Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento La Storia Periodo di crisi dei Comuni: si formano le Signorie. Il Signore esercita controllo politico sulla città, ma opera importanti scelte in campo della cultura. Le residenze signorili divengono dei centri di cultura in cui gli artisti trovano modo di acquistare fama. L’artista non è più un artigiano, ma diventa il promotore dell’immagine del signore. In questo contesto di promozione della cultura si sviluppa, tra il XV e il XVI secolo, il Rinascimento. 1 1
Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento La Storia Il primo Rinascimento viene definito Umanesimo. Tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento si ha il Rinascimento classico o maturo. Tra gli anni venti del Cinquecento e la fine del secolo si ha l’ultima fase del Rinascimento, detta Manierismo. Il primo centro di diffusione è Firenze, alla quale seguiranno poi Roma, Urbino, Milano, Mantova, Ferrara e Venezia. P. Della Francesca, Federico da Montefeltro, 1467 2 2
Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento I grandi temi Donatello, David-Mercurio A. Durer, Studio di pappagallino L’uomo riscopre se stesso e si crede riferimento perfetto di ogni cosa. L’artista prende a modello il mondo naturale: riproduce la natura con verosimiglianza. 3
Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento I grandi temi S. Botticelli, Pallade e il Centauro A. Pollaiolo, Battaglia di Nudi L’artista riscopre il mondo antico dei miti greci e romani, spesso con significato simbolico. Si riscopre il nudo: gli artisti studiano l’anatomia umana e applicano l’ideale classico. 4
Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento I grandi temi Antonello da Messina, Ritratto d’uomo Duomo di Pienza e Palazzo Piccolomini Il ritratto viene realizzato dal vero, fedele al personaggio riprodotto. La città è il centro del Rinascimento: gli artisti producono diversi progetti di città ideali. 5
Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Il linguaggio dell’arte La prospettiva Domenico Veneziano, Annunciazione, 1445-1447 Nel Quattrocento si fa grande uso della prospettiva, studiata in modo rigoroso. La prospettiva serve per rappresentare la tridimensionalità dello spazio. 6
Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Il linguaggio dell’arte Il corpo umano Leonardo da Vinci, Modello dell’uomo di Vitruvio Per gli umanisti il corpo umano diventa riferimento per la misura delle cose. Le proporzioni del corpo diventano riferimento anche per progetti architettonici. 7
Per gli umanisti l’antichità classica è fonte di grande ispirazione. 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Il linguaggio dell’arte Il modello classico F. Lippi, Storie di San Filippo e San Giovanni Per gli umanisti l’antichità classica è fonte di grande ispirazione. Pittori e scultori ricercano le regole di proporzione del corpo e del mondo naturale. 8
Nuovo principio di progettazione architettonica 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Il linguaggio dell’arte Nuovo principio di progettazione architettonica F. Brunelleschi, Ospedale degli Innocenti, 1419-1444 Si sviluppa un metodo basato sulla proporzione, dunque su regole geometriche. La bellezza dell’edificio deriva dall’equilibrio tra le sue parti: tra forma e funzione. 9
Innovazioni architettoniche 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Architettura Filippo Brunelleschi Innovazioni architettoniche Negli edifici prevale l’equilibrio delle proporzioni. La struttura portante dell’edificio è messa in evidenza. Principi fondamentali di innovazione: Un nuovo sistema progettuale basato sulla geometria. Si usano elementi classici per dare ordine. L’architetto è l’unico responsabile dell’opera. Gli elementi classici servono per leggere lo spazio. Nuova figura dell’architetto: non solo è capo cantiere, ma è anche ideatore delle macchine di lavoro. Basilica di San Lorenzo 10
Sagrestia vecchia di San Lorenzo 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Scheda Filippo Brunelleschi Lettura dell’opera Sagrestia vecchia di San Lorenzo 1419-1428 Due vanni di diverse dimensioni: la sagrestia e la scarsella. Archi Lo spazio è misurabile perché è delimitato da linee verticali (paraste), orizzontali (cornici) e circolari (archi). Cornici Lo spazio è suddiviso secondo un principio modulare che fissa le proporzioni tra le parti dell’edificio. Scarsella 11
