L’andamento del mercato del lavoro dipendente in provincia di Parma nel primo trimestre 2014 Rapporto congiunturale Dati al 31 marzo 2014 Parma, 18 luglio.

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L’andamento del mercato del lavoro dipendente in provincia di Parma nel primo trimestre 2014 Rapporto congiunturale Dati al 31 marzo 2014 Parma, 18 luglio 2014 – ore 11:00 Provincia di Parma – Sala “ Savani ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli

 la speranza che il quarto trimestre 2013 suggellasse la fine della recessione e l’avvio della ripresa si è presto raffreddata  nel primo trimestre 2014, contro tutte le attese, il Pil è tornato a segnare una variazione congiunturale negativa  i primi segnali di ripresa delle assunzioni nel mercato del lavoro parmense, rilevati nel secondo semestre del 2013, si sono smorzati: le assunzioni hanno infatti conosciuto una decelerazione e sono cresciute comunque poco e meno rispetto alle cessazioni dei rapporti di lavoro, con una conseguente nuova perdita netta di posti di lavoro  si è aggravato il quadro sul versante degli ammortizzatori sociali, con uno spostamento del carico sulla gestione straordinaria ed un aumento dei licenziamenti collettivi Primo trimestre 2014: la «falsa ripartenza» economica impatta sul mercato del lavoro nazionale e provinciale

 si fa largo la presa di coscienza della «nuova normalità» emersa dalla crisi (rapporto Centro studi Confindustria)  c’è minor dinamismo del commercio mondiale, denotato fra l’altro da una rarefazione degli accordi multilaterali e dalla ricomparsa di spinte protezionistiche  rimane grande l’incertezza che frena gli investimenti, le cui aspettative di redditività restano tuttora dominate dallo shock senza precedenti patito negli ultimi anni  le condizioni finanziarie sono più stringenti, sia per chi si indebita che per gli intermediari, avendo poi sempre sullo sfondo il rientro dai deficit pubblici e il ritiro delle misure espansive straordinarie di politica monetaria  i consumi e l’occupazione si avvitano in una crisi perversa La ripresa è sì «rinviata» al secondo trimestre 2014: ma un New Normal sta uscendo dalla recessione (CsC)

Il contesto macroeconomico in Italia, in Emilia-Romagna e in provincia di Parma

Italia

Nel primo trimestre 2014 il Pil torna a calare (-0,1%): crescita acquisita = -0,2% contro crescita attesa = 0,6% grande recessione crisi dei debiti sovrani variazione congiunturale % II trimestre ,3 III trimestre ,1 IV trimestre 20130,1 I trimestre ,1

Anche per la produzione industriale è un false start: nel primo trimestre 2014 l’indice ritorna a diminuire grande recessione crisi dei debiti sovrani variazione congiunturale % II trimestre ,2 III trimestre ,3 IV trimestre 20130,7 I trimestre ,1

La falsa ripartenza: meno esportazioni ed investimenti del previsto e fiducia che non si trasforma in consumi Variazioni congiunturali % II trimestre 2013 III trimestre 2013 IV trimestre 2013 I trimestre 2014 Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato-0,3-0,10,1-0,1 Importazioni di beni e servizi-0,21,00,20,3 Consumi finali nazionali-0,4-0,20,1 Spesa delle famiglie residenti-0,5-0,20,00,1 Spesa della P.A. e delle I.S.P.0,0-0,20,20,4 Investimenti fissi lordi0,0-0,90,8-1,1 Esportazioni di beni e servizi0,6 1,20,8 Fonte: Istat

Crescita prevista per l’Italia nel 2014 rivista al ribasso: dallo 0,8% del Governo allo 0,2% di Confindustria Crescita prevista nel 2014 (%) (valori concatenati, anno di riferimento 2005) Istat (a) CsC (b) Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato0,60,2 Importazioni di beni e servizi2,42,1 Domanda interna al lordo delle scorte0,4… Spesa per consumi delle famiglie residenti0,20,1 Spesa per consumi della P.A. e delle I.S.P.-0,2… Investimenti fissi lordi1,9-0,7 Esportazioni di beni e servizi2,73,1 Fonte: (a) Istat e (b) Centro studi Confindustria

In Italia la caduta occupazionale parrebbe finita: però in cinque anni di crisi si sono persi 998 mila occupati variazione congiunturale % II trimestre ,5 III trimestre ,3 IV trimestre ,2 I trimestre 20140,0

Nel primo trimestre 2014 in Italia 3 milioni 487 mila disoccupati e tasso di disoccupazione al 13,6%: record variazione congiunturale % II trimestre 20131,3 III trimestre 20131,6 IV trimestre 20131,9 I trimestre 20141,1

