- E l e m e n t i d i s i n t e s i - Gestione dei rifiuti in Toscana Gennaio 2008.

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Gerarchia di azioni La “gerarchia di azioni”, sancita dalla direttiva comunitaria e recepita a livello nazionale e regionale, prevede di favorire in ordine di priorità le seguenti azioni: 1)la prevenzione o la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, 2)il recupero dei rifiuti mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo o ogni altra azione intesa a ottenere materie prime secondarie, ponendo la raccolta differenziata alla base della possibilità di recupero di materia dai rifiuti, 3)l’uso di rifiuti come fonte di energia, 4) infine, relegato all’ultimo posto della gerarchia di azioni, si trova il conferimento in discarica.

P.R.S Programma Regionale di Sviluppo Il P.R.S prevede il conseguimento dei seguenti risultati: riduzione del 15% dei rifiuti urbani rispetto ai dati del 2004; raggiungimento del 55% di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; riduzione progressiva del conferimento dei rifiuti in discarica sino al 20% di quelli prodotti; raggiungimento di almeno il 30% del fabbisogno di acquisti di manufatti e beni in materiale riciclato da parte della P.A.

P.R.A.A Piano regionale di azione ambientale Nell’ambito del “macrobiettivo D1” - “Ridurre la produzione totale di rifiuti e la percentuale conferita in discarica e migliorare il sistema di raccolta aumentando il recupero ed il riciclo”, il P.R.A.A. pone i seguenti obiettivi specifici, prevedendo specifiche misure di sostegno a favore di: A)Interventi di prevenzione e minimizzazione della produzione dei rifiuti B)Implementazione della raccolta differenziata, il recupero ed il riciclo. Incentivazione del riutilizzo di materiale recuperabile C)Sviluppo del sistema impiantistico (innovazioni impiantistiche ed interventi sinergici ed integrativi tra i Piani) D)Risorse finanziarie disponibili PRAA 2007/ Totale ,58 Euro ,76 Euro ,76 Euro ,00 Euro ,10 Euro* *per effetto del trasferimento di Euro (Accordo Piana Fi-Po-Pt) nonché di modifiche in corso.

Produzione totale di rifiuti in Toscana PRODUZIONE TOTALE t di cui RIFIUTI URBANI anno 2006 (dati ARRR) circa t (di cui assimilati circa il 30%) (≈25% del totale) RIFIUTI SPECIALI anno 2005 (stima Catasto Rifiuti) circa t (di cui pericolosi t) (≈75% del totale)

La produzione di rifiuti urbani e assimilati La produzione di rifiuti urbani e assimilati in Toscana, secondo i recenti dati di ARRR, nel 2006 è stata pari a tonnellate (corrispondente in media a 703 Kg/abitante/anno) I recenti dati di ARRR indicano un aumento della produzione totale procapite nel 2006 rispetto al 2005 dell’1,1% La raccolta differenziata certificata per il 2006 è stata pari al 33,42%, in lieve incremento rispetto all’anno precedente. Secondo i dati APAT la Regione Toscana è la quinta in Italia per raccolta differenziata.

Milioni di tonnellate anno

* * I sistemi di calcolo applicati dalle varie Regioni non sono omogenei, in quanto il Ministero non ha mai emanato il decreto previsto dalle norme nazionali. *

La RD dopo una crescita consistente tra il 1998 ed il 2004, negli anni 2005 e 2006 non ha subito modifiche sostanziali.

