1990 1963 1973 1978 Il Regolamento CEE n. 2081/92 Il Regolamento CE n. 1107/96 Regolamento CE n. 510/06 ( nuovo simbolo DOP )

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IL SOCIO E LA COOPERATIVA
Advertisements

LA QUALITA’ DEI PRODOTTI ALIMENTARI
La responsabilità sociale nel sistema agroalimentare: opportunità, strumenti e criticità a cura di Nicoletta Saccon Mantova , 9 novembre 2011.
Lo sviluppo del Progetto Capitale umano nei mercati territoriali Fondo di perequazione /09/2010Unioncamere Emilia-Romagna.
Adempimento dell’obbligo d’istruzione (D.M. n°139 del 22/08/2007)
RITRACCIABILITA’ NELLA FILIERA AGROALIMENTARE
VALUTAZIONE POR FSE Bologna, 31 gennaio 2008 Programma Operativo Regionale FSE Ob Comitato di Sorveglianza.
Welfare State “Sistema sociale basato sull’assunzione da parte di uno stato politico di responsabilità primarie per il benessere sociale e individuale.
COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
IL BIANCO E IL ROSSO. La politica nel territorio Quante Italie? Nord-Ovest competitività tra i partiti elettorato poco ideologizzato, più disponibile.
Il consorzio Creare sinergie, in ambito sociale, sostenibili economicamente e ambientalmente.
Il bilancio di sostenibilità della Camera di Commercio di Milano
L'alternanza scuola - lavoro.
Dott. Mauro Scattolini – Confcooperative Marche - Fedagri
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
CHIUSURA PROGETTO COACHING & PERFORMANCE BOARD VENDITE
Etichettatura & Made in Italy
Perché????. Ospedaletto Summonte Mercogliano primaria Secondaria 1° grado infanzia Secondaria 1° grado infanzia primaria Secondaria 1° grado.
IL TITOLO DI STUDIO IN USCITA DAL NOSTRO ISTITUTO E’ QUELLO DI DIPLOMATO PERITO TECNICO IN AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA.
Il concetto di competenza nella scuola dell’infanzia alla luce delle Nuove Indicazioni per il Curricolo Maila Pentucci.
I.I.S.S.DE PACE a.s MPI Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Direzione Generale A cura di Augenti de judicibus.
Sperimentazione Autonoma Operatore Servizi della Nautica OPEN Classi III ITC Cattaneo.
Gita a Torino della 2B SALONE DEL GUSTO.
L’AZIENDA Appunti a cura di.
Sapori italiani nel mondo
Il marchio AGRIQUALITA’
1 Irene Annunzi - Dipartimento di Produzioni Animali Seminario 18 maggio 2006 LINDUSTRIA ALIMENTARE La regolamentazione volontaria a supporto della qualità
OBBIETTIVI STRATEGICI DEL PROGETTO
ACQUACOLTURA IN ORBETELLO
Creazione di un Paolo Mori Compagnia delle Foreste Osservatorio sul Lavoro in Bosco.
Analisi della qualità nella filiera dellacquacoltura e della pesca nella Provincia di Grosseto e valutazioni preliminari alla costituzione di un marchio.
La comunicazione di un profilo territoriale a scopo turistico Corso di laurea specialistica in Editoria e Comunicazione Multimediale a.a. 2006/2007 Tesi.
Il Piano per la ricerca e l’innovazione: priorità e linee di azione
Costituzione del Centro Commerciale Naturale COMUNE DI ATZARA
1 Michellone Giancarlo Allo stato attuale i contenuti del presente documento non impegnano ancora il Project Manager e non riflettono necessariamente la.
Un futuro da formare Inclusione Sociale: diritto per tutti, dovere di tutti Ferrara, 4 luglio 2008 Contributo degli Enti di Formazione 1. Una questione.
1 Le DOP E IGP in Piemonte Moreno SOSTER Responsabile “Programmazione e valorizzazione del sistema agro-alimentare”
Roma, 7 marzo 2006 impresa.gov: un nuovo modello di rapporto tra imprese e PA, R. Alterisio impresa.gov.it un nuovo modello di rapporto tra imprese e PA.
