - Impresa multietnica, per l’orientamento e il supporto all’autoimpiego degli immigrati, - Mamme di Comunità, una cooperativa di donne per la gestione di asili condominiali

VESTIAMO LA LIBERTÀ: MISSION Dare vita a un laboratorio di sartoria “sociale”, inteso come strumento di lavoro, dignità ed autonomia. La sartoria vuole essere un esempio di impresa sociale: “una struttura produttiva che agisce e si sviluppa nel rispetto delle leggi del mercato, ma i cui proventi devono servire, non solo a dare il giusto compenso alle socie lavoratrici, ma anche a finanziare le altre attività più specificamente assistenziali e sociali dell’associazione”. LAVORO, DIGNITÀ E AUTONOMIA Per realizzare il progetto, abbiamo costituito una cooperativa sociale di tipo A/B “Altri Orizzonti, by Jerry Masslo”, di cui le donne impegnate nell’attività della sartoria sono socie.

Fulcro della produzione è una linea di abbigliamento in stile africano, con alcuni adattamenti alle necessità e ai gusti europei, utilizzando tessuti provenienti direttamente dall’Africa. Sostegno alle attività lavorative che hanno sede in Africa, anche a garanzia di un’occupazione lavorativa per le donne africane. Attualmente abbiamo stabilito dei rapporti con una missione del Burkina Faso, ove esiste un laboratorio per la produzione e la colorazione a mano dei tessuti. ALTRE ORGANIZZAZIONI A SOSTEGNO DEL PROGETTO: LIBERA ANPAS CGIL ARCI IL LOGO DELLA LINEA DI ABBIGLIAMENTO VESTIAMO LA LIBERTÀ: MISSION

Dare dignità a ragazze in condizione di bisogno, offrendo un’opportunità di lavoro Trasformare una problematica sociale in risorsa economica di valore per il territorio Rendere produttivo un bene confiscato alla criminalità organizzata, mutandone il valore simbolico e sociale Dimostrare come la multiculturalità già presente sul territorio possa essere una risorsa vantaggiosa in termini di sviluppo e produttività Contribuire alla crescita di un’economia di comunità nei paesi in via di sviluppo (acquisto di materiale prodotto in Africa) VESTIAMO LA LIBERTÀ: obiettivi

VESTIAMO LA LIBERTÀ: ATTIVITÀ Lavori di adeguamento della struttura Acquisto di macchinari per la lavorazione Selezione delle lavoratrici Scuola di Italiano Formazione sui processi di lavorazione sartoriale Formazione sui macro-temi di “Gestione d’impresa” e “Economia sociale” Rapporti commerciali per l’acquisto dei tessuti attraverso una missione del Burkina Faso Produzione nelle diverse fasi Attività di “marketing”: sfilate - promozione commerciale – partnership con altre reti di supporto Punti vendita

VESTIAMO LA LIBERTÀ: I PROSSIMI PASSI FASE 1: costituzione di un gruppo di coordinamento e direzione ampliamento del numero delle lavoratrici acquisto di nuovi macchinari lavori di ristrutturazione FASE 2: acquisto tessuti disegno della linea di abbigliamento produzione avvio della Scuola di Italiano per le operatrici formazione sul tema dell’economia sociale partecipazione a “Laboratorio di Economia Sociale”, in rete le esperienze produttive che utilizzano beni confiscati FASE 3: promozione della linea di abbigliamento eventi - sfilate - spettacoli promozionali contatti commerciali per la vendita dei prodotti FASE 4: commercializzazione della linea di abbigliamento

IN LABORATORIO IMMAGINI, VOLTI, LUOGHI

LA SFILATA

UN ABBRACCIO E UN SORRISO: IL SEGRETO DEL NOSTRO IMPEGNO Prendi un sorriso, regalalo a chi non l’ha mai avuto. Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente, fa bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima, posala sul volto di chi non ha pianto. Prendi il coraggio, mettilo nell’animo di chi non sa lottare. Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza, e vivi nella sua luce. Prendi la bontà, e donala a chi non sa donare. Scopri l’amore, e fallo conoscere al mondo. [M. Gandhi]

L’Associazione JERRY ESSAN MASSLO ringrazia UniCredit Leasing, Unicredit Foundation e LIBERA per averci aiutato a VESTIRE LA LIBERTÀ