Efficienze certificate delle RD ai fini dell’applicazione del tributo per lo smaltimento in discarica (dati anno solare 2006) RD %

Primi 20 Comuni con migliore RD PRComune%RD 2006 LUCapannori53,7 SIBuonconvento50,9 FITavarnelle Val di Pesa48,3 LICastagneto Carducci48,0 SIColle di Val d'Elsa47,0 LULUCCA46,7 SISan Quirico d'Orcia46,4 FISesto Fiorentino46,3 PTMassa e Cozzile45,4 LUAltopascio45,2 LUPorcari44,8 FICalenzano44,8 PIPontedera44,5 ARSansepolcro44,5 SIPoggibonsi44,5 SICasole d'Elsa44,1 FIRufina43,7 SIMonteriggioni43,7 POMontemurlo43,6 ARPergine Valdarno43,5

Primi 20 Comuni con peggiore RD PRComune%RD 2006 LIMarciana4,4 LIPorto Azzurro6,3 GRMagliano in Toscana7,3 GRPitigliano7,6 LICapoliveri7,8 LIRio nell'Elba8,3 GRSorano9,0 LUStazzema9,6 ARBadia Tedalda9,7 GRIsola del Giglio10,1 GRMonte Argentario10,6 PTSambuca Pistoiese11,0 PTAbetone11,0 PTMarliana11,0 GRCampagnatico11,1 GRSanta Fiora11,5 LUSillano13,0 LIMarciana Marina13,0 PIGuardistallo13,3 FIMarradi13,4

La RD, praticamente stabilizzata negli ultimi anni ed il RU indifferenziato rimasto sostanzialmente costante nel corso degli anni, indicano che il sistema ha raggiunto un buon grado di intercettazione ma che è necessario, per ottenere la ripresa della RD, intervenire agendo sulle principali frazioni presenti all’interno dell’indifferenziato stesso. Ciò introducendo sistemi alternativi di RD ed implementando in particolare la raccolta della frazione organica.

Destinazione dei rifiuti urbani da raccolta indifferenziata dal 1998 al 2006 (stime ARRR dai dati certificati). Anno Raccolta indifferenziata totale (t/a) A selezione e trattamento 9,00%23,30%23,00%34,00%39,90%46,50% 54,00% 55,48% A termovalorizzazione10,70%10,00%11,00%7,60%10,60%11,80%12,30%8,00% 6,53% In discarica80,30%66,70%66,00%58,40%49,40%41,60%41,20%38,00% 37,98% Raccolta differenziata (t/a)

ELEMENTI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI In sintesi, la gestione dei rifiuti urbani indifferenziati, dal 1998 al 2006 si è così evoluta: -La quota di rifiuti indifferenziati avviati a selezione e trattamento è aumentata dal 9% al 55% circa; -La quota di rifiuti indifferenziati avviati a termovalorizzazione è rimasta sostanzialmente stabile nel corso degli anni, salvo una flessione negli ultimi anni per effetto di interventi di revamping; -La quota di rifiuti indifferenziati non trattati avviati direttamente a discarica è diminuita considerevolmente, passando dall’80% al 38% circa. E’ tuttavia da evidenziare che alla suddetta quota vanno aggiunti gli scarti da selezione/trattamento, da compostaggio, scorie e ceneri dell’incenerimento, nonché la frazione organica stabilizzata (FOS) non utilizzata come ricoprimento, e la quota parte dei rifiuti speciali prodotti dal trattamento stesso (CDR e lfrazione secca) che purtroppo ad oggi non trova impianti sufficienti sul territorio regionale specificatamente dedicati (termovalorizzatori). Sulla base dei quantitativi suddetti, la quantità avviata a discarica nel 2006 è di circa t/a (circa 50% della produzione totale RU). Nel 2006 metà dei rifiuti urbani da raccolta indifferenziata, trattati e non trattati, smaltiti in discarica è stato smaltito in una delle tre discariche a suo tempo definite di interesse regionale (nei comuni di Peccioli, Rosignano Marittimo e Terranuova), mentre l’altra metà è stata smaltita negli altri impianti attivi in Regione.

