LA SPENDING REVIEW PER RIDURRE LA SPESA SANITARIA: TAGLIO LINEARE con RIORGANIZZAZIONE?

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LA SPENDING REVIEW PER RIDURRE LA SPESA SANITARIA: TAGLIO LINEARE con RIORGANIZZAZIONE?

Il Decreto dell’attuale ministro Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute. I punti toccati (organizzazione, stili di vita, risorse umane e personale) -assistenza sanitaria h24 -attività “intramoenia” -responsabilità professionale -nomina direttori ASL e primari -aggiornamento LEA (livelli essenziali assistenza) -vendita sigarette -attività sportiva amatoriale -dipendenza da gioco d’azzardo: ludopatia -consumo latte e pesce crudo -bevande succo di frutta -malattie infettive bestiame -aggiornamento prontuario farmaceutico -edilizia sanitaria -Istituto Nazionale migrazioni e povertà -nuove regole per gli IRCCS

Gli sprechi generati dalla medicina difensiva In Italia, 13 miliardi l’anno, pari a circa l’11,8% della spesa sanitaria totale (pubblica e privata) è dovuta alla medicina difensiva. Ricette farmaceutiche: la medicina difensiva incide tra il 10,5% e il 17,2% della quantità/costo totale( tra 122,5 e 199,8 mln €) Visite specialistiche: la medicina difensiva incide tra il 19 e il 28,7% sul totale del settore (tra 116,6 e i 176,0 mln di €). Accertamenti diagnostici: la medicina difensiva va dal minimo del 20,3% al massimo del 30,7% (tra i 351,3 e i 530,3 mln di €). Ricoveri: la percentuale dei ricoveri difensivi va dal 9,5 al 15,6% di tutti i ricoveri. (tra i 543,9 e gli 893,2 milioni di euro.) Fonte = Ordine dei medici di Roma

La “cattiva” gestione dei fondi pubblici genera spreco Negli ospedali pubblici viene “bruciato” mediamente il 29% dei fondi (da 17,2% Veneto a 46,4% Calabria) Poca trasparenza dei bilanci Composizione del personale (n. amministrativi talvolta in esubero verso il numero di posti letto) Primariati Fonte: Rapporto Annuale AAIOP, 2011

RIORGANIZZAZIONE

Art. 1 Riordino dell’assistenza territoriale I Distretti Sanitari dovranno organizzarsi per garantire l’attività assistenziale per l’intero arco della giornata e in tutti i giorni della settimana. Offerta integrata tra Medici di Medicina Generale, Pediatri, Guardia Medica, specialisti ambulatoriali, aggregati in una stessa forma organizzativa (Unità Complesse di cure primarie). Le Regioni disciplinano le Unità Complesse privilegiando la costituzione di reti di poliambulatori territoriali, dotati di strumentazione di base, aperti al pubblico h 24 e anche nei giorni festivi, con idonea turnazione, che operano in collegamento telematico e coordinamento con le strutture ospedaliere. Processo di deospedalizzazione

Art.2 - Attività intramuraria Entro il 30 novembre 2012 le aziende sanitarie devono effettuare una ricognizione degli spazi disponibili per l’esercizio delle attività di libera professione, valutando i volumi delle prestazioni rese. Sulla base di tale ricognizione, le Regioni possono autorizzare le aziende sanitarie ad acquisire spazi esterni per l’esercizio di attività sia istituzionali sia di libera professione, previa sottoscrizione di una convenzione annuale rinnovabile tra il professionista e l’azienda sanitaria (fatturato pari o superiore a euro annuo). Attivazione di un’infrastruttura telematica per la tracciabilità in rete delle prestazioni effettuate dai professionisti e dei pagamenti. Definizione degli importi delle prestazioni. Riduzione evasione fiscale

Art.3 Responsabilità professionale La colpa lieve nell’attività dell’esercente la professione sanitaria è esclusa qualora l’esercente si attenga a linee guida e buone pratiche della comunità scientifica. A specifiche categorie di esercenti le attività professionali sanitarie (da determinare) deve essere garantita idonea copertura assicurativa con fondo ad hoc. Riduzione sprechi derivanti dalla “medicina difensiva”