Più disoccupazione giovanile solo in Grecia, Spagna e Croazia: in Italia è al 46,0% nel primo trimestre 2014

Emilia-Romagna

Decrescita dell’1,6% per l’Emilia-Romagna nel 2013: nel 2014 si prevede una crescita di 1 punto percentuale Variazioni % sull’anno precedente (valori concatenati, anno di riferimento 2005) 2013 (a) 2014 (b) Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato-1,61,0 Importazioni di beni dall’estero2,92,6 Domanda interna al netto della variazione delle scorte-2,00,7 Spesa per consumi delle famiglie residenti-2,20,9 Spesa per consumi della P.A. e delle I.S.P.-0,8-0,3 Investimenti fissi lordi-2,11,3 Esportazioni di beni verso l’estero2,63,6 Fonte: (a) stime e (b) previsioni Unioncamere Emilia-Romagna-Prometeia

Pure in Emilia-Romagna la ripresa della produzione industriale sembra rinviata al secondo trimestre 2014 saldo rispetto al trimestre precedente % IV trimestre 20131,3 I trimestre ,5 previsione: II trimestre ,0

variazione congiunturale % II trimestre 20133,7 III trimestre ,3 IV trimestre 20131,4 I trimestre 20140,6 L’export di prodotti manifatturieri in Emilia-Romagna ha rallentato la sua crescita nel primo trimestre 2014

variazione congiunturale % II trimestre 20130,2 III trimestre 20130,1 IV trimestre ,7 I trimestre 20140,1 Pure in Emilia-Romagna la caduta occupazionale pare rallentare: ma la crisi ha bruciato 54 mila occupati

Nuovo record negativo anche per l’Emilia-Romagna: 204 mila disoccupati e tasso di disoccupazione al 9,7% variazione congiunturale % II trimestre ,0 III trimestre 20136,9 IV trimestre 20131,4 I trimestre 20143,1

Provincia di Parma

Il valore aggiunto totale in provincia di Parma segna un -1,5% nel 2013: 1 punto di crescita previsto nel 2014 Variazioni % sull’anno precedente (valori concatenati, anno di riferimento 2005) 2013 (a) 2014 (b) Valore aggiunto totale ai prezzi base-1,51,0 Agricoltura, silvicoltura e pesca0,41,3 Industria in senso stretto-1,41,4 Costruzioni-9,70,2 Servizi-1,00,9 Importazioni di beni dall’estero-3,42,4 Esportazioni di beni verso l’estero4,01,9 Fonte: (a) stime e (b) previsioni Unioncamere Emilia-Romagna-Prometeia

Anche in provincia di Parma la produzione industriale ripartirà probabilmente solo nel secondo trimestre 2014 saldo rispetto al trimestre precedente % IV trimestre 20133,2 I trimestre ,5 previsione: II trimestre ,4

variazione congiunturale % II trimestre 20130,8 III trimestre 20131,4 IV trimestre 20130,0 I trimestre ,2 L’export di prodotti manifatturieri non è cresciuto negli ultimi due trimestri in provincia di Parma

Falsa partenza nel 2014 per l’export parmense: in calo congiunturale impiantistica (-3,1%) e alimentare (-0,7%)

Fra il 2011 e il 2013 si sono persi circa occupati dipendenti in provincia di Parma, secondo l’Istat il calo di occupati dipendenti stimato dalla Rilevazione sulle forze di lavoro corrisponde a quello rilevato sui dati delle Comunicazioni obbligatorie

Demografia di impresa: il saldo fra imprese iscritte e cessate è negativo anche nel primo trimestre 2014

Assunzioni e rapporti di lavoro dipendente per settore di attività economica La recente evoluzione della domanda di lavoro dipendente espressa dalle unità locali delle imprese e delle istituzioni residenti in provincia di Parma

La risorsa statistica è il Data Warehouse costruito sugli archivi delle Comunicazioni Obbligatorie telematiche (S ILER – S ARE )  G.E. Franc ……………..gestione S ILER e assistenza all’estrazione del Data Warehouse  M. Pellinghelli ………...programmazione S QL per la bonifica/standardizzazione dei dati e costruzione del Data Warehouse (tabella processabile in S PSS )  P.G. Ghirardini ………...analisi/destagionalizzazione delle serie storiche (T RAMO /S EATS ) analisi secondo le caratteristiche dei lavoratori e dei contratti analisi secondo l’attività economica delle imprese assunzioni cessazioni (rapporti di lavoro dipendente) Data Warehouse gennaio 2013-marzo 2014 (data di estrazione: 19 maggio 2014)

