Crepuscolarismo e Futurismo L’alba del nuovo secolo

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Transcript della presentazione:

Crepuscolarismo e Futurismo L’alba del nuovo secolo L’Ottocento letterario italiano si chiude sotto l’egida di due maestri Gabriele d’Annunzio (1863-1938) Giovanni Pascoli (1855-1912) Nonostante le differenze fin troppo manifeste, qualcosa di profondo li accomuna • Cultori della tradizione classica • Convinti che la poesia sia una forma di conoscenza • Ultimi poeti “nazionali”, investiti di un ruolo pubblico • Rappresentanti della stessa generazione postunitaria • In modi diversi, legati al Simbolismo francese

Crepuscolarismo e Futurismo Contraddirli… Le nuove generazioni di letterati devono fare i conti con questi “maestri avversi” Attraversarli… Superarli… Dall’eredità di certo Pascoli nasce il Crepuscolarismo Semplificando, possiamo dire che… • Ripiegamento interiore, crisi dell’io • Pessimismo e fuga nella domesticità • Estremizzazione del fanciullino: il poeta “ingenuo” • Concezione “privata” dell’arte Dall’eredità di certo d’Annunzio nasce il Futurismo • Vitalismo, antagonismo, bellicismo • Culto del progresso in termini antiborghesi • Trasgressività e anticonformismo • Concezione “pubblica” dell’arte

Crepuscolarismo e Futurismo Termine dispregiativo adoperato per la prima volta da Giuseppe Antonio Borgese in un articolo sulla «Stampa» del 1° settembre 1910 Ma, per una coincidenza significativa, il crepuscolo indica l’ora che precede sia il tramonto sia l’alba: l’alba del nuovo secolo [le poesie crepuscolari esprimono] la torpida e limacciosa malinconia di non aver nulla da dire e da fare. (G. A. Borgese) Le fronti al vetro, chini sulla piana, seguimmo i neri pipistrelli, a frotte; giunse col vento un ritmo di campana, disparve il sole fra le nubi rotte; a poco a poco s'annunciò la notte sulla serenità canavesana… "Una stella!..." - "Tre stelle!..." - "Quattro stelle!...” "Cinque stelle!" - "Non sembra di sognare?...” Ma ti levasti su quasi ribelle alla perplessità crepuscolare: "Scendiamo! È tardi: possono pensare che noi si faccia cose poco belle...” (G. Gozzano, La signorina Felicita)

Crepuscolarismo e Futurismo «Perplessità crepuscolare» Aldo Palazzeschi (1885-1974) Guido Gozzano (1883-1916) Marino Moretti (1885-1979) Sergio Corazzini (1886-1907) Son forse un poeta? No, certo. Non scrive che una parola, ben strana, la penna dell'anima mia: "follia”. […] Chi sono? Il saltimbanco dell’anima mia. Perché tu mi dici: poeta? Io non sono un poeta. Io non sono che un piccolo fanciullo che piange. Aver qualche cosa da dire
nel mondo a se stessi, alla gente.
Che cosa? Non so veramente
perché io non ho nulla da dire. Ed io non voglio più essere io! Non più l'esteta gelido, il sofista, ma vivere nel tuo borgo natio, ma vivere alla piccola conquista mercanteggiando placido, in oblio come tuo padre, come il farmacista…

Crepuscolarismo e Futurismo Caratteristiche Temi Stile • Degradazione del mito del poeta • Rifiuto della retorica estetizzante e/o sentimentale • Sfiducia nel ruolo etico e civile della letteratura • Intenzione di fare «cozzare l’aulico col prosaico» (Montale) • Rassegnazione malinconica e/o ironica alle meschinità del presente • Mescolanza di registri e di stili • Ricerca di un tono umile, dimesso; di un lessico semplice e “colloquiale” • Ambigua contestazione dell’ideologia dell’utile borghese • Riuso della tradizione ma in senso antidogmatico e spesso parodico • Riuso di metri desueti o rari, spesso con rime trasgressive • Forte narratività: molte poesie sono racconti in versi • Massima aderenza al presente: descrivere gli oggetti e gli stereotipi della realtà contemporanea • Ostentata dialogicità • Volontà di dare spazio a ciò che tradizionalmente resta fuori della letteratura colta • Ironia o spleen, contrapposti rispettivamente all’egotismo dannunziano e al patetismo pascoliano Le «buone cose di pessimo gusto»

Crepuscolarismo e Futurismo L’eredità del Crepuscolarismo Frammentismo – Rifiuto della retorica – Ibridazione di prosa e poesia – Attenzione agli aspetti morali ed emotivi del soggetto Crepuscolarismo Umberto Saba – Tono discorsivo, lessico semplice – Recupero critico della tradizione – Degradazione dei tópoi poetici Eugenio Montale – Sfiducia nel ruolo del poeta – Discorsività – Innovazioni metriche nel rispetto della tradizione Giuseppe Ungaretti – Superamento delle conquiste stilistiche crepuscolari – Prosciugamento del lessico – Esplorazione dell’universo soggettivo

Crepuscolarismo e Futurismo Son forse un poeta? 
No, certo. 
Non scrive che una parola, ben strana, la penna dell'anima mia: 
"follia". […] Chi sono? Il saltimbanco dell’anima mia. (A. Palazzeschi, Chi sono? In Poemi) Dal Crepuscolarismo… Tri tri tri,
fru fru fru,
ihu ihu ihu,
uhi uhi uhi! Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente!
Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto. […] Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah! Infine io ò pienamente ragione,
i tempi sono molto cambiati,
gli uomini non dimandano
più nulla dai poeti,
e lasciatemi divertire! A. Palazzeschi, E lasciatemi divertire!, in L’incendiario … al Futurismo

