Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO I processi educativi dell'adulto Rif. Knowles M., Holton.

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Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO I processi educativi dell'adulto Rif. Knowles M., Holton E., Swanson R. (2008), Quando l’adulto impara, Franco Angeli, Milano, Parte I (Capitoli 1-5) Rif. Ferrari F. (2013), Gli indicatori di performance nell’organizzazione, Franco Angeli, Milano (Capitoli 1, 2, 3,4)

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Alcuni spunti di riflessione per cominciare Quali fattori sono cruciali per l’apprendimento in età adulta? Se comprendeste di più il modo in cui gli adulti imparano, come usereste questa conoscenza?

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Esplorare la teoria dell’apprendimento Perché? Se non avete dubbi sulla qualità dell’apprendimento nella vostra organizzazione, se siete sicuri che sia la migliore possibile, vi suggerisco di alzarvi e andar via Altrimenti, potreste farvi alcune domande: –Come posso migliorare la mia efficacia come formatore? –Quali sono le implicazioni che le teorie dell’apprendimento hanno per il mio ruolo?

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Cos’è una teoria? ‘Una teoria semplicemente spiega che cosa sia un dato fenomeno e come funzioni (Torraco, 1997)’ ‘Ogni atto gestionale si fonda su assunzioni, generalizzazioni ed ipotesi – cioè su una teoria (McGregor, 1960)’ ‘Poche persone, a parte i teorici, si eccitano per le teorie. Le teorie, come le verdure e il golf alla televisione, non scatenano reazioni emotive nelle persone. La maggior parte delle teorie, eccetto quelle rivoluzionarie (Newton, Darwin, Einstein) fanno semplicemente il loro lavoro dietro le quinte (Torraco, 1997)’ Non c’è niente di più pratico di una buona teoria, Kurt Lewin

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Cos’è l’apprendimento? Esercitazione: 3 verbi per descriverlo

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Può essere: Assimilare Memorizzare Interiorizzare RICEZIONE

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Può essere: Capire Comprendere Intuire PENETRAZIONE COGNITIVA

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Può essere: Scoprire Cercare Provare AZIONE

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Può essere: Applicare Risolvere OPERAZIONE

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Chi agisce sulla base di un’unica, implicita idea dell’apprendimento, adotterà sempre il medesimo approccio ai problemi! ATTENZIONE

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Apprendimento Cambiamento duraturo di conoscenze, abilità, atteggiamenti, in seguito ad un’esperienza

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Esercitazione: Come disegno l’apprendimento?

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO

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Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Apprendimento e cambiamento Formazione e apprendimento L’apprendimento implica un cambiamento L’apprendimento può essere solo inferito L’apprendimento è lo sviluppo di competenze Apprendimento programmato e crescita spontanea Apprendimento come processo e come prodotto

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Approcci diversi Skinner: controllo e modellamento Bruner: crescita, sviluppo delle competenze e realizzazione di potenzialità Rogers: la psicologia umanistica; coinvolgimento personale, auto-iniziazione, pervasività, valutazione da parte del discente, il significato come essenza Maslow: realizzazione di sé Gagnè e gli apprendimenit specifici: abilità motorie, comunicazione verbale, abilità intellettuali, strategie cognitive, atteggiamenti

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Teorie dell’apprendimento Teorie comportamentiste/connessioniste Teorie cognitiviste/gestaltiste Modelli riduzionisti Modelli olistici

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Modelli riduzionisti Thorndike: risposta casuale e automatica allo stimolo; legame stimolo S – risposta R; l’insegnante controlla S e ricompensa R; leggi dell’idoneità, dell’esercizio e dell’effetto Pavlov: stimolo incondizionato, riflesso incondizionato; stimolo condizionato, riflesso condizionato Condizionamento operante: il rinforzo; l’estinzione; la differenziazione La psicologia si fonda sull’osservabile (o, per alcuni, anche inferibile); no all’introspezione

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Modelli olistici Dewey: il funzionalismo. Apprendimento funzionale alla risoluzione di problemi Tolman: comportamento intenzionale e finalizzato Gestalt: apprendimento per introspezione; leggi della prossimità, della somiglianza, della chiusura, della continuità Lewin e la Teoria di campo C f(P, A); l’individuo immerso in uno spazio vitale; la valenza:; le dinamiche di gruppo e l’apprendimento

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Approccio fenomenologico Combs, Gooding –Una persona agisce alla luce di ciò che è reale e che è in relazione con il suo Sé al momento dell’azione –L’apprendimento è un processo di scoperta delle proprie relazioni con le persone, le cose, le idee; –La partenza è la percezione di un’inadeguatezza nel sistema di relazioni (spazio fenomenico) –Non è prevedibile un limite all’apprendimento

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Piaget e Bruner Bruner: tre processi quasi simultanei: –Acquisizione di nuove informazioni –Trasformazione per adattarle a nuovi compiti –Valutazione dell’adeguatezza Piaget: il pensiero appare dopo lo sviluppo del linguaggio. Ciò implica stadi evolutivi: –Funzione simbolica –Operazioni mentali concrete –Pensiero concettuale