La destagionalizzazione e l’analisi delle serie storiche utilizza le procedure T RAMO /S EATS di JDemetra (11/10/2013)  procedure avanzate utilizzate da Istat, Eurostat, Bankitalia e Bce  destagionalizzazione basata su modello probabilistico A RIMA identificato e stimato per la serie  correzione della serie da effetti di calendario (giorni lavorativi, festività nazionali, Pasqua, anni bisestili) e da valori anomali (outlier additivi, cambiamenti temporanei o di livello)  diagnostiche su modelli e qualità della destagionalizzazione  previsioni  T RAMO..... Time Series Regression with A RIMA Noise, Missing observations and Outliers  S EATS Signal Extraction in A RIMA Times Series  A RIMA AutoRegressive Integrated Moving Average

Le assunzioni decelerano e crescono comunque meno delle cessazioni con perdita netta di rapporti di lavoro Movimenti di lavoro dipendente II trimestre 2013 III trimestre 2013 IV trimestre 2013 I trimestre 2014 Dati destagionalizzati Assunzioni Cessazioni dei rapporti di lavoro Saldo assunzioni – cessazioni Variazioni congiunturali % Assunzioni-0,25,13,10,6 Cessazioni dei rapporti di lavoro2,51,15,51,7 Fonte: Siler

Nel primo trimestre 2014 marcia indietro congiunturale delle assunzioni per industria e terziario commerciale

644 posti di lavoro alle dipendenze perduti nel primo trimestre 2014 si aggiungono ai persi nel 2013

Il totale delle assunzioni è in decelerazione rispetto ai progressi registrati nel secondo semestre 2013 I trimestre 2014% variazione tendenziale8,3 variazione congiunturale0,6

Nelle attività manifatturiere le assunzioni sono in calo congiunturale, riassorbendo l’exploit dell’estate 2013 I trimestre 2014% variazione tendenziale15,0 variazione congiunturale-7,5 assunzioni stagionali «eccezionali» nell’industria alimentare (pomodoro)

Un calo che si riverbera in particolare nell’alimentare dove le assunzioni erano cresciute in modo anomalo I trimestre 2014% variazione tendenziale27,1 variazione congiunturale-12,5 assunzioni stagionali «eccezionali» nell’industria alimentare (pomodoro)

Le assunzioni sono significativamente cresciute nell’industria farmaceutica grazie alle esportazioni I trimestre 2014% variazione tendenziale18,7 variazione congiunturale20,7

Modesta crescita delle assunzioni nella meccanica generale dove sarà difficile ritornare ai livelli pre-crisi I trimestre 2014% variazione tendenziale18,9 variazione congiunturale0,4

Assunzioni in calo nella meccanica strumentale che risente del ristagno dell’export e degli investimenti I trimestre 2014% variazione tendenziale-9,7 variazione congiunturale-1,7

Il clima di attendismo fa invece crescere enormemente le assunzioni «esternalizzate» nei servizi della logistica I trimestre 2014% variazione tendenziale83,6 variazione congiunturale19,5

Anche se in rallentamento congiunturale rimane assai elevato il ricorso al lavoro somministrato (interinale) I trimestre 2014% variazione tendenziale9,1 variazione congiunturale-3,3

Così come i servizi di lavoro rivolti alle imprese: ma la qualità del lavoro è «standardizzata verso il basso» I trimestre 2014% variazione tendenziale17,5 variazione congiunturale-1,3

Ripresa in sordina per le assunzioni nelle costruzioni ma è in questo settore dove più si perdono occupati I trimestre 2014% variazione tendenziale10,9 variazione congiunturale3,4

I nuovi insediamenti nella grande distribuzione non impediscono la perdita di assunzioni e posti di lavoro I trimestre 2014% variazione tendenziale-3,8 variazione congiunturale-12,4

La crisi dei consumi delle famiglie alimenta in modo simile la crisi occupazionale per alberghi e ristoranti I trimestre 2014% variazione tendenziale-10,8 variazione congiunturale-4,8

Le caratteristiche socio-demografiche delle assunzioni e dei rapporti di lavoro dipendente La recente evoluzione della domanda di lavoro dipendente per sesso, età e cittadinanza dei lavoratori e per carattere e qualifica dei rapporti di lavoro

La perdita di posti di lavoro nel commercio comporta difficoltà aggiuntive per la componente femminile  la crisi ha portato la novità, inedita per il mercato del lavoro emiliano e parmense, della disoccupazione maschile adulta  nel 2012 il tasso di disoccupazione maschile era eguale a quello femminile (6,3%) e nel 2013 era superiore (7,6%)

La falsa partenza penalizza soprattutto i giovani le cui assunzioni diminuiscono (-2,5%) anziché aumentare  quando c’è ripresa le assunzioni giovanili crescono sempre più della media: nel primo trimestre 2014 è vero il contrario  il dato più grave per l’occupazione giovanile a Parma resta la carenza di impieghi per i «lavoratori della conoscenza»

