Le imprese cooperative in Toscana I e II trimestre 2013 Firenze, settembre 2013.

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Le imprese cooperative in Toscana I e II trimestre 2013 Firenze, settembre 2013

Erano le cooperative toscane iscritte al Registro delle Imprese alla fine del primo semestre 2013, tale universo è maturato in ragione di 332 iscrizioni e di 271 cessazioni (al netto delle cessate d’ufficio). I primi due trimestri dell’anno si sono chiusi, rispettivamente, con risultati del +2,2% e del +1,8%, valori sostanzialmente in linea con quelli conseguiti nei singoli segmenti di osservazione delle ultime cinque annualità contraddistinte da espansioni comprese tra il minimo del 2012 (+1,8%) ed il massimo del 2010 (+2,7%). Il settore cooperativo sta attraversando la crisi senza contraccolpi in termini di numerosità di imprese, anzi, si succedono aumenti di entità costante nel tempo, in un contesto imprenditoriale che a livello regionale è praticamente fermo da due trimestri (+0,2% nel I e nel II). Gli unici elementi di una certa vivacità provengono dalle società di capitali (+2,3% nel I° trim., +2,5% nel II) mentre prosegue la flessione delle imprese individuali (- 0,7% nel I trim., -1,0% nel II), in stallo le società di persone (+0,1% nei primi trimestri del 2013). 1 – Tessuto Imprenditoriale / Dinamiche generali

La dinamica della cooperazione nel II trimestre è il frutto di un tasso di natalità del 4,9% che conferma la performance del 2012, con un recupero sul I° trimestre 2013 (4,7%). Il tasso di cessazione ha superato di poco la soglia dei tre p.p. (3,1%) peggiorando il 2,5% di inizio anno (I° trim. 2013). Nel II trimestre, il tasso di mortalità delle cooperative coincide con quello delle società di capitali che registrano però un tasso di natalità più elevato (5,5%). L’andamento delle imprese individuali è caratterizzato da un’alta volatilità (8,3% tasso di natalità, 9,3% tasso di mortalità) in ragione della quale si consolida una contrazione pari ad un punto percentuale. 1 – Tessuto Imprenditoriale / Andamenti di medio periodo

1 – Tessuto Imprenditoriale / Province Si conferma il trend delineatosi trimestre dopo trimestre nelle precedenti annualità: la crescita della cooperazione in Toscana è determinata dalla espansione a ritmi sostenuti della provincia di Lucca (+5,5%) a cui si affianca, in questo II trimestre 2013, anche il buon risultato di Pisa (+4,7%). Per il resto, Siena (-0,2%) ed Arezzo (-0,4%) perdono diverse cooperative rispetto allo stesso periodo del 2012, Prato (+0,5%) e Pistoia (+0,3%) accrescono il proprio universo di poche unità, le altre province chiudono poco al di sotto rispetto alla media regionale. Nello specifico, Firenze (+1,4%) consolida un gap di quasi mezzo p.p. in difetto sul dato regionale, lo stesso dicasi per Livorno, Grosseto (+1,6%) si avvicina maggiormente al risultato della Toscana.

Il peso della cooperazione sul totale imprese cresce leggermente, passando dall’1,6% del 2012 all’1,7% della fine del II trimestre La dinamica positiva si consolida grazie al maggior numero di cooperative di costruzioni (+3,0%), nonostante le difficoltà congiunturali che attanagliano da tempo il settore a corto di investimenti privati e pubblici. Espansione di poco superiore al punto percentuale per i servizi alle imprese (+1,2%), grazie al traino dei servizi di pulizia (+1,8%) e delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,0%) che, in continuità con la fine del 2012, ammortizzano la decisa contrazione delle attività immobiliari (-4,1%). Industria in s. s. e trasporto e magazzinaggio guadagnano circa un punto e mezzo percentuale rispetto al II° trimestre del 2012, pesca (0,0%) ed agricoltura (-0,5%) risultano praticamente ferme mentre si perde qualcosa fra le cooperative di istruzione e sanità (- 0,6%). 1 – Tessuto Imprenditoriale / Settori

