LA POTATURA DELLA VITE
Quando parliamo di potatura ci riferiamo ad una serie di operazioni , sia invernali che estive, che si possono effettuare nel vigneto sin dall’impianto, che hanno lo scopo di dare la forma voluta e di regolare la produzione sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. Consentono di equilibrare lo sviluppo aereo con quello radicale e predisporre la pianta per potere effettuare nel migliore modo possibile le altre operazioni colturali.
Gli interventi effettuati nel periodo di riposo vegetativo, vengono definiti di potatura legnosa, mentre quelli effettuati nel periodo estivo di potatura verde.
1. Potatura di impianto- trapianto. Si ottiene predisponendo le barbatelle alla messa a dimora con un leggero taglio alle radici. 2. Potatura di allevamento o di formazione. Serve a costituire la forma di allevamento e prepara la pianta all’entrata in produzione. 3. Potatura di produzione. Regola la produzione e lo sviluppo della pianta.
Sia la potatura invernale che quella estiva rientrano nella potatura di formazione e di produzione che per essere effettuate correttamente devono tenere in considerazione gli organi della produzione, il carico di gemme da lasciare, le caratteristiche delle diverse forme di allevamento, l’epoca, la legatura dei tralci, e la meccanizzazione.
Organi della produzione La gemma è l’unità fondamentale della produzione. In rapporto all’epoca di formazione e alla loro posizione sulla pianta, si distinguono in gemme pronte, gemme ibernanti o dormienti, e gemme latenti. Gemme pronte Sono le prime a formarsi e possono originare un germoglio più o meno robusto (femminelle) già nel corso dell’anno. In ciò sono particolarmente stimolate dalle cimature estive dei germogli portanti, dalle caratteristiche del vitigno, e dalla posizione dei germogli stessi.
Gemme ibernanti o dormienti. Costituiscono l’elemento principale per la produzione di uva. Germogliano l’anno successivo alla loro formazione. Le gemme miste si formano alla base delle gemme pronte, sempre all'inserzione del picciolo fogliare. Normalmente dei tre apici che compongono la gemma ibernante, solo quello centrale germoglia e porta frutto.
Gemme latenti. Sono le vecchie gemme ibernanti che si trovano alla base dei tralci recisi con la potatura che vengono inglobate dal legno in accrescimento, sul fusto e sulle branche.
Calcolo del carico di gemme. La quantità delle gemme ibernanti da lasciare con la potatura è in relazione alla fertilità del vitigno, alla robustezza della pianta, alle distanze di impianto, alla forma di allevamento, ed alla quantità e qualità della produzione che si vuole ottenere.
Nel caso di una vite vigorosa, per cercare il migliore equilibrio vegeto produttivo, è conveniente lasciare una carica di gemme ibernanti piuttosto abbondanti, variabile in rapporto alla distanza di impianto ed alla forma di allevamento. Nel caso di viti che creano problemi di eccessiva vigoria, è consigliabile oltre una potatura ricca, intervenire con l’adozione di altre tecniche quali la riduzione delle concimazioni azotate anticipando la potatura prima delle cadute delle foglie o ritardando la potatura.
Al contrario su viti deboli effettuerete una potatura povera con la contemporanea somministrazione di concimazioni organiche favorendo un buon rigoglio vegetativo.
Epoca di potatura. Normalmente il vigneto potato presto germoglierà anticipatamente in primavera. E’ consigliabile attendere la completa caduta delle foglie, in quanto nelle foglie ancora verdi sono presenti gli zuccheri, che spostandosi negli organi di riserva, contribuiscono alla maggiore resistenza ad i rigori invernali, inoltre occorre non sottovalutare i rischi di gelate tardive che possono danneggiare i vigneti potati prima delle cadute delle foglie.
Periodo ideale di potatura Nelle zone poco soggette ai danni da gelo invernale la potatura può essere eseguita a partire da caduta foglie, per contro nelle zone fredde con frequenti danni da gelo e sugli impianti giovani, è sicuramente raccomandabile ritardare questa pratica il più tardi possibile (fine febbraio-inizio marzo) compatibilmente alle esigenze aziendali.