Disoccupazione a Parma: meglio della media nazionale molto peggio rispetto all’era della «piena occupazione» Tasso di disoccupazione (fonte: Istat)

La crescita delle assunzioni nella logistica e nei servizi di lavoro ha avvantaggiato di più i lavoratori stranieri  la recessione ha portato problemi inediti di disoccupazione per i migranti, in passato più occupabili grazie ai sistematici eccessi di domanda di lavoro industriale e nel lavoro di cura  la crisi ha acuito i fenomeni di irregolarità e di sfruttamento

La «standardizzazione verso il basso» delle assunzioni implica una «via bassa allo sviluppo» anche per Parma

Nel primo trimestre 2014 è continuata la perdita di rapporti di lavoro intermittente e a tempo determinato  la caduta del lavoro intermittente iniziata dalla seconda metà del 2012 si è ormai esaurita  se non crescono o crescono troppo poco le assunzioni, non possono crescere nemmeno i rapporti di lavoro più stabili

Continua la crescita del part-time che erode il full-time … e le ore lavorate calano ancora di più degli occupati  in provincia di Parma come nel resto del Paese è continuata la crescita del lavoro a tempo parziale in atto dal 2009  cresce però unicamente il part-time «involontario», ultima ratio per trovare un impiego o non perdere il proprio lavoro

Gli indicatori di disequilibrio domanda / offerta di lavoro La recente evoluzione degli indicatori di disequilibrio: cassa integrazione guadagni, mobilità, patti di servizio stipulati dai Centri per l’impiego e disoccupazione Ilo

In Italia resta alto il ricorso agli ammortizzatori sociali nonostante i problemi di rifinanziamento della «deroga» … in paesi dell’Ocse, come Italia, Germania e Giappone, le politiche di short - time work hanno tutelato dal 2,5% al 5% delle forze di lavoro durante la crisi (T. Boeri e H. Bruecker) I trimestre 2014% variazione tendenziale3,5 variazione congiunturale-1,0

A Parma Cig in crescita del 51,3%: si sposta il carico sulla gestione straordinaria, crescono i licenziamenti collettivi (45,8%) e i patti di servizio dei Cpi (27,2%) Indicatori di disequilibrio I trimestre 2013 I trimestre 2014 Variazione percentuale Cassa integrazione guadagni ordinaria ,5 Cassa integrazione guadagni straordinaria ,5 Cassa integrazione guadagni in deroga ,1 Cassa integrazione guadagni totale (ore autorizzate) ,3 Iscritti (di flusso) nelle liste di mobilità collettiva * ,8 Esuberi indicati nelle comunicazioni di mobilità ** ,1 Patti di servizio (attivi) stipulati dai Cpi *** ,2 * L. 223/91 art. 24 e altre fonti ** L. 223/91 artt. 4 e 24 *** al 31 dicembre degli anni indicati Fonte: Inps e Siler

I lavoratori cassaintegrati (equivalenti a tempo pieno) al netto del tiraggio (53%-54%) di nuovo su soglie di attenzione: più di rischiano di perdere il lavoro variazione tendenziale% totale ,0 I trimestre ,3

Si è intensificata la progressione dei licenziamenti collettivi (L. 223/91 art. 24 e altre fonti): in sempre più casi la Cig straordinaria è anticamera del licenziamento variazione tendenziale% totale ,5 I trimestre ,8

Centri per l’impiego della Provincia di Parma: record ben «patti di servizio» attivi al 31 marzo 2014 variazione tendenziale% totale ,2 I trimestre ,2 il «patto di servizio» tra il Centro per l’impiego e la persona in cerca di lavoro che abbia preventivamente ottenuto una dichiarazione di immediata disponibilità (Did), contiene i reciproci impegni riguardanti le azioni che il Centro per l’impiego dovrà svolgere per aiutare la persona ad inserirsi nel mondo del lavoro e le azioni che il disoccupato dovrà compiere per trovare lavoro

Sono 16 mila i disoccupati (Ilo) in provincia di Parma nel 2013: si prevede un primo calo solo nel 2015 Unioncamere Emilia-Romagna e Prometeia: Scenari e previsioni per la provincia di Parma per il prossimo triennio (del 27 marzo 2014)

Il tasso di disoccupazione è stato pari al 7,5% nel 2013 nel parmense: si prevede che cresca al 7,8% nel 2014 Unioncamere Emilia-Romagna e Prometeia: Scenari e previsioni per la provincia di Parma per il prossimo triennio (del 27 marzo 2014)

L’andamento del mercato del lavoro dipendente in provincia di Parma nel primo trimestre 2014 Rapporto congiunturale Dati al 31 marzo 2014 Parma, 18 luglio 2014 – ore 11:00 Provincia di Parma – Sala “ Savani ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli