Workshop Il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 Un lettura condivisa per l’attuazione locale Lavoro e Salute Davide Ferrari – SPSAL area centro.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Intervento al corso di formazione per i direttori Frascati, 5 aprile 2000 Funzioni dei rappresentanti per la sicurezza e rapporti con il datore di lavoro.
Advertisements

Dr. C. SCARNERA SPESAL ASL TA
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Seminario di formazione per RLS
“L’ESPERIENZA DELLA AUSL DI RIETI”
PREVENIRE: FARE O DIRE QUALCOSA IN ANTICIPO AL PREVEDIBILE ORDINE DI SUCCESSIONE PREVENZIONE: AZIONE DIRETTA A IMPEDIRE IL VERIFICARSI O IL DIFFONDERSI.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
L’utilizzo della sorveglianza PASSI in Azienda USL e in Regione
Èquipe operatori di strada: Obiettivo Nuove Droghe
Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini Attività per la sicurezza.
Le Raccomandazioni Informare e sensibilizzare la popolazione Informare e sensibilizzare la popolazione Attivare organiche azioni di comunità Attivare organiche.
LA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 tale decreto detta disposizioni e regole ben precise per la sicurezza sul posto.
"Mobbing un fenomeno che ci richiede attenzione" 12 novembre 2004 Accertamento e Prevenzione del Mobbing.
Iniziative di prevenzione nel comparto agroforestale del Coordinamento delle Regioni e Province Autonome di Marco Masi Roma, 25 Settembre 2008.
Il piano nazionale di prevenzione in agricoltura e silvicoltura
Progetto Sicurezza in cattedra
Incontro Informativo per R.S.P.P. e Dirigenti Scolastici Istituti superiori Formazione alla sicurezza – percorsi integrati tra Scuola e Lavoro
Reggio Emilia - 19 febbraio 2003 LA SICUREZZA DEL CANTIERE
Corso per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
Dipartimento di prevenzione Unità Funzionale P.I.S.L.L.
Comunicazione, Formazione e Consultazione dei Lavoratori
Settore Igiene e Sicurezza del Lavoro ASL Roma B M. Giuseppina Bosco Convegno Ligiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione.
Il Sistema Informativo La Banca dati e i rapporti INAIL sono adeguati per: descrivere trend su infortuni su lunghi periodi su macroaree (regioni-province)
Le figure della Prevenzione
Il Quadro di riferimento per valutare la qualità dellofferta formativa Il progetto Isfol - Miur Valutazione della qualità delle azioni previste dal PON.
UO Governo della Prevenzione - DGS
Argomenti 1.Stato dattuazione D. Lgs. 81/08 2. Organizzazione del Sistema delle Regioni per la prevenzione negli ambienti di lavoro, attività dei servizi.
Testo Unico sulla Sicurezza e Salute
ASSEMBLEA REGIONALE RLS FILCAMS T. Vai. COSA MUOVE LAZIONE DEI SPSAL SERVIZI PSAL REGIONE PROCURA ENTI- FORZE DELLORDINE IMPRESE OOSS RLS LAVORATORI.
LA SICUREZZA NEL LAVORO
Percorso Formativo Comunicare la salute Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della salute (CNESPS)
Il Progetto Agricoltura della Regione Veneto. Il contesto di riferimento Nell ultimo ventennio l agricoltura ha cambiato volto perch è : - vi è stata.
Le iniziative di comunicazione intraprese dal gruppo Inail-Ispesl-Regioni ( obiettivi, destinatari, percorso, strumenti e modalità ) A cura di Giuseppe.
Giuliana Lucchini – Coordinatore CPT La Spezia COMITATO PARITETICO TERRITORIALE PER LA PROVINCIA DELLA SPEZIA PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, LIGIENE E LAMBIENTE.
Piano nazionale per la prevenzione in agricoltura e selvicoltura: ruolo del Coordinamento Tecnico Interregionale Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Roma,
Il Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura :Graduazione dei rischi e buone prassi come opportunità strategica della prevenzione Dr. Giancarlo Marano.
La sicurezza nella scuola
LA FORMAZIONE,L’INFORMAZIONE E L’ADDESTRAMENTO PER LA SICUREZZA
