Giornata della trasparenza 18 dicembre 2014 Incontro con i Comitati Consultivi Misti.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
Advertisements

9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
“L’ESPERIENZA DELLA AUSL DI RIETI”
La “Carta Etica degli Operatori Sanitari” La “Carta Etica degli
QUALITY CENTER NETWORK in Provincia di Modena
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
L’utilizzo della sorveglianza PASSI in Azienda USL e in Regione
16/17 Novembre 2007 Hotel de Ville,Avellino Il Governo clinico nel paziente cardiopatico cronico Franco Ingrillì Centro di riferimento Regionale per lo.
L’Indagine di Clima Interno 2012
Rapporti con il territorio: genitori, associazioni, enti Rete delle scuole medie di Modena Per una scuola che sa accogliere Cittadini si diventa.
CONVEGNO NAZIONALE COMUNITA E SALUTE: IL CONTRIBUTO DELLE CURE PRIMARIE DIREZIONE GENERALE SANITA E POLITICHE SOCIALI a cura di Augusto Zappi Reggio Emilia.
LA COMUNICAZIONE TRA PROFESSIONISTI E TRA SERVIZI
Castellanza, 5 ottobre 2010 Innovazione manageriale e tecnologica per lo sviluppo delle performance nella Pubblica Amministrazione Presentazione dellOsservatorio.
Piano Strategico pagina 1 PIANO STRATEGICO : PERCORSO E PRIME PROPOSTE Piacenza, 3 giugno 2008.
UN SERVIZIO SOCIALE UNICO IN OGNI ZONA SOCIOSANITARIA
Roma Giancarlo Galardi
Buongiorno a tutti Forum PA 2005.
Il programma delle attività territoriali PAT i nodi salienti da cui muove la programmazione
ASSISTENZA, DIDATTICA E RICERCA: TRE ANNI DI INTEGRAZIONE
MEMO Multicentro Educativo Modena Sergio Neri. Cosa è MEMO Come centro nasce nel 2004 dalla fusione di precedenti servizi comunali tutti rivolti prioritariamente.
Trasparenza e rendicontazione in sanità
1 Prendersi cura della comunità: lesperienza della Provincia di Bologna Lizzano in Belvedere 24, 25 marzo 2009.
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Avvio del Centro di Competenza VoIP Microsoft Università degli Studi Roma Tre Dipartimento di Informatica e Automazione 16 settembre 2009.
Quinta Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina
Servizi e azioni di supporto alla mobilità geografica dei lavoratori Progettazione Servizio di Mobilità per i Centri per LImpiego di Lamezia Terme e Patrasso.
REGIONE MARCHE PIANO SOCIALE Partecipazione, tutela dei diritti, programmazione locale in un processo di continuità, consolidamento e integrazione.
LA CRESCITA PROFESSIONALE DEL PERSONALE DELLA PROV. AUT. DI BOLZANO Bolzano 5 settembre 2008 Presentazione di: ALDO ANCONA Agenzia nazionale per i servizi.
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Paragraph or quotation text with perspective
Conferenza territoriale sociosanitaria Staff tecnico provinciale Ufficio di Piano Distrettuale Tavolo Welfare Gruppi tecnici di lavoro progettuale Tavolo.
Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità
Il riesame della direzione come strumento di integrazione fra la valutazione dei risultati di gestione e la valutazione dei risultati del sistema qualità.
Integrazione dei sistemi di gestione
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E DI PARITA’ UFFICIO PARI OPPORTUNITA’ E POLITICHE DEI TEMPI.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
Il Piano per la Prevenzione della Corruzione
Bilancio Sociale di Mandato Giovedì 24 Giugno 2010 Sala Baglivi, Complesso Monumentale S. Spirito in Saxia Borgo S. Spirito, 2 - Roma.
