Il contributo della ricerca per chi opera in una classe plurilingue Prof. Andrea Villarini Direttore della Scuola di Specializzazione in Didattica dell’italiano come lingua straniera Firenze 2011
“Gli utenti del Quadro di riferimento dovrebbero considerare e, se opportuno, specificare quali sono i principi basilari dell’apprendimento linguistico su cui fondano il loro lavoro e le conseguenze che ne traggono sul piano metodologico” ( Framework, Consiglio d’Europa, 2002 – vers. italiana, p. 172) %
“[Gli insegnanti] devono riuscire a comprendere i processi di apprendimento nelle loro grandi varietà, anche se questa comprensione può essere il risultato inconscio dell’esperienza piuttosto che il prodotto esplicito di una riflessione teorica. Quest’ultima è il contributo specifico che chi si occupa di ricerca educativa o formazione degli insegnanti dà al partenariato per l’apprendimento” ( Framework, Consiglio d’Europa, 2002 – vers. italiana, p. 174, corsivo mio)
Che cosa è la Linguistica Acquisizionale Serie di lavori, specie collegati a ricerche empiriche, che riguardano lo studio delle sequenze di apprendimento di tratti dell’italiano L2 appreso spontaneamente da immigrati stranieri. Il contributo della ricerca per dotare il docente di nozioni e strumenti utili per interpretare i fenomeni legati ai processi di apprendimento
Che cosa non è la Linguistica Acquisizionale Non è un metodo per insegnare italiano
Le origini dello scollamento tra didattica e linguistica acquisizionale La tendenza a studiare gli apprendenti spontanei a discapito di quelli guidati Una certa diffidenza del mondo della ricerca nei confronti di quello dell’insegnamento Una certa diffidenza del mondo dell’insegnamento nei confronti di quello della ricerca
Perché è stato privilegiato lo studio degli apprendenti spontanei? Per l’affermarsi del principio che l’apprendimento spontaneo sia più “naturale” di quello guidato. Per la tendenza a studiare i casi problematici per individuare il corretto funzionamento di un meccanismo. Per la presenza degli immigrati. Per il collegamento ad esperienze analoghe di ambito europeo.
Rapporti tra la didattica in classe e la linguistica acquisizionale Attualmente non esistono rapporti stabili e consolidati tra la linguistica acquisizionale e la didattica in classe. Vi propongo tre possibili scenari:
Primo scenario: nessun rapporto
Secondo scenario: rapporto di sussidiarietà
Terzo scenario: rapporto osmotico
È possibile ricucire il rapporto tra linguistica acquisizionale e didattica in classe? Sì, se docenti e ricercatori decidono di collaborare Sì, se ben si intendono gli obiettivi e i risultati della ricerca acquisizionale Sì, se si circoscrive correttamente il campo di azione della linguistica acquisizionale nelle classi di lingua
Principali contributi della Linguistica Acquisizionale Sviluppo come sequenza di varietà interlinguistiche di apprendimento e definizione di alcune sue caratteristiche interne (nei termini di tratti fono- morfo-sintattici) utili per la strutturazione del sillabo Contributo alla formazione del bagaglio professionale del docente di L2 Contributo per la definizione del concetto di livello di competenza applicato poi nelle certificazioni e nei corsi di lingua in genere Richiamo forte ad una didattica centrata sui criteri di trasparenza e coesione
Dove è possibile trovare il punto di incontro o di sintesi tra la Linguistica Acquisizionale e la didattica in classe? Nella definizione del sillabo Nella stesura e selezione dei materiali didattici
Problemi aperti… Restano ancora molti tratti da studiare. Va circoscritta la tendenza a studiare i microfenomeni a vantaggio di analisi di tratti più ampi e perciò più utili al docente di L2. Vanno approfonditi meglio i livelli avanzati della competenza. Bisognerebbe aprirsi agli studi sugli apprendenti guidati. Scarso collegamento tra la ricerca scientifica e gli autori dei materiali, insegnanti e curatori di curricula linguistici. Materiali ancora troppo generici e poco in sintonia con i risultati della ricerca.
GRAZIE!