SCHEMA FORMAZIONE AZIENDALE
Programma di interventi integrati per migliorare il contesto “etico” delle aziende del Distretto del Mobile imbottito di Matera e Montescaglioso.
ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Milano, 19 marzo 2015 CONVEGNO DI STUDIO E APPROFONDIMENTO HR &SAFETY AT WORK Un.
Sostenere le imprese e ridurre gli oneri amministrativi mantenendo gli standard di tutela: efficacia delle misure e potenziamento della funzione di vigilanza.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
1 seminario “Salute e Sicurezza sul Lavoro: trasferimento di innovazione in Europa” IL SISTEMA REGIONALE PER LA SICUREZZA E LA QUALITA’ DEL LAVORO IN LIGURIA.
“Buone pratiche di gestione integrata tra ARPA e DSP in Area Vasta Romagna” Laura Donnini Programmazione e Controllo AUSL Forlì Forlì, 19 Giugno.
Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 06 Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 2/5 aprile 2008.
LA PIANIFICAZIONE DELLA PREVENZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO POLITICHE REGIONALI Dr.ssa Maria Lovison Direzione Regionale per la Prevenzione.
L’esperienza dei controlli nelle aziende agricole dott. ROTA Omar, Coordinatore della Commissione Permanente per la Prevenzione degli infortuni in Agricoltura.
Prevenzione e Sicurezza Legislazione vigente D.P.R. 547 del 27/04/1955 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro D.L. 277 del 15/08/1991 Attuazione.
Coordinatrice- Ailda Dogjani Segretario – Caka Xhovana Custode dei tempi-Danilo Diotti Custode della partecipazione- Mirko Colautti.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Proposta di progetto congiunto sul tema della “SCUOLA – SALUTE – LAVORO”
SEMINARIO VALUTAZIONE DEI RISCHI E SORVEGLIANZA SANITARIA IN EDILIZIA CAPANNORI 6 NOVEMBRE 2015 INTRODUZIONE Dott. Maria Grazia Roselli.
Cos’è la FEMCA CISL Federazione Energia Chimici e Abbigliamento Aderenti iscritti Rinnoviamo 28 CCNL Il CCNL Chimico circa addetti Contrattazione.
Piano Regolatore Sociale Tavolo Immigrazione 9 maggio 2005 Comune di Genova.
Ing. Monica Summa Camera di Commercio di Napoli 1 “ La gestione in sicurezza delle attrezzature: aspetti generali ed applicativi ” Sala Consiglio Camera.
Tutela della sicurezza del lavoro Attività di prevenzione e di promozione della sicurezza e della salute dei lavoratori, sistema di vigilanza e di sorveglianza.
Il ruolo dello SPreSAL Informazione ed assistenza all’utenza Prevenzione e Promozione della salute e della sicurezza Rilascio di autorizzazioni e pareri.
Innovazione tecnologica e gestionale In Sanità Elettronica Tonino Pedicini Direttore Generale Agenzia Regionale Sanità - Campania ICAR – NAPOLI.
Adriana Giannini Direttore Dipartimento Sanità Pubblica Azienda USL di Modena Seminario PASSI: i risultati del Sistema di Sorveglianza nell’Azienda USL.
Programma d’Azione per il Re-Impiego di lavoratori svantaggiati da PARI a PARI 2007 Programma PARI: risultati della prima fase e prospettive nell’ottica.
Lecce 28 novembre 2011 Conferenza Provinciale Permanente INSIEME PER L’AMBIENTE Prefettura di Lecce 1.
La sicurezza nella scuola Presentazione del Documento di indirizzo per la sicurezza negli Istituti scolastici del Piemonte Alessandro Palese Regione Piemonte.
PRP DGR 2071 del  Programmi di prevenzione collettiva  Programmi rivolti a gruppi di popolazione a rischio  Programmi volti a prevenire.
AREA DI DELEGA “Finanza e antiriciclaggio ” Consigliere Delegato:BARBARA GUGLIELMETTI Finanza e antiriciclaggio.
LA SORVEGLIANZA SULLA SALUTE DEI LAVORATORI
L’ avvio del progetto OCCAM
Chi Controlla le aziende???
Stato dell’arte sulle attività regionali in materia di ECM Filippo Melita Treviso 11/2/2005.
Transcript della presentazione:

Workshop Il Piano Regionale della Prevenzione Un lettura condivisa per l’attuazione locale Lavoro e Salute Davide Ferrari – SPSAL area centro Modena, 3 novembre 2011

