CB CLUB PALMANOVA & RADIOAMATORI La radio, nel 1976 ed oggi Il sistema delle comunicazioni d’emergenza e la sua evoluzione
L’importanza nella corretta circolazione delle notizie nell’emergenza Nel mondo moderno, tutti quanti siamo abituati a ricevere notizie aggiornate, dati e comunicazioni attraverso vari sistemi tecnologici. Mi riferisco non solo ai «classici» sistemi di telefonia fissa e mobile, ma anche ai social network (inclusi sistemi Chat, WhatsApp, Facebook, ecc.), sistemi di posizionamento (tramite GPS), nonché , video e foto digitali ecc. In normali condizioni, anche il malfunzionamento di uno solo degli «strumenti» che normalmente utilizziamo, comporta per noi un disagio ed, in alcuni casi, anche un danno economico. In condizione di emergenza, la situazione di malfunzionamento, evidentemente, assume gravità e pregiudica il funzionamento della «macchina dei soccorsi».
Premesse: differenze e peculiarità tra due soggetti, spesso confusi CB Radioamatore (OM) Utilizza apparato radio di debole potenza; dispone di pochi canali (5 W su 40 Ch) e di facile utilizzo; la radio è utilizzata normalmente per scopo ricreativo; E’ necessario avere 14 anni e preventivamente comunicare l’inizio attività al Ministero dello Sviluppo Economico (già denominato «delle Comunicazioni»); Ha una portata sull’ordine della decina di Km. Utilizza diverse tipologie di apparati radio, anche di potenza elevata (500 W su diverse bande), per utilizzo professionale e/o autocostruite la radio è utilizzata per esperimenti radioelettrici ed anche usata a scopo ricreativo; E’ necessario avere 16 anni e sostenere un esame per ottenere la patente di radioamatore con la quale ottenere la licenza per l’esercizio di una stazione di radioamatore; Ha portata sostanzialmente illimitata.
La radio, nella normativa del 1976 e nel suo uso dell’epoca Per diventare radioamatore, all’epoca si dovevano sostenere due esami: uno di radiotecnica ed uno di telegrafia (ora soppresso). La difficoltà degli esami di fatto era un limite per molti aspiranti ed il numero degli operatori patentati era molto ridotto La rete di telefonia mobile cellulare non esisteva ancora e molte abitazioni erano prive di utenza telefonica. Internet non esisteva. Il CB era all’epoca l’unico mezzo utilizzato per le comunicazioni mobili effettuate dalla cittadinanza, sebbene non fosse ancora stato recepito totalmente dalla normativa. Nonostante il suo uso sempre più diffuso, era ancora considerato un mezzo al limite del legale
…un primo riconoscimento Il Prefetto di Udine autorizza la stazione dei radioamatori installata in Prefettura ad avvalersi dei CB nella comunicazione dell’emergenza durante il sisma del 1976 NB: con riferimento al sisma del 6 maggio 1976, il primo allarme nazionale è seguito ad una prima chiamata di soccorso via radio effettuata da un CB….
La FIR CB ed il SER Il CB Club Palmanova & Radioamatori, fondato il 24 gennaio 1990 in Trivignano Udinese, è iscritto alla Federazione Italiana Ricetrasmissioni CB (FIR-CB), fondata già nel febbraio Gli iscritti fanno parte del Servizio di Emergenza Radio (SER), un organismo interno alla FIR-CB nato proprio a seguito del sisma friulano. Per diretta conseguenza, il CB Club Palmanova & Radioamatori è iscritto al Registro Regionale di Volontariato FVG. E’ cioè parte integrante del Servizio di Emergenza Radio della Protezione Civile regionale
La gerarchia nella comunicazione di Protezione Civile In ordine decrescente troviamo: COR – Centro Operativo Regionale, per emergenze che coinvolgono più provincie COM – Centro Operativo Misto, costituiti ad hoc per essere il più possibile vicino al luogo dell'evento COC – Centro Operativo Comunale, responsabile delle attività a livello comunale-locale, il cui massimo punto di riferimento è il sindaco o suo delegato Squadre di volontari/operatore di P.C. Salvo diverso accordo, questa Associazione si occupa dei collegamenti radio dal COC verso i Volontari, ovvero le comunicazioni locali tra squadre di Volontari. CCS - Centro Coordinamento dei Soccorsi, è l'organo principale a livello provinciale ed è presieduto dal prefetto o suo delegato
Propagazione di una chiamata d’allarme a piramide COC Volontario Volontario Volontario Volontario Volontario Volontario Volontario Volontario Volontario Volontario Volontario Volontario A partire dal COC, l’allerta viene propagato (ad esempio con il telefono) a tre volontari; a sua volta, ogni volontario ha l’ordine di propagare l’allerta a tre colleghi e così via….
