Le funzioni corrispondenti agli elementi del comunicare emittente f. emotiva destinatario f.conativa contesto (AdU) f. referenziale canale f. fàtica messaggio.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
DEDICATO AGLI AMMINISTRATORI DI SISTEMA
Advertisements

A cura delle ragazze del Liceo Classico Rosa di Susa
La scuola che si racconta
Un Don per amico La storia di Don Luigi Palazzolo.
Che cosa è la Scienza? La parola scienza deriva dal Latino scientia che significa conoscenza. Scienza indica un insieme di conoscenze acquisite seguendo.
Presentazioni internazionali Campobasso 13 e 14 ottobre 2003.
TEORIA DELLA COMUNICAZIONE secondo Roman Jakobson
HO IMPARATO... CHE IGNORARE I FATTI NON CAMBIA I FATTI...
Aristotele Logica.
Io e la GEOMETRIA Chiara Bianchi.
INSEGNAMENTO DELLE ABILITA’ SOCIALI
L’ascolto Sapere ascoltare e un fatto psicologico diverso dall’udire, che è invece un fenomeno fisiologico. È la prima competenza comunicativa che apprendiamo,
Principi e tecniche della comunicazione in contesti di prevenzione
20 bambini di 4/5 anni Dal ’11 al 12.2.’11 Dalle alle 12.15
LA COMUNICAZIONE E LE FUNZIONI LINGUISTICHE
Lezione 3.
Lezione 2.
Progetto Adolescenti e sessualità
Piccole strategie di apprendimento
Restituzione questionario
Dialogando con il Padre nostro.
Parlare per farsi ascoltare
Per te … tutto il bene del mio cuore!.
Materiali didattici (D7)
ANCHE I GENITORI VANNO A SCUOLA!
Ilaria Bentivoglio Intervista ad un ragazzo universitario che ama ed ha amato profondamente la matematica.
Dalla comunicazione alla lingua

Scuola Media Statale “Arcadia – Pertini” - Milano A.S
L’ACCOGLIENZA.
HO IMPARATO.....
LA COMUNICAZIONE a cura di adminSB. COMUNICARE Comunicare con la società è cosa completamente diversa dal comunicare allinterno della propria cerchia.
Facile é giudicare persone che sono esposte a causa delle circostanze.
Che cos’è Il Quadro comune europeo di riferimento?
Dizionario della lingua italiana
12 domande per scoprirlo Con … Alfonso Capone
Forse Dio vuole....
Ho imparato…………. ..che quando sei innamorato …..si vede.
I Greci Democrito I sofisti Socrate
Intervista alla maestra modello
DIOCESI DI POZZUOLI Sportello Eccomi 31 marzo.
Basta poco per torturare un uomo...
HO IMPARATO.....
Affrontare l’emergenza a cura di D. Bellè Laboratorio e-Learning (LabeL) Università di Udine 1 In questa lezione apprenderai: A riconoscere le componenti.
ASCOLTA TE STESSO A CURA DEL DOTT. GIAMPIERO VITULLO
Ti piace un lavoro difficile e interessante? Allora sii un interprete!
Non si può comunicare se non si sa ascoltare: 10 cattivi ascoltatori
Intervista al genio della porta accanto
Scuola Media Statale “Arcadia – Pertini” - Milano A.S
HO IMPARATO.....
I SOFISTI E SOCRATE.
“Come costruire una relazione genitori – figli positiva per entrambi”
QUANDO SBAGLIAMO A SCRIVERE IL TEMA.
Platone, Fedro Data di composizione tra il 420 e il 410 a.C. Il dialogo appartiene all’ultimo periodo della vita di Platone.
La vita.
Ciao Marco! Che stai facendo?
1 Saggio breve argomentativo. 2 Sulle sue tracce… Definizione di saggio filosofico Come si costruisce un’argomentazione Metodo per realizzare un saggio:
De Saussure e Jakobson.  Langue, è il sistema, socialmente accettato, dei segni linguistici e delle relative regole di combinazione e di esclusione che.
“L’apprendimento si qualifica come una pratica consapevole guidata dalle proprie intenzioni e da una continua riflessione basata sulla percezione dei vincoli.
L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Corso di laurea in Scienze della Comunicazione 4°modulo didattico LA SEMIOTICA VISIVA grammatiche, funzioni e processi della comunicazione visiva novembre.
Soggettività 1. anagrafica2. psicologica 3. discorsiva io tu io tu nome cognome data di nascita residenza … carattere esperienze umore traumi … è sempre.
Criteri di testualità.
Corso Writing Theatre U4.2 - Le Funzioni del linguaggio IL LINGUAGGIO E L'AUTORE TEATRALE Modulo 4.
Interrogantes para ateos Significa la stessa cosa “credo che” e “opino che”? Domande per gli atei.
UN LAVORO A CURA DI: De Santis Marika, De Santis Eleonora, Carnevale Alessia, Grimaldi Denise, Sirolli Cristiana e Silvia Nardoni CLASSE II A ISTITUTO.
Ho imparato dalla vita.
Organizzare Un Testo Argomentativo
COMUNICAZIONE TRASFERIMENTO DI INFORMAZIONI MEDIANTE SEGNALI DA UNA FONTE AD UN DESTINATARIO (C. Shannon e W. Weaver, Teoria matematica della.
Transcript della presentazione:

Le funzioni corrispondenti agli elementi del comunicare emittente f. emotiva destinatario f.conativa contesto (AdU) f. referenziale canale f. fàtica messaggio f.poetica F. de Saussure (1916), R. Jakobson (1963) codice f. metalinguistica

La retorica, tecnica del parlare in pubblico (V sec. a.C.) Due modi di intendere i discorsi per persuadere : a) mostrare la verosimiglianza di qualcosa (Corace, Tisia, V sec. a.C.) b) persuadere emozionando di chi ascolta (Pitagorici, VI-V sec. a.C.) (Manuale di retorica, p )

la retorica secondo i Sofisti Tecniche psicagogiche = (psukhé «anima») tecniche per “trascinare gli animi” Politropìa = (polùs «molti», tròpos «modo) molti discorsi diversi a seconda del tipo di pubblico (giovani, donne, uomini …) Studio della lingua, e apprendimento della scrittura Cura della pronuncia e della declamazione per parlare in pubblico Tecnica dell’antilogìa = (anti «contro», lògos «discorso») costruire discorsi contrari sullo stesso argomento (pp )

la retorica secondo i Sofisti Una definizione complessiva della retorica sofista: «la retorica è l’abilità di parlare in pubblico, intorno a molti argomenti. La retorica punta a persuadere, non ad insegnare, su ciò che è giusto o ingiusto, ciò che è bene o male, ciò che è bello o brutto» (pp. 20) i

Platone (V-IV sec. a. C.) Platone contesta le idee dei Sofisti sulla retorica, perché non danno peso all’ argomento (= il referente). Secondo i Sofisti, infatti: «non c’è nessun bisogno che (chi parla) conosca (e faccia conoscere) i contenuti; le basta essere una tecnica di persuasione, che fa apparire i non competenti come più esperti dei competenti» (Manuale di retorica, p. 21)

Prima dei “manuali” di retorica. L'inizio del Fedro, di Platone Socrate: Ciao Fedro, dove vai? Fedro: Sono stato a casa del mio amico che ospita il rètore Lisia, e ora faccio quattro passi… S.: Ah, Lisia è a Atene? Ha fatto qualcuno dei suoi famosi discorsi? F: Sì, ha appena scritto un discorso sull’amore, in cui dice che è meglio “concedersi a chi non t’ama, piuttosto che a un innamorato” S: Interessante! E perché? F: Se mi sforzo un po’, posso provare a ripeterti quello che ha detto… S: Ma dài! Vuoi farmi credere che non hai imparato a memoria il suo discorso? F: Be’…no…gli ho chiesto più volte di ripetere…e qualcosa mi ricordo… S: Secondo me, te lo sei studiato bene a memoria, quel discorso, e ora stavi passeggiando per esercitarti a ripeterlo tutto, parola per parola… Ma che cosa tieni là, sotto il mantello? Scommetto che è proprio il discorso di Lisia… F: E va bene, hai ragione, eccolo. L’ho comprato per impararlo a memoria. Se vuoi, te lo faccio leggere…

Platone sostiene invece che la “buona retorica”: 1.serve nei processi, nelle assemblee e ovunque si tratti di decidere tra opinioni controverse («i casi in cui vaghiamo nell’incertezza», Fedro, 263); 2. deve seguire un metodo, per es. iniziando col definire l’argomento (o il fatto) di cui si parla (il buon discorso retorico è come un corpo, che ha testa, tronco, gambe, Fedro); 3. deve anche adattarsi al pubblico degli ascoltatori Insomma: la buona retorica deve convincere, e per farlo non improvvisa, ma richiede «scienza e studio» (Manuale di retorica, p. 22)

discorsi per persuadere sull’ interlocutore (funzioni fàtica, Sofisti : persuadere conativa, poetica) puntando: (Man. di ret., p. 17) sul parlante (funz. emotiva) Platone : convincere puntando: anche sul modo di costruire il messaggio (Man. di ret., p. 21) (funz. referenziale)