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI SUL TERRITORIO
La Qualità come strumento di governo
Anticorruzione.
1 seminario “Salute e Sicurezza sul Lavoro: trasferimento di innovazione in Europa” IL SISTEMA REGIONALE PER LA SICUREZZA E LA QUALITA’ DEL LAVORO IN LIGURIA.
Le leggi di riordino del SSN:
Il Nuovo ruolo dell’Ente locale nello sviluppo territoriale Dott.ssa Nicoletta Amodio Nucleo Ricerca & Innovazione Confindustria 14 maggio 2004.
Programmazione e integrazione dei servizi
IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Prof. Andrea Mignone (Università degli Studi di Genova) Storia della Pubblica Amministrazione II Anno Accademico 2008/2009.
Componenti essenziali del servizio sanitario regionale. Legge Regionale 29/2004 e Delibera di Giunta Regionale 86/ Funzione di assistenza 2. Funzione.
Ufficio Ricerca Innovazione (Staff AcQuaRI) Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
L’E-DEMOCRACY NELLA REGIONE VENETO L’E-DEMOCRACY Dott. Francesco Dotta Responsabile dir. Bilancio e Controllo di Gestione Regione del Veneto.
Lo scenario della formazione nel sistema delle autonomie locali 7 ° Rapporto Nazionale sulla Formazione nella P.A.
DIREZIONE SANITARIA AZIENDA OSPEDALIERA “LUIGI SACCO”
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
Ospedale Luigi Sacco Azienda Ospedaliera – Polo Universitario.
Della FISH Calabria Onlus Relazione a cura di Franca Hyerace Coordinatrice dell’Osservatorio Scuola della Calabria. Lamezia Terme 9 novembre 2006.
IL RUOLO DEL REFERENTE PER L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE Manuela Spaccini Referente per l’Educazione alla Salute U.O. Igiene e Sanità pubblica Centro Sud _Vallagarina.
Azienda USL di Modena Conferenza Territoriale sociale e sanitaria 15 maggio 2014 Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Bilancio d’esercizio 2013.
Servizio Assistenza Distrettuale Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria Servizio Assistenza Distrettuale, Medicina Generale, Pianificazione.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
Innovazione tecnologica e gestionale In Sanità Elettronica Tonino Pedicini Direttore Generale Agenzia Regionale Sanità - Campania ICAR – NAPOLI.
Massimo Brunetti Responsabile Trasparenza e la Prevenzione della Corruzione Azienda USL Modena
PROGETTO: FOCUS CISL: MEDICINA DI GENERE ANTONIA CARLINO responsabile dipartimento CISLMEDICI politiche di genere MEDICINA DI GENERE E SALUTE: PERCORSI.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Scuola di Specializzazione in Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi La Specializzazione in Medicina.
1 La Carta dei Servizi nell’ Azienda USL di Modena Maurizia Gherardi - Sistema Comunicazione e Marketing - URP aziendale - Modena 26 Ottobre 2005 La riedizione.
Formazione e Innovazione per l’Occupazione FIxO Scuola & Università Sperimentazione degli standard di qualità nei servizi di placement universitari Università.
Finalità Riforma del sistema socio-sanitario e agenda digitale in FVG Servizi più accessibili per i cittadini Udine – 16 giugno 2015 Direzione centrale.
Stato dell’arte sulle attività regionali in materia di ECM Filippo Melita Treviso 11/2/2005.
Il Bando “Ricerca e Innovazione” per le ricerche spontanee dell’AUSL di Modena Board Ricerca e Innovazione.
LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE NELL’AOU NOVARA Raffaella Garone – Responsabile Anticorruzione.
Transcript della presentazione:

Giornata della trasparenza 18 dicembre 2014 Incontro con i Comitati Consultivi Misti

Obiettivo 1.Rendicontare le attività svolte nell’ambito della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2.Rendicontare i risultati raggiunti in termini di performance aziendali: - Progetto bersaglio regionale - Bilancio di missione 3.Discutere gli sviluppi e le proposte per il 2015

1. Comunicazione dell’integrità

Incontri mensili rivolti a tutti i dipendenti Focus sull’etica e sui valori Discussione di casi concreti Codice di comportamento LeALI di Illuminiamolasalute 2. Formazione

Utilizzo di casi specifici Il dottor Bianchi, medico ospedaliero, riceve a Natale un regalo per un weekend alle terme di Salvarola, da parte delle stesse terme. In quali condizioni questa cosa potrebbe essere vista come un problema e in quali no?

3. Diffusione del codice di comportamento

Formazione specifica

Iniziative formative in cantiere Iniziative per studenti universitari – Anche attraverso la collaborazione con il SISM Seminari aperti alla cittadinanza Formazione ai nuovi assunti

4. Gestione del rischio

Processo di gestione del rischio

Misure di prevenzione AREE/PROCESSIRISCHI Livello di rischio Misura esistenteMisura proposta Definizione dell’oggetto dell’affidamento Restrizione del mercato nella definizione delle specifiche tecniche, attraverso l'indicazione nel disciplinare di prodotti che favoriscano una determinata impresa. Altoverifica della descrizione della specifica tecnica ricevuta; clausola per equivalente ampliamento oltre i confini aziendali della base tecnica di confronto e coinvolgimento di un maggior numero di attori nel processo di verifica della descrizione tecnica

Direzione strategica Direttore Generale, Sanitario, Amministrativo Socio-Sanitario Direttori Distretto Area Acquisizioni Acquisti Servizio Tecnico Ingegneria clinica Sistemi informativi Area Personale Risorse Umane Direzione Assistenziale Personale Convenzionato Area controlli centrali Affari generali e legali, Controllo gestione, Servizio committenza Controllo ispettivo e disciplinare Bilancio Dipartimenti clinici territoriali Cure primarie, Sanità Pubblica, Salute Mentale Dipartimenti clinici ospedalieri Presidio ospedaliero Dipartimenti clinici ospedalieri Servizi clinici supporto Dipartimento farmaceutico Ricerca e Innovazione Medicina legale Formazione Altri servizi Comunicazione Fisica medica Programmi, SPPA Aree a rischio AUSL Modena

5. Attività legate ai controlli Mappatura dei controlli in essere e verifica della loro efficacia Creazione struttura di “audit” per garantire sinergie in fase di impostazione, realizzazione e analisi Legame con sistema di certificazione di bilancio Meccanismo di trasparenza dei risultati Percorso formativo sulla “cultura ed etica dei controlli”

6. Alleanze interne – Attività strettamente legata allo sviluppo organizzativo aziendale – Uso della gestione del rischio per superare problemi organizzativi esistenti

Uso del portale del dipendnete per le dichiarazioni richieste ai dipendenti Dichiarazione circa l'insussistenza delle cause di incompatibilità specifiche relative a cariche politiche (art. 12 D.Lgs. 39/2013); Dichiarazione circa l'insussistenza delle cause di incompatibilità specifiche relative a incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati (art. 9 D.Lgs. 39/2013); Dichiarazione circa l'insussistenza delle cause di inconferibillità per posizioni dirigenziali in caso di condanna per reati contro la P.A. (art. 3 D.Lgs. 39/2013). Dichiarazioni di interessi finanziari e potenziale conflitto di interesse (art. 6, art. 13 Codice di Comportamento); Comunicazione di adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni operanti in ambito sanitario (art. 5 Codice di Comportamento); Comunicazioni relative all'obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse, anche potenziale (art. 6 bis L. 241/90);

Processi di dematerializzazione Avviato un processo di dematerializzazione Strumento molto potente per la tracciabilità dei processi decisionali

7. Alleanze esterne Collaborazione con : comitati consultivi misti associazioni di cittadini (associazioni di malati, Libera, Avviso Pubblico, ecc) ordini professionali (anche con CUP - Comitato Unitario Professioni) Sindacati Creare un rapporto stretto a livello locale fra istituzioni pubbliche e associazioni

