SOCIOLOGIA URBANA I processi di destandardizzazione del mercato del lavoro e le conseguenze sociali del fenomeno Seminario 28 Aprile 2011 Mosolino

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SOCIOLOGIA URBANA I processi di destandardizzazione del mercato del lavoro e le conseguenze sociali del fenomeno Seminario 28 Aprile 2011 Mosolino

Flessibilità Vs. precarietà: gli effetti della destandardizzazione del lavoro sulle biografie dei lavoratori atipici Lavoro atipico e rilevanza sociale del fenomeno Precarietà esistenziale: schiacciamento sul presente Precarietà professionale: impossibilità di cumulare competenze Precarietà economica: discontinuità reddituale Precarietà sociale: vengono meno elementi di stabilità spaziale e relaz.

LAVORO ATIPICO RIENTRANO NELLA CATEGORIA DI LAVORO ATIPICO TUTTI QUEI LAVORI SVOLTI CON TIPOLOGIE CONTRATTUALI DIVERSE DA QUELLA STANDARD, A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO. NEL LAVORO ATIPICO MANCA UNO O PIU’ CARATTERI DEL MODELLO DI LAVORO STANDARD: CONTRATTO A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO, SUBORDINAZIONE AD UN SOLO IMPRENDITORE, INTEGRAZIONE IN UN’ORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA, IMPEGNO A TEMPO PIENO, PROTEZIONE LEGISLATIVA E/O CONTRATTUALE.

La realtà del call center rappresenta un ambito di notevole diffusione dei contratti atipici, sostituendo il vecchio “posto fisso” delle fabbriche fordiste

Flessibilità e precarietà AMBIGUITA’ CONCETTUALI DA RISOLVERE

I MOLTEPLICI VOLTI DELLA FLESSIBILITA’ DEREGOLAMENTAZIONE DELLE NORME A TUTELA DELL’IMPIEGO E’ più flessibile quel mercato del lavoro in cui vi siano minori vincoli al licenziamento dei lavoratori e minori vincoli all’assunzione

I MOLTEPLICI VOLTI DELLA FLESSIBILITA’ FLESSIBILITA’ SPAZIALE Riguarda la collocazione fisica dell’attività lavorativa, ovvero la previsione di diverse sedi in cui può essere prestata l’attività lavorativa; questo accade, ad esempio, per il cosiddetto telelavoro;

I MOLTEPLICI VOLTI DELLA FLESSIBILITA’ FLESSIBILITA’ TEMPORALE Concerne la variazione dell’orario di lavoro, ovvero la diminuzione o l’aumento delle ore lavorate rispetto all’orario standard (straordinari, ricorsi ai contratti part-time, concedi e sabbatici),così come la possibile variazione rispetto alla collocazione temporale delle prestazioni lavorative (lavoro domenicale, turni

I MOLTEPLICI VOLTI DELLA FLESSIBILITA’ FLESSIBILITA’ RETRIBUTIVA Si riferisce alla possibilità di dare incentivi premi di produttività, di predisporre schemi di compartecipazione agli utili o, più in generale, alla possibilità di ricorrere a politiche di moderazione salariale a livello nazionale, locale o aziendale;

I MOLTEPLICI VOLTI DELLA FLESSIBILITA’ FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA Riguarda l’organizzazione interna del lavoro, attraverso la variazione dei contenuti delle prestazioni lavorative (mansioni e compiti assegnati ai lavoratori);

I MOLTEPLICI VOLTI DELLA FLESSIBILITA’ FLESSIBILITA’ RELATIVA ALLE PROCEDUREDI AVVIAMENTO AL LAVORO E DI ASSUNZIONE DEI LAVORATORI Si riferisce alle misure di liberalizzazione e di semplificazione amministrativa del collocamento dei lavoratori afferenti alle varie categorie professionali. Questa forma di flessibilità si è affermata nel corso del tempo attraverso l’allentamento dei vincoli relativi alle modalità di selezione e di assunzione dei lavoratori da parte dei datori di lavoro …

