Didattica Speciale: codici del linguaggio logico e matematico TERZA LEZIONE 23 GENNAIO 2016 Prof. Ivan Di Pierro Pedagogista Clinico e Giuridico

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Didattica Speciale: codici del linguaggio logico e matematico TERZA LEZIONE 23 GENNAIO 2016 Prof. Ivan Di Pierro Pedagogista Clinico e Giuridico UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

DISPRASSIA PERCHE’ PARTIRE DALLA DISPRASSIA? -FORNISCE UNA CORNICE NEUROLOGICA FUNZIONALE A VARI DISTURBI; -AMPLIA LA VISIONE CLINICA DEI PROBLEMI PIU’ COMUNI DELL’ETA’ EVOLUTIVA; -CONSENTE DI RIFORMULARE IL QUADRO CLINICO DI ALCUNE SINDROMI

DISPRASSIA PRASSIA: azione motoria finalizzata ed organizzata

DISPRASSIA Dal greco praxis = azione, Disprassia = azione disturbata. Condizione non sempre distinta dall’aprassia. Disorganizzata esecuzione di azioni, di movimenti organizzati e volontari pur in assenza di impedimenti organici o di deficit sensoriali.

DISPRASSIA Disturbo qualitativo, disordine di sequenze di azioni nei contesti spaziali e temporali. Oggi è distinta in: -ideativa ove è turbata l'ideazione del gesto e risulta alterata la giusta successione dei movimenti; -Ideo-motoria, come disordine esecutivo, ove il gesto è mentalmente concepito ma non si ha la capacità di porlo in atto.

DISPRASSIA Interessa la motricità di ogni tipo: motorio, oculo-motorio, linguistico, di pensiero, lettorio, scrittorio, grafo-motorio, del calcolo orale, dell’organizzazione spazio-temporale in genere.

DISPRASSIA Si accompagna a lentezza, difficoltà negli automatismi motori rapidi, nell’integrazione sensoriale e nella grafo-motricità, letto-scrittura e calcolo.

DISPRASSIA Generalmente l'aprassia/disprassia si deve a lesioni cerebrali. Allorché presente durante l’infanzia si qualifica come disprassia evolutiva. La disprassia come disabilità primaria, in assenza di altre patologie o deficit manifesta: Sintomi Primari e Sintomi Secondari

DISPRASSIA A - Sintomi primari, disturbi a carico di: scioltezza, fluidità, equilibrio, coordinamento, sequenze motorie, grafo-motorie, spogliarsi-vestirsi, slacciare-allacciare, manipolare, infilare, incastrare, ecc., percezione ed esecuzioni di sequenze ritmiche, imitazione di gesti e movimenti. B - Sintomi secondari, associati: disorganizzazione motoria, impaccio motorio, dislateralità, disturbi spazio-temporali, disturbi del linguaggio. Vedi aprassia, disgrafia, dislessia, disordine, funzioni esecutive, oculo-motricità, optometria, prassia, scrittura, sinestesia.

MANCINISMO E DISPRASSIE

DSA E DISCALCULIA I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) si riferiscono a disturbi dell’apprendimento, in quanto registrazione, comprensione e memorizzazione degli stimoli (non disturbi della conoscenza) non riconducibili a conseguenze, o forme derivate di altri disturbi o patologie.

DSA E DISCALCULIA Sono specifici nel senso di primari o essenziali, non nel senso di settoriali. Essi non dipendono da insufficienza mentale, né da scarsa motivazione, né da disturbi percettivi, né da disturbi semantici o simbolici (fonologici), né da scorrette procedure didattiche, come a lungo ritenuto.

DSA E DISCALCULIA I DSA costituiscono una sindrome integrata nella quale convergono sempre gli stati di dislessia, disgrafia e discalculia.

DSA E DISCALCULIA A volte i DSA compaiono in compresenza (co-morbilità) con disturbi del linguaggio (logopatie), disturbi dell’attenzione ed iperattività (ADHD), altri disturbi neuro-motori. Ad attente valutazioni cliniche, i soggetti interessati da DSA esibiscono sempre l’interessamento di molteplici aree funzionali umane, vi insistono infatti: – dislessia; – disgrafia; – discalculia; – disordini motori; – disprassie;

DSA E DISCALCULIA – disordini percettivi (coordinativi, sequenziali, di sintesi percettive, inseguimento percettivo); – disordini linguistici (coordinativi, sequenziali); – disordini spaziali; – disordini temporali; – forme di disordine della lateralità1; – disordini della memoria; – disordini delle funzioni esecutive generali; – ecc.

