T&L Lezz. 16-…
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Precisazione Abbiamo specificato nella precedente lezione quando due orologi si dicono sincronizzati in un certo sistema di riferimento Vediamo in che modo possiamo sincronizzare due orologi in un sistema di riferimento A e B si trovano ad una distanza d. A segna 0 sul suo cronometro e manda un segnale luminoso a B, che deve rispondere immediatamente con un analogo segnale. Essendo nota la distanza d e la velocità della luce, B può calcolare che sono passati, supponiamo, t secondi da quando A ha inviato il segnale e aziona quindi il cronometro con la lancetta che segna t secondi e manda il segnale di ritorno ad A, che impiegherà t secondi a raggiungerli. Quindi A si vede arrivare il segnale di ritorno quando il suo cronometro segna 2t secondi. I due orologi sono quindi sincronizzati (in base alla definizione di sincronizzazione che abbiamo visto nella precedente lezione: il tempo di A al ritorno del segnale, 2t, è il doppio di quello di B, t, all’arrivo del segnale).
Relatività della simultaneità Einstein: non possiamo dare per scontato che c'è un tempo assoluto come assume Newton; il tempo è ciò che misurano gli orologi Sfruttando la costanza della velocità della luce, si definisce come si sincronizzano due orologi Simultaneità di e1 ed e2: i rispettivi orologi, sincronizzati in un certo sistema di riferimento, segnano la stessa ora. Ma il funzionamento di un orologio O è relativo al sistema di riferimento S: più veloce è S, più lento è O ("il tempo scorre più lentamente") Relatività della simultaneità: dipende dal sistema di riferimento e non abbiamo motivi per considerare un certo sistema privilegiato rispetto ad un altro.
Relatività della presentezza e delle altre A-proprietà Se non c’è accordo sulla simultaneità degli eventi non ci può essere accordo sulla presentezza Per me, nel mio sistema di riferimento, sono presenti tutti gli eventi simultanei a quello che sto facendo ora, per es. e1 Pe run altro osservatore, in un altro sistema di riferimento, sono presenti gli eventi simultanei a quello che lui sta facendo, e tra questi potrebbe non esserci e2 Analogamente per passatezza e futurità.
Relatività e teoria B Einstein alla vedova dell'amico Michele Besso, morto da poco: “Michele mi ha preceduto nel congedarsi da questo strano mondo. Questo non significa nulla … per noi che crediamo nella fisica, la differenza tra passato presente e futuro è solo un’illusione, per quanto testarda” (21 Maggio 1955) Analogamente nella teoria B, la differenza nelle A-proprietà è soggettiva Ma fila tutto così liscio in questo "flirt"? 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi6
Coni di luce Sono relativi a ciascun osservatore. Vediamo di cosa si tratta … 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi7
Cono di luce passato: io, Sirio e il treno Il mio cono di luce passato contiene tutti gli eventi che in linea di principio mi possono influenzare considerando che la velocità della luce è insuperabile [se si assume diversamente sorgono problemi] Inizio a cantare "valzer per un amore" al lume di una candela mentre vedo la stella Sirio e sento il fischio di un treno La partenza da Sirio dei fotoni che hanno raggiunto il mio occhio è nel limite estremo del mio cono di luce passato Dentro questo cono di luce c'è l'emissione del fischio del treno 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi8
Cono di luce futuro: io e Anna Il mio cono di luce futuro contiene tutti gli eventi che in linea di principio potrei influenzare considerando che la velocità della luce è insuperabile. i fotoni emessi dalla candela raggiungono Anna mentre apre una bottiglia di martini: Anna che apre la bottiglia è nel limite estremo del mio cono di luce futuro (potrei stare con lei mentre compie quell'azione se mi mettessi in viaggio alla velocità della luce) il mio canto raggiunge Anna mentre beve il martini. Anna che beve è all'interno del mio cono di luce futuro (potrei stare con lei mentre compie quell'azione se mi mettessi in viaggio alla velocità del suono) 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi9
Relatività e teoria B Se due eventi sono all'interno dei miei coni di luce, il loro ordine temporale è lo stesso per qualsiasi osservatore. Quindi, per chiunque: partenza fotoni da Sirio (che mi raggiungeranno mentre inizio a cantare) > emissione del fischio del treno (che mi raggiungerà mentre inizio a cantare) > io che inizio a cantare a lume di candela > Anna che apre il martini > Anna che beve il martini Questo piace molto ai teorici B. Ma... 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi10
La spedizione da Andromeda (esempio di Penrose) Se un evento è all'esterno dei miei coni di luce, la collocazione temporale che gli assegno è diversa da quella che gli assegnano altri osservatori Supponiamo che io e Anna camminiamo l'uno verso l'altra e ci incrociamo (abbiamo velocità relative differenti) Nella galassia di Andromeda (km dalla Terra), parte una spedizione verso la Terra. 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi11
Disaccordo sulle relazioni B! Per me la spedizione è già partita partenza da Andromeda < incontro tra me e Anna Per Anna deve ancora partire incontro tra me e Anna < partenza da Andromeda v. Penrose, The emperor's new mind, p /5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi12
Un problema per la teoria B? Ma per la teoria B, la realtà oggettiva del tempo consiste nell'ordinamento degli eventi in base a prima/dopo e Einstein non consente questo in senso assoluto La teoria di Einstein favorisce più che la teoria B la tesi (idealista) dell'irrealtà del tempo? E’ una situazione strana: certi eventi sono oggettivamente B-ordinati e altri no.