Crepuscolarismo e Futurismo 20/2/1909 Filippo Tommaso Marinetti pubblica sul «Figaro» il primo manifesto del Futurismo Aprile 1909 secondo manifesto: Uccidiamo il chiaro di luna 11/2/1910 Manifesto dei pittori futuristi 1909-1938 11/4/1910 Manifesto tecnico della pittura futurista 27/4/1910 Contro la Venezia passatista Primo Futurismo (1909-18) Secondo Futurismo (1918-38) 11/1/1911 Manifesto dei drammaturghi futuristi 29/3/1911 Manifesto tecnico della musica futurista 25/3/1912 Manifesto della donna futurista 11/4/1912 Manifesto della scultura futurista Prima fase (1918-28) Seconda fase (1928-38) 11/5/1912 Manifesto tecnico della letteratura futurista 11/7/1914 Manifesto dell’architettura futurista 1915 Il teatro futurista sintetico 1916 Manifesto della cinematografia futurista 1917 Manifesto della danza futurista 1918 Manifesto del partito futurista italiano

Crepuscolarismo e Futurismo I futuristi Pittura Scultura Musica Architettura Teatro Letteratura Cinema Gastronomia • Equiparazione suoni-rumori • Creazione di nuovi strumenti • Nuova concezione urbanistica che valorizza il movimento • Funzionalità e dinamicità • Sviluppo in altezza • Rifiuto della narratività • Deformazione • Sintesi • Impressionismo • Accosta- menti in- consueti • Unione di musiche e odori ai sa- pori • Abolizione di forchetta e coltello • Esaltazione della modernità • Rappresentazione del movimento • Simultaneità • Simbolismo • Rifiuto della sintassi e della punteggiatura • Costruzione grafica del testo • Principio della simultaneità e della rapidità • Accostamenti analogici • Improvvisazione e provocazione Balilla Pratella Russolo Corra Ginna Chiti Settimelli Boccioni Carrà Russolo Balla Severini Sant’Elia Marinetti Palazzeschi Govoni Soffici Maincave

Crepuscolarismo e Futurismo Letteratura futurista Filippo Tommaso Marinetti, Parole in libertà – Irredentismo, 1914, inchiostro, pastello, collage su carta (Lugano, collezione privata) 11 maggio 1912 Pubblicazione su «Lacerba» del Manifesto tecnico della letteratura futurista 1914 Pubblicazione del volume di Marinetti Zang Tumb Tumb • «Bisogna distruggere la sintassi disponendo i sostantivi a caso, come nascono» • «Si deve usare il verbo all'infinito, perché si adatti elasticamente al sostantivo e non lo sotto- ponga all'io dello scrittore che osserva o immagina» • «Si deve abolire l'aggettivo, perché il sostantivo nudo conservi il suo colore essenziale» • «Si deve abolire l'avverbio, vecchia fibbia che tiene unite l'una all'altra le parole» • «Ogni sostantivo deve avere il suo doppio, cioè il sostantivo deve essere seguito, senza con- giunzione, dal sostantivo a cui è legato per analogia» • Mescolare i registri, gli stili e le immagini, senza pregiudizi estetici • «Distruggere nella letteratura l’“io”, cioè tutta la psicologia» • Introdurre in letteratura tre elementi solitamente trascurati: il rumore, il peso, l’odore

Crepuscolarismo e Futurismo Opere futuriste Umberto Boccioni, Io Noi, 1905-1907, stampa originale (Milano, collezione privata) Le migliori opere “futuriste” ancora leggibili sono quelle di Aldo Palazzeschi poesia prosa L’incendiario (1910) Il codice di Perelà (1911) • Rifiuto del vitalismo e militarismo futurista; predilezione per l’ironia • Conservazione di un dialogo con la tradizione, spesso in senso pa- rodico • Sguardo disincantato sul progres- so e sulla fine di un mondo • Moderazione nell’applicare gli spe- rimentalismi futuristi • Presenza di allegorie cristologiche • Conservazione di una struttura nar- rativa, per quanto allentata • Satira sociale non immune da toni malinconici e amari • Mantenimento della sintassi tradi- zionale e della punteggiatura • Mescolanza di narrazione ed ele- menti tipici del teatro (battute con didascalie)

Crepuscolarismo e Futurismo L’eredità futurista Francia Russia pittore Robert Delaunay (1885-1941) pittore Fernand Léger (1881-1955) cuoco Jules Maincave (1890-?) 1910-1915 Primo periodo 1915-1930 Secondo periodo • Polemica antisimbolista • Forte distacco dalle poe- tiche tradizionali • Assoluta libertà grafico- sintattica • Rifiuto del militarismo: orientamento pacifista • Adesione al nuovo regime • Affermazione del legame tra arte e produzione in- dustriale • Assoluta libertà grafico- sintattica • Accentuazione dello spiri- to rivoluzionario • Attraversamento delle avanguardie • Del Futurismo vengono recepiti gli inviti a: – dare spazio alla dimensione temporale nella rappresentazione simultanea – sostituire l’osservazione dell’oggetto a quella del soggetto – mescolare generi, stili, forme, tecniche Velimir Chlebnikov (1885-1922) Vladimir Majakovskij (1893-1930) Michail Larionov (1881-1964)