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO L’andragogia

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO In principio non era la pedagogia Per molti anni, l’adulto è stato trascurato in favore dei bambini (pedagogia) Ma all’inizio, non era così: Confucio, Cristo, Aristotele, Socrate, Platone, Cicerone insegnavano agli adulti In Europa, nel VII sec., le scuole preparavano al sacerdozio, quindi l’approccio era l’indottrinamento Alla fine della Prima Guerra Mondiale si riscopre l’interesse per il discente adulto

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Due indirizzi di ricerca Indirizzo scientifico: indagini per verificare la capacità di apprendimento dell’adulto Indirizzo artistico: indagine sulle modalità di apprendimento dell’adulto

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Le assunzioni chiave di Lindeman 1.Gli adulti sono motivati ad apprendere quando esperiscono bisogni ed interessi che l’apprendimento potrà soddisfare 2.L’orientamento verso l’apprendimento degli adulti è centrato sulla vita reale 3.L’esperienza è la fonte più ricca di apprendimento 4.Gli adulti hanno un profondo bisogno di essere autonomi 5.Le differenze interindividuali crescono con l’età

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Sviluppi successivi a Lindeman Dualismo Nuova Formazione vs. formazione tradizionale ‘Guadagnare e vivere’ come operazioni simultanee: l’Apprendimento in Situazione Far sì che la vita di gruppo degli adulti assuma una valenza formativa per i membri ‘Lasciate che sia la classe a fare il lavoro’ Nel 1940, ormai, si sapeva già tutto…

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Opzioni metodologiche Addestramento: compiti (abilità) conoscenze predefinibili con precisione (standardizzate) Al ruolo: come un certo insieme di attività viene svolto (discrezionalità) Aperta (o di processo): metacompetenze, cambiamento organizzativo E-learning; FAD; aula; autoformazione Affiancamento; aula; situated learning Aula; situated learning; training on the job

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO L’ampia famiglia del training-on-the-job Affiancamento tradizionale Tutoring Mentoring Situated learning Tante etichette, ma alcuni concetti-base condivisi… Learning by doing Workplace learning Apprendistato duale …

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Principi della formazione sul lavoro Destinatari ‘reali’ Unità di tempo e luogo Competenze contestuali Contributo ‘a bordo campo’ del formatore

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Situated learning Riflessioni teoriche a partire dagli anni ’20 del secolo scorso (Vigotskji e la Psicologia Culturale) Enfasi sull’apprendimento più che sull’insegnamento Critica ai modelli formativi scolastici Comunità di pratiche (Wenger)

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Critiche ai modelli usuali Le pratiche formative proposte in azienda riproducono, in peggio, il modello scolastico, senza legami con teorie e modelli di apprendimento e senza attenzione al contesto; C’è una prevalenza di un punto di vista formale nello studio dei contesti di lavoro, sbilanciato sui piani macro (socio-economico) oppure micro (individuale e clinico), senza attenzione alle pratiche sociali; I metodi di analisi del lavoro tradizionali trascurano i contesti in cui le attività si svolgono Cfr. ZUCCHERMAGLIO C. (1996), Vygotskij in azienda. Apprendimento e comunicazione nei contesti lavorativi, Carocci, Roma

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Contesto formativo vs. contesto reale Contesto formativo ad hocContesti quotidiani reali Cognizione individualeCognizione condivisa Attività mentale puraManipolazione degli strumenti Manipolazione di simboli o metaforeRagionamento contestualizzato Apprendimento di principi generaliCompetenze situate nei contesti Cfr. RESNICK L.B. (tr.it. 1995), Imparare dentro e fuori la scuola, in C. PONTECORVO, A.M. AJELLO, C. ZUCCHERMAGLIO (a cura di), I contesti sociali dell’apprendimento, LED, Milano

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Apprendere mentre si lavora L’acquisizione di conoscenze e abilità è un aspetto centrale anche nei sistemi non disegnati esplicitamente per tale scopo Ciò che un individuo apprende è legato alla natura delle attività in cui è coinvolto Tutti i sistemi di competenze sono formati sulle pratiche sociali condivise da quel particolare gruppo sociale Il formatore aiuta a progettare curricula situati e porta un contributo diretto nella situazione Cfr. SCRIBNER S. (tr.it. 1995), Lo studio dell’intelligenza al lavoro, in C. PONTECORVO, A.M. AJELLO, C. ZUCCHERMAGLIO (a cura di), I contesti sociali dell’apprendimento, LED, Milano

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO In principio era la pedagogia Il bisogno di sapere: per essere promossi Il concetto di Sé: una personalità dipendente Il ruolo dell’esperienza: poco valore. La trasmissione dei contenuti come base della metodologia La disposizione ad apprendere: tutto ciò che dice il docente, acriticamente Orientamento verso l’apprendimento: centrato sui contenuti della disciplina La motivazione: cause esterne (voto, pressione dei genitori)