Art.4 - Dirigenza sanitaria e governo clinico Le Regioni nominano i direttori generali delle aziende sanitarie attingendo obbligatoriamente dall’ elenco regionale di idonei, costituiti previo avviso pubblico e selezione da parte di una commissione, e periodicamente aggiornati. Nuovi criteri di selezione : laurea magistrale, esperienza dirigenziale almeno quinquennale nelle strutture sanitarie o settennale negli altri settori, età non superiore a 65 anni. Nuova definizione della composizione della commissione. Incarichi di direzione di struttura complessa: attribuiti dal direttore generale + commissione; profili dei candidati su internet; durata da 5 a 7 anni, con facoltà di rinnovo. Incarichi di direzione di struttura semplice: attribuiti dal direttore generale + direttore struttura complessa; durata da 3 a 5 anni, con facoltà di rinnovo. Disincentivo alle nomine “politiche”

Art.15 Razionalizzazione di taluni enti sanitari Nuovo regolamento per l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà (INMP). Nuovi criteri di classificazione degli IRCCS, da adottare entro il Gli IRCCS devono inviare ogni 2 anni al Ministero della Salute i dati aggiornati circa il possesso dei requisiti. Criteri stabiliti sulla base di indicatori quali-quantitativi di carattere scientifico di comprovato valore internazionale (non specificati nel testo del decreto).

Art.6 Disposizioni in materia di edilizia sanitaria Aumento partenariato pubblico-privato nelle procedure di lavori di ristrutturazione e adeguamento delle strutture sanitarie. Aggiornamento normativa antincendio.

BENESSERE DEL CITTADINO E PROMOZIONE DI CORRETTI STILI DI VITA

Art.5 Aggiornamento LEA (livelli essenziali di assistenza) Riformulazione elenco malattie croniche e malattie rare. Inserimento prestazioni relative alla prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da ludopatia, intesa come patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro.

Ludopatia: la dimensione del problema Stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale Sanità, colpisce il 3% della popolazione adulta (2011). CNR: giocano d’azzardo 4 italiani su 10; 1 adolescente su 3 dichiara di aver giocato almeno 1 volta. Analisi SIIPAC (Società Italiana d’Intervento): il 72% dei giocatori è di sesso maschile, sposato o convivente (68%), lavoratore dipendente (51%), età compresa tra i anni (32%), diplomato (69%); maggiormente concentrati al Centro Italia (41%), seguito dal Nord (33%) e Sud (26%). 35 milioni di italiani coinvolti. Spesa complessiva negli ultimi 6 anni di oltre 200 miliardi di euro. Ma per il 20% dei giocatori si tratta di un “divertimento”, per il 15,9% è una “perdita di denaro” e per il 4,7% un “rischio”.

Altri articoli Art.7 – Disposizioni in materia di vendita di prodotti del tabacco, misure di prevenzione per contrastare la ludopatia e per l’attività sportiva non agonistica. Art.8 – Norme in materia di sicurezza alimentare e di bevande. Art.9 – Disposizioni in materia di emergenze veterinarie.

FARMACI

Più spazio ai farmaci generici: le nuove ricette Nelle ricette di prescrizione il medico è obbligato ad indicare il principio attivo anziché il nome commerciale del medicinale. In casi specifici e motivati il medico può ancora prescrivere un determinato medicinale di marca, indicando la dicitura “non sostituibile”. Il paziente resta libero di scegliere quale medicinale comprare, se il generico o quello di marca. Tali disposizioni non riguardano le terapie croniche già in corso.

Art.10 Innovatività terapeutica Le Regioni sono tenute ad assicurare l’immediata disponibilità agli assistiti dei medicinali a carico del Servizio Sanitario Nazionale che possiedano, sulla base del giudizio della commissione dell’AIFA, il requisito della innovatività terapeutica. Più rapida adozione dei farmaci di nuova generazione

Altri Articoli Art.11 – Revisione del prontuario farmaceutico nazionale: entro il 30/06/2013 da parte dell’AIFA. Art.12 – Procedure concernenti i medicinali. Art.13 – Disposizioni in materia di medicinali omeopatici: procedura semplificata di registrazione. Per ciascun medicinale deve essere versata all’AIFA una tariffa annuale, passibile di incremento. Art.14 – Disposizioni sul trasferimento delle farmacie: distanza di almeno 200 m dalle altre farmacie.