Quadro delle principali aziende di gestione dei rifiuti urbani Per un totale di gestori pari a 50 ATOnumero gestori dei servizi di raccolta e trasporto numero gestori impianti (compostaggio qualità; selezione/trattamento; incenerimento; discariche) ATO 1 - Massa-Carrara3 (3 Comuni in economia)1 ATO 2 - Lucca72 ATO 3 – Pisa3 (11 Comuni in economia)4 ATO 4 – Livorno64 ATO - Toscana “Costa”19 (14 Comuni in economia)11 ATO 5 – Pistoia e Circondario E.V.43 ATO 6 – Firenze66 ATO 10 – Prato11 ATO - Toscana Centro1110 ATO 7 – Arezzo5 (17 Comuni in economia)2 ATO 8 – Siena11 ATO 9 – Grosseto3 (3 Comuni in economia)3 ATO - Toscana Sud9 (20 Comuni in economia)6 Totale39 (34 Comuni in economia)27

Costo a tonnellata deflazionato di gestione* del rifiuto urbano PERIODOVALORE IN EURO DEL , , , , , , ,11 Fonte: Arrr/CISPEL *raccolta, trasporto, trattamento, recupero e smaltimento A fronte di una sostanziale costanza del costo di gestione a tonnellata del RU (deflazionato), ci sono stati notevoli investimenti per realizzare impianti e per migliorare il servizio offerto agli utenti.

Impianti attuali gestione RU – a) impianti di compostaggio della frazione organica da RD ProvComuneGestoreIndirizzo ARArezzoAisa spaSan Zeno FIBorgo San LorenzoA.com srlFaltona FIMontespertoliPubliambiente spaCasa sartori FISan CascianoProgesam italia srlPonterotto FISesto FiorentinoQuadrifoglio spaCase passerini LIPiombinoAsiu spaIschia di crociano LIRosignano MarittimoComune di RosignanoLoc. Scapigliato LUViareggioSea risorse s.p.a.La Morina MSMassaConsorzio CermecGottara PIPontederaGeofor spaGello di lavaiano SIAscianoSiena Ambiente spaLe Cortine Totale impianti: 11

Impianti attuali gestione RU – b) impianti di selezione/trattamento ProvComuneGestoreIndirizzo ARArezzoAISASan Zeno FIMontespertoliPUBLIAMBIENTECasa Sartori FISestoQUADRIFOGLIOCase Passerini LILivornoA.AM.P.S.Via dei Cordai LIPiombinoASIU SPAIschia di Crociano LIPorto AzzurroESABuraccio LIRosignanoREA SPAScapigliato LUMassarosaTEV SPAPioppogatto MSMassaCERMECGottara POPratoASMVia Paronese PTMonsummanoCMSAIl Fossetto PTPistoiaPUBLIAMBIENTEVia Toscana SIAscianoSIENAMBIENTELe Cortine Totale impianti: 13

Impianti attuali gestione RU – c) impianti di termovalorizzazione ProvComuneTecnologia Linee Capacità autorizzata TOTALE trattato 2006 ARArezzoGriglia , ,00 FIRufinaGriglia , ,60 LILivornoGriglia , ,00 LUCastelnuovo di GarfagnanaGriglia , ,79 LUPietrasantaLetto fluido , ,18 PIPisaGriglia , ,00 PTMontale Tamburo Rotante , ,79 SIPoggibonsiGriglia mobile , ,00 Totale impianti: 8

