Ada Manfreda Biblioteche virtuali e digitali. La catalogazione e gli standard Modulo formativo di 'Biblioteconomia' tenuto nell'ambito del Piano formativo.

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Ada Manfreda Biblioteche virtuali e digitali. La catalogazione e gli standard Modulo formativo di 'Biblioteconomia' tenuto nell'ambito del Piano formativo sul Portale Viaggiadr realizzato a cura di LaraSoftware (dal 15/06/06 al 21/06/06)

c Ada Manfreda2 Il CATALOGO: scopi Il catalogo assolve ai seguenti scopi: 1.Permette di reperire un libro di cui sia noto: a)L’autore, o b)Il titolo, o c)Il soggetto 2.Mostra quali libri la biblioteca possieda a)Di un dato autore b)Su un certo soggetto c)Di un particolare tipo di letteratura o genere 3.Assiste nella scelta di un libro in relazione a)Alla sua edizione b)Alle sue particolari caratteristiche

c Ada Manfreda3 Il CATALOGO: funzioni ● Consente di accertare se la biblioteca possiede un determinato documento  FUNZIONE DI LOCALIZZAZIONE ● Mostra quali documenti condividono una caratteristica comune  FUNZIONE DI RAGGRUPPAMENTO (consente di riunire, collegare, organizzare i record che hanno lo stesso punto di accesso) Queste due funzioni sono indispensabili per poter definire ‘catalogo’ un insieme di registrazioni di documenti

c Ada Manfreda4 Trattamento del documento: fasi ● Assegnazione del numero inventariale del registro cronologico di entrata (inventariazione) ● Descrizione del documento, registrazione, indicizzazione (processo catalografico) ● Indicazione della collocazione del documento in biblioteca, cioè l’assegnazione di un insieme distintivo numero, alfanumerico o alfabetico (segnatura o collocazione)

c Ada Manfreda5 Inventario e catalogo ● La differenza tra inventario e catalogo è fondamentale (…) l’inventario è un elenco di documenti compilato per fini patrimoniali o amministrativi allo scopo di dimostrare la loro proprietà da parte di una persona o di un ente in un dato momento e in un dato luogo (…). Il catalogo è, invece, un insieme di registrazioni compilate per fini informativi (Mauro Guerrini, Catalogazione, Aib, 1999)

c Ada Manfreda6 Catalogazione: definizione ● E’ l’attività rivolta alla organizzazione delle informazioni relative ad un documento al fine di consentirne il recupero, ossia l’accesso. Tali informazioni, mediante l’attività di catalogazione, confluiscono in un elenco ordinato che è il catalogo  Il catalogo è una raccolta di informazioni sui documenti posseduti da una biblioteca, organizzate secondo dei criteri. E’ una rappresentazione della biblioteca ed uno strumento di mediazione per l’accesso

c Ada Manfreda7 Catalogo e accesso ● Catalogo = strumento attraverso cui accedere al documento  1) consultazione del catalogo  2) individuazione del documento attraverso la sua rappresentazione (scheda bibliografica)  3) individuazione della collocazione e accesso ai contenuti del documento desiderato

c Ada Manfreda8 Il processo catalografico Nella catalogazione occorre tenere presenti tre aspetti: ● A chi è rivolto il catalogo ● Il ruolo che ciascun documento riveste in biblioteca ● La filosofia delle norme catalografiche

c Ada Manfreda9 La descrizione ● La descrizione è l’operazione primaria e centrale del processo catalografico ed è in primo luogo conoscenza, analisi, valutazione del documento esaminato ● Prevede:  L’analisi formale  L’analisi letteraria  L’analisi concettuale SCHEDA DESCRITTIVA INDICIZZAZIONE SEMANTICA

c Ada Manfreda10 La descrizione ● L’analisi formale tende a comprendere il significato dei dati editoriali presenti sulla fonte documentaria, il ruolo di ciascuno di essi e il rapporto che esiste tra loro. Esamina le etichette del documento poste, di solito, in sue parti convenzionali ● L’analisi letteraria esamina il documento in quanto opera intellettuale, cercando di rilevare quei dati e quelle caratteristiche che non si sono potute rilevare dall’analisi formale del documento. Si avvale anche di elementi diversi dallo stesso documento come fonti critiche e repertori. (ex: opera di anonimo)

