Conoscenza del quadro giuridico di riferimento; Fornire un intervento qualificato (corsi formativi); Fornire rassicurazione alla vittima; Valutazione oggettiva.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il bullismo Elena Buccoliero Nuoro Lanusei Dicembre 2008.
Advertisements

Gli indicatori che possono far prevedere il livello di rischio - fino allomicidio - della moglie (o della compagna ) da parte di un uomo.
PROGETTO BULLISMO ESPERIENZE A CONFRONTO
Ascoltare il silenzio:
Dott.ssa Carmelina Calabrese
S.I.V. - Società Italiana di Vittimologia
DOCUMENTO FINALE Verso la pratica del bilancio sociale
Violenza «coniugale» e il ciclo della violenza LEXOP, 13 febbraio 2012 Raffaella Sette, Professore associato, Università di Bologna.
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
RITARDO MENTALE LIEVE Quadro Clinico
"Mobbing un fenomeno che ci richiede attenzione" 12 novembre 2004 Accertamento e Prevenzione del Mobbing.
Primo Soccorso e Pronto Soccorso
Diritti e garanzie del contribuente Diritto d’informazione LE RAGIONI Le ragioni giustificative delle verifiche fiscali iniziano.
Assessorato alle Pari Opportunità Ordine degli Psicologi del Piemonte
BAMBINI CONTESI GUIDA PER I GENITORI
La tutela delle lavoratrici madri in stato di gravidanza
La conduzione dell’anamnesi prevaccinale: utilizzo della scheda standard Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita
3°A - ITC PROGETTO DROGA: Obiettivi: verificare allinterno della classe conoscenza dellargomento; far capire agli studenti che è importante essere informati.
Disturbi di personalità
CORSO DI PRIMO SOCCORSO
CORSO DI FORMAZIONE II LIVELLO ASL RMB
M. Giordano 1 Lattivazione della rete per la prevenzione ed il contrasto della violenza. Rete Tratta mento Regia Donne e bambini Rilevazi one Valutazi.
Percorso per il riconoscimento della condizione di alunno in situazione di handicap Redazione del 9 giugno 2008 (DPCM del 23 febbraio 2006 n.185, DGR del.
M.Cristina Boato-Gloria Soavi Centro contro la violenza all’infanzia
2005 violenza domestica esperienza del Club di Rovigo Vicenza 19 Novembre 2011.
Lattività professionale Studio Legale Dicandia. AREE DI COMPETENZA ASSISTENZA GIUDIZIALE INDAGINI DIFENSIVE CONSULENZA STRAGIUDIZIALE FORMAZIONE.
Tutela e strumenti in sede penale e civile contro la violenza sulle donne 29 maggio 2008.
LA SOC. COOP. SOC. “SPAZIO BAMBINI” in ATI con LA SOC. COOP. SOC
TELEFONO ROSA TORINO PROGETTO VICINO A TE. TELEFONO ROSA TORINO PROGETTO VICINO A TE – 8 MARZO 2006, INAUGURAZIONE PALAZZO CISTERNA, SEDE DELLA PROVINCIA.
3°E La PEDOFILIA Lavoro di : BEATRICE AMO LAURA BRUNASSO
Pagina 1. Presso i vari uffici territoriali delle Forze di Polizia (in particolare della Polizia di Stato, dell' Arma dei Carabinieri e della Guardia.
Progettare in Media Education: tra realtà ed estemporaneità A cura di E. De Santo.
Il gruppo classe risorsa nella prevenzione del bullismo Dott
La tutela del minore e la rete integrata
ABUSO AI MINORI: dalla COAZIONE che costringe
LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
I BAMBINI DI FRONTE ALLA VIOLENZA
"Dalle azioni di contrasto al supporto pedagogico"
