Comunicazione è Relazione 18/2/2014. DOVE ERAVAMO RIMASTI …

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Transcript della presentazione:

Comunicazione è Relazione 18/2/2014

DOVE ERAVAMO RIMASTI …

Gli strumenti della GP 1.Distinguere i fatti dalle interpretazioni 2.I 6 livelli dell’esperienza comunicativa 3.La Consapevolezza 4.L’osservazione fenomenologica 5.La comunicazione descrittiva 6.L’ascolto relazionale o attivo 7.Dare e ricevere il feedback 1.Distinguere i fatti dalle interpretazioni 2.I 6 livelli dell’esperienza comunicativa 3.La Consapevolezza 4.L’osservazione fenomenologica 5.La comunicazione descrittiva 6.L’ascolto relazionale o attivo 7.Dare e ricevere il feedback

6. L’Ascolto relazionale o attivo Caratteristiche del buon ascoltatore: Sintonia emotiva o Empatia Postura frontale e rilassata Frequenti segnali di feedback Attenzione ai Segnali Non Verbali

Un ultimo aspetto della Comunicazione non Verbale Video Intervento di Amy Cuddy a TED 2012 – Edimburgh Scotland Il linguaggio del corpo influenza il modo in cui gli altri ci vedono, ma può anche cambiare il modo di vedere noi stessi. La psicologa sociale Amy Cuddy mostra come "posture di forza" possano influire sulla nostra produzione di testosterone e cortisolo e, quindi, sul nostro stato mentale, modificando le nostre possibilità di avere successo. Per la visione collegarsi al link:

PROSEGUIAMO APPROFONDENDO IL CONCETTO DI FEEDBACK …

Feedback come Restituzione Il rispecchiamento emotivo La tecnica della verbalizzazione dell’emozione consiste nell’ascolto e nell’utilizzare il nome dell’emozione che provo o che ho compreso che l’altro sta provando. Se è usata bene è uno strumento comunicativo che ci fa saltare per qualche attimo nei panni dell’altro.

Feedback come Restituzione Il rispecchiamento emotivo 1.«Giovanna, da quando sei entrata non hai detto una parola.» + NonVerbale 2.«Giovanna, da quando sei entrata non hai detto una parola. Ti è successo qualcosa o mi sbaglio?» 3.«Giovanna, da quando sei entrata non hai detto una parola. Sei triste, o mi sbaglio?»

Feedback come Restituzione Il rispecchiamento emotivo «Giovanna, da quando sei entrata non hai detto una parola.» e faccio seguire un sorriso o un altro cenno non verbale di interesse. Variante più adatta ad ambienti allargati. Il processo include: 1.Osservazione fenomenologica 2.Comunicazione descrittiva 3.Indice referenziale.

Feedback come Restituzione Il rispecchiamento emotivo «Giovanna, da quando sei entrata non hai detto una parola. Sei triste, o mi sbaglio?» Il contenuto esprime: 1.Osservazione fenomenologica 2.Comunicazione descrittiva 3.Indice referenziale 4.Denominazione dell’emozione 5.Feedback/Restituzione

Il rispecchiamento emotivo Contestualizzare Saper centrare l’emozione dell’altro è una competenza che affina l’empatia. I livelli di interpretazione rischiano, tuttavia, di essere molto ampi. E’ quindi fondamentale «CONTESTUALIZZARE»

Il rispecchiamento emotivo La tecnica Usiamo: Sinonimi: «Mi sento depresso» - «Ti senti giù di tono». Contrari: «Sono infelice» - «Non sei contento». Emozione desiderata: «Sono un essere infelice» - «Desideri essere felice».

Il rispecchiamento emotivo La tecnica La verbalizzazione dev’essere: Concisa: «Non ce la faccio più» – «Ti senti esasperata». Concreta: «Sono sfortunato nell’amicizia» – «Non trovi gli amici che desideri». Focalizzata sul qui ed ora: «Non riesco a prendere decisioni per colpa dell’educazione rigida di mia madre» - «Le tue difficoltà attuali dipendono dall’educazione ricevuta».

Il rispecchiamento emotivo Molti comportamenti deleteri per i rapporti personali e lavorativi dipendono da flussi comunicativi incontrollati. Se invece ascoltiamo non solo le parole ma anche le sfumature emotive e osserviamo attentamente i fatti, possiamo migliorare le nostre relazioni.

Il rispecchiamento emotivo Riconoscere la percezione selettiva e la soggettività dello schema di riferimento, aiuta a leggere i segnali di un possibile conflitto in una fase preparatoria.

Verbalizzazione delle emozioni Esercizio Quali frasi esprimono la verbalizzazione di emozioni/sentimenti, e quali invece valutazioni/interpretazioni?

Sei Eccezionale!

Mi arrabbio molto quando non pulisci la tua stanza.

Quando ero piccolo mi scocciava andare a scuola.

Come farei senza di te!

Sei il solito distratto, è assurdo che hai perso le chiavi!

Quando sono con te mi sento tranquilla e rilassata.

Sono una frana!

Questo esercizio è difficile!

Oggi è stata una giornata piacevole.

Non sono capace di esprimere i miei sentimenti

Se la situazione non cambia mi trovo un altro lavoro

Non combinerò mai nulla di buono.

Hai dimenticato che oggi è il mio compleanno. Mi vuoi ancora bene?

Mi fa piacere sentirti dire che stai bene con me: mi sento importante per te.

Conclusione Essere un bravo Comunicatore richiede di sviluppare una serie di capacità personali come: – Empatia, – Attenzione – Sensibilità – Saper stare in silenzio – Saper osservare – Avere consapevolezza – Costruire una buona qualità del contatto

Conclusione Le tre fasi di un Ascolto relazionale sono : 1.Osservazione fenomenologica: osservare e vivere la relazione; 2.Vivere la relazione e sintonizzarsi sull’empatia: raccogliere le idee, riflettere, ascoltare le sensazioni ed emozioni mie e dell’altro, decidere quali e come restituirle; 3.Restituzione/Rispecchiamento emotivo Simulata