Politica economica Parte seconda Valentina Meliciani.

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Politica economica Parte seconda Valentina Meliciani

Gli obiettivi della politica economica 1.La piena occupazione 2.Il contenimento dell’inflazione o stabilità dei prezzi 3.La crescita economica 4.Il saldo della bilancia commerciale o della bilancia dei pagamenti

Obiettivo della piena occupazione

E’ uno dei due obiettivi prioritari della Federal Reserve (la Banca centrale americana), insieme all’inflazione In Europa è perseguito soprattutto dai Governi, mentre la Banca Centrale Europea (BCE) subordina questo obiettivo alla stabilità dei prezzi (controllo dell’inflazione)

L’obiettivo della stabilità dei prezzi

L’obiettivo della crescita economica Prodotto interno lordo=somma dei beni e servizi finali prodotti all’interno di un’economia in un determinato periodo di tempo (in genere l’anno) PIL=Consumi + Investimenti + Spesa pubblica + Esportazioni – Importazioni Consumi= spesa per beni e servizi da parte delle famiglie Investimenti=spese volte a mantenere costante o accrescere lo stock di capitale (fatte dalle imprese), ad esempio impianti, macchinari, ecc. Spesa pubblica=spese (sia consumi che investimenti) fatti dalla pubblica amministrazione (esempio pagamento salari dipendenti, costruzione scuole, ospedali) Esportazioni=spese in beni prodotti all’interno del Paese da parte di cittadini non residenti Importazioni=spese fatte da cittadini del nostro Paese per beni prodotti all’estero

L’obiettivo della crescita economica

L’obiettivo esterno La bilancia dei pagamenti registra le transazioni di un Paese con il resto del mondo Vi si registrano le esportazioni di beni, servizi, i pagamenti e anche le transazioni finanziarie (investimenti diretti all’estero, acquisto di azioni e obbligazioni, ecc.) Una sottosezione è la bilancia commerciale che registra le esportazioni e importazioni di merci Avere un passivo troppo elevato della bilancia commerciale significa indebitarsi con l’estero Attualmente gli Stati Uniti e l’Europa non hanno un obiettivo di saldo della bilancia commerciale né della bilancia dei pagamenti

Le politiche Si distinguono politiche dal lato della domanda e politiche dal lato dell’offerta. Domanda=C+I+G+X-M C=C(Y-T) il consumo cresce al crescere del reddito disponibile (Y=reddito, T=imposte). I=I(i, tasso di crescita atteso) gli investimenti diminuiscono al crescere dal tasso di interesse (costo opportunità dell’investimento) e crescono al crescere delle prospettive di crescita dell’economia G=spesa pubblica è esogena X=X(Y W, E) le esportazioni crescono al crescere del reddito estero Y W e decrescono al crescere (rivalutazione o apprezzamento) del tasso di cambio E M=M(Y, E) le importazioni crescono al crescere del reddito interno Y e al crescere del tasso di cambio E Offerta: Y=PIL=AF(K,L) Il prodotto interno lordo dipende dai fattori produttivi: capitale (K) e lavoro (L) e dall’efficienza con cui questi vengono impiegati A.

Politiche dal lato della domanda Sono volte a far crescere una o più componenti della domanda aggregata. Si distinguono in: 1.Politiche fiscali 2.Politiche monetarie Le prime sono, in generale, responsabilità dei Governi Le seconde delle Banche centrali Le prime consistono nella gestione della spesa pubblica G e delle imposte T. Un aumento della spesa pubblica porta automaticamente ad un aumento della domanda. Una riduzione delle imposte, accresce la domanda stimolando il consumo. Le seconde consistono nella gestione dell’offerta di moneta e/o dei tassi di interesse. Una riduzione del tasso di interesse fa crescere la domanda in quanto rende gli investimenti (reali) delle imprese meno costosi.

Politiche dal lato dell’offerta Consistono soprattutto: nell’accrescere il grado di concorrenza dei mercati (ridurre il grado di monopolio) nell’accrescere la flessibilità del lavoro nel favorire il progresso tecnologico Sono politiche volte ad accrescere il PIL in un’ottica di medio-lungo termine accrescendo la competitività delle imprese