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Eternismo
A-Eternismo 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi16 PASSATO ORA FUTURO
Passatismo 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi17 PASSATO ORA
Presentismo 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi18 ORA
La teoria B (B-eternismo) PRIMA DOPO La presentezza è soggettiva: è presente ciò che è simultaneo al mio dire queste cose 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi19
Due problemi per l’eternismo In questa sezione sull’eternismo ci concemtremo su due questioni che suggersicono una distanza tra l’eternismo e il senso comune 1) l’eternismo sembra portare al quadridimensionalismo 2) l’eternismo sembra portare al «futuro chiuso» (questo tema verrà ripreso nella sezione sui futuri contingenti)
Perché il quadridimensionalismo? L’eternismo (di solito nella versione B) è spesso chiamato The Block theory Cosa c'è nel grande blocco? 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi21
5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi22
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Ma anche Socrate che beve la cicuta, e... 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi24
Quanti io ci sono? 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi25
La "worm theory" C'è una mia parte temporale dal dentista nel Maggio 2016 ho paura per... lui! Posso decidere che lui non ci vada? 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi26
Passiamo adesso alla questione del futuro chiuso. Perché l’eternismo porta al futuro chiuso?
Teoria B, Futuro chiuso e libero arbitrio La tesi del futuro chiuso implica la negazione del liberto arbitrio? Dipende Se si accetta l'essenzialità per il libero arbitrio del "avrebbe potuto fare diversamente", la risposta sembra essere: NO. (in che senso Caino avrebbe potuto non uccidere Abele, se l'evento dell'uccisione c'era già (esiste atemporalmente) prima di avvenire?) Se si accetta il compatibilismo, la risposta è sì: Caino ha agito liberamente nel senso che l'uccisione è causata da una sua volizione, dal suo carattere, ecc. Secondo il compatibilismo, il libero arbitrio è compatibile con il determinismo e con il fatalismo
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Presentismo
Borges Borges che incontra se stesso nel futuro: «L’altro», ne Il libro di sabbia «Borges e io» riguarda invece la distinzione tra parlare di sé in prima e in terza persona
Presentismo 5/5/14 - Seminario sul tempo per Liceo Classico di Jesi32 ORA
Definizione del presentismo (Necessariamente, sempre) esiste solo ciò che è presente Esistono solo enti presenti tutto ciò che esiste è presente Per ogni x, se x esiste allora x è presente Tutto è presente
I vantaggi del presentismo Il risparmio ontologico Sintonia con il senso comune cambiamento qualitativo e tridimensionalismo divenire assoluto Per fortuna è finita! L'argomento di Bourne: So di essere nel presente, ma come faccio a saperlo se non è vero il presentismo?
I problemi del presentismo Formulazione Conseguenze implausibili Fattori di verità Date Nomi propri orientati al passato Relazioni intertemporali Eventi dinamici Teoria della relatività
Il problema della formulazione del presentismo Anche se di solito viene presentato come un problema per il presentismo, si tratta di una questione più generale È stato messo in dubbio che il dibattito sul tempo sia metafisicamente sostanziale (per es. da Dorato) sulla base dell’idea che sia in fondo solo una disputa verbale che nasce dall’ambiguità del tempo verbale presente. Questo punto di vista può essere chiamato, seguendo Graziani, deflazionista. Per illustrarlo brevemente concentriamoci sul dissidio tra eternisti e presentisti. Gli uni sostengono (1) e gli altri (2): (1) esistono solo enti presenti (2) esistono enti passati, presenti e futuri.