Il fenomeno infortunistico

Gli infortuni: indici di Incidenza per mille nei Grandi Gruppi INAIL a Modena e in regione Emilia-Romagna - anni

Gli infortuni: Indici di Incidenza per cento a Modena in regione Emilia-Romagna e in Italia - anni

Gli infortuni mortali

Le malattie professionali

Le denunce di malattia professionale in provincia di Modena

Le sfide per la prevenzione nei luoghi di lavoro

Il lavoro che cambia…

Nuove tecnologie, rischi nuovi, nuove patologie da lavoro

Il mondo del lavoro che cambia

Le nuove tipologie contrattuali Lavoro somministrato, Collaborazione a progetto Lavoro a chiamata Lavoro occasionale accessorio …

I lavoratori immigrati

Gli appalti e le esternalizzazioni

L’aumento della complessità…

La sfida nelle sfide Contrastare le disuguaglianze

Il Programma Lavoro e Salute

PNP

Il Programma Lavoro e Salute Gli obiettivi generali di salute Obiettivi generali del programma sono: il mantenimento del trend in riduzione degli infortuni totali ed il contenimento degli infortuni mortali e di quelli con esiti invalidanti, nell’ottica di una loro riduzione pari al 15% nel prossimo triennio il monitoraggio e contenimento dei fattori di rischio responsabili dell’insorgenza di patologie correlate al lavoro, con particolare riguardo alle patologie neoplastiche

Il Programma Lavoro e Salute Gli obiettivi generali di salute Le strategie per il raggiungimento di questi obiettivi prevedono due linee di attività, da un lato le azioni di vigilanza e controllo per verificare il rispetto delle norme di prevenzione nei luoghi di lavoro e dall’altro la realizzazione di iniziative di promozione (informazione, formazione e assistenza) nei confronti delle aziende e di tutte le figure competenti in materia.

I progetti costitutivi del programma Lavoro e Salute 1.Miglioramento della salute e sicurezza nel comparto agricoltura e silvicoltura 2.Tutela della salute e prevenzione degli infortuni nel comparto delle costruzioni 3.Prevenzione degli infortuni derivanti dalle attrezzature di lavoro e dagli impianti soggetti a verifica periodica 4.Monitoraggio e contenimento del rischio cancerogeno di origine professionale 5.Prevenzione delle patologie muscolo-scheletriche correlate al lavoro 6.Formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

PROGETTO 3 Prevenzione degli infortuni derivanti dalle attrezzature di lavoro e dagli impianti soggetti a verifica periodica CLASSIFICAZIONE DEI PROGETTI Codice colore: verde = fattibile, senza grosse criticità giallo = fattibile, con qualche criticità rosso = non previsto a Modena PROGETTO 2 Tutela della salute e prevenzione degli infortuni nel comparto delle costruzioni PROGETTO 4 Monitoraggio e contenimento del rischio cancerogeno di origine professionale PROGETTO 1 Miglioramento della salute e sicurezza nel comparto agricoltura e silvicoltura I progetti costitutivi del programma Lavoro e Salute PROGETTO 5 Prevenzione delle patologie muscolo-scheletriche correlate al lavoro PROGETTO 6 Formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

OBIETTIVI E AZIONI PRINCIPALI Il progetto si prefigge di contribuire al miglioramento della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori del comparto agricoltura e silvicoltura attraverso azioni di vigilanza, informazione, formazione e assistenza. Si articola nelle seguenti linee di attività: - realizzazione di programmi di vigilanza diretti alla eliminazione o riduzione dei rischi più rilevanti per la salute e la sicurezza dei lavoratori, previa formazione e aggiornamento degli operatori coinvolti nel progetto; - realizzazione di iniziative informative dirette ai venditori di macchine agricole e agli agricoltori al fine di agire sul mercato delle macchine usate e della loro messa a norma - realizzazione di programmi di informazione rivolti ai diversi soggetti del sistema della prevenzione, con particolare attenzione alle scuole tecniche agrarie e ai corsi di formazione professionale Destinatari: datori di lavoro e lavoratori di aziende agricole, soggetti della prevenzione, rivenditori e noleggiatori di macchine agricole e prodotti fitosanitari, studenti delle scuole professionali di agraria e partecipanti ai corsi di formazione professionale PROGETTO 1 Miglioramento della salute e sicurezza nel comparto agricoltura e silvicoltura

