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LABORATORIO BIBLIOGRAFIA E SCRITTURA Dott.ssa Elena Musiani Corso A-L.

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Presentazione sul tema: "LABORATORIO BIBLIOGRAFIA E SCRITTURA Dott.ssa Elena Musiani Corso A-L."— Transcript della presentazione:

1 LABORATORIO BIBLIOGRAFIA E SCRITTURA Dott.ssa Elena Musiani Corso A-L

2 La Ricerca è un processo che implica alcuni passaggi successivi: 1)Definizione di un campo di indagine 2)Padronanza dello stato degli studi su un determinato argomento 3)Individuazione di testimonianze non ancora esplorate Ricerca Bibliografica

3 La RICERCA BIBLIOGRAFICA è quel complesso di attività volte ad: accertare l’esistenza, descrivere efficacemente e accedere al contenuto informativo di un insieme di documenti che rispondono a determinate caratteristiche dettate di volta in volta dagli interessi e dagli obiettivi del ricercatore

4 La ricerca è quindi un percorso fatto di tappe diverse e queste tappe sono i LUOGHI DELLA RICERCA Luoghi della memoria BIBLIOTECHE ARCHIVI MUSEI + LUOGHI VIRTUALI DELLA RICERCA

5 Differenza fondamentale tra Biblioteca e Archivio : Le biblioteche conservano prevalentemente libri: documenti che hanno una loro autonomia originaria Una loro origine (autore, editore) e anche isolatamente mantengono la loro leggibilità I documenti d’archivio al contrario hanno fin dalla loro origine un vincolo, una comune destinazione E nascono per una funzione diversa, per finalità pratiche

6 I documenti d’archivio hanno caratteristiche diverse dalle opere d’arte e dai libri, perché non nascono per essere destinati agli utenti, ma nascono con finalità pratiche legate agli enti che li hanno prodotti Al tempo stesso sono la testimonianza scritta di atti giuridici e di eventi politici e sociali e quindi fin dall’inizio hanno una rilevanza storica Richiedono inoltre una MEDIAZIONE per essere studiati

7 LE BIBLIOTECHE

8 Le biblioteche hanno due dimensioni: ORIZZONTALE VERTICALE Uso dei libri da parte dei contemporanei Conservazione dei libri per i posteri

9 Spesso le due dimensioni sono legate Non ci sono divisioni nette

10 Nel primo caso (dimensione orizzontale) Il libro è principalmente inteso come Strumento del comunicare “BIBLIOTECHE D’USO” Biblioteche di pubblica lettura

11 Nel secondo caso (dimensione verticale) Il libro è inteso come strumento della memoria “Biblioteche di conservazione” Grandi biblioteche Statali

12 CATALOGO = Elenco di elementi di un qualsiasi tipo, ordinato in base a un certo criterio e relativo a un determinato ambito CATALOGO DI UNA BIBLIOTECA = Elenco ordinato per voce nota delle notizie bibliografiche Attinenti al patrimonio posseduto

13 Cataloghi sono mezzi per interrogare il patrimonio I cataloghi possono essere: CARTACEI ELETTRONICI

14 Nel catalogo cartaceo ci sono delle SCHEDE Composte da 2 ELEMENTI: 1) INTESTAZIONE 2) DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA e disposte secondo un determinato PRINCIPIO ORGANIZZATIVO

15 Per consultare un catalogo è fondamentale conoscere il principio (autore/soggetto) in base al quale è organizzato Perché il catalogo viene strutturato selezionando una: SINGOLA VOCE DI INTESTAZIONE

16 CATALOGO ELETTRONICO = OPAC OPAC LOCALI = consultabile solo sul luogo (in biblioteca) OPAC REMOTI = lo stesso catalogo ma reso interrogabile via Internet

17 GLI ARCHIVI

18 Documenti di archivio non nascono per essere destinati agli utenti Ma Per FINALITA’ PRATICHE Legate agli ENTI che li producono e per questo sono MEMORIA AUTODOCUMENTAZIONE

19 Contemporaneamente i documenti sono la TESTIMONIANZA SCRITTA Di atti giuridici o di eventi politici e sociali e quindi fin dall’origine hanno anche una RILEVANZA STORICA MEMORIA FONTE

20 ARCHIVIO = Complesso dei documenti prodotti o comunque acquisiti durante lo Svolgimento delle proprie funzioni e della propria attività Da magistrature, organi e uffici dello Stato, da Enti pubblici e istituzioni private, da famiglie o da persone

21 Archivio nasce per finalità pratiche Mantiene sempre un Legame di solidarietà tra l’insieme della documentazione E l’ente e l’ufficio che ne sono titolari: VINCOLO ARCHIVISTICO

22 FASI FORMAZIONE ARCHIVIO: ARCHIVIO CORRENTE ARCHIVIO DI DEPOSITO ARCHIVIO STORICO

23 UNICO GRANDE PROCESSO DI FORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE

24 Stesura della Bibliografia

25 Ad ogni indicazione deve corrispondere Una NOTIZIA BIBLIOGRAFICA Principio 1:1

26 Dati bibliografici primari: Autore Titolo Edizione Data (edizione esaminata)

27 ORDINARE secondo un CRITERIO Alfabetico (per autore) Formale (tipo di materiale) Cronologico (per opere di uno stesso autore)

28 Autore (Cognome e Nome), Titolo. Sottotitolo, Luogo, Casa editrice, Data.

29 Zagnoni Stefano, Bologna 1859-1861: la città risorgimentale, in Gli architetti del pubblico e Reggio Emilia dal Bolognini al Marchelli. Architettura e urbanistica lungo la via Emilia (1770-1870), a cura di M.Pigozzi, Reggio Emilia, Grafiis Edizioni, 1990, pp. 375-560. Per i saggi:

30 Coccolini Giulio, Un secolo di attività edilizia a Bologna: da Napoleone alla I Guerra Mondiale (1815-1915), “Strenna Storica bolognese”, XLV, 1995, pp.349-400. Per gli articoli di riviste

31 Per risorse in rete: Stesso principio ma per edizione Si mette Indirizzo tra: E la data (del giorno in cui ho consultato il sito)


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