La valutazione del merito creditizio delle PMI in uno scenario di crisi 1 Firenze, 6 Ottobre 2010
Per le PMI Le conseguenze, per le: PMI: incorrere in una stretta creditizia Banche: perdere quote di mercato, opportunità operative, aumentare il capitale di vigilanza Gli effetti del ciclo economico negativo 2 Rallentamento economico: contrazione dei ricavi e dei margini industriali (effetto: peggioramento dei bilanci 2009) Nuove tensioni finanziarie: riduzione dei margini disponibili delle linee di credito, specialmente di cassa (effetto: peggioramento dei segnali andamentali, quali la Centrale dei Rischi) In generale rischio di minore “bancabilità” Alcuni dei principali effetti del ciclo economico negativo: Per le Banche Aumento dei rischi legati all’attività creditizia Tensioni sul patrimonio di vigilanza Contenimento delle politiche commerciali (impieghi) Instabilità dei modelli di rating che, realizzati su basi storiche, non sempre: permettono di distinguere le aziende sane, ossia quelle in grado di superare la crisi, da quelle destinate a soccombere alla crisi forniscono valutazioni che corrispondono all’evoluzione effettiva della rischiosità del cliente anche alla luce dei primi segnali di ripresa
I progetti di Intesa Sanpaolo e Banca CR Firenze per “Attraversare il ciclo” Adozione di un approccio “ibrido” al modello di rating, con una integrazione tra: il risultato di un modello statistico applicato agli elementi finanziari ed andamentali; la classificazione della controparte in un “ambito industriale” che fissa opportunità e minacce del proprio posizionamento competitivo e produttivo. Si tratta di un approccio simile a quello delle agenzie di Rating internazionale 1.Sulle valutazioni di merito creditizio: maggiore valorizzazione delle componenti qualitative del processo di rating strutturando un processo di override ottimizzato e di “contingency”, per mitigare gli effetti negativi dei bilanci Sulle politiche commerciali: Abilitare la crescita dei volumi attraverso l’identificazione dei settori con migliori prospettive di crescita e di rischio Obiettivo Abilitare le strutture creditizie e commerciali con strumenti e processi che permettano di cogliere i primi segnali di ripresa che le aziende potranno manifestare già a partire dal 2010, dapprima con una soluzione immediata e successivamente con una soluzione più strutturale. Soluzione a breve termine: Anticipare la ripresa economica Soluzione strutturale: “Gli Ambiti Industriali”: Focus successivo 3
Anticipare la ripresa economica: la leva sulle valutazioni di merito creditizio 4 Il processo di rating Intesa Sanpaolo e Banca CR Firenze è “incentrato” sul Gestore della relazione, a cui viene richiesto il massimo contributo nella: compilazione del Questionario Qualitativo; formulazione e definizione del proprio giudizio sul rischio di controparte. Il rating definitivo deriva dal confronto tra il risultato del modello e il giudizio del gestore che, se non concordanti, attivano il processo di override migliorativa o conservativa. Premessa Le informazioni qualitative costituiscono un primo passo per una visione più lungimirante del rischio di impresa. Nel sistema Intesa Sanpaolo e Banca CR Firenze queste informazioni, considerate nei questionari qualitativi e nel processo di override, integrano il processo di analisi di merito creditizio con fattori: potenzialmente predittivi ritenuti rappresentativi delle tendenze evolutive della solidità creditizia dell’impresa rappresentativi di fenomeni non del tutto catturabili tramite i dati finanziari consuntivi
Anticipare la ripresa economica: la leva sulle valutazioni di merito creditizio 5 L’azione Definizione di un processo di “override prioritizzato” che valorizza ulteriormente la centralità del Gestore della Relazione supportandolo nel contempo nella: identificazione delle controparti che presentano primi segnali di ripresa (esempio: identificazione di settori con migliori prospettive di uscita dalla crisi, identificazione dei segnali di ripresa della controparte) tracciabilità delle informazioni attestanti la ripresa economica all’interno del modello di rating, nell’ambito del modulo qualitativo e del processo di override. Per garantire il successo dell’ “Override Prioritizzato” Intesa Sanpolo e Banca CR Firenze hanno potenziato la struttura centrale già deputata alla validazione degli override migliorativi. Semplificare il processo, al fine di permettere di ripristinare su livelli ante crisi il merito creditizio di quelle aziende: con rating peggiorato per effetto dei bilanci 2009; con situazioni economico patrimoniali ante crisi non già particolarmente vulnerabili; appartenenti a settori identificati a “priorità di intervento” che presentano segnali di ripresa già a partire dal L’obiettivo
