Diritto e ordinamento islamico
ISLAM: impostazione monista - identificazione del potere politico e del potere religioso; compenetrazione tra religione e diritto – sovrapposizione religione e politica …alcune definizioni Shari’ah: la legge rivelata. E’ la via indicata da Allah attraverso i suoi profeti (dimensione religiosa) e, allo stesso tempo, è la via da seguire per regolare e valutare la condotta umana (dimensione giuridica). La Shari’ah regola sia il foro interno che quello esterno di ogni musulmano. E’immutabile e definitiva in quanto dettata da Allah. Fiqh: scienza del diritto che ha per oggetto la Shari’ah; in altri termini è la scienza giuridica che descrive e dichiara la legge rivelata
Le fonti del diritto islamico Corano: libro sacro dell’Islam; contiene la rivelazione che Maometto ha ricevuto da Dio. Sunna: sono detti, fatti, comportamenti, consuetudini riferiti al profeta Maometto e basati su una serie di tradizioni o racconti (Hadith) Igma: è il consenso della comunità; “dove è il consenso della comunità musulmana, lì è la verità” Qiyas: ragionamento analogico
La società Umma: società, comunità dei credenti Imam: il principe, capo della umma; autorità umana istituita da Dio, detentore del il potere supremo (sia religioso che politico) Alim: sapienti in materia religiosa, nonché giurisiti
Criticità 1)Velo islamico 2)Dir. al ricongiungimento familiare 3)Poligamia: poligamia diacronica o matrimonio monoandrico poliginico simultaneo
4) Rapporti tra i coniugi/educazione figli: - Preminenza dell’uomo sulla donna -potere di correzione del padre/marito - divieto di riconoscere il figlio naturale 5) Scioglimento matrimonio: ripudio – atto unilaterale non recettizio
Velo islamico Corano 1) Sura 24 (la Luce), versetto 30 - E di' alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto...” 2) Sura 33 (al-Ahzab), versetto 59 - O Profeta, di' alle tue spose, alle tue figlie e alle donne dei credenti di coprirsi dei loro veli (…) così da non essere molestate
Italia -Art. 85, R.D. 773/1931, T.U. Leggi pubblica sicurezza: “E’ vietato comparire mascherati in luogo pubblico” -Art. 5, L. 152/75, Disposizioni a tutela dell’ordine pubblico: “E’ vietato l’uso di caschi protettivi o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo”
-Min. Interno – Circ. n. 4 del 1995 – autorizza l’uso del copricapo nelle foto destinate alle carte d’identità, purchè risultino ben visibili i tratti del viso Francia legge 228 del 2004 sui simboli religiosi “E’ vietato nelle scuole, nei collèges e nei licei pubblici portare segni o abiti mediante i quali gli allievi manifestino in modo ostensibile un’appartenenza religiosa” legge 11 ottobre proibisce l’occultamento del volto negli spazi pubblici (burqa)
Dir. al ricongiungimento familiare L. 30 dicembre 1986, n. 943 COLLOCAMENTO DI LAVORATORI - Norme in materia di collocamento e di trattamento dei lavoratori extracomunitari immigrati e contro le immigrazioni clandestine Art. 4. I lavoratori extracomunitari legalmente residenti in Italia ed occupati hanno diritto al ricongiungimento con il coniuge nonché con i figli a carico non coniugati, considerati minori dalla legislazione italiana, i quali sono ammessi nel territorio nazionale e possono soggiornarvi per lo stesso periodo per il quale ammesso il lavoratore e sempre che quest’ultimo sia in grado di assicurare a loro normali condizioni di vita.
Poligamia - Matrimonio Due modelli: - Poligamia diacronica -Matrimonio monoandrico poliginico simultaneo Corano, Sura IV (le donne), versetto 3: (…) sposate allora due o tre o quattro tra le donne che vi piacciono; ma se temete di essere ingiusti, allora sia una sola o le ancelle che le vostre destre possiedono, ciò è più atto ad evitare di essere ingiusti.