IL CONTESTO PROBLEMA OCCUPAZIONALE, PROBLEMA DI QUALITÀ IL CONTESTO PROBLEMA OCCUPAZIONALE, PROBLEMA DI QUALITÀ Il livello di performance basso: I giovani.
L'archivio si racconta Bologna 9 dicembre 2009 Gabriele Bezzi Responsabile della Conservazione Polo Archivistico Regionale.
Progetto Welfare C onsorzio di S ervizi P edemontano.
La Cascina Maiocca si trova a Mediglia a due passi da Milano, è immersa nella natura, ideale per chi è alla ricerca di momenti di benessere.
Sfide 2004 Buone prassi e trasferibilità nelle politiche di sviluppo del territorio Maurizio Sorcioni Responsabile comunicazione di Italia Lavoro s.p.a.
GAL GIAROLO srl Stazzano (Al). OBIETTIVO STRATEGICO: Integrare le realtà territoriali favorendo il flusso di risorse all’interno dell’area e valorizzarne.
Il marketing del territorio
Le cooperative in Lombardia oggi Oltre cooperative in Lombardia cooperative sociali attualmente registrate nell’Albo regionale 2 milioni sono.
Progetto "La Cultura delle Donne per una Coltura EcoSOStenibile" proposto dai Club Bergamo e Bolzano-Bozen Destinatarie : produttrici di eccellenze alimentari,
Guida alla lettura del Piano aggiornamento 17 aprile 2014 Piano della Performance
1 Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Confindustria.
SOCIAL GREEN ECONOMY. Dalla riqualificazione alla rigenerazione favorire una crescita economica socialmente responsabile ed etica e contribuire ad invertire.
Torino, 5 Ottobre 2009 Il Programma dell’intervento Dott. Giorgio Risso – Responsabile CPI Settimo Torinese.
Lezione N° 1 L’AZIENDA: Nozioni Introduttive
Territorio e Urbanistica
Profilo TURISMO. Turismo Competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico Competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici.
IISS“Ettore Bolisani”
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
L’impresa e la società Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva L’impresa e la società.
Corso di Diritto Amministrativo dei Beni Culturali Avv. Prof. Gianmarco Carozza Terza Lezione.
La cooperazione per lo sviluppo delle aree rurali L’eredità Leader+ Barbara Zanetti LEADER+ - Le reti e la cooperazione tra le aree rurali del Mediterraneo.
Abiti da Volo e da Terra Aprile La GW&F Company, ha deciso di cogliere la sfida progettando divise professionali da lavoro del personale aeroportuale,
Presentazione Cosef Ottobre CoSEF - Consorzio Universitario per gli studi economici e finanziari Indice 1.Chi siamo; 2.Soci fondatori; 3.Soci Ordinari.
Maura Striano Università degli Studi di Napoli Federico II.
Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria Corso di Diritto dei mercati agroalimentari Docente titolare: Dott. Roberto.
Formazione Segretari di Zona: La nuova stagione Coldiretti al servizio della Filiera Agricola Italiana Argomento: Il ruolo del Segretario di Zona nel programma.
COMPETENZE DI CITTADINANZA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Per la promozione di attività di formazione, di qualificazione dell’aggiornamento docenti, dell’offerta formativa e della didattica, di incremento delle.
La Cooperazione Toscana Capitalizzare e Innovare per Crescere «Una rete di sentieri naturalistici e culturali che legano comunità e territori (area transfrontaliera.
ESP II Export Service Parma Seconda edizione Rif. P.A /PR Approvato con delibera n. 592 del 07/07/2006.
Corso Economia Aziendale-Lez.02 1 Economia Aziendale – 2008/09 Il profilo soggettivo dell’ impresa Oggetto della Lezione.
Transcript della presentazione:

Il Regolamento CEE n. 2081/92 Il Regolamento CE n. 1107/96 Regolamento CE n. 510/06 ( nuovo simbolo DOP )

