ANARCHIA MILITARE Bruscia Matteo Di Sante Maddalena Fattorini Iris Rossi Virginia 2Dsc
ANARCHIA MILITARE = CRISI Istituzionale L’imperatore svuota il potere del senato Gli imperatori sono scelti dall’esercito Politica Gli imperatori sono circa venti e a volte hanno il potere contemporaneamente Provocano delle guerre interne tra i sostenitori degli imperatori Militare Roma viene attaccata da: Germani, Alemanni, Franchi, Goti, che si dividono in Ostrogoti e Visigoti, e il regno dei Parti
GLI IMPERATORI Giulio Massimo Gordiano I Gordiano II M. Clodio Pupieno Massimo D. Clelio Balbino Gordiano III M. Giunio Filippo C. Messio Decio C. Treboniano Gallo M. Emiliano Emilio P. Licinio Valeriano P. Licinio Egnazio Gallieno M. Aurelio Claudio L. Domizio Aureliano M. Claudio Tacito M. Aurelio Probo M. Aurelio Caro Diocleziano A partire dal 235 d.C., dopo la morte di Alessandro Severo, ci fu un periodo durato circa cinquant’anni in cui l’Impero romano fu coinvolto in una grave crisi politica, istituzionale e militare. In questo periodo si susseguirono circa venti imperatori:
LA CAUSE Prima All’interno di un equilibrio voluto dall’imperatore stesso e dalle ricchezze che entrambi possedevano Adesso Imperatori scelti dai capi militari perché con più potere Relazione tra imperatore ed esercito
LE GUERRE AL FRONTE Germani Reno e Danubio Gli assalti delle tribù germaniche stavano diventando delle RAZZIE Alemanni e Franchi Fronte nord-orientale Arrivavano fino nella pianura padana, nella penisola balcanica e in Grecia Sasanidi Il loro regno era organizzato come l’impero persiano, i loro attacchi sostituirono i Parti Goti Visigoti: sconfitti nel 369 dall’imperatore Valente Ostrogoti; si separarono nel 250 dai Goti e andarono in oriente
MASSIMINO IL TRACE Nacque da una famiglia umile Imperatore nel 235 dopo la morte di Alessandro Severo Difende i confini Aumenta lo stipendio ai militari e per questo anche le tasse Nel 238 combatte contro il proconsole Giordano in Africa che era stato eletto dai latifondisti per spodestare l’imperatore Nello stesso periodo è dichiarato nemico pubblico e il potere viene dato a Pupieno e Balbino Viene ucciso nel 238 assieme a Pupieno e Balbino dai soldati
FILIPPO L’ARABO Nasce nel 204 d.C. in una città della Traconitide Nel 243 è prefetto del pretorio Nel 244 viene eletto imperatore La sua prima azione fu la firma su un accordo con l’impero dei Persiani Nel 248 assieme a suo figlio Filippo Minore assume il consolato Ferma i Goti che si volevano espandere assieme al generale Decio Muore nel 249
DECIO Nasce nel 200 Fu eletto imperatore nel 249 Riordinò l’esercito e costruì opere militari Fece in modo che la persecuzione dei cristiani fosse guidata dallo stato: una delle prime vittime fu il papa Fabiano Morì in battaglia contro i Goti
PUBLIO LICINIO VALERIANO Nel 251 deve diventare censore per volere di Decio ma rifiuta la carica Senatore Governatore della Rezia Salì al trono nel 253 dopo la morte dell’imperatore Emiliano e divise il regno con il figlio Gallieno Combatté contro i Goti, i Persiani e riconquistò molte città in oriente Fu un grande persecutore dei cristiani Nel 260 viene catturato durante la battaglia di Edessa e morì poco dopo prigioniero