c Ada Manfreda11 La descrizione ● L’analisi concettuale è l’operazione attraverso cui si descrive un documento da un punto di vista del suo contenuto concettuale, mediante un procedimento di analisi intellettuale che individua e definisce esattamente l’argomento trattato principalmente da una pubblicazione, vale a dire quale è il ‘tema di base’. Non si tratta di una operazione meccanica. Questo tipo di analisi interessa tutti i metodi di indicizzazione semantica (Classificazione o Soggettazione)

c Ada Manfreda12 Il formato standard della scheda di descrizone ● Nella stesura della scheda descrittiva è opportuno tenere a riferimento una serie di regole e norme: le RICA e ISBD ● Rica: da utilizzare per la descrizione inerente l’autore. Si tratta di norme che definiscono criteri da adottare in casi particolari o dubbi, al fine di avere un’omogeneità di intestazione (nomi classici, pseudonimi, attribuzione di paternità, opere di più autori, opere di enti, ecc.) ● ISBD (International Standard Bibliographic Description): è lo standard di riferimento per tutte le altre parti della descrizione del documento. Individua i luoghi deputati per ricavare i dati necessari alla descrizione puntuale del documento, la punteggiatura convenzionale che introduce specifiche notizie, la sintassi, le abbreviazioni. ISBD stabilisce cosa va descritto e come deve essere descritto, in quale punto dello schema descrittivo devono essere registrati.

c Ada Manfreda13 La descrizione bibliografica ● Un passaggio fondamentale nella catalogazione di documenti è la descrizione bibliografica ● Regole di descrizione ● Standard e bisogno di uniformità  gli ISBD e il lavoro dell’IFLA  ISBD (G) = generale;  ISBD (M) = monografie  ISBD (S) oggi (CR) = seriali ossia periodici  ISBD (A) = libro antico  ISBD (PM) = opere musicali a stampa  ISBD (NBN) = materiale non librario  ISBD (ER) = risorse elettroniche

c Ada Manfreda14 Scopi dell’ISBD ● Rendere possibile lo scambio di registrazioni provenienti da fonti diverse, in modo che le stesse possano essere facilmente catturate da un catalogo ed inserite in un altro (magari di biblioteche diverse e dislocate lontane geograficamente) ● Favorire l’interpretazione delle registrazioni superando le difficoltà connesse alla lingua con cui le stesse vengono effettuate ● Favorire la conversione delle registrazioni in forme compatibili dagli elaboratori

c Ada Manfreda15 Scheda di descrizione bibliografica (1) ● L’ISBD forniscono il formato di descrizione, ossia:  Definiscono le aree in cui inserire le informazioni;  Definiscono gli elementi formali da cui ricavare le informazioni  Definiscono quali informazioni registrare;  Definiscono la punteggiatura entro cui racchiudere e separare i diversi elementi registrati

c Ada Manfreda16 Scheda di descrizione bibliografica (2) ● Aree degli ISBD:  Area del titolo e della formulazione di responsabilità;  Area dell’edizione;  Area della pubblicazione, distribuzione;  Area della descrizione fisica;  Area della collana;  Area delle note  Area del numero standard Fonti informazioni: Frontespizio; Frontespizio, pag. preliminari, verso del front., colophon; Frontespizio, pag. preliminari, colophon; Intera pubblicazione; Front., pag. prelim., copertina, dorso e colophon; Qualsiasi fonte

c Ada Manfreda17 Scheda di descrizione bibliografica (3) ● Punteggiatura:  Ogni area è preceduta da un punto, spazio, linea, spazio, salvo la prima e le note  Ogni segno di punteggiatura convenzionale è preceduto e seguito da spazio, salvo la virgola e il punto che sono seguiti, ma non preceduta, da spazio.  Il punto è fra spazi solo quando separa nel titolo opere di autori diversi o anonime