I MOLTEPLICI VOLTI DELLA FLESSIBILITA’ … QUINDI LA FLESSIBILITA’ CONCERNE MOLTEPLICI ASPETTI DEL RAPPORTO DI LAVORO. ESSA NON E’ IN SE STESSA NEGATIVA …………

PRECARIETA’ Rischio per il lavoratore di non riuscire a provvedere nel medio periodo al proprio sostentamento attraverso il mercato del lavoro o la protezione sociale 1)ASSENZA DI CONTINUITA’ OCCUPAZIONALE 2)INADEGUATO LIVELLO DI PROTEZIONE SOCIALE 3)ASSENZA DI GARANZIA DI REDDITO ADEGUATO …

IL COMPLICATO RAPPORTO TRA FLESSIBILITA’ E SICUREZZA IL CONCETTO DI FLEXICURITY …

TEORIE SULLA FLESSIBILITA’ FLESSIBILITA’ COME RISORSA FLESSIBILITA’ COME RISORSA FLESSIBILITA’ COME PRECARIZZAZIONE

LA DESTANDARDIZZAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO UNA RISPOSTA ALL’EUROSCLEROSI

DISUGUAGLIANZE SOCIALI E LAVORO NON STANDARD NUOVE FORME DI DISPARITA’ E NUOVI RISCHI IN UN MERCATO DEL LAVORO ATIPICO

LE CARATTERISTICHE DELL’ATIPICITA’ NEL SUD ITALIA (IL CASO DI NAPOLI) Gli “atipici” meridionali sono esposti a una maggiore vulnerabilità per i seguenti motivi: Nel Mezzogiorno il lavoro atipico rappresenta raramente, in misura ridotta rispetto al Nord, un canale di accesso alle occupazioni standard, ovvero a lavori più stabili e tutelati (bassa percentuale di “transito”); questo si verifica anche su un arco temporale più esteso … Laddove il mercato del lavoro e il contesto economico sono più dinamici, è più probabile che l’erogazione della prestazione lavorativa secondo modalità atipiche sia frutto di una scelta congiunta tra datore e lavoratore, piuttosto che una decisione esclusivamente del datore ed un ripiego per il lavoratore, come accade nei contesti economici meno dinamici come quello napoletano

LE CARATTERISTICHE DELL’ATIPICITA’ NEL SUD ITALIA (IL CASO DI NAPOLI) 3. Oltre alla non transizione, in tempi brevi, verso un lavoro standard, il lavoratore atipico meridionale può andare incontro ad una minore continuità nella prestazione lavorativa e ad essere esposto ad una più elevata probabilità di attraversare un prolungato periodo di disoccupazione o di lavoro nero (Isfol 2003). 4. Pur essendo vero che l’universo degli atipici è costituito soprattutto da donne e da giovani in Italia come in Europa, è altrettanto vero che nel Mezzogiorno, dove le donne e i giovani pesano maggiormente sulla quota degli atipici rispetto alle altre ripartizioni, le forme di lavoro atipico con un più elevato grado di tutela – il lavoro a tempo determinato e il part-time – sembrerebbero riservate agli uomini.

Progetto fotografico Job Discount : un centinaio di lavoratori atipici fotografati insieme alla loro scadenza come un prodotto di supermercato

Bibliografia Altieri G. (a cura di) (2009), Un mercato del lavoro atipico, Ediesse, Roma. Barbieri P., Scherer (2005), Le conseguenze sociali della flessibilizzazione del mercato del lavoro in Italia, in Stato e Mercato n. 2 Berton F., Richiardi M., Sacchi S. (2009), Flex-insecurity: perché in Italia la flessibilità diventa precarietà, Il Mulino, Bologna. Cimaglia M.C., Corbisiero F., Rizza R. (2009), Tra imprese e lavoratori: una ricerca sul lavoro non standard in Italia, Bruno Mondatori, Milano Cutuli G. (2008), Lavoro atipico e salari: una discriminazione nascosta nel mercato del lavoro italiano, in Polis n. 3/2008. Gallino L. (2007), Il lavoro non è una merce, Laterza, Roma. Paci M. (2007), Nuovi lavori, nuovo welfare. Sicurezza e libertà nella società attiva, Il Mulino, Bologna.