POTATURA = CONOSCENZE FONDAMENTALI LA RAZIONALE ESECUZIONE DELLA POTATURA RICHIEDE : LA CONOSCENZA DELL’HABITUS VEGETATIVO E PRODUTTIVO DELLE PIANTE L’EFFETTO DELLE SINGOLE OPERAZIONI
OPERAZIONI DI POTATURA E LORO EFFETTI GLOSSARIO DEI TERMINI = ACCECAMENTO = ASPORTAZIONE DELLE GEMME (DEGEMMAZIONE) ASPORTAZIONE DELLE SINGOLE GEMME DI UN TRALCIO PER OTTENERE IL DISTANZIAMENTO PROGRAMMATO DEI GERMOGLI CHE SI OTTERRANNO IN PRIMAVERA. CONSENTE DI OTTENERE CONTEMPORANEAMENTE PIÙ PALCHI ANTICIPANDO LA FORMAZIONE DELLE BRANCHE STRUTTURALI. CONSENTE DI OTTENERE ANGOLI SUPERIORI AI 50 – 60 GRADI
SCACCHIATURA = SI ESEGUE SUI GERMOGLI LUNGHI 10 – 20 CM IN FASE DI ALLEVAMENTO PER FAVORIRE LO SVILUPPO DEI GERMOGLI SUPERSTITI CIMATURA = PRECOCE / TARDIVA SI ASPORTA AL VERDE LA PARTE APICALE DEI GERMOGLI (5 - 20 CM); PRECOCE → FAVORISCE L’EMISSIONE DEI RAMI ANTICIPATI (A CARICO DELLE RISERVE) E DETERMINA UN ARRESTO TEMPORANEO DELLA VEGETAZIONE TARDIVA → FAVORISCE LA MATURAZIONE DEL LEGNO E UNA MIGLIORE STRUTTURAZIONE GEMMARIA
DECORTICAZIONE ANULARE = ASPORTAZIONE DI UN ANELLO DI CORTECCIA DI 5 - 6 mm SUL TRONCO O SULLE BRANCHE PER RIDURRE IL VIGORE VEGETATIVO; SI HA IPERALIMENTAZIONE DELLE GEMME , DEI FIORI, DEI FRUTTI SOVRASTANTI INVERSIONE DI UN ANELLO DI CORTECCIA INCISIONE ANULARE = ANULARE, TRASVERSALE, LONGITUDINALE TAGLIO CHE PENETRA NELLA CORTECCIA FINO ALL’ALBURNO, VA ESEGUITA SOPRA LE GEMME CHE SI VOGLIONO FAR GERMOGLIARE CINTO FRUTTIFERO
DIRADAMENTO DEI FRUTTI (GRAPPOLI) SFOGLIATURA TAGLIO DEL CAPORALE O INTACCATURA = SI ESEGUE SOPRA UNA GEMMA O UN GERMOGLIO MEDIANTE 2 TAGLI PARALLELI A V ROVESCIATO ASPORTANDO UNA PORZIONE DI CORTECCIA E LEGNO DELLA LARGHEZZA DI 2- 5 mm ALLA RIPRESA VEGETATIVA DESUCCHIONATURA E SPOLLONATURA SCIUFFATURA = SI ELIMINANO I GERMOGLI PRESENTI NELLA PARTE APICALE DEI RAMI E DELLA FRECCIA PER FAVORIRE LA CRESCITA DELLA SOLA PARTE APICALE TORSIONE E INFRAINGIMENTO = ESEGUITA IN VERDE PER ATTENUARE IL VIGORE DEI GERMOGLI
RACCORCIAMENTO E DIRADAMENTO (SOPPRESSIONE) DEI RAMI (SPUNTATURA/SPERONATURA) RACCORCIAMENTO → MENO GERMOGLI + VIGOROSI ED UN < ACCRESCIMENTO COMPLESSIVO DELLA PIANTA DIRADAMENTO → I SINGOLI GERMOGLI SONO MENO SVILUPPATI,LA CRESCITA COMPLESSIVA DEI GERMOGLI EMESSI DAI RAMI SUPERSTITI È > RISPETTO AL RACCORCIAMENTO ASPORTAZIONE DI BRANCHE = UNA VOLTA ESEGUITA SOLO PER POTATURA DI RIFORMA O RISANAMENTO; OGGI FREQUENTE IN ALCUNE FORME DI ALLEVAMENTO; SI ESEGUE DURANTE IL RIPOSO VEGETATIVO
INCLINAZIONE, PIEGATURA, CURVATURA INCLINAZIONE = I RAMI VENGONO ALLONTANATI DALLA VERTICALE CON ANGOLO FINO A 90° PIEGATURA = I RAMI VENGONO ALLONTANATI DALLA VERTICALE CON UN ANGOLO > DI 90° CURVATURA = I RAMI VENGONO ARCUATI
POTATURA ED ETÀ DEGLI ALBERI SULLE PIANTE GIOVANI CONVIENE INTERVENIRE POCO PER NON RITARDARE L’ENTRATA IN PRODUZIONE; SULLE PIANTE ADULTE LA POTATURA DEVE CONSERVARE IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA ATTIVITÀ VEGETATIVA E PRODUTTIVA (POTATURA DI PRODUZIONE); SULLE PIANTE INSENELITE TAGLI SEVERI POSSONO STIMOLARE L’ATTIVITÀ VEGETATIVA .
POTATURA VERDE → FONDAMENTALE NELLA FASE DI ALLEVAMENTO → FAVORISCE UN PIÙ RAPIDO SVILUPPO DELLA PIANTA PER UNA DIMINUZIONE COMPLESSIVA DEI TAGLI → LO SFOLTIMENTO DELLA CHIOMA MIGLIORA L’ ILLUMINAZIONE DELLE PARTI INTERNE → = >DIFFERENZIAZIONE E LIGNIFICAZIONE
CONSIDERAZIONI GENERALI a) Ia p. indebolisce la pianta riducendo I’ accrescirnento complessivo e ritardando la produzione; b) su 1 ramo tagliato corto si ha emissione di getti + vigorosi che su di 1 ramo non potato (raccorciamento vs. diradamento); c) su piante in attiva vegetazione (giovanilità/vegetatività) Ia potatura deve portare al raggiungimento della PIANTA FERMA ed alla rapida entrata in produzione; d) su piante adulte (in produzione) la potatura deve conservare equilibrio tra attività vegetativa e produttiva = - su piante vigorose : diradamento migliore del raccorciamento; (raccorciamento = succhioni e rami molto vigorosi) - su piante deboli con scarsa vegetazione → raccorciamento ( diradamento = rami deboli)
E) FORME DI ALLEVAMENTO (potatura di allevamento) — DARE ALLA PIANTA LA FORMA + RAZIONALE IN FUNZIONE DELLE ALTRE OPERAZIONI COLTURALI; — ABBREVIARE FASE DI VEGETATIVITÁ — TAGLI IN QUESTA FASE RIDUCONO LA S FOGLIARE COMPLESSIVA ED HANNO EFFETTO DEPRIMENTE SU SVILUPPO DELLA PIANTA (apparato radicale) — SUI SINGOLI RAMI IL TAGLIO STIMOLA L’ATTIVITÁ VEGETATIVA (< DIFFERENZIAZIONE) — ATTUALMENTE MENO INTERVENTI CESOREI E PIÙ POTATURA VERDE