Presentismo (1) esistono solo enti presenti Il deflazionista argomenta che il tempo verbale grammaticalmente presente “esistono” di queste frasi può essere inteso come indicante un riferimento esclusivo al momento dell’enunciazione, ossia come “esistono ora”, oppure senza un tale riferimento esclusivo, ossia come “sono esistiti, esistono ora o esisteranno”, ossia con un riferimento non solo al momento dell’enunciazione ma anche al passato e al futuro. Secondo la prima interpretazione, chiamiamola esclusiva, l’affermazione (1) è banalmente vera, perché tautologica. Secondo l’altra interpretazione, chiamiamola inclusiva, l’affermazione (1) è invece ovviamente falsa, perché, per esempio, sono esistiti dinosauri, che non esistono ora e non sono quindi enti presenti.
eternismo (2) esistono enti passati, presenti e futuri. l’interpretazione esclusiva, “esistono ora”, rende (2) ovviamente falsa, perché per esempio, ci sono enti passati (che sono esistiti) che non esitono ora (che non sono presenti) quali i dinosauri. l’interpretazione inclusiva, “sono esistiti, esistono ora o esisteranno”, rende (2) banalmente vera perché è tautologico affermare che sono esistiti, esistono ora, o esisteranno, enti passati presenti e futuri: gli enti passati sono esistiti, quelli presenti esistono ora e quelli futuri esisteranno.
deflazionismo Secondo il deflazionista, quindi, sia il presentista che l’eternista difendono o una tesi banalmente vera oppure una ovviamente falsa e se appaiono in disaccordo sono impegnati in una disputa puramente verbale, perché, supponiamo, il presentista seleziona l’interpretazione esclusiva ed è quindi convinto di dire il vero, mentre l’eternista seleziona l’interperetazione inclusiva ed è quindi convinto a sua volta di dire il vero. I deflazionisti hanno spesso chiamato tensionale l’interpretazione esclusiva e atensionale quella inclusiva. Ma se può essere appropriato chiamare tensionale l’interpretazione esclusiva, non lo è chiamare atensionale quella inclusiva perché, come ha notato Oaklander (2008b, vedi mio libro p.115), l’interpretazione inclusiva è tensionale tanto quanto quella inclusiva. Un’espressione infatti è usata tensionalmente quando presuppone un implicito riferimento al momento presente (Graziani quindi propone di chiamarla tensionale disgiuntiva).
La soluzione Per rendere il dibattito sostanziale, bisogna riconoscere che il tempo verbale presente possa essere inteso come completamente scevro da ogni riferimento temporale (Oaklander, Graziani) e quindi tale da meritarsi la qualifica di atensionale; e inoltre che questo tempo verbale atensionale sia utilizzabile da tutti i partecipanti al dibattito. Seguendo Graziani, possiamo ammettere che un tale uso del tempo verbale presente è comprensibile sulla base dell’analogia con il fatto che noi possiamo descrivere un evento o affermare che qualcosa esista senza specificare dove l’evento occorra o dove sia situato l’ente del quale affermiamo l’esistenza. Analogamente, possiamo utilizzare il tempo verbale presente per affermare l’esistenza di un ente o di enti di un certo genere predicare in una maniera neutrale rispetto alla collocazione temporale. (nel mio libro ho sostenuto che il presentista possa rifiutarsi di accettare una predicazione atensionale. In effetti un tale punto di vista sembra essere quello di Prior. Così facendo però il presentista rifiuta la possibilità di contrapporsi ai suoi rivali all’interno di un linguaggio condiviso)
Per disambiguare e segnalare l’uso atensionale di un verbo (o più in generale di un predicato), possiamo usare l’avverbio “atensionalmente” oppure il pedice “a”. Disambiguando in questo modo, il presentista difende la tesi (1a) esistono a solo enti presenti mentre l’eternista difende la tesi (2a) esistono a enti passati, presenti e futuri.
presentismo (1a) esistono a solo enti presenti La tesi (1a) non è tautologica come (1) nell’interpretazione esclusiva (ossia tensionale) e quindi non è banalmente vera, perché ci informa che tutto ciò che esiste, tout court, esiste nel tempo in quanto collocato nel presente (e quindi implicitamente nega, per esempio, che vi siano a dinosauri nell’inventario ontologico).
eternismo (2a) esistono a enti passati, presenti e futuri. Analogamente (2a) non è banalmente vera, perché ci informa che esistono, tout court, enti che sono temporali in quanto collocati nel passato, nel presente o nel futuro.