Servizi Coinvolti: SPSALServizi Coinvolti: SPSAL Partner esterni:Tavolo provinciale Sicurezza sul lavoro,Partner esterni:Tavolo provinciale Sicurezza sul lavoro, Associazioni datoriali e sindacali Associazioni datoriali e sindacali Istituti agrari Istituti agrari Gruppo regionale di riferimento:gruppo regionale agricoltura dei SPSALGruppo regionale di riferimento:gruppo regionale agricoltura dei SPSAL Disponibilità di finanziamenti dedicati: finanziamenti da proventi sanzioni 758Disponibilità di finanziamenti dedicati: finanziamenti da proventi sanzioni 758 Sinergie con programma regionale: piano regionale agricoltura (DGR 691/2011)Sinergie con programma regionale: piano regionale agricoltura (DGR 691/2011) Continuità con le attività in corso: progetto già avviato – previste azioniContinuità con le attività in corso: progetto già avviato – previste azioni aggiuntive rispetto agli anni precedenti aggiuntive rispetto agli anni precedenti Criticità: collaborazione degli enti e degli istituti scolasticiCriticità: collaborazione degli enti e degli istituti scolastici

PROGETTO 2 Tutela della salute e prevenzione degli infortuni nel comparto delle costruzioni OBIETTIVI E AZIONI PRINCIPALI Il progetto intende contribuire al miglioramento della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori di questo settore attraverso due specifiche linee di attività: -l’incremento e la qualificazione della attività di vigilanza, attraverso la verifica della corretta applicazione delle norme in materia, secondo specifici standard di copertura e la realizzazione di una attività di vigilanza coordinata o congiunta con gli altri Enti titolari di funzioni di controllo -la promozione della tutela della salute e sicurezza, attraverso la realizzazione di programmi di informazione e formazione, anche in collaborazione con gli Enti bilaterali, le Scuole edili e gli Istituti tecnici e professionali, rivolti ai soggetti del sistema della prevenzione Destinatari: datori di lavoro del comparto edile, soggetti della prevenzione, lavoratori di imprese edili, studenti degli istituti tecnici e professionali

PROGETTO 2 Tutela della salute e prevenzione degli infortuni nel comparto delle costruzioni Servizi Coinvolti: SPSAL - UOIAServizi Coinvolti: SPSAL - UOIA Partner esterni: Altri Enti di controllo (DPL, INAIL, INPS)Partner esterni: Altri Enti di controllo (DPL, INAIL, INPS) Polizie municipali Polizie municipali Tavolo provinciale Sicurezza sul lavoro Tavolo provinciale Sicurezza sul lavoro Associazioni datoriali e sindacali Associazioni datoriali e sindacali Scuola edile Scuola edile Istituti per geometri Istituti per geometri Gruppo regionale di riferimento: gruppo regionale edilizia dei SPSALGruppo regionale di riferimento: gruppo regionale edilizia dei SPSAL Disponibilità di finanziamenti dedicati: finanziamenti da proventi sanzioni 758Disponibilità di finanziamenti dedicati: finanziamenti da proventi sanzioni 758 Sinergie con programma regionale: piano regionale edilizia (DGR 691/2011)Sinergie con programma regionale: piano regionale edilizia (DGR 691/2011) Continuità con le attività in corso: progetto già avviato – previste azioni aggiuntiveContinuità con le attività in corso: progetto già avviato – previste azioni aggiuntive rispetto agli anni precedenti rispetto agli anni precedenti Criticità: collaborazione degli enti e degli istituti scolasticiCriticità: collaborazione degli enti e degli istituti scolastici

PROGETTO 3 Prevenzione degli infortuni derivanti dalle attrezzature di lavoro e dagli impianti soggetti a verifica periodica OBIETTIVI E AZIONI PRINCIPALI Il progetto intende contribuire alla prevenzione degli infortuni derivanti da attrezzature di lavoro e impianti soggetti a verifica e si articola nelle seguenti linee di attività: - incremento del numero di verifiche di alcune tipologie di impianti e attrezzature di lavoro, con particolare riferimento a quelle utilizzate in edilizia, agricoltura, sanità e a quelle installate in luoghi con pericolo di esplosione, nonché a quelle in precedenza non soggette a controllo periodico; - promozione della qualità e della omogeneità dei controlli attraverso l’elaborazione e l’adozione, previa formazione specifica ed aggiornamento degli operatori, di protocolli di verifica delle attrezzature di lavoro ed in particolare di quelle in precedenza non soggette a controllo periodico; - realizzazione di interventi di vigilanza sugli impianti elettrici nei cantieri edili, utilizzando modalità e strumenti condivisi; - miglioramento del livello di formazione dei manovratori di gru a torre e di gru su autocarro attraverso un’indagine, in collaborazione con le Scuole edili; - produzione e diffusione alle associazioni datoriali e sindacali di materiale informativo attinente alla sicurezza delle attrezzature di lavoro e degli impianti. Destinatari: datori di lavoro e lavoratori, figure della prevenzione, costruttori, rivenditori e installatori di attrezzature di lavoro, progettisti e installatori di impianti