2 – Cariche sociali / Classi di età Alla fine del primo semestre del 2012 si riscontra un calo del numero delle cariche nelle cooperative (-1,9%), sulla scia delle contrazioni del 2012 (-2,7%) e del 2011 (-3,9%), confermando anche per il primo semestre un andamento peggiore rispetto ad altre tipologie di imprese (-0,6% società di capitali, -0,7% totale imprese). Si indeboliscono le classi che comprendono i «più giovani»: le cooperative perdono il 5,4% delle cariche di persone con meno di 29 anni, il 5,9% di quelle ricoperte da soggetti con età compresa fra 30 e 49 anni. La classe 50 – 69 anni rimane sostanzialmente invariata (+0,3%) mentre si rafforza del 2,4% quella superiore (età al di sopra dei 70 anni). Società di capitali e cooperative hanno una composizione delle cariche sociali pressoché speculare in termini di età: le classi agli estremi (al di sotto dei 29 anni, sopra 70 anni) hanno incidenze pari, all’incirca, a 2 p.p. e 12 p.p.; le differenze di un qualche rilievo fra i due aggregati stanno nei tre p.p. di maggior incidenza della classe anni per le cooperative (47,8% vs. 44,8% società di capitali) ed il corrispondente peso superiore della classe anni nelle società di capitali (40,1% vs. 37,3% cooperative).

2 – Cariche sociali / Genere Rispetto al II trimestre 2012 il numero di cariche di uomini nelle cooperative si è contratto in misura proporzionalmente superiore (-2,2%) rispetto a quanto accaduto per le donne (-1,1%). Nelle società di capitali c’è stata addirittura un’espansione della presenza femminile (+0,9%) a fronte di una perdita superiore all’1% degli uomini. Complessivamente, le donne in Toscana sono titolari del 22,2% delle cariche nelle cooperative, la quota è superiore rispetto alla corrispondente delle società di capitali (20,9%).

2 – Cariche sociali / Nazionalità Il 94,8% delle cariche sociali, nelle imprese cooperative toscane, è occupato da italiani. Si tratta di circa 31 mila posizioni che, nell’ultimo anno, sono tuttavia diminuite di 720 unità, par un calo è di oltre il 2%. Cresce invece la componente degli stranieri (+5,8%), in particolare di quelli provenienti dai paesi delll’Unione Europea (+10,6%), ma anche dal di fuori dell’UE (+3,2%). A metà del 2013, nelle imprese cooperative il peso delle cariche UE ha raggiunto l’1,4% sul totale, mentre l’incidenza delle non-UE è pari al 2,4%.

2 – Cariche sociali / Stato di Nascita Le nazionalità maggiormente rappresentante sono Romania (15,4% del totale stranieri), Albania (12,5%) e Germania (6,8%). In tutti e tre i casi il periodo giugno 2012-giugno 2013 si è chiuso con espansioni molto rilevanti in termini percentuali. Fra gli altri paesi più rappresentati, perdono invece qualcosa Svizzera, Francia e Senegal: in valori assoluti si tratta comunque di un numero molto contenuto di posizioni in meno rispetto al giugno 2012.

Redazione ed elaborazioni: Andrea Cardosi Coordinamento: Riccardo Perugi La presente analisi è stata condotta nell’ambito del Protocollo d’Intesa per il Monitoraggio e la Competitività dell’Imprenditoria Cooperativa fra Unioncamere Toscana e le Centrali Cooperative regionali di Legacoop, Confcooperative, AGCI e UNCI. Per informazioni: Unioncamere Toscana – Ufficio Studi Via Lorenzo il Magnifico, Firenze Tel Mail Web Il presente materiale è disponibile anche sul sito nell’area territoriale Toscana. Riconoscimenti