1 IL PATTO DI STABILITA ’ INTERNO A cura Settore Finanze e Programmazione Comune di Castelfranco Emilia, 16 gennaio 2010
2 La disciplina del patto è contenuta nel Decreto Legge 112/2008 Il decreto Legge 112/2008 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri in data 18/06 e pubblicato sul supplemento della GU del 25/06/2008. E ’ stato convertito con la legge 133/2008, pubblicata sul supplemento ordinario della GU 196/L del 21/08/2008.
3 La normativa sul patto di stabilita ’ interno contenuta nel D.L. 112/08 è stata successivamente modificata, sia dalla Legge Finanziaria 2009 che da alcuni decreti legge fra i quali i pi ù importanti sono i seguenti : D.L.n.5 del 10/2/2009 -D.L. n.78 del 1/7/2009
4 PATTO DI STABILITA ’ INTERNO I soggetti obbligati: Le province I comuni con popolazione superiore ai abitanti (al 31 dicembre 2007) Estensione: Nell ’ art. 23-bis del D.L. 112/08 viene previsto che le norme sul patto di stabilit à riguardano anche i soggetti affidatari diretti di servizi pubblici locali a rilevanza economica (a seguito di regolamento da emanare). Poi l ’ art. 19, comma 1 del D.L. 78/09 estende il principio prevedendo l ’ assoggettamento alle regole del patto delle societ à pubbliche a partecipazione pubblica totale o di controllo: - che siano titolari di affidamenti diretti di servizi pubblici locali senza gara; - che svolgano funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale n é commerciale; - che svolgano attivit à nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica. Esclusione: Comunit à montane Unioni di comuni I comuni con meno di abitanti I Comuni concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica nella seguente misura (che corrisponde a circa il 25% della complessiva manovra dello stato): milioni di euro per il 2009 milioni di euro per il 2010 milioni di euro per il 2011
5 Articolo 77 - bis PATTO DI STABILITA ’ INTERNO PER GLI ENTI LOCALI Al fine di determinare gli specifici obiettivi di saldo finanziario da realizzare neL triennio , conteggiati con il metodo della competenza mista, si applicano al saldo 2007 percentuali di miglioramento (se il saldo è negativo) o peggioramento (se il saldo è positivo) diverse a seconda che l ’ ente abbia rispettato o meno il patto nel 2007 come di seguito riportato: ENTI ADEMPIENTI NEL 2007 ENTI INADEMPIENTI NEL 2007 ENTI CON SALDO 2007 POSITIVO PEGGIORANO IL SALDO del 10% nel 2009 e nel 2010, 0% nel 2011 STESSO SALDO ENTI CON SALDO 2007 NEGATIVO MIGLIORANO IL SALDO del 48% nel 2009, del 97% nel 2010 e del 165% nel 2011 MIGLIORANO IL SALDO del 70% nel 2009, del 110% nel 2010 e del 180% nel 2011
6 A titolo informativo, nel 2007, su 2069 Comuni soggetti al patto di stabilit à, 269 non lo hanno rispettato (pari al 13%). Le inadempienze sono articolate in modo differenziato sul territorio nazionale:
7 IL COMUNE DI CASTELFRANCO EMILIA NEL 2007 HA RISPETTATO IL PATTO CONSEGUENDO UN SALDO NEGATIVO Quindi nel triennio deve migliorare il saldo delle seguenti percentuali: 48,00 % nel ,00 % nel ,00 % nel 2011
8 IL CALCOLO DEL SALDO SALDO FINANZIARIO (IN TERMINI DI COMPETENZA MISTA) SOMMA ALGEBRICA DEGLI IMPORTI RISULTANTI DALLA DIFFERENZA TRA ACCERTAMENTI E IMPEGNI ( PER LA PARTE CORRENTE) E DALLA DIFFERENZA TRA INCASSI E PAGAMENTI (PER LA PARTE IN CONTO CAPITALE) AL NETTO DELLE ENTRATE DERIVANTI DALLA RISCOSSIONE DI CREDITI E DELLE SPESE DERIVANTI DALLA CONCESSIONE DI CREDITI. Si parla di “ competenza mista ” perch é il saldo considera: Per la parte corrente impegni e accertamenti Per la parte conto capitale incassi e pagamenti
9 Entrate Sono comprese nel saldo del patto le entrate dei titoli: 1- entrate tributarie 2- entrate da trasferimenti correnti 3- entrate extratributarie 4- cat.1 entrate da alienaz., e cat entrate da trasferimenti di capitale Sono escluse dal saldo le entrate: del titolo 4- cat. 6 riscossioni di crediti derivanti da applicazione dell ’ avanzo di amministrazione del titolo 5 – Entrate derivanti da accensione di prestiti del titolo 6 - servizi per conto terzi
10 Spese Sono comprese nel saldo del patto le spese dei titoli: 1 - spese correnti 2- spese in conto capitale, escluse le spese per concessione di crediti Sono escluse dal saldo del patto le spese dei titoli: 2 - int.10 concessione di crediti 3 - spese per rimborso di prestiti 4 - spese per servizi per conto di terzi
