Formazione della res publica Sesto Tarquinio violenta Lucrezia, moglie di Collatino che si suicida Rivolta del popolo capeggiata da Lucio Giunio Bruto.

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Transcript della presentazione:

Formazione della res publica Sesto Tarquinio violenta Lucrezia, moglie di Collatino che si suicida Rivolta del popolo capeggiata da Lucio Giunio Bruto e Collatino. Cacciata dei re e abolizione del potere monarchico nel 509 a.C. Lucio Giunio Bruto e Lucio Tarquinio Collatino primi consoli

Istituzioni repubblicane Allo scopo di evitare l’accentramento del potere nelle mani di una sola persona si stabilì che le nuove magistrature avessero i seguenti requisiti: Temporaneità, poiché avevano una durata limitata; di solito i magistrati durano in carica un anno (solo i censori durano in carica 18 mesi) Elettività tutti i magistrati vengono eletti dai cittadini Collegialità non ci sono magistrati che esercitano il potere da soli (minimo 2) Gratuità i magistrati non ricevono nessun compenso Responsabilità dopo la scadenza del mandato

Divisione dei poteri Magistrati:eletti fra quanti avevano la cittadinanza, erano moralmente degni e avevano compiuto il servizio militare (10 anni). Potere esecutivo e in parte giudiziario. Dovevano percorrere tutto il cursus honorum (questura, edilità, pretura,consolato cui poteva seguire la censura).Con la lex Villia Annalis del 180 a. C.si fissò l’età minima per accedere alle singole cariche, non si poteva ricoprire la stessa carica se non dopo 10 anni e si doveva attendere un biennio per passare alla carica successiva. Comizi: assemblea dei cittadini che decidevano in materia elettorale, giudiziaria e legislativa. Senato: non deteneva nessun potere, ma aveva un grande influenza politica.

I consoli Funzione esecutiva (rendevano esecutive le decisioni de comizi) Erano due Eletti ogni anno Erano eponimi Imperium domi: mantenimento dell’ordine pubblico e amministrazione della giustizia Imperium militiae: comando dell’esercito, chiamato all’inizio classis Presiedevano i comizi Proponevano leggi Convocavano il senato e il popolo Avevano una guardia del corpo Consultavano gli dei (auspicium) Potere di coercizione (provocatio ad populum) Diritto di veto 367 a.C. :leggi Liciniae-Sestiae, anche i plebei possono essere eletti consoli

Il dittatore In caso di emergenza i consoli decidevano di sospendersi e affidavano il potere assoluto ad un solo magistrato: il dittatore, che poteva rimanere in carica al massimo sei mesi Era eletto da uno dei 2 consoli su indicazione del senato Al termine del suo mandato restituiva il potere ai consoli

Le altre magistrature I CENSORI: erano 2. avevano il compito di fare il censimento (aggiornare le liste elettorali in base al patrimonio, iscrivere i cittadini nei registri delle tribù, ripartirli in classi e centurie) – a loro verrà affidato anche il compito di redigere le liste dei senatori. Vigilavano anche sul buon costume, punendo le mancanze di ordine morale o gli eccessi di lusso. Concedevano appalti e potevano esonerare un magistrato dalla carica. Rimanevano in carica 18 mesi ma erano eletti ogni 5 anni I PRETORI avevano compiti giudiziari e organizzavano i processi. Con il passare del tempo le loro prerogative aumentarono (comando militare, governo di una provincia, proporre leggi…). Dal 242 pretore urbano ed extraurbano.Nel I sec.a.C. diventano 16 Gli EDILI controllavano i mercati e gli approvvigionamenti, organizzavano spettacoli, si occupavano di: manutenzione strade ed edifici pubblici, mantenevano l’ordine I QUESTORI amministravano denaro pubblico, incassavano tributi, pagavano stipendi soldati e dipendenti pubblici. Dal 267 furono 4, ma poi arrivarono fino a 40