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO …poi forse verrà una Nuova Formazione Adulto: definizione biologica, legale, psicologica (la più importante) Bisogno di sapere: prima di impegnarsi, si vuole sapere perché. Far prendere coscienza del bisogno di apprendere. Far scoprire il divario tra situazione attuale e desiderata Concetto di sé: responsabile delle proprie azioni. Bisogno di essere trattato come persona autonoma. Il problema del transfert nella formazione degli adulti Il ruolo delle esperienze: pluralità di pregressi da valorizzare. Le risorse per l’apprendimento sono già ‘comprese’ nel discente. L’adulto non fa esperienza, è la sua esperienza Disposizione ad apprendere: ciò che si ha bisogno di sapere per affrontare le situazioni reali Orientamento verso l’apprendimento: sulla vita reale, sui compiti, sui problemi Motivazione: esterna ma soprattutto interna (crescita professionale, autostima, autorealizzazione)

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Teorie dell’insegnamento

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Gagnè e le otto funzioni componenti della situazione formativa 1.Presentare lo stimolo 2.Dirigere l’attenzione e altre attività di apprendimento 3.Fornire un modello per la prestazione finale 4.Fornire suggerimenti esterni 5.Guidare la direzione del pensiero 6.Indurre il transfer delle conoscenze 7.Valutare i risultati dell’apprendimento 8.Fornire un feedback Tutto ciò vuol dire giocare a fare gli dei…

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Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Apprendere nelle organizzazioni ‘…come lo strumento più importante per un insegnante è il suo stesso comportamento, per un’organizzazione il più efficace strumento di influenza sia il suo stesso comportamento’ (Knowles, 2005, p. 116)

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO DimensioniCaratteristiche Organizzazioni staticheOrganizzazioni innovative StrutturaRigida - molta energia spesa per mantenere dipartimenti e comitati permanenti; rispetto per la tradizione, per la costituzione e per lo statuto dell'organizzazione. Gerarchia - rispetto della catena di comando. Ruoli rigidamente definiti. Legata alla proprietà. Flessibile - notevole uso di task- forces a tempo determinato; facile spostamento dei confini dipartimen- tali; disponibilità a cambiare lo statuto e ad allontanarsi dalla tradizione. Legami multipli basati sulla collaborazione funzionale. Flessibilità nella definizione dei ruoli. Autonoma dalla proprietà. AtmosferaCentrata sui compiti, impersonale. Fredda, formale, riservata. Sospettosa Centrata sulla persone, sollecita. Cordiale, informale, intima. Fiduciosa

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO ElementoApproccio pedagogicoApproccio andragogico 1.Preparare i discenti Minimo impegnoFornire informazioni Preparare alla partecipazione Aiutare a sviluppare aspettative realistiche Iniziare a pensare ai contenuti 1.Clima Orientato verso l'autorità Formale Competitivo Rilassato, fiducioso Rispettoso Informale, caldo Collaborazione, sostegno Apertura e autenticità Umanità 1.Pianificazione Da parte dell'insegnanteMeccanismo di progettazione condivisa (discenti e facilitato re) 1.Diagnosi dei bisogni Da parte dell'insegnanteAttraverso valutazione condivisa

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO ElementoApproccio pedagogicoApproccio andragogico 1.Formulazione degli obiettivi Da parte dell'insegnanteAttraverso una negoziazione condivisa 1.Progettazione Logica della materia Unità di contenuto Scandita secondo la disposizione ad apprendere Unità per problemi 1.Apprendimento Tecniche di trasmissione dei contenuti Tecniche basate sull'esperienza (ricerca) 1.Valutazione Da parte dell'insegnanteRipetizione condivisa della diagnosi dei bisogni Valutazione condivisa del programma

Materiale didattico a cura di: [FILIPPO FERRARI]: CORSO: METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE DELL’ADULTO Per approfondire FERRARI F., EMILIANI E. (2010), Lo sviluppo delle competenze. Fondamenti teorici ed esperienze pratiche per l’apprendimento di una professione, Carocci, Roma FRACCAROLI F., VERGANI A. (2004), Valutare gli interventi formativi, Carocci, Roma GHERARDI S., NICOLINI D. (2004), Apprendimento e conoscenza nelle organizzazioni, Carocci, Roma LAVE J., WENGER E. (tr.it. 2006), L’apprendimento situato. Dall’osservazione alla partecipazione attiva nei contesti sociali, Erickson, Trento PONTECORVO C., AJELLO A.M., ZUCCHERMAGLIO C. (a cura di), I contesti sociali dell’apprendimento, LED, Milano. VIGOTSKIJ L. (tr. it. 1990), Pensiero e linguaggio, Laterza, Bari ZUCCHERMAGLIO C. (1996), Vygotskij in azienda. Apprendimento e comunicazione nei contesti lavorativi, Carocci, Roma