PROGETTO 3 Prevenzione degli infortuni derivanti dalle attrezzature di lavoro e dagli impianti soggetti a verifica periodica Servizi Coinvolti: UOIAServizi Coinvolti: UOIA Partner esterni: Tavolo provinciale Sicurezza sul lavoroPartner esterni: Tavolo provinciale Sicurezza sul lavoro Associazioni datoriali e sindacali Associazioni datoriali e sindacali Gruppo regionale di riferimento: coordinamento direttori UOIA delle ASL della RegioneGruppo regionale di riferimento: coordinamento direttori UOIA delle ASL della Regione Disponibilità di finanziamenti dedicati: finanziamenti da proventi sanzioni 758Disponibilità di finanziamenti dedicati: finanziamenti da proventi sanzioni 758 Sinergie con programma regionale: piani annuali di lavoro delle UOIASinergie con programma regionale: piani annuali di lavoro delle UOIA Continuità con le attività in corso: parte delle attività sono già consolidate –Continuità con le attività in corso: parte delle attività sono già consolidate – sono previste alcune azioni aggiuntive sono previste alcune azioni aggiuntive rispetto agli anni precedenti rispetto agli anni precedenti Criticità: cambiamenti normativi (decreto 11/4/2011), collaborazione dei partner esterniCriticità: cambiamenti normativi (decreto 11/4/2011), collaborazione dei partner esterni

PROGETTO 4 Monitoraggio e contenimento del rischio cancerogeno di origine professionale OBIETTIVI E AZIONI PRINCIPALI Il progetto regionale diretto al monitoraggio e al contenimento del rischio cancerogeno di origine professionale prevede: - mappatura del rischio cancerogeno attraverso l’acquisizione di informazioni tratte dai registri degli esposti; - ricerca attiva dei casi ad alta frazione eziologica, attrraverso l’istituzione del registro regionale dei tumori dei seni nasali e paranasali (TuNS) afferente al ReNaTuNS e la partecipazione al sistema OCCAM -sensibilizzazione relativamente al tema dei tumori di origine professionale delle categorie professionali soggette all’obbligo di denuncia (MMG, medici ospedalieri, medici competenti). - azioni di vigilanza sulle aziende a rischio rischio cancerogeno, per verificare in particolare la valutazione dei rischi e l’adozione delle misure di prevenzione. Destinatari: lavoratori esposti ed ex-esposti a rischio cancerogeno, soggetti della prevenzione, medici competenti,MMG, medici ospedalieri

PROGETTO 4 Monitoraggio e contenimento del rischio cancerogeno di origine professionale Servizi Coinvolti: SPSALServizi Coinvolti: SPSAL Servizio epidemiologia - Registro tumori Servizio epidemiologia - Registro tumori Dipartimento cure primarie (formazione MMG) Dipartimento cure primarie (formazione MMG) Partner esterni: Istituto Tumori MilanoPartner esterni: Istituto Tumori Milano Gruppo regionale di riferimento: gruppo regionale Cancerogeni dei SPSALGruppo regionale di riferimento: gruppo regionale Cancerogeni dei SPSAL Disponibilità di finanziamenti dedicati: finanziamenti da proventi sanzioni 758Disponibilità di finanziamenti dedicati: finanziamenti da proventi sanzioni 758 Sinergie con programma regionale:Sinergie con programma regionale: Continuità con le attività in corso: progetto nuovoContinuità con le attività in corso: progetto nuovo Criticità: - difficoltà nella partecipazione al sistema OCCAMCriticità: - difficoltà nella partecipazione al sistema OCCAM - organizzazione attività ambulatoriale per l’approfondimento dei casi sospetti - organizzazione attività ambulatoriale per l’approfondimento dei casi sospetti - costruzione di una “rete” con MMG e medici ospedalieri - costruzione di una “rete” con MMG e medici ospedalieri