Anticipare la ripresa economica: la leva sulle valutazioni di merito creditizio Modulo Qualitativo Rating del modello Giudizio del Gestore: inserimento di elementi aggiuntivi di analisi e/o intervenire su quelli già considerati dal sistema Rating Definitivo Modulo Quantitativo ComportamentaleFinanziario Corporate Domestico Il Modello Corporate Italia si articola nei seguenti moduli: –Quantitativo: dati di bilancio, di CR sistema e comportamentali interni –Questionario qualitativo: rischi di business, settore e posizionamento, il settore, il management ed il Gruppo. –Giudizio del gestore: consente di valorizzare elementi positivi / negativi sulla controparte non adeguatamente “pesati” dal modello. Il Giudizio del gestore origina l’eventuale proposta di override. Centralità del ruolo del gestore nell’assegnazione del rating 6 Rafforzamento della componente qualitativa
Soluzione strutturale: gli Ambiti Industriali I modelli di rating interni delle Banche contengono implicitamente effetti di prociclicità derivanti da una normativa (Basilea 2) che ha l’obiettivo di creare un legame tra la rischiosità dell’attivo e il livello di patrimonio delle banche. ***** Al fine di orientare al futuro il giudizio di rating e di stimare una PD più aderente alle caratteristiche di produttività della controparte, si ipotizza di introdurre nel processo di valutazione un esplicito modulo di “Analisi Industriale”, per completare l’analisi basata sulla “sostenibilità del debito” con quella della capacità competitiva di lungo periodo d’impresa. Si intendendo “catturare” opportunità e “minacce” che la controparte deve verosimilmente affrontare per meglio comprendere l’aderenza delle strategie industriali perseguite con i vincoli di bilancio, la sostenibilità della crescita, le prospettive di risultato. Ciò consente inoltre di orientare in modo più efficace anche la ricognizione delle componenti qualitative da parte del gestore. Sostenibilità finanziaria Sostenibilità industriale 7
Soluzione strutturale: gli Ambiti Industriali La caratteristica di fondo del modulo di analisi industriale è quella di essere basata solo su elementi quantitativi di business e rischio strategico. Le scelte dell’impresa vanno oltre il singolo esercizio, quindi possono offrire una maggiore lungimiranza del giudizio di rating. Gli ambiti fanno riferimento a precisi passaggi del ciclo di vita delle imprese, descritti in termini quantitativi, riferiti a “crescita” e “redditività”, a cui sono peraltro correlati i rischi ovvero le opportunità per il soggetto finanziatore. La metodologia si basa sul confronto delle performance prospettiche dell’azienda, misurate in termini di “Crescita”, “Cash Flow” e “Redditività del Capitale Impiegato” con le performance di medio periodo (5 anni) del settore di riferimento. Le performance prospettiche dell’impresa sono ottenute modificando i dati consuntivi con le previsioni settoriali fornite dal Servizio Studi, che sarà fornitore anche delle performance medie di riferimento. Indicatori di efficacia Le informazioni chiave per un’analisi “strutturale” dell’impresa devono essere: oggettive misurabili confrontabili di facile rilevazione Gli ambiti: Come individuare l’ambito: Il bilancio dell’impresa = Confronto con valori soglia di settore 8
Soluzione strutturale: gli Ambiti Industriali 9 L’inserimento di considerazioni di carattere industriale nella valutazione di rating presenta tre ordini di vantaggi: rende più consapevole la valutazione del rating e del rapporto con la controparte, evidenziando gli elementi di competizione reale e non solo finanziaria o congiunturale (point in time) della controparte, facilitando anche gli override su base omogenea, rende più stabile e “lungimirante” il giudizio, separando la competitività “fondamentale” dell’impresa da quella tattica o temporanea (nel caso di ciclo favorevole), colta dall’applicazione puntuale del modello (passaggio da una visione point in time ad una Through the Cycle inserisce stimoli per creare nel tempo portafogli di clientela che premiano le imprese con vantaggi competitivi reali, duraturi e documentabili nel tempo, con circoli potenzialmente virtuosi nella selezione e nell’allocazione del credito nelle varie forme tecniche disponibili (commerciale, a breve, a medio termine, garantito, etc…).