c Ada Manfreda18 Scheda di descrizione bibliografica (4) COL Collodi, Carlo Pinocchio / Carlo Collodi. – Milano : Feltrinelli, – 286 p. : ill. ; 20 cm. – (Universale economica ; 2071). – ISBN L’intestazione della scheda: le Regole Italiane di Catalogazione per Autori (RICA) xxx.x yyyy Intestazione scheda Titolo proprio : complemento del titolo / prima indicazione di responsabilità ; seconda e successive indicazioni di responsabilità. – Indicazione di edizione / indicazione di responsabilità relativa all’edizione. – Luogo di edizione : editore, data di pubblicazione. – pagine : illustrazioni ; formato. – ((note. – ISBN

c Ada Manfreda19 Alcune regole RICA (1) ● Distinzione tra persone ed enti collettivi ● Tra le persone:  Opera di un autore  Opera da due a tre autori (si intesta al 1°)  Opera di più di tre autori (si intesta al titolo) ● Tra enti collettivi  Temporanei (congressi - esposizioni) = con nome formale si intesta all’ente; senza nome formale si intesta al titolo;  Permanenti (politici-religiosi-territoriali) = attività dell’ente si intesta all’ente; se l’ente ha funzione di promozione di qualcosa che non lo riguarda si intesta al titolo

c Ada Manfreda20 Alcune regole RICA (2) ● Intestazione = Cognome, Nome ● Casi particolari:  Nomi incompleti = si completano quel tanto per la loro identificazione  Nomi costantemente usati (pseudonimi) = ● Collodi, Carlo  forma accettata ● Lorenzini, Carlo  forma respinta  Più pseudonimi e il nome = si intesta al nome reale  Pseudonimi collettivi = si intesta allo pseudonimo ● Queen, Ellery (A) ● DAnnay, Frederic (R) ● Lee, Manfred B. (R)  Forma originale del nome e non la sua traduzione: ● Bacon, Francis -- e non – Bacone, Francesco (no se prevale la forma latinizzata che viene invece preferita, analogamente per gli autori classici)

c Ada Manfreda21 Alcune regole RICA (3) ● Omonimi: occorre inserire dopo l’intestazione una qualificazione, ed in mancanza di una qualità specifica si utilizza la precisazione cronologica (le qualificazioni si racchiudono tra uncinate ) =  Dumas, Alexandre  Butler, Samuel ● Santi: si utilizza il prenome, seguito eventuamente dal cognome e bisogna inoltre sempre indicare la qualificazione:  Tommaso : d’Aquino ● Religiosi = se cambiano nome si usa quest’ultimo, ma se comunque sono più conosciuti o fanno più uso del nome ‘al secolo’ si intesta a quest’ultimo ● Papi = nome in latino con la qualificazione e il numero indicato nella forma araba

c Ada Manfreda22 Il catalogo per Autori e Titoli ● Catalogo cartaceo: schede ordinate alfabeticamente secondo l’intestazione (chiave di accesso) ● Catalogo elettronico: record costituiti da campi, senza una vera e propria intestazione, con chiavi d’accesso multiple

c Ada Manfreda23 Indicizzazione semantica ● L’indicizzazione semantica delle schede catalografiche, una volta effettuata l’analisi concettuale del documento, può estrinsecarsi in forme diverse a seconda del linguaggio d’indicizzazione scelto:  per classe (Classificazione)  per soggetto (Soggettazione)

c Ada Manfreda24 Classificazione Decimale Dewey ● 000 – Generalità (opere che non trattano in modo specifico una disciplina) ● 100 – Filosofia, parapsicologia e occultismo, psicologia ● 200 – Religione ● 300 – Scienze sociali ● 400 – Linguaggio ● 500 – Scienze naturali e matematica ● 600 – Scienze applicate (Tecnologia) ● 700 – Le arti ● 800 – Letteratura e retorica ● 900 – Geografia, storia e scienze ausiliarie Ex: 940 Storia d’Europa, 945 Storia d’Italia, Storia della Lombardia

c Ada Manfreda25 SOGGETTO ● Definizione di Stefano Tartaglia: “Soggetto: il singolo concetto o l’insieme dei concetti sintatticamente correlati che definisce il tema di base del documento (…)” ● Per individuare il tema di base, ovvero il soggetto di un documento, occorre analizzare il suo contenuto concettuale.

