LHC-OPN/ONE Report CCR mini workshop 5/7 Febbraio 2013 CNAF
LHCONE Logical Topology LHCONE oggi conta piu di 40 siti connessi fra T1 e T2 in: Europa, Nord America (USA e Canada) ed Asia.
Stato di LHCONE Aggregato del traffico medio in Europa (GEANT) Stima del traffico medio totale di LHCONE: 50Gb/s
Schema delle interconnessioni a GEANT (M. Usman Dante)
LHCONE in Europe GEANT
Andamenti traffico LHCONE all’interno dei principali utilizzatori in Europa GARR RENATER DFN NORDUNET
Connettività transatlantica (*Dale Finkelson Internet2) Focused on the Multipoint service. – Best effort IP across the Atlantic What circuits am I going to focus on: – 3 x 10G from NY to Amsterdam – 2 x 10G (soon to be 3) from DC to Frankfurt – 1 x 10G from NY to London Open Exchange LHCOPN – G Circuits to BNL – G Circuits to FNAL – A backup on each path Chicago – Amsterdam – Continue work on getting it provisioned as an open flow path.
Futures (*Dale Finkelson Internet2) Potential 100G trials between Europe and the US. – Nothing finalized as of yet. – Would not be surprised if there were 100g trials in place in If that were to happen that path should be made available to LHCONE. – How would multiple of these be dealt with? NSF said they were issuing a Dear Colleague letter.
Possibile utilizzo pratico di tecnologie SDN Migliore utilizzo di link multipli: – Nella gestione di link basati su più canali, le SDN permetterebbero di instradare i singoli flussi di traffico su di un link piuttosto che su di un altro in base a condizioni al contorno complesse come per esempio in base al livello di occupazione dei vari link piuttosto che sulla base di parametri di latenza. Cosa che ad oggi è realizzata solo con algoritmi di LAG o BGP equal cost. Abbiamo chiesto a GEANT di essere coinvolti nei prossimi progetti pilota su SDN a livello geografico (ovviamente con GARR). NetArch e Netgroup saranno coinvolti nelle eventuali attività.
LHCONE: Operational Handbook Attualmente LHCONE è essenzialmente una rete di tipo OVERLAY che insiste spesso su risorse condivise. I domini gestionali sono molti e di differente natura. Con l’aumentare delle dimensioni della rete, aumenta la “Criticità” della rete ed è necessario stabilire al meglio possibile le “Regole” di utilizzo della rete ed occorre definire le procedure necessarie alla gestione della rete stessa. Documentazione disponibile ora: – Routing Policy v2.1.pdf – Security Policy v2.1.pdf – Monitoring Policy v2.1.pdf Si sta scrivendo un documento di procedure operative per la gestione della rete LHCONE (Editor: Xavier Jeannin IN2P3) analogamente a quanto fatto per LHCOPN in passato. In questo documento saranno formalizzate le “Figure” di LHCONE e le procedure di escalation nonché i mezzi di comunicazione per gestire eventuali problemi sulla rete. Si sta costruendo un repository di informazioni relative ad LHCOPN che costituirà un unico punto di accesso alle informazioni ed il cui editing sarà demandato a specifiche figure che avranno la responsabilità di mantenere aggiornate le informazioni (probabilmente una struttura wiki al CERN). Dovrebbe essere possibile in qualche mese arrivare ad avere anche un TTS (Molto probabilmente integrato in GGUS) ed un metodo “Strutturato” per la gestione di eventuali problemi.
Incontro Esperimenti/LHCONE sulla opportunità di utilizzare tecnologie di circuito p2p.. E’ stato organizzato un incontro al CERN fra la comunità LHCONE e gli sviluppatori del software degli esperimenti LHC in modo da verificare quali strumenti sviluppare per andare meglio incontro alle esigenze di accesso ai dati da parte degli esperimenti. – Sicuramente, è emersa una richiesta di maggiore “Network Awareness” per permettere ai software di esperimento di prendere migliori decisioni sui pattern di accesso ai dati. – Si stanno studiando possibili integrazione fra gli strumenti di monitoring di rete (esempio PerfSonarPS) ed il middleware che si occupa della movimentazione dati. – Si sta valutando anche se eventuali strumenti di Circuiti punto a punto “on demand” possano essere integrati a qualche livello nello stack di software sperimentale. Ci sarà un secondo piccolo workshop al CERN in primavera che verrà annunciato presto. Michel Ernst ha posto l’accento sul mutamento dei modelli di accesso ai dati degli esperimenti che sembrano guardare con sempre maggiore interesse a soluzioni di remote data access (con opportuni sistemi di caching locale) che non necessitano di pre placing dei dati. Tale modello, qualora venisse ampiamente adottato, avrà un forte impatto sulla rete geografica. Ci aspettiamo che venga valutato a fondo e ci si coordini in modo da non divergere.
LHCONE in Italia TIER1 CNAF UP TO 20Gb/s TIER2 ROMA UP TO 10Gb/s
TIER2 MILANO UP TO 10 Gb/s TIER2 LEGARO UP TO 10 Gb/s
TIER2 PISA Gb/s TIER2 BARI 10 Gb/s
TIER2 NAPOLI 10 Gb/s TIER2 Frascati 1 Gb/s
Conclusioni La rete LHCONE basata sui VRF è di fatto una rete di produzione, ora necessita di strumenti di monitoring supporto e troubleshooting adeguati per renderla più affidabile ed è su queste che il gruppo di LHCONE si sta concentrando. Si cerca di sfruttare il periodo del DOWN di LHC per rendere il software degli esperimenti più “Aware” dello stato della rete istante per istante. L’accesso ad LHCONE da parte dei TIER 2 italiani è quasi ultimato e la movimentazione dati da e per i nostri centri di calcolo sta assumendo dimensioni importanti. Next LHC ONE/OPN Meeting Giugno a Parigi
FINE
Backup Slides
Overlay Networks Summary The LHCONE today deploys dedicated resources where necessary and shared resources everywhere else. Typically less that 5% dedicated infrastructure overall. The LHCONE is growing rapidly, routing table has doubled in size over the last six months. The common general R&E Internet operational model easily translates quickly and to supporting virtualized overlay networks. 100 Gbps is a tremendous advantage, eliminates the headroom constraints, paves the way for advanced virtual networks of the future, and increases the lifespan of the LHCONE as it continues to evolve. Su 100Gb/s quali rischi ci sono condividendo la banda?