11 Confronto fra saldo del patto e bilancio Non tutte le entrate e le spese del bilancio del comune confluiscono nel calcolo del saldo del patto di stabilita ’ Le entrate e spese correnti confluiscono nel saldo per l ’ importo rispettivamente accertato e impegnato, mentre le entrate e spese in conto capitale vi confluiscono per l ’ importo rispettivamente incassato e pagato Quindi l ’ ente può avere difficolta ’ a rispettare il patto anche se ha le risorse necessarie a raggiungere il pareggio di bilancio
12 Considerando la “rigidità” della spesa corrente, saranno i pagamenti in conto investimenti, se finanziati con prestiti e/o avanzo di amministrazione, ad essere particolarmente problematici. ESEMPI DI CALCOLO DEL SALDO COMUNE CHE HA RISPETTTATO IL PATTO 2007 CON SALDO DI COMPETENZA MISTA POSITIVO PEGGIORATO DEL 10% = OBIETTIVO 2009 COMUNE CHE HA RISPETTTATO IL PATTO 2007 CON SALDO DI COMPETENZA MISTA NEGATIVO OBIETTIVO MIGLIORATO DEL 48% = - 520
13 VOCI DA ESCLUDERE DALLE ENTRATE SIA NEL CALCOLO OBIETTIVO SIA NEI SALDI ANNUALI ART. 77 BIS COMMA 8 DEL D.L.112/08 Le risorse che derivano dalla cessione di azioni o quote di societ à operanti nel settore dei servizi pubblici locali o dalla vendita di patrimonio immobiliare, non sono considerate agli effetti del patto di stabilit à interno, se destinate alla realizzazione di investimenti infrastrutturali o alla riduzione del debito. L ’ ART.7-QUATER, COMMA 9 LETT.A), DEL D.L. 5/2009 (CONV. NELLA L. 33/09) HA ABROGATO IL COMMA 8 DELL ’ ART.77 BIS, STABILENDO AL COMMA 10 QUANTO SEGUE: Restano invariate le previsioni di saldo e di entrata e di spesa degli Enti Locali che abbiano approvato i bilanci di previsione alla data del 10 marzo Questi enti, tuttavia, hanno la facolt à di rideterminare l ’ obiettivo utilizzando gli effetti derivanti dall ’ abrogazione del comma 8 dell ’ art.77 bis del D.L.112/08.
14 VOCI DA ESCLUDERE DALLE SPESE 2009 Pagamenti effettuati nel 2009 a titolo di spese in conto capitale in conto residui nella misura massima pari al 4% dei residui per spese di investimento in essere al (art. 9-bis coma 1 del D.L. 78/2009) (pari per Cast.E. a ,67) Pagamenti per spese di investimento e impegni per spese correnti per la tutela della sicurezza pubblica nonch é interventi temporanei e straordinari di carattere sociale immediatamente diretti ad alleviare gli effetti negativi della straordinaria congiuntura economica sfavorevole destinati a favore di lavoratori e imprese … (art. 7 – quater c.1 lett.c) D.L. 5/2009), nel limite di spesa complessivo di 150 milioni di euro
15 VOCI DA ESCLUDERE DALLE SPESE 2009 NEI LIMITI DEGLI IMPORTI AUTORIZZATI DALLA REGIONE DI APPARTENENZA: Pagamenti in conto residui relativi a spese per investimenti effettuati nei limiti delle disponibilit à di cassa a fronte di impegni regolarmente assunti Pagamenti per spese in conto capitale per impegni gi à assunti finanziate dal minor onere per interessi conseguente alla riduzione dei tassi di interesse sui mutui o alla rinegoziazione dei mutui stessi, se non gi à conteggiati nel bilancio di previsione (comma 1, lett. a) e b) dell ’ art.7-quater del D.L. 5/09)
16 Condizioni per richiedere alla Regione di modificare il proprio obiettivo per consentire all ’ ente maggiori pagamenti in conto capitale: Aver rispettato il patto di stabilit à interno nell ’ anno 2007 Avere un rapporto n° dipendenti/n°abitanti inferiore alla media nazionale individuata per classe demografica Aver registrato nel 2008 impegni per spesa corrente, al netto delle spese per adeguamenti contrattuali del personale dipendente, compreso il segretario com., di ammontare non superiore a quello medio corrispondente registrato nel triennio
17 SISTEMA PREMIANTE L ’ art. 77/bis comma 23 introduce un sistema premiante per gli enti virtuosi. Se l ’ intero comparto degli EE.LL. raggiunge l ’ obiettivo, gli enti virtuosi potranno goderne. Potranno escludere dal computo del saldo finanziario un importo pari al 70% della differenza tra il saldo conseguito dagli enti inadempienti e l ’ obiettivo assegnato. Saranno individuati 2 indicatori con apposito decreto. Il premio sar à attribuito applicando una funzione lineare della distanza di ciascun ente virtuoso dal valore medio degli indicatori individuato per classi demografiche.