PROGETTO 5 Prevenzione delle patologie muscolo-scheletriche correlate al lavoro OBIETTIVI E AZIONI PRINCIPALI Il progetto si pone l’obiettivo di contribuire alla prevenzione delle patologie muscolo scheletriche lavoro-correlate attraverso due linee di intervento: -attivazione di un piano mirato di vigilanza finalizzato al miglioramento delle valutazioni del rischio e delle conseguenti misure di prevenzione, compresi la formazione specifica e l’addestramento - realizzazione di programmi di informazione rivolti ai diversi soggetti del sistema della prevenzione, con particolare riferimento a medici competenti, RSPP, RLS, di almeno 600 aziende del territorio regionale all’anno, da individuare nei comparti a maggior rischio. Destinatari: lavoratori, datori di lavoro, soggetti della prevenzione

PROGETTO 5 Prevenzione delle patologie muscolo-scheletriche correlate al lavoro Servizi Coinvolti: SPSALServizi Coinvolti: SPSAL Partner esterni:Partner esterni: Gruppo regionale di riferimento: gruppo regionale Ergonomia dei SPSALGruppo regionale di riferimento: gruppo regionale Ergonomia dei SPSAL Disponibilità di finanziamenti dedicati:Disponibilità di finanziamenti dedicati: Sinergie con programma regionale:Sinergie con programma regionale: Continuità con le attività in corso: progetto già avviato da tempo nella nostra ASLContinuità con le attività in corso: progetto già avviato da tempo nella nostra ASL Criticità: adesione dei destinatari ai programmi di informazioneCriticità: adesione dei destinatari ai programmi di informazione

PROGETTO 6 Formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro OBIETTIVI E AZIONI PRINCIPALI Il progetto si propone di promuovere il miglioramento dell’estensione e della qualità della formazione per tutti i soggetti operanti nei luoghi di lavoro, attraverso diverse linee di intervento: - realizzazione di uno specifico piano mirato di vigilanza finalizzato a verificare, con utilizzo di specifica check-list, l’adempimento agli obblighi formativi e la qualità della formazione realizzata nelle aziende, in almeno il 5% delle unità locali controllate. - realizzazione di interventi volti a promuovere la qualità della formazione attraverso l’emanazione di indicazioni regionali sulla qualità dei percorsi formativi “tradizionali” e in FAD e la realizzazione di specifici progetti a livello di Azienda USL. Destinatari: Lavoratori, datori di lavoro, soggetti della prevenzione

PROGETTO 6 Formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro Servizi Coinvolti: SPSALServizi Coinvolti: SPSAL Partner esterni: Tavolo provinciale Sicurezza sul lavoroPartner esterni: Tavolo provinciale Sicurezza sul lavoro Associazioni datoriali e sindacali Associazioni datoriali e sindacali Gruppo regionale di riferimento: gruppo regionale Formazione dei SPSALGruppo regionale di riferimento: gruppo regionale Formazione dei SPSAL Disponibilità di finanziamenti dedicati:Disponibilità di finanziamenti dedicati: Sinergie con programma regionale:Sinergie con programma regionale: Continuità con le attività in corso: progetto nuovoContinuità con le attività in corso: progetto nuovo Criticità:Criticità: ritardi nella definizione normativa dei contenuti minimi e delle modalità della formazione, collaborazione degli enti e delle parti sociali

Programma “La vigilanza e il controllo sui rischi presenti in ambienti di vita e di lavoro” Sono 4 i Progetti costitutivi del Programma: -Costruzione nei DSP di un nuovo Sistema Informativo sui luoghi di vita e di lavoro; -Riorientamento delle attività di valutazione preventiva (NIP) e di vigilanza/controllo alla luce delle modifiche del quadro normativo; - Ridefinizione delle metodologie di esercizio della funzione di vigilanza/controllo; - Sostegno all’attuazione del Programma attraverso la formazione e l’aggiornamento degli operatori.

Programma “Le relazioni tra Ambiente e Salute” PROGETTO 6 Regolamento REACH Prevenzione delle patologie da esposizione ad agenti chimici nei prodotti immessi sul mercato, commercializzati ed in uso