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Transcript della presentazione:

COMMENTA QUESTA FRASE SCRITTA DA ALTRI RAGAZZI A GHERARDO COLOMBO: “ A CASA, A SCUOLA, DAPPERTUTTO ABBIAMO UN SACCO DI REGOLE DA RISPETTARE. QUALCHE VOLTA NON CI SEMBRA DI ESSERE LIBERI...” E' proprio vero, a volte sembra di essere in una bolla infinita di regole che ci soffocano con la loro densità e le loro infinità. A volte dobbiamo non rispettarle per essere liberi da ogni regola. A volte vorrei proprio non ascoltare e la mia mente mi dice quando buttare qualcuno tra le spine e quando no. Ma le regole le devo rispettare solo così si può vivere in serenità e in tranquillità altrimenti regnerebbe il caos e l'odio e non glielo dobbiamo permettere. CRISTIAN MASTROMARINO

RACCONTA COME E' ANDATA L'ESPERIENZA DI IERI Ieri pomeriggio noi alunni di 3° e 4° abbiamo provato a fare un'ora senza regole e un'ora con le regole, svolgendo attività di religione pensate dalla mia classe il giorno prima. Le attività erano tre : una scenetta, tanti anagramma di parole e un disegno di Gesù su un cartellone; questa esperienza l'abbiamo fatta perché volevamo provare come ci si sente senza regole. La prima ora senza regole non siamo riusciti a far la scenetta, quindi abbiamo provato a fare l'anagramma ma era rimasto troppo poco tempo, sicché abbiamo proposto il gioco di disegnare Gesù e ci siamo divisi in due gruppi : uno doveva disegnare Gesù e uno le ali, con i suoi insegnamenti Ma non c'erano regole, allora tutti giocavano e non ascoltavano. Insomma senza regole c'era tantissima confusione e non si riusciva a lavorare, infatti non abbiamo concluso niente. Con le regole è andata un po' meglio; siamo riusciti a fare la scenetta con i vari personaggi : Noè, Dio, le coppie di animali, i pesci, l'arca... Il gioco dell'anagramma siamo riusciti a finirlo con il mimo delle parole più difficili, per il cartellone di Gesù non c'era più tempo. Io penso che senza regole non si potrebbe vivere in pace e in serenità perché ieri c'era un caos totale. Tutto ribaltato e tutto in confusione, non vivrei più senza regole. GLORIA GOVI

IL NOSTRO COMUNE Dopo l'incontro con il vicesindaco, che è venuto a scuola un giorno a rispondere a tutte le nostre domande sulle regole che fanno funzionare il Comune di Temù, abbiamo pensato di realizzare anche nella nostra classe un piccolo Comune. Abbiamo eletto il Sindaco, votando la persona che secondo noi era più adatta a svolgere questo importante compito, poi insieme abbiamo assegnato i vari incarichi per riuscire a far funzionare meglio la nostra classe : il segretario, l'addetto alla biblioteca, l'addetto all'ambiente-aula, l'incaricato di organizzare le attività per la ricreazione e il giudice. Una volta alla settimana facciamo un consiglio di classe dove discutiamo tutti insieme se ci sono stati dei problemi e facciamo delle proposte per risolverli. Il nostro motto, proposto dal Sindaco, è questo : “ SE DECIDIAMO INSIEME LE COSE VANNO MEGLIO”! CLASSE TERZA

TESTO DELL'INCONTRO CON GHERARDO COLOMBO SCRIVO QUELLO CHE PENSO Giovedì 27 ottobre abbiamo incontrato Gherardo Colombo, lui ci ha spiegato cos'è la Costituzione, ci ha detto che è un insieme di regole che servono per vivere meglio. Nella Costituzione ce ne sono tantissime e ci ha fatto un esempio: la Costituzione è come una mela che contiene i semi ( i semi sono le regole e la mela è la Costituzione). Le regole si dividono in DIRITTI e DOVERI e sono fatte in modo che rispettino tutti i tipi di CITTADINI di qualsiasi RAZZA, RELIGIONE, LINGUA E COLORE ( articolo 3). Il rispetto è la parola più importante, è quella che ci fa sentire uguali, tutti allo stesso modo davanti alla legge. Gherardo Colombo, l'ex magistrato, ha detto che non ci sono diritti se non ci sono doveri e che quindi per far andar bene la GIUSTIZIA dobbiamo rispettare entrambi ed iniziare ad impegnarci fin da bambini. (continua)

Il suo nuovo compito è quello di visitare le scuole per spiegare ai bambini la Costituzione perché “NON BISOGNA CRESCERE SOLO CON L'ETA' MA ANCHE CON IL CERVELLO” così diventeremo persone MATURE. Ha anche detto che per poter SCEGLIERE nella vita bisogna SAPERE, è per questo che si mette a disposizione dei ragazzi e apprezza il fatto che le nostre insegnanti l'hanno invitato qui a Temù. Mi è piaciuto ascoltarlo, le cose che diceva erano collegate ai cartelli e disegni che abbiamo fatto a scuola con le insegnanti. Per esempio andare a scuola è un DIRITTO e anche un DOVERE fino a quando si hanno 16 anni. I DOVERI TUTTI HANNO I DOVERI TUTTI RISPETTERANNO ALICE COCCHI

SCELGO UN DIRITTO/DOVERE E CON IL MIO COMPAGNO INVENTO UNA FILASTROCCA IN RIMA Il bowling è un'attività perfetta, io e i miei compagni vorremmo giocarci un'oretta. Vorrei giocare a scala quaranta e vincere questi punti: ottocentoquaranta. Giochiamo e giochiamo tutto l'anno, non ci sarà alcun affanno!!! Con tutti i miei compagni posso chiacchierare, non devo litigare, ma mi devo divertire in compagnia e riprendere la lezione in allegria !!! ANGELO SANDRINI

DIRITTO Con un libro leggo e scrivo sul quaderno mi descrivo. Con la mia penna rossa scrivo titoli alla riscossa. Per fare un lavoretto o un cartellone devo avere il materiale a disposizione. DOVERE Per realizzare un cartellone devo usare il materiale con precauzione: biro, colle, gomme,astucci in ogni posto alla fine ogni oggetto è ben riposto. ELISA ZANI Se a scuola voglio lavorare i blocchi logici devo utilizzare e se un cubo voglio disegnare insieme lo potremmo realizzare, basta avere matita e righello e per colorare uso un pastello. Ora che il cubo è ultimato tutto il materiale va sistemato: i blocchi logici nel loro scatolone, matita e righello nella giusta posizione. DIRITTO e DOVERE sono importanti: dobbiamo ricordarlo tutti quanti. SAMANTHA PAOLI