E medialab alla scoperta dei media alla scoperta dei media un approccio alla mediaeducation ________________________________ _______________________ Istituto.

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Transcript della presentazione:

e medialab alla scoperta dei media alla scoperta dei media un approccio alla mediaeducation ________________________________ _______________________ Istituto Comprensivo G.Pascoli- Aprilia- scuola superiore di I grado. Referente: Romolo Calcagno L’insegnamento come attività conservatrice. Infatti il problema più importante, per Postman, riguarda cosa si dovrebbe insegnare a scuola, indipendentemente da ogni altro problema che intorno all’universo scuola gravità Si interessa della costruzione dei curriculi linguistici e scientifici affinché la scuola possa assumere il ruolo di produttore di cultura e formazione che aveva un tempo, selettivamente, e che oggi ha completamente perso, essendo stata insidiata ed emarginata dai mezzi di comunicazione di massa. È necessaria una educazione ai media, dei media e con i media se la scuola vorrà essere il luogo della comprensione dell’ambiente ecologico culturale di appartenenza. Educazione con/ai/dei media significa investigare i mezzi attraverso i quali il pensiero degli abitanti delle società occidentali e il comportamento di educatori, ragazzi, bambini e cittadini vengono controllati dalle tecnologie dell’educazione.

La MediaEducation è una realtà ormai consolidata in diverse istituzioni, non solo scolastiche, del paese. Può essere intesa come una chiave di lettura della contemporaneità dal facile approccio per le nuove generazioni. “ Media Education... un’attività, educativa e didattica, finalizzata a sviluppare nei giovani una informazione e comprensione critica circa la natura e le categorie dei media, le tecniche da loro impiegate per costruire messaggi e produrre senso, i generi e i linguaggi specifici." "ME indica l’educazione con i media, considerati come strumenti da utilizzare nei processi educativi generali; l’educazione ai media, che fa riferimento alla comprensione critica dei media, intesi non solo come strumenti, ma come linguaggio e cultura;... educazione per i media, livello rivolto alla formazione dei professionisti." "lo scopo della ME: offrire alle nuove generazioni non solo le chiavi per la comprensione dei media, ma anche suscitare nuovi ‘artigiani’ per una migliore qualità dei media e per un apporto costruttivo della loro cultura alla civiltà degli uomini." tratto dal sito:

Contesti e appunti per cominciare! Le ragioni che suggeriscono l’introduzione della ME nel curricolo scolastico sono state ampiamente esplorate negli anni Ottanta (Master man, 1985). Un primo motivo è la saturazione o pervasività dei media. Introducendo la loro “Resources Guide” per la Media Literacy nelle scuole secondarie alla fine degli anni Ottanta, i media educator canadesi avevano fatto presente il grande spazio che i media occupano nella vita dei bambini e adolescenti. Nei dodici anni della scuola primaria e secondaria, ore sono passate nelle aule scolastiche, a fronte delle ore trascorse guardando la TV e delle impiegate nell’ascolto della popular music (Minori e mass media). Le statistiche italiane non sono molto dissimili: tre o quattro ore sono spese ogni giorno dai ragazzi davanti al televisore; a queste vanno aggiunte quelle passate ad ascoltare musica popolare o a ‘navigare’ in Internet. Circa mille ore in un anno, un vero e proprio curricolo di apprendimento! In secondo luogo, si è studiato come i media costituiscano un’autentica industria delle coscienze. Non sono cioè neutrali. “Comprano audience per venderla ai pubblicitari” (Masterman, 1985). Impongono stili di vita. Molto di quello che i nostri giovani sono e pensano, e di come si comportano è dovuto ai media. I mass media controllano e, a loro volta, sono 3controllati da economia e politica. Masterman paragona il possesso di una radio o televisione locale alla funzione del castello medioevale lungo un fiume o in una vallata. Si tratta del ‘controllo’ di un territorio, quello degli uomini e della società del nostro tempo. I media costituiscono una formidabile fabbrica delle notizie secondo le rigide regole dell’agenda setting e del gatekeeper. Per chi e per quali interessi i media acquisiscono, selezionano, diffondono le informazioni? Non finiscono, forse, per condizionare gli stessi processi democratici? Il colloquio dell’ UNESCO a Toulouse (1990) sul futuro della ME concludeva i propri lavori con la seguente affermazione: “Non c’è democrazia senza partecipazione, non c’è cittadinanza attiva senza formazione, non c’è formazione senza informazione, cultura, consapevolezza critica. Se vogliamo che i media servano la vita democratica di un paese, dobbiamo partire da un approccio democratico ed educativo ai media. La scuola è necessaria” (Bazalgette, Bévort, Savino, 1992).

Il laboratorio si rivolge ad alunni delle seconde e delle terze. vuole innescare, all’interno dell’istituto, un ragionato e iniziale approccio alla ME. Attraverso una serie di incontri, verranno esplorati diversi aspetti legati ai media, da quello storico, a quello critico,da quello tecnico a quello sociale. Come nasce una notizia? Come è strutturato il giornale? Come va in onda un programma radio? Cos’è un copy writer? Quali sono le strategie del messaggio pubblicitario? Queste sono solo alcune delle argomentazioni da poter trattare. Sono previste visite guidate ai media cittadini e nazionali. Le verifiche sono da ritenersi in itinere legate ai livelli di partecipazione e di elaborazione dei contenuti del corso I contenuti che vanno tenuti presenti in ogni studio dei media possono essere raggruppati attorno a quattro aree di studio (Masterman, 1985): l e istituzioni dei media (chi comunica e per quali interessi), la retorica dei media (il loro linguaggio, le tecniche impiegate, i generi e le categorie), l’ideologia (le idee, i valori e gli interessi in gioco), il pubblico dei media (chi riceve il messaggio e attraverso quale processo di ‘negoziazione’ fa proprio il significato e ne elabora uno proprio). L’insegnamento dei media può essere dunque articolato secondo alcune domande da cui prende chi comunica e perché? Di che tipo di testo si tratta? Come è stato l’avvio l’approccio di ME: chi comunica e perché? Di che tipo di testo si tratta? Come è stato prodotto? Come ne conosciamo il significato? Quali interessi sono in gioco? Chi riceve il messaggio e quale significato gli attribuisce? Come viene ‘rappresentata’ la realtà? Che cosa è stato omesso e perché? ( >

DATAATTIVITA’ ARGOMENTO TRATTATO LUOGHI E MATERIALI Lezione frontaleintroduzione al laboratorio/ somministrazione questionario/verifica competenze gruppo Laboratorio multimediale Lezione partecipataLettura giornale / storia e tecnica della carta stampata Laboratorio multimediale VisitaRadio 93 aprilia ReportageLa biblioteca di Aprilia Lezione partecipataInserimento reportage sito giovannidellapascoli.webnode.com Laboratorio multimediale Lezione frontaleLe grandi cerimonie dei mediaLaboratorio multimediale Lezione partecipataLe notizie in internet la necessità dei filtriLaboratorio multimediale Lezione partecipataCreiamo i testi/ pratica sui testi argomentativi creazione di slogan/ l’agenda setting. Laboratorio multimediale visitaLatina oggi ReportageIl consiglio comunale della nostra città come funziona Lezione partrecipataInserimento reportage sito giovanidellapascoli.webnode.com Laboratorio multimediale cineforumaulamagna Lezione frontalePersuasori occulti/ i copywriter e la pubblicità.Laboratorio multimediale calendari calendario