Cupola di Santa Maria del Fiore 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Architettura Filippo Brunelleschi Lettura dell’opera Cupola di Santa Maria del Fiore 1420-1443 Lanterna Doppia calotta Costoloni La cupola è costruita su un’armatura autoportante. Vele I mattoni sono a spina di pesce, secondo una tecnica usata dai Romani. La cupola è a sesto leggermente acuto. 12
Fondamenti teorici dell’architettura 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Architettura Leon Battista Alberti Fondamenti teorici dell’architettura Alberti è il maggior teorico dell’architettura del Rinascimento. Riporta i caratteri dei monumenti dell’antica Roma nei suoi progetti: Ampi spazi, grandi archi, pilastri e colonne. Stabilisce le regole della progettazione, l’uso degli stili classici e le nuove tecniche costruttive. Basilica di San Lorenzo, dal 1470 13
Fondamenti teorici dell’architettura 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Architettura Leon Battista Alberti Fondamenti teorici dell’architettura Ordina la facciata dentro un perfetto reticolo geometrico derivato dal quadrato. Santa Maria Novella, 1470 14
Tempio Malatestiano a Rimini 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Architettura Leon Battista Alberti Lettura dell’opera Tempio Malatestiano a Rimini 1450 Il tempio deriva dalla ristrutturazione di un edificio precedente. Dimostra l’importanza dei modelli classici nel Rinascimento. I tre archi in facciata sono inquadrati da semicolonne con capitelli compositi, motivi frequenti nella scultura romana. La chiesa poggia su un basamento con bassorilievo, come i templi classici. 15
Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Architettura La città ideale Grande ordine conferito dall’impianto prospettico. Edifici romani convivono con architetture moderne. Veduta di città ideale La città umanistica è spaziosa e armonica, basata su un tracciato regolare di strade. Vengono disegnati nuovi modelli di città che rimangono solo teorici: si parla di città ideali. Si abbellisce la città medievale: vengono aperte vie e piazze secondo regole prospettiche. Si fortificano le città che assumono una forma rigorosamente geometrica. 16
Vengono ospitati artisti, letterati in nome della cultura umanistica. 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Architettura Il palazzo come città Palazzo Ducale di Urbino Federico di Montefeltro fece ampliare il proprio palazzo facendolo diventare come una città. Vengono ospitati artisti, letterati in nome della cultura umanistica. 17
Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Architettura Il palazzo privato Nuova forma di residenza: il palazzo di città del nobile o borghese. Caratteri principali: Semplicità nelle forme. Finestre disposte in modo regolare sulla facciata. Cortile interno circondato da portici e logge. Michelazzo, Palazzo Medici-Riccardi, dal 1444 Oltre il cortile c’è il giardino. 18
Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Architettura Leon Battista Alberti Palazzo Rucellai 1481 È il primo esempio di facciata ispirata all’antichità classica. Presenta un disegno di cornici e lesene degli ordini dorico, ionico e corinzio. La superficie è interrotta dal ritmo regolare di bifore, completate da archi a sesto acuto. 19
Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Scultura Donatello, Miracolo dell’asina di Rimini Gli artisti rinascimentali si formano studiando le statue antiche. Si mettono in evidenza i caratteri fisici e morali della figura umana. Nelle statue di marmo e bronzo i volti hanno espressioni intense. Nei bassorilievi si rappresenta la profondità spaziale attraverso la prospettiva. 20
Interpretazione dell’uomo eroe 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Scultura Donatello Interpretazione dell’uomo eroe Donatello sviluppa un linguaggio classico e solenne. È il primo a descrivere l’uomo nella sua profondità interiore. Il volto esprime concentrazione e fierezza, energia interiore. Introduce caratteri di realismo accanto ai principi di proporzione e stabilità classici. La figura è equilibrata e solida, quasi composta da figure geometriche: il triangolo e l’ovale. San Giorgio, 1417-1420 21
Il Rinascimento – Il Quattrocento 27/01/12 Il Rinascimento – Il Quattrocento Scultura Donatello Il banchetto di Erode Lettura dell’opera 1425-1427 Applicazione della prospettiva come in pittura. Il rilievo diminuisce procedendo verso il piano del fondo, rendendo la profondità spaziale. Utilizza un rilievo molto basso: stiacciato. Nonostante lo spazio ridotto, la scena assume grande dinamismo per la posizione dei soggetti. 22