Propagazione dell’allarme in una maglia radio Volontario Volontario Volontario Volontario Volontario COC Volontario Volontario Volontario Volontario Volontario Le notizie circolano con una unica chiamata, direttamente dal COC a tutti i volontari e viceversa.
I limiti delle reti pubbliche Tutti i sistemi di telecomunicazione pubblica (telefonia fissa e mobile, inclusi sistemi digitali ad esse appoggiati – internet) necessitano di una rete di distribuzione «fisica» del segnale e di adeguata apparecchiatura che gestisce il flusso dei dati (centrali telefoniche, server). Il terminale di una rete mobile di comunicazione (cosiddetto telefonino cellulare) contiene al suo interno una ricetrasmittente che, necessariamente, deve connettersi ad un ponte radio (cella). In condizioni normali, in aperta campagna, si ritiene efficace il collegamento effettuato dal terminale ad una distanza entro i 7 Km dalla cella mentre in citta la distanza si riduce ad 1 Km al massimo. In condizioni particolari, quali, ad esempio, un evento catastrofico, la situazione peggiora ulteriormente per la saturazione del sistema; diretta conseguenza dell’alto numero di chiamate concentrate nel tempo e la messa fuori uso di centrali, ovvero ripetitori (celle e rete «down»). Anche la mancanza di rete elettrica determina, in poco tempo, lo spegnimento delle centrali e dei ponti radio. L’uso del «telefonino», inoltre, implica il fatto che le notizie vengono scambiate tra due soli punti e necessitano di tempi per la selezione dell’utente da chiamare, situazioni inaccettabili in caso d’emergenza.
L’insostituibile ruolo della radio l’efficacia della maglia radio quale sistema di divulgazione delle notizie e delle richieste l’indipendenza del funzionamento della radio da sistemi complessi e da reti pubbliche Risulta facile trarre le nostre conclusioni riguardo: l’importante ruolo che il singolo cittadino, privo di approfondite conoscenze tecniche come i radioamatori, può dare con il proprio contributo nella circolazione delle informazioni d’emergenza con l’uso di apparecchiatura CB
Nella sua evoluzione, anche le stazioni di debole potenza (CB) hanno subito delle trasformazioni ed aggiornamenti tecnologici, esempi sono: L’utilizzo di ricetrasmittenti sulla banda UHF dei 433 MHz (LPD – low power device) e dei 446 MHz (PMR – personal mobile radio). Queste ricetrasmittenti, solitamente portatili (walkie talkie), sono caratterizzate da una ridotta dimensione e facilità d’uso. L’uso della ricetrasmittente, abbinata ad un GPS, permette di inviare la propria posizione alla centrale operativa (APRS – automatic position reporting system). A lato una dimostrazione di sistema APRS al Capo Dipartimento P.C., effettuata nel Questa Associazione è stata autorizzata anche all’uso di apparati sulle bande civili dei 43 MHz e dei 160 MHz; dispone, inoltre, di un suo ponte radio DMR. Reti telematiche alternative, che permettono di sopperire ai collegamenti telematici pubblici eventualmente guasti a seguito dell’evento catastrofico. Questa Associazione sta sviluppando una sua Rete Informatica che collega, tramite sistemi Wi-Fi, zone distanti diversi Km tra loro.
La radio oggi e domani… La tecnologia della comunicazione, avviatasi con sistemi di tipo analogico, inesorabilmente si sta convertendo al mondo digitale La radio segue quindi questa strada ed il suo futuro è legato sempre più ad una integrazione con la rete internet La sperimentazione condotta dai radioamatori è proprio fautrice dell’innovazione tecnologica; sistemi di trasmissione dati conosciuti come Wi-Fi, prima di essere commercializzati, erano già in uso da tempo, in via sperimentale, dagli amanti della radio Sistemi di comunicazione fonica digitale (VoIP), integrata radio/internet, sono oramai largamente utilizzati, anche da questa Associazione. La rete DMR (Digital Mobile Radio) e la costituenda FirSIP, sono degli esempi in tal senso Radiolocalizzazione, sistemi videoIP, radiocontrolli, reti radio integrate da comunicazioni Tcp-IP, sono il presente ed il futuro.
Il CB Club Palmanova & Radioamatori vi ringrazia per l’attenzione prestata. - presentazione di iw3sip -