Indagine Istat Italia METODOLOGIA Concetti e procedure di rilevazione 2.
Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO
QUESTURA di PAVIA.
Corso Base per aspiranti Volontari del Soccorso
Psicologia come scienza:
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
I “ferri del mestiere”: metodi di ricerca in Psicologia dello Sviluppo
SCUOLA dell’INFANZIA DON MINZONI
Il Protocollo di accoglienza e trattamento per donne in situazioni di violenza Dr Giuseppe Marinaro Pronto Soccorso Ulss 15 Camposampiero.
Individuazione di percorsi operativi condivisi tra Scuola- Referente scolastico- I servizi Catia Bufacchi Psicologa- Psicoterapeuta- coordinatrice Progetto.
Comunità e Scuola La qualità delle relazioni educative nella scuola Piero Cattaneo S. Maria degli Angeli ( PG),
1 Genova, 8/10/2015 Il contraddittorio Sede svolgimento Ordine di Genova.
INTRODUZIONE Il quinto liceo della scuola Maria Immacolata promuove il progetto “BOLLIAMO IL BULLO” rivolto alla scuola media e famiglie per porre l’attenzione.
Nadia El Haouari 2^B Alessandro Fregnan Nadia El Haouari 3^ AFM.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
1. Welfare “a misura di bambino e adolescente” tra protezione e tutela. La rete dei servizi sociali e della giustizia minorile Restituzione dei lavori.
ATTIVITA’ INVESTIGATIVA
FUNZIONE STRUMENTALE Referente Sportello Ascolto
The project CarerSupport is co-funded by the European AAL JP and the following national authorities and R&D programmes from Italy, Norway, Romania and.
DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA SOLIDARIETA’ SOCIALE E VOLONTARIATO “Gli interventi di gruppo con utenti e famiglie” Irene Ronchi Psicologa Ser.T. Cremona.
LA TRATTA DI PERSONE Azioni di sostegno alle vittime di tratta In collaborazione con il Dipartimento Diritti e Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio.
Le proposte del CISMAI per una nuova stagione della protezione e prevenzione dalla violenza sui bambini e sui ragazzi in Italia CISMAI Coordinamento Italiano.
23 Novembre 2012 TUTTE NOI CONTRO LE VIOLENZE. Violenza sulle donne in Italia, i dati Istat: una su tre tra i 16 e i 70 anni ne è vittima Tabella: Tipologia.
Rete provinciale contro la violenza alle donne Seminari in-formativi sul tema del contrasto alla violenza di genere Il ruolo della ASL 4 Chiavarese Sestri.
IL TEMPO RITROVATO Venezia, 23 settembre IL TEMPO RITROVATO CONCILIAZIONE: DA QUESTIONE NON PIU’ RINVIABILE … … A STRUMENTO DI BENESSERE PER LE.
INSEGNANTI DI FRONTE AL MALTRATTAMENTO DEI MINORI Relazione sul corso regionale di sensibilizzazione Marzo 2013 Ins. Di Silvestre Serafina.
Paola Papi A.S. Comune di Genova. L’esperienza del Comune di Genova sulle attività di protezione avviate nell’ ambito del progetto “Creuzedema”
L A SCELTA Dott. Carlo RAIMONDI 1. COS’E’ LA SCELTA? Processo di pensiero che prevede la selezione di una soluzione tra le possibili pensate ai fini della.
ADULTI EDUCANTI fusi fra cielo e fango
Bullismo: no grazie! Lavori della I G a.s
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Transcript della presentazione:

Conoscenza del quadro giuridico di riferimento; Fornire un intervento qualificato (corsi formativi); Fornire rassicurazione alla vittima; Valutazione oggettiva del rischio per poter gestire la spirale della violenza; Adottare misure cautelari opportune; Strategie operative per le forze di polizia

Piano di sicurezza per la vittima Migliorare le risorse statiche (allontanamento, sistema di sicurezza dell’abitazione) e dinamiche (sostegno da parte dei Centri antiviolenza, amici, parenti, etc.) Obiettivo dell’intervento è minimizzare l’impatto negativo di eventuali violenze fisiche o psicologiche future; Attivazione di vari servizi di supporto sociale; Strategie operative per le forze di polizia

1.Gravi violenze fisiche/sessuali 2.Gravi minacce di violenza, ideazione o intenzione di agire con violenza 3.Escalation sia della violenza fisica/sessuale vera e propria sia delle minacce/ideazioni o intenzioni di realizzare tali violenze Strategie operative per le forze di polizia Gestione delle informazioni Elencazione circostanziata di elementi di fatto utili nella gestione operativa/investigativa di interventi in ambito di violenza domestica e relazionale

4.Violazione delle misure cautelari o interdittive 5.Atteggiamenti negativi nei confronti delle violenze interpersonali e intrafamiliari 6.Precedenti di polizia e penali 7.Problemi relazionali 8.Status occupazionale e finanziario 9.Abuso di sostanze 10.Disturbi mentali Strategie operative per le forze di polizia

Prima di giungere sul posto, tramite C.O., raccogliere il maggior numero di informazioni: 1.1. precedenti penali 1.2. possesso di armi 1.3. altri interventi

Una volta sul posto, accertarsi personalmente degli occupanti dell’abitazione verificando in modo diretto e non fidandosi di quanto riferito dai presenti. In particolare se ci sono bambini verificarne lo stato di salute (sono agitati, piangono, sono intimoriti da uno o entrambi i genitori, sono tranquilli-intenti nelle loro attività giornaliere, non sono in casa – dove sono?,ecc.), rassicurarli. Sotto i 14 anni: tutela e allontanamento/protezione. Strategie operative per le forze di polizia

Valutare livello di incolumità delle persone presenti: Invitare la persona offesa a portarsi presso un Pronto Soccorso per farsi refertare, anche in assenza di lesioni tali da richiedere l’intervento dell’ambulanza (aspetti caratterizzanti atti persecutori). In ogni caso, indicare sempre in annotazione di p.g. il tipo di lesioni evidenti rilevate (ecchimosi, ferite da taglio, ematomi, ecc.). Strategie operative per le forze di polizia esigenze probatorie

sostegno della vittima: cure mediche, diritti, protezione, contatti centri antiviolenza. Vittima ascoltata separatamente rispetto all’aggressore. Cercare di ottenere dalla vittima tutte le informazioni circostanziate necessarie ad inquadrare il livello della spirale di violenza. Strategie operative per le forze di polizia

Osservazione e verifica dello stato degli ambienti verificare personalmente lo stato di tutti i locali, annotando (integrazione con strumenti audio- video) le condizioni in cui si presentano (oggetti danneggiati, chiaramente fuori posto, pareti imbrattate, rotture di vetri, etc). esigenze probatorie

condizioni della persona sottoposta ad indagini: verificare ed annotare le condizioni in cui si presenta l’aggressore (è aggressivo, accomodante, dice frasi senza senso, ha presumibilmente fatto uso di sostanze, si trova in stato di ebbrezza, minaccia di suicidarsi o di fare del male, ecc.) Strategie operative per le forze di polizia

assunzione di informazioni: sentire sommariamente i vicini o parenti (meglio se quelli dell’indagando, potrebbero garantire una maggiore attendibilità), se hanno assistito/sentito alle violenze redigendo verbale di S.I. qualora le indicazioni siano ritenute rilevanti ai fini investigativi. Se possibile, sentire i figli minori adolescenti ( anni) le cui dichiarazioni possono essere ritenute probanti in sede di giudizio. Non è opportuno sentire minori infra- quattordicenni.

redazione atti di p.g.: redigere nell’immediatezza (per non perdere informazioni preziose basate sul ricordo) annotazione di p.g. o eventualmente verbale (es. di arresto in flagranza) avendo cura di indicare: presenza di precedenti fatti accaduti, tipologia delle lesioni evidenti subite, di ogni fatto utile al fine delle indagini. Allegare eventuale materiale audiovideo (prova documentale ex 234 cpp). Strategie operative per le forze di polizia