Rete Integrità Provinciale A Modena sta nascendo una rete “interistituzionale” (sanità, comuni, province, università, ecc) con l’obiettivo di mettere intorno al tavolo tutti i responsabili della Prevenzione e tutte le associazioni di cittadini interessate. L’obiettivo è: – condividere le esperienze dei Responsabili – condividere strumenti comuni fra le PA – fare formazione (es. Osservatorio Appalti Provinciale) – condividere problemi comuni del territorio

7. Whistleblower Tutela dipendente che effettua segnalazioni Tutela del dipendente da ogni forma di discriminazione Tutela dell’anomimato

L’analisi della situazione modenese Come usare i punti di forza? Come migliorare le debolezze? Come sfruttare i benefici di ogni opportunità? Come ridurre la forza delle minacce? Inserimento dell’analisi SWOT nel prossimo Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione

PUNTI DI FORZA (interni) Forte sostegno della direzione generale al Responsabile Prevenzione Corruzione Buon clima all’interno dell’azienda relativo al Piano Prevenzione Corruzione, con professionisti collaborativi Risorse investite da azienda per formazione e su strutture informatiche legate alla trasparenza e raccolta di dichiarazioni da parte dei dipendenti (attraverso il portale del dipendente), con conseguente non creazione di “nuove procedure burocratiche” Buon piano di comunicazione (sito dedicato e facilità di aggiornamento da parte del responsabile, newsletter) Buon piano formativo su tutti i dipendenti (in collaborazione con Fondazione Collegio San Carlo) e con Rete Integrità Aziendale Dematerializzazione in corso di tutti i processi amministrativi e di comunicazione aziendale Accorpamenti fra strutture AUSL, Policlinico e Area Vasta che favoriscono rotazione dirigenti Risultati SWOT AUSL MODENA

PUNTI DI FORZA (interni) Politiche acquisto area vasta e regionali Nessun caso corruzione dirigenti AUSL Buon lavoro del servizio di committenza aziendale nei confronti del privato accreditato Buon lavoro della funzione della Ricerca aziendale, che permette un governo delle ricerche svolte in azienda (sia da un punto di vista clinico che amministrativo). Non uso dei fondi per la ricerca per singoli professionisti Lavoro aziendale sul cambiamento organizzativo che favorisce la riorganizzazione delle procedure legata alla gestione del rischio Buon rapporto con il sindacato, che supporta il lavoro del Responsabile Accoglienza nuovi assunti e comunicazione su prevenzione corruzione e trasparenza ( Rete Nuclei di cure primarie strutturata Risultati SWOT AUSL MODENA

PUNTI DI DEBOLEZZA (interni) Rete e Manuale dei controlli da rivedere Mancanza controlli esterni su alte professionalità Gestione rischio richiede molte risorse dedicate Lavoro con medici convenzionati da impostare (MMG, PLS, medici specialisti ambulatoriali) Rete dispositivi medici Informazione scientifica degli informatori farmaceutici, in particolare su specialisti Scarso senso di appartenenza dei dipendenti Difficoltà di comunicazione verticale a livello aziendale Scarso ruolo dei dipartimenti e dei programmi Risultati SWOT AUSL MODENA

OPPORTUNITA’ (esterne) Società civile molto attiva sul territorio provinciale e buon rapporto con essa Ordini medici e professionali collaborativi Crisi economica favorisce il bisogno di integrità Collaborazione con altre aziende sanitarie e con Comuni attraverso Rete Provinciale Integrità Stretta collaborazione con Area Vasta e regione (esperienze di acquisti condivise con area vasta e regione) Università di Modena e Reggio Emilia collaborativa Nuovo sistema di valutazione performance regionale Rete regionale referenti anticorruzione Rete privato accreditato collaborativa con SSN Risultati SWOT AUSL MODENA

MINACCE (esterne) Associazionismo dei cittadini favorisce donazioni “troyan-horse” Informazione scientifica aggressiva su specialisti Rete sui dispositivi medici non così forte come quella del farmaco Buon rapporto informatori scientifici con medici prescrittori Risultati SWOT AUSL MODENA

Rendicontazione performance Bersaglio regionale Bilancio missione 2013