… perciò : - un discorso pubblico deve essere prima di tutto verosimile, cioè referenziale, facendo affermazioni che siano quanto più possibile basate su motivazioni argomentate; - un buon discorso pubblico deve essere costruito con metodo (esaminare con cura opinioni e argomenti pro e contro) (Manuale di retorica, p. 22)

Aristotele (IV sec. A.C.) riprende l’idea di Platone che sia utile un metodo per confrontare opinioni. Infatti, nei processi, nelle assemblee politiche ecc. si discute su opinioni, più che su verità certe. Come aveva già osservato Platone, nella vita pubblica (politica, giudiziaria), si deve decidere spesso tra opinioni in contrasto (Man. ret., pp )

Quand’è che si usano opinioni? 1.L’opinione è il modo in cui si possono conoscere: a) fatti futuri (decisioni da prendere), b) fatti passati ma non ben noti (un processo), c) fatti che riguardano le scelte morali 1.In tutti e tre i casi, si ha a che fare non con fatti reali (presenti), ma con qualcosa che non c’è ancora (o non c’è più) e su cui bisogna prendere decisioni fatti futuri –> discorso deliberativo (assemblee politiche) fatti passati –> discorso giudiziario (processi) fatti morali –> discorso dimostrativo (cerimonie pubbliche) ( Man. ret., p. 26)

C’è un metodo per scegliere tra opinioni diverse? I discorsi su opinioni (probabili) si costruiscono in modo diverso dai discorsi scientifici (sicuramente veri o sicuramente falsi). I discorsi scientifici descrivono fatti certi I discorsi di opinione descrivono fatti probabili (anche se non assolutamente certi). Per esaminare se un’opinione è fondata (probabilmente vera) o infondata (probabilmente falsa) serve un buon metodo: esaminare le prove (v. Manuale di retorica, pp )

Il ragionamento «vero» Vero (= verificabile) La scienza astronomica ha stabilito che il sole è una stella che ha una temperatura di superficie di circa K, e che emana energia sotto forma di radiazioni 1.Se c’è sole, c’è radiazione luminosa 2.Se c’è radiazione luminosa, c’è il sole (che la emana) (v. Manuale di retorica, pp )

ragionamenti «veri» ? necessario La fisica ha stabilito che la calamita è un corpo magnetizzato che ha la proprietà di attrarre il ferro 1.Se è attirato dalla calamita è ferro 2.Se non è attirato dalla calamita è un diamante (ma ne siamo sicuri?) (v. Manuale di retorica, pp )

ragionamenti «veri» ? probabile (vero per lo più, cioè vero nella gran parte dei casi- entimema) Normalmente, la donna che partorisce ha latte con cui nutrire il neonato Se ha latte ha partorito Se non ha latte non ha partorito (?) particolare (esempio) Le donne che hanno appena partorito sono pallide Se è pallida, ha appena partorito (?) (v. Manuale di retorica, pp )

convincente La convinzione e la verosimiglianza (probabilità) sono una forma della capacità di ragionare Lo sforzo razionale consiste nel cercare, descrivere, discutere le prove che rendono un’opinione più fondata di un’altra

Come si vede, è possibile esaminare con metodo i discorsi e gli argomenti pubblici che sostengono opinioni. Per un buon discorso convincente è importante esaminare le prove che giustificano l’opinione, e inoltre: - la credibilità di chi parla - il pubblico al quale si rivolge il discorso (v. Manuale di retorica, p. 27)

Quindi: per Aristotele, la RETORICA è la tecnica per costruire discorsi convincenti (= persuasivi verosimili), tenendo conto di tre componenti: 1.la fondatezza dell’opinione (funz. referenziale) 2.la credibilità di chi parla (funz. emotiva) 3.il tipo di pubblico al quale si rivolge il discorso (funzioni fática, conativa) (v. Manuale di retorica, p. 27)

Inoltre, la retorica si occupa anche del modo di esprimersi, cioè della forma del discorso (= funz. poetica) Il discorso deve essere: 1.chiaro e semplice 2.appropriato alla situazione 3.corretto nella grammatica Per di più, può usare le figure retoriche: metafora, metonimia, sineddoche…… (v. Manuale di retorica, pp )