Contratto (no sacramento) “che rende lecita la donna all’uomo” – alleanza tra due famiglie si conclude in virtù dello scambio dei consensi tra le parti (che non sono necessariamente gli sposi) – tutore / wali che ha anche potere di costrizione Adeguatezza matrimoniale – lo sposo non deve essere inferiore alla sposa (moralità, condizione famiglia, professione…)
Impedimenti - perpetui: parentela, affinità, allattamento – Sura IV, versetto 23 -temporanei: -terzo ripudio; -precedente matrimonio (Sura IV, vers. 24); -differenza di culto (Corano, Sura LX, 10 – non mantenete legami coniugali con le miscredenti): l’uomo musulmano non può sposare una donna non musulmana, tranne che sia cristiana o ebrea (Sura V, 5).
Il matrimonio è concluso alla presenza di due testimoni (la testimonianza serve a pubblicizzare l’unione, in modo che nessuno possa insinuare dubbi sul carattere lecito del rapporto tra gli sposi) – possono esserci cerimonie (musica, banchetti..) che rendono pubblico il contratto lo sposo dona (paga) il mahr (attribuzione patrimoniale il cui ammontare è stabilito nel contratto) alla sposa, che ne può disporre come vuole (Sura IV, 4: E date alle vostre spose la loro dote)
Rapporti tra i coniugi Preminenza dell’uomo sulla donna Corano, Sura II, 228: “Esse agiscano con i mariti come i mariti agiscono con loro, con gentilezza, ma gli uomini sono un gradino più in alto”
Sura, IV, 34: Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse.
- Obbligo della moglie all’obbedienza / dovere del marito al mantenimento (corrispettivo contrattuale) -la donna può legittimamente sposare solo uomini di fede islamica, dal momento che i figli appartengono al padre e solo la filiazione in linea paterna ne determina l’appartenenza religiosa -Potere dell’uomo di correzione sui figli e sulla moglie -divieto di riconoscimento del figlio naturale nato fuori del matrimonio – non sono ammesse le adozioni (consentita solo in Tunisia)
La fine del matrimonio Matrimonio invalido (viziato per: assenza di testimoni, presenza di impedimenti) Ripudio (atto unilaterale dell’uomo, revocabile per due volte) Siqaq – scioglimento consensuale Divorzio giudiziale Morte di uno dei coniugi
RIPUDIO atto unilaterale non recettizio Corano, Sura II, 229 Si può divorziare due volte. Dopo di che, trattenetele convenientemente o rimandatele con bontà; e non vi è permesso riprendervi nulla di quello che avevate donato loro, a meno che entrambi non temano di trasgredire i limiti di Allah Durante il periodo del ritiro legale/idda (3 mesi) il marito può riprendere la moglie precedentemente ripudiata senza altre formalità. Questa facoltà gli è data per due volte (ripudio definitivo minore)
Corano, Sura II, 230. Se divorzia da lei [per la terza volta] non sarà più lecita per lui, finché non abbia sposato un altro. E se questi divorzia da lei, allora non ci sarà peccato per nessuno dei due se si riprendono, purché pensino di poter osservare i limiti di Allah (ripudio definitivo maggiore) Sura, LXV, 1-2 O Profeta, quando ripudiate le vostre donne, ripudiatele allo scadere del termine prescritto e contate bene il termine. Quando poi siano giunte al loro termine, trattenetele convenientemente o separatevi da esse convenientemente. Richiedete la testimonianza di due dei vostri uomini retti, che testimonino davanti ad Allah
Siqaq – dissidio insabile Corano, Sura IV, 35 : Se temete la separazione di una coppia, convocate un arbitro della famiglia di lui e uno della famiglia di lei. Se [i coniugi] vogliono riconciliarsi, Allah ristabilirà l'intesa tra loro. Allah è saggio e ben informato. -Due arbitri che indagano sul dissidio: Se la rottura è imputabile alla donna, deve restituire il mahar; se imputabile all’uomo, nulla è dovuto
Divorzio giudiziario Può essere richiesto anche dalla donna (obbligata a restituire il mahr) per: -Malattie -Vizi che impediscono il rapp. sessuale/ rendono penosa la convivenza -Inadempimento obbligo di pagare il mahr -Maltrattamenti / abusi -Violazione di obblighi stabiliti nel contratto di matrimonio