18 Decreto interminister.Econ./Interno sull ’ applicaz.del sistema di premialit à Il 70% della differenza tra saldo conseguito dai comuni inadempienti e obiettivo progr. assegnato nel 2008 ammonta a ,00 euro Viene attribuito in base a due Indicatori: –Grado di autonomia finanziaria = (entrate tit. I + III)/entrate tit. I+II+III –Grado di rigidit à strutturale = Spese per personale + Rimb. di prestiti (quota cap. e inter.) /entrate tit. I+II+III
19 Il Comune di Castelfranco beneficia della premialit à per euro ,00 Nel 2008 aveva un grado di autonomia finanziaria = 74,47% (super. Al 63,4% previsto per la fascia demografica di apparten.) Nel 2008 aveva un grado di rigidit à strutturale pari a 27,89% (inf.al 40,6% previsto per la fascia demografica di appart.)
20 Altre voci da escludere in entrata e spesa: Le risorse correnti e in conto capitale provenienti dallo stato a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza (art. 77 bis, comma 7-bis introdotto dall ’ art. 2, c.41 lett.b) l.203/2008) Le risorse correnti e in conto capitale acquisite da altri enti o soggetti pubblici o privati per fronteggiare eventi sismici dell ’ Abruzzo (art. 6, c.1 lett. p) d.l. 39/2009)
21 INCIDENZA DEL PATTO SULLA FORMAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISONE Il rispetto del patto di stabilit à è requisito di legittimit à del bilancio di previsione. Il bilancio di previsione deve essere approvato nel rispetto delle regole del patto. Le previsioni di entrata e di spesa di parte corrente unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrate e spese in conto capitale, al netto delle riscossioni e delle concessioni di crediti, devono garantire il rispetto delle regole previste. A tal fine gli enti locali sono tenuti ad allegare al bilancio un apposito prospetto. Il prospetto allegato deve dimostrare il rispetto degli obiettivi. Il patto deve essere rispettato anche in sede di variazione di bilancio. Non è pi ù possibile l ’ approvazione del bilancio di previsione non rispettoso dei vincoli con l ’ intento di provvedere alle modifiche in corso di esercizio. In sede di contrazione di nuovi mutui l ’ ente deve allegare apposita certificazione attestante il rispetto del patto.
22 PENALIZZAZIONI PREVISTE PER IL MANCATO RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA ’ : Riduzione dei trasferimenti ordinari trasferiti dal Ministero dell ’ Interno per un importo pari alla differenza tra saldo programmatico e saldo reale (comunque in misura non superiore al 5%). Divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, comprese le stabilizzazioni, le assunzioni a tempo determinato, il ricorso a contratti di somministrazione, il conferimento di co.co.co. e la stipula di contratti di servizio con privati che possono costituire forme di elusione di tali divieti. Dall ’ anno successivo al mancato rispetto del patto, l ’ importo annuale degli impegni di spesa corrente non può superare quello annuale minimo dei corrispondenti impegni effettuati nell ’ ultimo triennio. Riduzione del 30% dell ’ indennit à di funzione (Sindaco, Presidente della Provincia, Assessori e Presidente del Consiglio) e dei gettoni di presenza ai consiglieri, rispetto all ’ ammontare risultante al 30 giugno 2008, a far data dal 1 gennaio 2009 e sospensione fino al 2011 della possibilit à di incremento delle indennit à previste dal testo unico 267/00 Non è possibile ricorrere ad indebitamento per il finanziamento di investimenti.
23 Il monitoraggio è semestrale (anzich é trimestrale come in precedenza). Entro il 31 luglio e il 31 gennaio dell ’ anno successivo (entro 30 giorni dalla fine del periodo di riferimento) l ’ ente deve trasmettere al Ministero dell ’ Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, le informazioni. La mancata trasmissione del prospetto dimostrativo degli obiettivi programmatici costituisce inadempimento al patto di stabilit à. Entro il termine perentorio del 31 marzo dell ’ anno successivo, l ’ Ente deve trasmettere al Ministero dell ’ Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, una certificazione sottoscritta dal rappresentante legale e dal responsabile del servizio finanziario. In caso di mancato invio l ’ ente viene ritenuto inadempiente al patto. In caso di invio ritardato l ’ ente non può procedere ad assunzione di personale a qualsiasi titolo nonch é alla stipulazione di contratti che si configurino come elusivi al divieto di assunzione.
24 Calcolo degli obiettivi per Castelfranco E. Dati 2007 in migliaia Entrate correnti /tit.I, II, III accertate Entrate titolo IV incassate A) TOTALE ENTRATE FINALI Spese correnti (tit.I) impegnate Spese in conto capitale (tit.II) pagate B) TOTALE SPESE FINALI (A – B) SALDO DI COMPETENZA MISTA miglioramento: per il 2009 (48%) = per il 2010 (97%) = per il 2011 (165%)= Gli obiettivi , pari al saldo 2007 pi ù il miglioramento sono: 2009 = = = 3123
25 FINE