PUBLIO LICINIO EGNAZIO GALLIENO Nacque nel 218 da Valeriano il senato lo nominò Cesare e fu nominato coimperatore dal padre per comandare assieme a lui Gli venne assegnato il comando della parte occidentale dell’impero Combattè contro Franchi, Alemanni e Marcomanni e fortificò le città sulla frontiera Respinse le tribù germaniche Nel 260 sconfisse il comandante degli Alemanni Strinse un’alleanza con i Marcomanni e per questo si sposò con la figlia del re
CONSEGUENZE DELLA MORTE DI VALERIANO Nel 260 Gallieno venne aiutato dagli usurpatori a difendere i territori dell’impero Dopo aver sconfitto gli alemanni Postumo divenne imperatore L’esercito invece elegge imperatori i figli di Macriano Maggiore Uno dei due viene ucciso assieme al padre mentre l’altro è deposto da Odenato il quale rafforza i confini e sconfigge i Sasanidi
I PROVEDDIMENTI Promulga le libertà di culto, compreso quello cristiano Crea una riserva costituita da 150 equites, i comitatenses I generali delle riserve avevano molto potere ma comandavano nelle regioni, non a Roma Favorì la cultura e le speculazioni religiose: sotto di lui fiorì il Neoplatonismo Si collegò alla cultura ellenica e si recò molte volte ad Atene Fece costruire un arco di trionfo nel quartiere esquilino di Roma
LA MORTE 268 sconfisse una parte dei Goti mentre un suo generale, Aureolo, si era ribellato Assediò Milano dove Aureolo si era rifugiato ma Cecropio uccise Gallieno a tradimento Morì a 50 anni dopo 15 anni di regno Fu divinizzato dal senato per volere di Claudio II
CLAUDIO II IL GOTICO Nacque nel 229 in Dalmazia o Illiria Fu tribuno militare durante il regno di Decio e nel 250 si distinse per le sue capacità militari Durante il regno di Valeriano fu tribuno militare, comandante in capo delle province del Basso Danubio e governatore dell’Illiria (dux totius Illyrici) Durante il regno di Gallieno gli venne dedicata una statua In campo militare: Sconfisse gli Alemanni con la sul lago Benaco, nei pressi del lago di Garda (268) Annientò un'orda di Goti, Eruli e Gepidi, che aveva devastato la Grecia e le coste del Mar Mediterraneo. Per questo gli fu conferito il titolo di "gotico" nel 269 (Gothicus maximus). In politica interna riportò sotto l'autorità imperiale la Spagna e la Gallia Narbonense, mentre non gli riuscì con la Gallia nè col Regno di Palmira.
MORTE Morì prematuramente di peste a Sirmio nell'agosto del 270, quando si apprestava ad affrontare una nuova invasione di Barbari sul Danubio. La sua morte fu una disgrazia per l'impero romano che aveva finalmente trovato un capo militare, politico e benvoluto dal popolo, al punto che l'imperatore Costantino rivendicò in seguito la sua discendenza dal Gotico da parte materna; ma non si sa se tale rivendicazione corrispondesse a verità.
LUCIO DOMIZIO AURELIANO Nacque nel 214 Tra il 231 e il 268 fu a capo di diverse legioni Nel 269 partecipò alla guerra di Naisso con l’imperatore Claudio II dove vinsero Nel 270 si batte contro gli Iutungi mentre l’imperatore rimane ucciso in un’altra battaglia Viene eletto imperatore dall’esercito e si reca a concludere la guerra iniziata dal suo predecessore Ricevette il titolo di «Restitutor Orbis» dal Senato romano e fu soprannominato manus ad ferrum (mano sulla spada). Tra il 270 e il 273 fece costruire le mura Aureliane intorno a Roma su un percorso di 19 km Nel 275 fece costruire il tempio del Sole dedicato al dio Sole Invictus Fu ucciso nel 275 da uno dei suoi segretari per vendetta privata durante una spedizione contro i Sasanidi; la sua morte provocò dolore in tutto il regno ma scatenò anche nuovi attacchi da parte dei barbari