Impianti attuali gestione RU – d) discariche ProvComuneGestoreIndirizzo ARCastiglion FibocchiCSA SpAPodere il Pero ARTerranuova BraccioliniCSA SpACasa Rota FIBorgo San LorenzoPUBLIAMBIENTE SPAVigiano FICerreto GuidiPUBLIAMBIENTE SPACorliano FIFirenzuolaHERAIl Pago FIMontespertoliPUBLIAMBIENTE SPABorro Sartori FISesto FiorentinoQUADRIFOGLIO SPACase Passerini GRCivitella PaganicoCIVITELLA PAGANICO 2000Cannicci GRMancianoSLIA SpaTafone GRGrossetoSIT SpALe Strillaie LILivornoA.AM.P.S.Vallin dell'Aquila LIPiombinoASIU SpAIschia di Crociano LIRosignano MarittimoREA SpAScapigliato PIMontecatini Val di CecinaASAV -S.P.A.Buriano PIPeccioliBELVEDERE SPABelvedere - Legoli PIPontederaEcofor Service SpAGello di Lavaiano POVaianoASM SpAIl Pozzino PTLamporecchioPUBLIAMBIENTE SPACerbaia PTMonsummano TermeCMSAIl Fossetto SIAbbadia San SalvatoreSIENA AMBIENTE SPAPoggio alla Billa SIAscianoSIENA AMBIENTE SPATorre a Castello SISinalungaSIENA AMBIENTE SPALe Macchiaie Totale impianti: 22

ATO Toscana Costa Rappresenta il 36% degli abitanti ed il 37% del RUtot della Toscana Investimenti/finanziamenti regionali

ATO Toscana Centro Rappresenta il 41% degli abitanti ed il 41% del RUtot della Toscana Investimenti/finanziamenti regionali

ATO Toscana Sud Rappresenta il 23% degli abitanti ed il 22% del RUtot della Toscana Investimenti/finanziamenti regionali

Produzione di Rifiuti Speciali 2004 (tonnellate)2005 (tonnellate) ProvinciaRS-NPRS-PRS-TOTRS-NPRS-PRS-TOT Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa Pisa Prato Pistoia Siena Totale Fonte: Sezione Regionale Catasto Rifiuti

Gestione Rifiuti Speciali* AnnoProvinciaDiscaricaTermodistruttiRecuperatiAltroStoccatiGiacenza 2005AR FI GR LI LU MS PI PO PT SI Totale Fonte: Sezione Regionale Catasto Rifiuti * I quantitativi (espressi in tonn) si riferiscono al totale gestito in ambito regionale.

Dati anno 2004 Rifiuti speciali totali (t/a) di cui pericolosi (t/a) % pericolosi su totali Rifiuti ricevuti in Regione ,8 Rifiuti conferiti fuori Regione ,6 Flussi dei rifiuti speciali in ingresso/uscita dalla Regione Il flusso in uscita eccede del 36% circa rispetto al flusso in ingresso.

I Grandi produttori di Rifiuti Speciali Fonte: Sezione Regionale Catasto Rifiuti Compartot/anno n° Dichiaranti t/anno n° Dichiaranti Tipologia principale rifiuto SCL in netta prevalenza percolato della discarica, in subordine rifiuti chimici inorganici TIOXIDE EUROPE SRL principalmente cosiddetti gessi rossi SOLVAY rifiuti chimici inorganici specifici dell'attività; inerti, etc… CONCIARIO TOTALE fanghi di depurazione, da altri rifiuti solidi tipici del processo della concia LAPIDEO TOTALE rifiuti dell'attività estrattiva CARTARIO pulper, fanghi di disinchiostrazione LUCCHINI scorie acciaierie* TESSILE TOTALE fanghi depurazione e rifiuti degli stabilimenti produttivi *Dato da fonte MUD. Il piano regionale dei rifiuti speciali stima almeno t/a la produzione effettiva di RS dello stabilimento

TermovalorizzatoriImpianti in esercizioImpianti previsti Falascaia160 t/g ( t/a) Ospedaletto200 t/g ( t/a) Picchianti200 t/g ( t/a)400 t/g ( t/a) Montale120 t/g ( t/a) (in manutenzione)220 t/g ( t/a) Case Passerini400 t/g ( t/a) Rufina200 t/g ( t/a) Testi200 t/g ( t/a) Calice400t/g ( t/a)* San Zeno130 t/g ( t/a)400t/g ( t/a) Poggibonsi120 t/g ( t/a) (in ristrutturazione)200 t/g ( t/a) Scarlino400t/g ( t/a)** TOTALE930 t/g ( t/a)3.180 t/g ( t/a) Totale fabbisogno di termovalorizzazione: (RU) (RS) = t/g, corrispondenti a (RU) (RS) = t/a (su 330 gg) *L’impianto del Calice è subordinato all’esito dell’Accordo della Piana. **L’impianto di Scarlino è attualmente in fase di VIA in Provincia di Grosseto.. Da correggere