SINDROME 5D Dislessia Disgrafia Discalculia DisprassiaDislateralità

DSA E DISCALCULIA In sintesi, i DSA constano di una sindrome: specifica (primaria, essenziale) qualitativa, integrata, parzialmente pervasiva, neuro-motoria, Disprassica. Riconosciamo nei DSA una disprassia sequenziale.

LA DISCALCULIA Nelle condotte scolastiche degli allievi discalculici (quindi disprassici, dislaterali, dislessici e disgrafici) si riscontrano primariamente i seguenti tratti: - difficoltà, -lentezza generale, -esitazioni, -errori specifici o selettivi.

SINTOMI PRIMARI DELLA DISCALCULIA Esitazioni ed errori in:

LE AREE DELLA MATEMATICA AREA PRE-NUMERICA AREA NUMERICA AREA DEL CALCOLO AREA DEI PROBLEMI MATEMATICI AREA DELLA GEOMETRIA E DELLA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

AREA PRE-NUMERICA – Organizzazione spaziale. – Organizzazione temporale. – Ordinamenti (per altezza, lunghezza, colore, ecc.). – Discriminazione delle quantità (pochi-tanti, uno-molti, vuoto, di più-di meno.....). – Corrispondenze. – Competenze simboliche.

AREA NUMERICA Costruzione del numero 1. Associazione di simboli a quantità. 2. Associazione di numeri a quantità. 3. Posizionatura del numero nella linea. 4. Individuazione del uno-di-più e uno-di-meno. 5. Movimento nella linea dei numeri. Lettura e scrittura di numeri 1. Riconoscimento di simboli numerici. 2. Scrittura di numeri (numeri speculari, numeri scritti dal basso in alto). 3. Lettura di numeri di una o due cifre (inversioni di posizioni). 4. Scrittura di numeri di una o due cifre (inversioni di posizioni). 5. Traduzione in cifre di quantità verbali (es. ventitrè = 32, duecentrotredici = 231). 6. Traduzione numerica di quantità verbali (un paio, duecoppie, mezzadozzina....).

AREA DEL CALCOLO Calcolo orale Percezione della quantità al colpo d’occhio. Contare intuitivo. Contare. Ordinamento di quantità. Ordinamento di numeri. Movimento nella linea dei numeri. Numerazioni orali. Addizioni orali. Sottrazioni orali. Partizioni orali.

AREA DEL CALCOLO Calcolo scritto Numerazioni scritte. Incolonnamento di operazioni. Posizionatura di riporti Posizionatura di prestiti. Direzione spaziale del calcolo. Senso spaziale del calcolo. Tavoladellemoltiplicazioni. Conteggio di addizioni o sottrazioni. Tavola delle moltiplicazioni. Comprensione dello zero in numeri.

AREA DEI PROBLEMI MATEMATICI Comprensione del testo di problemi Comprensione generale del testo. Traduzione dei dati verbali in dati numerici (un paio, due coppie, mezza dozzina...). Comprensione sequenziale di domande. Isolamento di dati inessenziali. Pianificazione del processo di risoluzione di problemi

POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE LIEVE Numerazione progressiva e regressiva con esitazioni ed inciampi, tendenza della predizione, modesti errori nella scrittura di numeri sotto dettatura, lieve disordine spazio-temporale nell’incolonnamento e nella memorizzazione di tabelline, combinazioni e fatti numerici, lieve difficoltà nelle procedure del calcolo scritto e nella soluzione di problemi, buona disponibilità al compito, sensibilità metacognitiva presente.

POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE MEDIA Numerazione progressiva e regressiva lenta e con inciampi, errori, sostituzioni, inversioni di numeri, disordini spazio- temporali nell’incolonnamento e nella memorizzazione di tabelline, combinazioni e fatti numerici, alternanza di predizioni ed interruzioni, discontinua comprensione delle procedure del calcolo scritto e della soluzione di problemi, scarsa disponibilità al compito, sensibilità metacognitiva accentuata.

POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE GRAVE Numerazione progressiva e regressiva con interruzioni e blocchi, perdurante inversione di numeri, netti disordini spazio- temporali nell’incolonnamento e nella memorizzazione di tabelline, combinazioni e fatti numerici, alternanza di predizioni ed interruzioni, scarsa comprensione delle procedure del calcolo scritto e della soluzione di problemi, fuga dal compito, forte sensibilità metacognitiva.

POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE RADICALE Numerazione progressiva e regressiva costantemente interrotta, errori globali, assenza di predizione, gravi disordini spazio- temporali, difficile comprensione delle procedure del calcolo scritto e della soluzione di problemi, fuga dal compito, forte sensibilità metacognitiva.

POSSIBILI DIFFICOLTA’ MATEMATICHE NON APPREZZABILE Rifiuto del compito, assenza del calcolo.