IL PERSONALE SANITARIO

Tagli indiretti? Non sono previsti tagli specifici al personale sanitario MA Blocco contratti al personale: nessun rinnovo di contratti e convenzioni del personale con il Ssn fino al compimento dei tagli. Blocco del turnover fino al 2015.

Gli articoli Art.1 - Mobilità del personale delle aziende sanitarie: le Regioni potranno attuare processi di mobilità del personale dipendente delle aziende sanitarie con ricollocazione presso altre aziende sanitarie della Regione situate al di fuori dell’ambito provinciale, previo accertamento delle situazioni di eccedenza ovvero di disponibilità di posti. Art.16 – Trasferimento delle funzioni di assistenza al personale navigante e altre norme.

I TAGLI

5 miliardi di euro tagliati al Fondo sanitario tra gli anni 2012 e 2014 Riduzione di posti letto dal 2013, scendendo a 3,7 pl/1000 abitanti (media europea: 4,2/1000 abitanti). Razionalizzazione spesa farmaceutica: riduzione del numero di farmaci e accertamenti diagnostici mutuabili.

Posti letto e assistenza domiciliare Cure domiciliari: 1 cittadino su 3 in Italia non può contare sull’assistenza domiciliare. I distretti sanitari che erogano cure al domicilio sono il 64%,non distribuiti equamente sul territorio nazionale (dati ISTUD, 2010). La popolazione che usufruisce di cure domiciliari è pari 7,99/1.000 abitanti (dati Ministero della Salute, 2007). La media italiana dei posti letto dovrà scendere da 4 a 3,7/1.000 abitanti (3 ospedalieri, il resto di riabilitazione o lungodegenza). Il tasso di ospedalizzazione deve arrivare a 160 ricoverati/1.000 abitanti l’anno. Piano di riduzione delle degenze entro il = ?

Cosa succede alle Regioni? Alcuni scenari Piemonte: nell’ambito del piano di rientro sanitario, dovrà tagliare circa 1500 posti letto, di cui 400 per le acuzie ed il restante per il post-intervento, già pianificata su 4 anni (fino al 2015); non garantisce ulteriori margini di intervento. Lombardia: costretta ad un taglio di posti letto, il 60% dei quali nelle cliniche private. Veneto: per quanto già virtuosa (ha già ridotto posti letto e piccoli ospedali), riceverà meno soldi. Emilia Romagna: pur essendo già al di sotto dei limiti definiti, dovrà ridurre circa posti letto, di cui la metà destinate ad ospitare i fuori Regione. Toscana: taglio previsto di 300 letti; avendo già raggiunto gli obiettivi imposti, non ci sono più margini per tagliare. Lazio: riduzione di circa 800 posti letto, in una fase di rientro sanitario che stava già affrontando un progetto di riconversione ospedaliera. Campania: una delle poche che potrebbe aumentare i posti letto, avendone un numero inferiore rispetto al tetto indicato; tagli ingenti alle numerose strutture convenzionate. Puglia: ha da poco ristrutturato il suo sistema sanitario, restano pochi margini di intervento. Sicilia: in corso il piano di rientro sanitario.

Il dibattito: chi è soddisfatto e chi no… Decreto o disegno di legge? Con quali tempi? Con quali risorse? Personale sanitario: il blocco delle assunzioni comporterebbe, oltre alla riduzione del numero degli operatori ed un aumento del carico di lavoro, un quadro costituito da risorse sempre più anziane in un mondo sanitario stravolto. Mobilità imposta dai tagli? Colpiti solo gli operatori della sanità pubblica? Posti letto: la riduzione dei posti letto corrisponde all’incremento delle cure domiciliari e dei servizi sul territorio? Quante Unità Operative sono a rischio scomparsa? Piccoli ospedali: graziarli o no?

Il dibattito: chi è soddisfatto e chi no… Ludopatia: azzeramento delle distanze tra i luoghi di gioco e i luoghi sensibili: da 500 a 200 m, fino ad un generico “non in prossimità”. Si può parlare di una distanza di sicurezza? In gioco cospicui interessi. Intramoenia: rischio discredito professionalità? Libera professione impedita? Omeopatia: tariffe dichiarate insostenibili per le aziende produttrici. Assenti le politiche per la non autosufficienza (inizialmente inserite nella bozza di decreto e poi eliminate). Riduzione da 27 a 18 articoli tra la bozza di decreto di agosto e il testo presentato al Consiglio dei Ministri: cosa si è perso?