Impianti discarica (fonte Catasto Rifiuti/Autorizzazioni Prov.) Con i volumi di discarica disponibili, ipotizzando un ritmo di riempimento pari a mc/a, risulterebbero disponibilità per coprire le necessità regionali complessive fino al Se consideriamo la situazione dei 3 ATO singolarmente, si osserva un forte squilibrio tra le quote percentuali di disponibilità dei volumi di discarica ed i rifiuti prodotti nell’ATO Toscana Centro

Impianti di selezione e trattamento previsti dai Piani Cermec* Pioppogatto* Picchianti* Scapigliato Piombino* Buraccio* Montespertoli* Pistoia Monsummano Case Passerini* Le Sibille Casa Rota; San Zeno* Le Cortine* Strillaie Prato* *Capacità totale attuale: t/a (3.800 t/g) Capacità totale a regime: t/a (5.428 t/g)

Stato di approvazione dei Piani provinciali di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati ATOPiani Provinciali di gestione dei RU Pubblicazione sul BURT Piani Industriali Pubblicazione sul BURT ATO 1 - Provincia di Massa e Carrara2004 ATO 2 - Provincia di LUCCA ATO 3 - Provincia di PISA ATO 4 – Provincia di LIVORNO2000 (aggiornamento 2004) ATO 5 - Provincia di PISTOIA + FIRENZE (Circondario E.V.) 2004 approvato nel 2007 ATO 6 - Provincia di FIRENZE (escluso Circondario E.V.) 2002 (variante 2006) 2004 (approvato aggiornamento nel 2007) ATO 7 - Provincia di AREZZO2000 ATO 8 – Provincia di SIENA ATO 9 - Provincia di GROSSETO ATO 10 - Provincia di PRATO2004

Quadro di Sintesi delle principali previsioni impiantistiche dei piani provinciali in fase di attuazione o da attuare (in neretto gli interventi relativi ai termovalorizzatori) MacroATO / ATOPrincipali previsioni impiantistiche dei piani provinciali in fase di attuazione o da attuare ATO Toscana “Costa” ATO 1 - Massa-Carrara-Linea di produzione di CDR e adeguamento impianto di compostaggio presso l’impianto CERMEC -Nuova discarica di Tuffolo (Podenzana); -Bonifica e riapertura discarica di Lusuolo (Mulazzo) -Bonifica e riapertura discarica di Fornoli (Pianza) ATO 2 - Lucca-Nuovo impianto di compostaggio di qualità in Comune di Capannori -Bonifica e riapertura discarica di Pianizza Socciglia (Borgo a Mozzano) -Chiusura nella fase a regime, previa verifica, dell’inceneritore di Belvedere (Castelnuovo Garfagnana) ATO 3 – Pisa-Incremento di potenzialità dell’impianto di compostaggio di qualità di Gello (Pontedera) -Nuovo impianto di trattamento RU indifferenziati presso l’impianto di Gello (Pontedera) -Ampliamento discarica di Legoli, autorizzato (Peccioli) -Ampliamento discarica di Buriano, in autorizzazione (Montecatini Val di Cecina) Nota: i nuovi orientamenti pianificatori, al momento non ratificati, prevedono un potenziamento del termovalorizzatore di Ospedaletto (Pisa) ATO 4 – Livorno-Linea di produzione di CDR presso l’impianto Picchianti (Livorno) -Terza linea del termovalorizzatore presso l’impianto Picchianti (Livorno) -Digestore anaerobico (Rosignano Marittimo) -Impianto di compostaggio di qualità di Buraccio (Porto Azzurro) -Ampliamento discarica di Literno (Campo nell’Elba)

