Preparato da: Scuola Andalusa di Salute Pubblica, 2015 MODULE 1: SENSIBILITÀ E CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ CULTURALE E NON SOLO Unità 1: Diversità.

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Unità 1: Diversità Preparato da:
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Preparato da: Scuola Andalusa di Salute Pubblica, 2015 MODULE 1: SENSIBILITÀ E CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ CULTURALE E NON SOLO Unità 1: Diversità

Attività 1: Brainstorming Presentazione: La diversità culturale e altri tipi di diversità Presentazione: Intersezionalità Attività 2: Identificazione delle dimensioni intersezionali Attività 3: Intersezionalità nell’assistenza sanitaria orientata verso la diversità culturale ed etnica Presentazione: Costruzione della discriminazione e dello stigma Attività 4: Proiezione video “Tzafar” e discussione Presentazione: Miglioramento della conoscenza da parte delle minoranze dei loro diritti sanitari e lotta alla discriminazione e allo stigma Schema della sessione

La diversità culturale e altri tipi importanti di diversità Ainhoa Ruiz Azarola, Scuola Andalusa di Salute Pubblica, 2015

Attività 1: Brainstorming Definizione tradizionale : La cultura può essere definita come l’insieme, acquisito e condiviso, di valori, credenze, norme e pratiche che agiscono come un modello per orientare il pensiero, le decisioni e le azioni dei membri un determinato gruppo [1]. [1] Leininger, M. (Ed.). (1985). Qualitative research methods in nursing. New York: Grune & Stratton. Cosa pensate sia la cultura?

Questa definizione, negli ultimi anni, è stata messa in discussione per la sua staticità ed eccessiva semplificazione. Oggi la cultura è pensata come un processo intersoggettivo di attribuzione di significato alla realtà e di formazione dell’esperienza personale della stessa. La cultura non è soltanto qualcosa che “abbiamo” in quanto membri di un gruppo …. … essa è anche qualcosa che “facciamo” nell’interazione sociale.

Alcuni concetti: Razza e razzismo Gruppi etnici ed etnicità

Riguardo alla natura dell’etnicità, ci sono due approcci contrapposti nelle scienze sociali. L’approccio classico (“primordiale”) sostiene che le persone possono essere ascritte a un gruppo etnico sulla base delle caratteristiche oggettive, quali il luogo d’origine, il patrimonio genetico, la lingua, la cultura o la religione. Le definizioni “strumentali”, al contrario, considerano l’etnicità come una costruzione sociale e/o una scelta individuale, i cui limiti vengono negoziati in modo pragmatico. In alcuni paesi esistono minoranze etniche ufficialmente riconosciute, a cui si applicano definizioni giuridiche (di solito basate sull’approccio “primordiale”). [1] Scott, J.G.M. (1990). A resynthesis of the primordial and circumstantial approaches to ethnic group solidarity: towards an explanatory model. Ethnic and Racial Studies, (13)2,

Intersezionalità Amets Suess, Scuola Andalusa di Salute Pubblica, 2015

Intersezionalità  Status di migrante Istruzione Classe sociale Stato clinico Abilità Età Sesso Orientamento sessuale e Identità di genere Cultura Situazione familiare Collocazione geografica Reddito Lingua Etnicità Figura: elaborazione propria. Stato occupazionale

Intersezionalità La natura interconnessa delle categorizzazioni sociali, quali “razza”, classe sociale, sesso, così come vengono applicate a un determinato individuo o gruppo, considerate generatrici di sistemi interdipendenti e sovrapposti di discriminazione o svantaggio. (Oxford Dictionary 2014). Mason s.a.; Oxford Dictionary Intersezionalità L’intersezionalità si riferisce ai modi in cui “razza”, classe sociale, sesso, etnicità, orientamento sessuale, capacità, status e altri marcatori di differenze si intersecano per permeare le realtà individuali e le esperienze vissute. L’intersezionalità riconosce che gli individui e i gruppi sono modellati da identità multiple e intersecantisi. Queste identità spesso pervadono la visione del mondo, la prospettiva e il rapporto di un individuo verso gli altri presenti nella società. (Mason s.a.)

Intersezionalità Le teorie sull’intersezionalità vengono applicate ai settori: della ricerca; della formazione ; della pratica medica; delle politiche sanitarie. Bowleg 2012; Crenshaw 1989; Mason s.a.; McCall 2005; Nash 2008; Walby, Armstrong, Strid 2012.

Attività 2: Identificazione delle dimensioni intersezionali Presentazione della metodologia Compito individuale Discussione in piccoli gruppi

Costruzione della discriminazione e dello stigma Ainhoa Ruiz Azarola, Scuola Andalusa di Salute Pubblica, 2015

Stereotipi, generalizzazioni, pregiudizi, discriminazione Attività 3: Proiezione video “Tzafar” Pensi che questa situazione si possa verificare nel tuo abituale contesto di lavoro e di vita? Quali strategie sono state ideate per evitare o contrastare la discriminazione in tale contesto? Se nel tuo abituale contesto sono presenti stereotipi e generalizzazioni, in che forma si manifestano?

Definizione di discriminazione Discriminare significa differenziare o trattare in maniera differente quando non c’è una differenza pertinente tra due persone o situazioni, oppure trattare in modo identico situazioni che sono di fatto differenti. Le due Direttive anti- discriminazione, che offrono la base per queste attività di formazione, proibiscono sia la discriminazione diretta che quella indiretta e forniscono la stessa definizione di discriminazione. La discriminazione diretta si verifica se una persona viene trattata in modo meno favorevole rispetto a quanto lo sia, lo è stata o lo sarebbe un’altra persona in una situazione simile, per una qualsiasi delle ragioni per le quali la discriminazione è proibita. La discriminazione indiretta si verifica quando un provvedimento, un criterio o una pratica apparentemente neutrali potrebbero mettere persone appartenenti a uno specifico gruppo in una situazione di svantaggio rispetto ad altre persone. Questo principio è valido a meno che il provvedimento, il criterio o la pratica in questione non siano oggettivamente giustificati da uno scopo legittimo e i mezzi per ottenere tale scopo siano appropriati e necessari.

L’Unione europea sta sostenendo una campagna informativa dal titolo “Per la diversità. Contro le discriminazioni” in tutta Europa, al fine di rendere un maggior numero di persone consapevoli dei propri diritti e responsabilità.

Per combattere la discriminazione, l’Unione Europea sta intraprendendo misure per [1] : migliorare la conoscenza della discriminazione aumentando la consapevolezza tra la popolazione dei propri diritti e obblighi e anche dei vantaggi della diversità; sostenere attori intermedi come le ONG, le parti sociali e gli enti per le pari opportunità allo scopo di migliorare la loro capacità di combattere la discriminazione; sostenere lo sviluppo dell’equità a livello nazionale e incoraggiare lo scambio di buone pratiche tra i paesi dell’Unione europea; ottenere un reale cambiamento nell’ambito della lotta alla discriminazione attraverso attività formative anti-discriminazione; insistere sulla gestione orientata al business delle diversità come parte di una risposta strategica a una società, una clientela, una struttura di mercato e una forza lavoro maggiormente diversificate. [1] (recuperato: 9 marzo 2015)

L’aumento della consapevolezza personale o istituzionale è stato utilizzato come strategia per combattere le questioni che si oppongono al raggiungimento dell’equità.

Grazie per l’attenzione. Domande? Immagini: Andalusian Childhood Observatory (OIA, Observatorio de la Infancia de Andalucía) 2014; Josefa Marín Vega 2014; RedIsir 2014; Morguefile 2014.