c Ada Manfreda26 Analisi concettuale del documento ● L’analisi di un documento rivolta all’enucleazione del suo soggetto, o dei suoi soggetti, è un’operazione intellettuale complessa, che implica la comprensione del suo contenuto, il riconoscimento dell’area disciplinare di riferimento, la competenza nel linguaggio di indicizzazione scelto, la previsione dei bisogni e delle richieste degli utenti anche in relazione al tipo di biblioteca e al contesto informativo

c Ada Manfreda27 Fonti principali di analisi Per i documenti a stampa: ● Sommario ● Introduzione ● Frasi iniziali dei capitoli e dei paragrafi ● Conclusione ● Illustrazioni, diagrammi, tavole con relative didascalie ● Parole o gruppi di parole sottolineate o stampate con caratteri speciali ● Titolo ● Riassunto analitico, o abstract, se presente Le norme ISO rilevano che per i documenti non a stampa sono necessarie procedure differenti, occorre fare riferimento a elementi differenti e spesso è consigliabile vedere e/o ascoltare il documento

c Ada Manfreda28 Costruzione del soggetto ● Il soggetto è un’espressione del contenuto del documento in una forma verbale organizzata, attraverso una serie di parole disposte in sequenza logica (voce principale, seguita da altri termini che ne specificano altri caratteri, ad esempio geografici, temporali, storici)

c Ada Manfreda29 Descrittori ● I termini utilizzati nella costruzione del soggetto si chiamano descrittori ed hanno ciascuno il compito di esprimere attraverso concetti l’argomento affrontato dal documento.

c Ada Manfreda30 Thesaurus ● Strumento indispensabile in quanto consente al catalogatore di evitare l’uso incontrollato di sinonimi e di effettuare una scelta coerente dei termini da utilizzare nei soggetti. ● Non è un puro elenco o indice, ma in esso i vocaboli da utilizzare sono organizzati in modo gerarchico (ex: Gatti  Felini  Mammiferi) e relazionale, vengono cioè evidenziate connessioni con altri termini che non sono gerarchicamente sovraordinati o sotto-ordinati (ex: cibo per gatti  Alimentazione animale, ma ha anche una relazione con Gatti)

c Ada Manfreda31 Catalogo informatico ● Il catalogo elettronico presenta numerosi vantaggi rispetto al catalogo cartaceo:  Velocità di ricerca  Ampio ventaglio di possibilità di interrogazioni ● Uso degli operatori booleani per effettuare ricerche anche complesse con più chiavi di accesso:  AND (operatore di ‘intersezione’)  OR (operatore di ‘unione’)  NOT (operatore di ‘sottrazione’)

c Ada Manfreda32 Catalogo elettronico e Database ● La costruzione di un catalogo informatizzato si basa sulla progettazione, realizzazione e gestione di database più o meno complessi

c Ada Manfreda33 DATABASE: definizione ● Il database è un archivio di dati organizzati secondo dei criteri, finalizzato al raggiungimento di determinati scopi di carattere informativo ● Esso raggruppa un insieme di ‘unità informative’ che costituiscono l’oggetto di archiviazione, attorno a cui si addensano un insieme di dati opportunamente selezionati.

c Ada Manfreda34 DATABASE: struttura

c Ada Manfreda35 Record e campi ● L’insieme di tutti i dati che si riferiscono ad una stessa unità informativa si definisce RECORD ● Il singolo dato che appartiene ad una stessa unità informativa si definisce CAMPO ● Un insieme di CAMPI costituisce dunque un RECORD ● Un insieme di RECORD costituisce un DATABASE