ATO Toscana Centro ATO 5 – Pistoia e Circondario E.V.-Nuovo impianto di selezione (con contestuale chiusura a regime dell’impianto Dano di Pistoia) -Adeguamento impianto di selezione e trattamento in località Fossetto (Monsummano Terme) -Aumento di potenzialità del termovalorizzatore di Montale -Ampliamento discarica di Montespertoli, autorizzato ATO 6 – Firenze-Nuovo termovalorizzatore di Case Passerini (Sesto F.no) -Nuovo termovalorizzatore di Testi (Greve in Chianti) -Adeguamento termovalorizzatore I Cipressi (Rufina) -Completamento impianto di compostaggio di Case Passerini (Sesto Fiorentino) -Impianto di compostaggio di Faltona (Borgo S. Lorenzo) -Impianto di selezione/trattamento di Le Sibille (San Casciano V.P.) -Nuova discarica di Le Borra (Figline V.no) -Ampliamento discarica il Pago (Firenzuola) ATO 10 – Prato-Impianto di stabilizzazione e compostaggio di qualità Il Pozzino (Vaiano) -Nota: Il piano provinciale dei rifiuti urbani di Prato rimandava al piano degli speciali la definizione della destinazione del CDR. ConDel. C.P. n. 55 del 27/7/2005 la Provincia di Prato ha approvato il documento preliminare di Piano integrato (rifiuti urbani e rifiuti speciali) contenente, tra l’altro, lo studio di localizzazione dell’impianto di termovalorizzazione. L’Intesa della Piana Fi-Po-Pt del Gennaio 2007 rimanda al 2010 la verifica della effettiva necessità di realizzare un nuovo impianto di termovalorizzazione nell’ATO10 oltre quelli previsti dalle pianificazioni degli ATO 6 e ATO 5.

ATO Toscana Sud ATO 7 – Arezzo-Impianto di selezione e compostaggio di Casa Rota (Terranova Bracciolini) -Nuova linea presso l’impianto di incenerimento di San Zeno (Arezzo) -Ampliamento discarica di Casa Rota (Terranova Bracciolini) ATO 8 – Siena-Potenziamento del termovalorizzatore di Foci (Poggibonsi) -Impianto di compostaggio di Fosci (Poggibonsi) -Impianto di compostaggio di Poggio alla Billa (Abbadia S. Salvatore) -Ampliamento discarica di Poggio alla Billa (Abbadia San Salvatore) -Ampliamento discarica di Torre a Castello (Asciano) -Ampliamento discarica Le Macchiaie (Sinalunga) ATO 9 – Grosseto-Impianto di compostaggio del Tafone (Manciano) -Impianto di compostaggio di Zancona (Arcidosso) -Adeguamento impianto di compostaggio di Carboli (Monterotondo M.mo) -Impianto di selezione e trattamento e di compostaggio di Strillaie (Grosseto) -Discarica di Cannicci (Civitella Paganico) Il termovalorizzatore di Scarlino è attualmente in fase di VIA provinciale.

CRONOPROGRAMMA (L.R. 22 Novembre 2007, n. 61)

CONCLUSIONI Ipotizzando costante la produzione dei rifiuti, che la raccolta differenziata aumenti di due punti percentuali l’anno che il quantitativo annuale di rifiuti da inviare in discarica non si discosti molto dai mc attuali considerata l’attuale (al 31/12/2006) capacità residua delle discariche pari a circa mc autonomia regionale garantita fino a tutto il Per garantirsi oltre tale data occorre da subito porre in essere le azioni che seguono.