4.987 allevamenti 128 macelli 161 aziende produttrici lavoratori nel settore

La scelta di sottoporsi: - alle regole produttive previste dal disciplinare; - al sistema di controllo e certificazione; - alla vigilanza;

I suini devono essere nati, allevati e macellati nelle 10 regioni del centro e nord Italia. Il suino destinato a divenire Parma, deve: essere macellato oltre i 9 mesi di età e pesare almeno 150 Kg

Le funzioni di controllo e di certificazione sono svolte dall’Istituto Parma Qualità ente autonomo e indipendente, riconosciuto dal Mipaaf

Codice allevatore Mese di nascita Provincia di provenienza

Sigla identificazione macello

Mese e anno inizio lavorazione

Sigla aziendale

Il processo di certificazione di ogni fase della filiera rende il Parma un prodotto rintracciabile e controllato

Come ogni fase della lavorazione, anche l’affettamento e il confezionamento avvengono solo ed esclusivamente nella zona tipica di produzione e solo in presenza degli ispettori dell’Istituto Parma Qualità

Le caratteristiche della vaschetta del pre-affettato sono riportate nel disciplinare di produzione Il triangolo nero rappresenta il 25% della superficie dell’intera confezione.

In questo modo le aziende produttrici garantiscono: - la GENUINITÀ del prodotto; - la TRASPARENZA dei soggetti coinvolti; - una METODOLOGIA produttiva precisa; - la SERIETÀ dell’intero sistema. LE 4 PAROLE CHIAVE DI QUESTA GIORNATA

SVILUPPO perché il sistema non è una nicchia irrilevante di mercato, ma favorisce: - la crescita economica - delle opportunità professionali - un ampliamento progressivo delle possibilità - una “localizzazione” sana in un contesto di globalizzazione selvaggia

DEL TERRITORIO perché il vincolo al territorio “umano, geografico e sociale” è necessario (garantito per legge!) e coinvolge vari livelli: - economico; - sociale (stili di vita – valori di riferimento – ecc.); - urbanistico; - ambientale; - culturale (valorizzazione della tradizione).

È sviluppo RESPONSABILE perché è fondato sulla GESTIONE COLLETTIVA DI UN BENE COMUNE - la DOP, come bene comune - gestita collettivamente attraverso il CONSORZIO

La DOP non è un marchio privato, monopolio di uno o di pochi, è invece un BENE-VALORE COMUNE di un intero territorio, dei suoi abitanti (operatori), delle comunità, del tessuto sociale, di una tradizione. Un bene “aperto”, disponibile a tutti coloro che entrano a far parte di questo contesto “territoriale”.

La DOP è un diritto senza “proprietario”! È un casus juridicus perché, appunto, non è previsto un titolare né individuale, né collettivo di tale diritto. Ecco perché possiamo dire che è un BENE COMUNE

Il sistema della DOP permette uno sviluppo RESPONSABILE in quanto gestito COLLETTIVAMENTE. Intendo la RESPONSABILITA’ come capacità: - di rispondere, di entrare in dialogo e di interagire; - di riconoscersi in RELAZIONE; - di rispondere delle conseguente del proprio agire.

La RESPONSABILITA’ dello sviluppo è dunque legata alla capacità di RELAZIONE, cioè di: - Scegliere - Progettare - Operare INSIEME guardando oltre i singoli interessi

È questa l’esperienza del Consorzio, costituito dalle aziende produttrici che, INSIEME, cercano di promuovere e tutelare al meglio quel BENE COMUNE rappresentato dal prosciutto di Parma e gli interessi collettivi, ben più ampi dei singoli interessi individuali, ad esso connessi.

In questo modo, come comparto, cerchiamo di partecipare alla sviluppo del nostro territorio in particolare proponendo: - un modo di fare impresa e di produrre “in qualità”; - un sviluppo ambientale rispettoso e di “basso impatto”; - una crescita urbanistica che sappia integrare il valore della bellezza e della tradizione; - uno stile di vita “sostenibile” che permetta di “gustare” le nostre eccellenze.