Scontri fra Patrizi e Plebei La plebe era esasperata per vari motivi: 1)Potevano eleggere ma non essere eletti;2) il servizio militare li allontanava dalla cura dei campi e dalle altre occupazioni e la costringeva ad indebitarsi; 3) non partecipavano alla divisione del bottino; 4) non potevano sposarsi con i patrizi;. I suoi desideri: –Abolizione della schiavitù per debiti –Abolizione del divieto di matrimonio fra patrizi e plebei –Distribuzione anche ai plebei delle nuove terre conquistate –Leggi scritte

Le conquiste della plebe La secessione sull’Aventino nel 494 a.C fa ottenere il tribunato della plebe (due all’inizio, poi 10, magistrati nominati ogni anno dalla plebe che avevano il diritto di opporre il veto alle decisioni dei consoli e il potere di auxilium. La loro persona è dichiarata sacra e inviolabile) e gli edilli (prima solo 2 plebei, poi nel 336 furono aggiunti 2 edilli curuli di orgine patrizia) che venivano eletti dai concilia plebis (gli edili curuli dai comizi tributi) Le leggi delle XII tavole redatte dai decemviri ( )– distrutte durante l’assedio dei Galli Lex Canuleia :abolizione del divieto di matrimonio (445) Accesso alla questura (409 a.C.) Leges Liciniae- Sextiae nomina dei plebei al consolato (367 a.C.). Poi accesso alla dittatura, censura e pretura Lex Petelia-Papiria :abolizione della schiavitù per debiti (326 a.C.) Apertura dei collegi sacerdotali e degli Auguri (300 a.C.) Lex Hortensia : le decisioni prese dai concilia plebis avevano valore di leggi per tutti, patrizi e plebei (287 a.C.)

La controffensiva etrusca Dopo la fondazione del porto di Ostia Roma si espande sulla costa laziale I Tarquini cacciati da Roma si rifugiano a Chiusi, presso il lucumone Porsenna Porsenna assedia Roma, ma intorno al 504 a.C. le restituisce la libertà

Scontro con la lega latina Vari scontri culminati nella battaglia al lago Regillo (496) Patto di alleanza: esercito federale comandato ad anni alterni da un generale romano e da un generale latino (Foedus Cassianum)

Scontro con Equi, Volsci e Sabini Popolazioni appenniniche che volevano spostarsi nelle fertili pianure del Lazio Roma le ferma con l’aiuto delle altre città latine 430 : Roma sconfigge definitivamente queste popolazioni

La guerra contro Veio Le due città, distanti l’una dall’altra circa 20 km, si contendono le saline, il corso del Tevere e le foreste Nel 477 l’esercito dei Fabii riceve una tremenda sconfitta da Veio Per 10 anni Roma assedia Veio (396) Alla fine Roma conquista la città e la distrugge sotto il comando di Furio Camillo

Galli Nel V sec.i senoni si insediano nel territorio dei Piceni, nelle Marche (Nord) Nel IV i Galli che vanno alla ricerca di zone coltivabili,varcano le Alpi e si spingono verso sud. Nella pianura Padana distruggono la città etrusca di Melpo e fondano Milano – conquistano Felsina e la trasformano in Bononia – fondano Torino. Una banda di Galli Senoni capeggiati da Brenno arriva a saccheggiare e devastano Roma (390) ; i Romani fuggono a Cere Allontanati i Galli a Roma si ricostruiscono le mura e la città si cinge di mura (Mura serviane)

Conseguenze 1) Roma, che aveva vinto la guerra da sola, senza l’aiuto della Lega latina, procedette all’annessione di vari e vasti territori che, divenuti ager publicus (proprietà dello Stato), furono assegnati ai soldati come compenso per il servizio militare 2) I legami politici fra le città etrusche erano deboli 3) Venne sancita la fine della preponderanza etrusca negli scambi commerciali laziali e venne interrotto il collegamento tra l’Etruria e le città campane 4) Il territorio di Veio venne diviso in lotti di 7 iugeri e assegnato ai plebei

Ascesa di Roma Consolidamento delle istituzioni repubblicane Declino delle colonie greche Attenuazione del conflitto fra patrizi e plebei Contemporaneamente alla conquista dell’Oriente da parte dei Macedoni, Roma dirige le sue energie alla completa sottomissione dell’Italia centro-meridionale Esercito forte e motivato