AZIONI Prevenire e minimizzare la produzione dei rifiuti in particolare mediante le seguenti azioni: 1.eliminazione degli imballaggi monouso; sostituzione di shopper in plastica monouso; vendita al dettaglio con erogatori alla spina; recupero di merci invendute (anche attraverso accordi con la GDO) 2.gestione sostenibile di manifestazioni pubbliche, feste e sagre; 3.riduzione produzione rifiuti nelle mense pubbliche; 4.utilizzo di imballaggi riutilizzabili (pallet, cassette) nell’industria e nel commercio (anche attraverso accordi con la GDO); 5.distribuzione composter domestici; 6.educazione al consumo consapevole Misure sostenute finanziariamente nell’ambito del PRAA Riduzione dell’intensità di crescita della produzione dei rifiuti

AZIONI Raccolta differenziata Aumentare la raccolta differenziata e favorire il mercato del recupero mediante le seguenti azioni potenziare la raccolta differenziata della frazione organica con riferimento sia alle utenze domestiche sia alle grandi utenze (ristoranti, mense, mercati) avviandola nei territori ove non è ancora presente sviluppare ove opportuno, in relazione al contesto locale, forme avanzate di raccolta differenziata che consentano una maggiore efficienza sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo (raccolta “porta a porta”); sostenere l’utilizzo del compost di qualità adottando linee guida per l’impiego del compost in agricoltura e misure di sostegno agli agricoltori per l’uso del compost di qualità (ad es. nel Piano di Sviluppo Rurale); potenziare la raccolta degli imballaggi (attraverso lo sviluppo di un accordo regionale con ANCI-CONAI) Favorire il mercato del recupero (ad es. vetro, plastica, carta). Stipulare accordi per sviluppare il mercato del recupero, anche attraverso lo sviluppo dell’impiantistica. Impianti Accelerare la realizzazione dell’impiantistica prevista dai Piani provinciali soddisfacendo eventuali richieste di finanziamento per la realizzazione degli interventi; adottando provvedimenti giuridico-legislativi per il superamento di eventuali criticità prodotte dall’entrata in vigore del D.Lgs. 152/2006 (conferma competenza delle Autorità d’Ambito; conferma validità dei Piani d’Ambito; gestione degli affidamenti) (vedi L.R. 61/2007);

AZIONI garantire la costituzione delle 3 Autorità d’Ambito entro maggio 2008, come previsto dalla L.R. 61/2007) predisposizione, da parte delle attuali Comunità di Ambito, dei Piani straordinari per i primi affidamenti del servizio in ciascuno dei 3 ATO entro febbraio 2008 affidamento della gestione del servizio integrato da parte degli attuali ATO secondo quanto previsto dalla L.R. 61/2007 entro marzo 2009 garantire che i tre nuovi ATO provvedano ad una pianificazione unitaria entro luglio 2009 (come previsto dalla legge regionale sopra richiamata) al fine di definire le necessità impiantistiche e di sviluppo del sistema in tempi conformi a consentirne l’adeguamento immediatamente dopo il 2012 Gestione integrata del servizio

-Destinare l’intera quota regionale derivante dall’applicazione del tributo per lo smaltimento in discarica (ecotassa) a sostegno delle su indicate azioni volte alla riduzione della produzione rifiuti; implementazione della raccolta differenziata, al miglioramento dell’efficienza del sistema integrato di gestione rifiuti; -Definire di specifici Accordi con i soggetti pubblici interessati delle costituende Comunità di Ambito ATO Toscana Costa ed ATO Toscana Sud in analogia con l’Accordo stipulato nel Gennaio 2007 al fine di meglio definire le principali azioni da mettere in atto nonché destinare le disponibilità regionali in maniera ottimale; -Dare avvio ad un’attività di coordinamento e di sostegno agli enti ed i soggetti coinvolti nel sistema gestione rifiuti attraverso la costituzione di uno specifico Gruppo di Lavoro tecnico (già insediato), e l’implementare l’organico del Settore Rifiuti e Bonifiche della Regione Toscana (attualmente 2 +1 part time tecnici e 2 amministrativi). Specifiche azioni regionali