Preghiera allo Spirito Santo di Paolo VI Vieni, o Spirito Santo Donami un cuore grande e forte e donami un cuore puro, capace di amare tutti, pronto ad amare Cristo Signore deciso a sostenere per loro con la pienezza, la profondità e la gioia ogni prova, noia e stanchezza, ogni delusione e offesa. che tu solo sai infondere. Donami un cuore grande, Donami un cuore puro, forte e costante fino al sacrificio, come quello di un fanciullo felice solo di palpitare con il cuore di Cristo che non conosce il male se non per combatterla e fuggirlo. e di compiere umilmente, fedelmente e coraggiosamente la volontà di Dio. e donami un cuore grande, aperto alla tua parola ispiratrice Amen. e chiuso ad ogni meschina ambizione.
Salmo 139 Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, gia la conosci tutta. Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti. Se prendo le ali dell’aurora per abitare all’estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra e intorno a me sia la notte»; nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono come luce. Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo. Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto,intessuto nelle profondità della terra. Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno. Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio;
se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora. Se Dio sopprimesse i peccatori! Allontanatevi da me, uomini sanguinari. Essi parlano contro di te con inganno: contro di te insorgono con frode. Non odio, forse, Signore, quelli che ti odiano e non detesto i tuoi nemici? Li detesto con odio implacabile come se fossero miei nemici. Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri: vedi se percorro una via di menzogna e guidami sulla via della vita.
Ave Maria
In quel tempo, Michele cominciò a frequentare le scuole elementari a Porta Palazzo. Don Bosco vi si recava sovente a confessare, a predicare e anche a fare il catechismo. I ragazzi, appena lo vedevano, gli si affollavano intorno. Michele non amava spingersi tra gli altri, ma sorrideva da lontano a don Bosco, e si sentiva pieno d'allegria, quando don Bosco lo guardava e sorrideva anche lui. Andando o tornando da scuola, Michele incontrava qualche volta don Bosco. Un giorno gli corse incontro con gioia, gli baciò la mano e gli domandò: – Me la dà un'immagine? Don Bosco, come se non avesse sentito, gli mise sorridendo la sua berretta da prete in testa, gli porse la palma sinistra della mano, e con la destra fece un gesto come per tagliarla a metà: – Prendi, Michelino – gli disse- prendi! Michelino rimaneva sconcertato. Stringeva quella mano e pensava: – Che vorrà dire?
Il 3 ottobre 1852, durante la gita che i migliori giovani dell’Oratorio facevano ogni anno ai Becchi per la festa della Madonna del Rosario, Don Bosco gli fece indossare l’abito ecclesiastico. Michele aveva 15 anni. La sera, tornando a Torino, Michele vinse la timidezza e parlò con Don Bosco. «Si ricorda dei nostri primi incontri? Io le chiesi una medaglia e lei fece un gesto strano, come se volesse tagliarsi la mano e darmela, e mi disse: ‘Noi due faremo tutto a metà. Che cosa voleva dire?». E lui: «Ma caro Michele, non l’hai ancora capito? Eppure è chiarissimo. Più andrai avanti negli anni e meglio comprenderai che io volevo dirti: nella vita noi due faremo sempre a metà. Dolori, cure, responsabilità, gioie e tutto il resto saranno per noi in comune».
Preghiera a San Giovanni Bosco Padre e Maestro della gioventù, San Giovanni Bosco, docile ai doni dello Spirito e aperto alle realtà del tuo tempo sei stato per i giovani, soprattutto per i piccoli e i poveri, segno dell'amore e della predilezione di Dio. Sii nostra guida nel cammino di amicizia con il Signore Gesù, in modo che scopriamo in Lui e nel suo Vangelo il senso della nostra vita e la fonte della vera felicità.
Aiutaci a rispondere con generosità alla vocazione che abbiamo ricevuta da Dio, per essere nella vita quotidiana costruttori di comunione, e collaborare con entusiasmo, in comunione con tutta la Chiesa, all'edificazione della civiltà dell'amore. Ottienici la grazia della perseveranza nel vivere una misura alta di vita cristiana, secondo lo spirito delle beatitudini; e fa' che, guidati da Maria Ausiliatrice, possiamo trovarci un giorno con te nella grande famiglia del cielo. Amen