Strategia per il riordino ospedaliero Bologna – 29 novembre 2013 Eugenio Di Ruscio.

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Strategia per il riordino ospedaliero Bologna – 29 novembre 2013 Eugenio Di Ruscio

Direzione generale sanità e politiche sociali Servizio Presidi Ospedalieri Il ridisegno ospedaliero nella Regione Emilia-Romagna Garanzia di un sistema sanitario di qualità e sostenibile Integrazione tra assistenza territoriale e ospedaliera Integrazione tra i diversi livelli di assistenza ospedaliera Introdurre innovazioni di processo in ospedale perché sia in grado di garantire le innovazioni di prodotto Intensità di cura Piattaforme logistiche Organizzazione multidisciplinare e multiprofessionale Personalizzazione dell’assistenza

Direzione generale sanità e politiche sociali Servizio Presidi Ospedalieri L’ospedale oggi È quel servizio che: consente di effettuare pratiche diagnostiche e terapeutiche che per il costo, per l'organizzazione e le competenze specialistiche necessarie, non possono essere erogate in assistenza primaria; incorpora nella propria organizzazione la capacità di ridefinirsi e ridefinire i collegamenti esterni in coerenza con le modifiche funzionali del contesto in cui opera e in considerazione del sempre più rapido mutamento del profilo produttivo ospedaliero; ridefinisce anche le relazioni tra i diversi livelli di complessità ospedaliera alla luce del cambiamento altrettanto veloce della segmentazione delle prestazioni “ospedaliere”.

La rete ospedaliera dell’Emilia-Romagna Anno 2012

Direzione generale sanità e politiche sociali Servizio Presidi Ospedalieri La rete ospedaliera emiliano- romagnola È in grado di erogare tutte le procedure che la letteratura assegna al livello ospedaliero Ha un’elevata diffusione delle stesse procedure Programmazione insufficiente della diffusione delle procedure Risposta non differenziata ai bisogni di assistenza, prevalenza del ricovero per acuti

Direzione generale sanità e politiche sociali Servizio Presidi Ospedalieri Stabilimenti poco complessi  Ospedali senza Terapia Intensiva, Cardiologia, Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria. Gli ospedali che appartengono a questo gruppo sono 18, di cui due tra 100 e 150 letti  Ospedali senza Terapia Intensiva, Cardiologia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, e abbiano o meno l'ortopedia. Ospedali che appartengono a questo gruppo: 22  Ospedali senza Terapia Intensiva, Cardiologia, Pediatria, e abbiano o meno Ortopedia e/o Ostetricia e Ginecologia, Ospedali che appartengono a questo gruppo: 29

Direzione generale sanità e politiche sociali Servizio Presidi Ospedalieri Riconversione dei posti letto  Trasformazione degli ospedali poco complessi in ospedali di comunità, circa 25 stabilimenti, circa 1700 letti  Chiusura dei posti letto di DH medico che erogano servizi facilmente erogabili in regime ambulatoriale  Circa 2700 posti letto in meno

L'organizzazione ospedaliera pubblica Prima del riordino Stabilimenti ospedalieri non monospecialistici57 Stabilimenti ospedalieri monospecialistici4 Stabilimenti ospedalieri attuali61 Dopo il riordino Stabilimenti ospedalieri da trasformare in ospedali di comunità25 Stabilimenti ospedalieri di base13 Stabilimenti ospedalieri di I livello11 Stabilimenti ospedalieri di II livello8 Stabilimenti ospedalieri monospecialistici4 Totale stabilimenti ospedalieri36

Direzione generale sanità e politiche sociali Servizio Presidi Ospedalieri Linee guida  Garantire l’assistenza intermedia all’interno delle cure primarie  Ospedale di base come maglia fondamentale della rete ospedaliera, vocazione distrettuale  Ospedali di I e II livello che ospitano i servizi a più bassa diffusione in modo integrato supportando le principali reti assistenziali secondo un approccio inclusivo

Numero posti letto privati e pubblici in regione

Le reti dei servizi laboratorianatomie-patologiche  La rete dei laboratori e delle anatomie-patologiche officine trasfusionalicentrali operative-118  La rete delle officine trasfusionali e delle centrali operative-118 piani di consolidamento bioingegneriafisica sanitaria  Le funzioni di bioingegneria e di fisica sanitaria servizi nascita  La rete dei servizi nascita cardiologica e cardiochirurgica oncologica ictus trauma grave  La rete cardiologica e cardiochirurgica, oncologica, del paziente con ictus o con trauma grave, etc

Direzione generale sanità e politiche sociali Servizio Presidi Ospedalieri Principi per una rete ospedaliera integrata e di qualità omogeneità di comportamento professionale ispirato alle evidenze; ottimizzazione dell’appropriatezza di utilizzo delle tecnologie/interventi diagnostico- terapeutici, con integrazione delle diverse funzioni assistenziali; monitoraggio della pratica clinica per contribuire al miglioramento della qualità assistenziale e alla ricerca; trasferimento il più tempestivo possibile delle acquisizioni della ricerca e delle innovazioni nella pratica clinica previa valutazione della loro rilevanza clinica e assistenziale; accessibilità alle competenze e alle tecnologie appropriate per tutti i pazienti nella sede più prossima alla residenza compatibilmente con la mobilizzabilità delle tecnologie o dei professionisti; concentrazione della casistica per garantire qualificazione e coordinamento delle diverse professionalità cliniche; lista di attesa unica con bacino sovraziendale/regionale per l’accesso alle pratiche diagnostico-terapeutiche meno diffuse; database delle pratiche diagnostico-terapeutiche legittimamente diversificate e delle competenze relative alla loro erogazione per consentire una seconda opinione integrata nella rete assistenziale; costruzione di condizioni facilitanti, metodi e strumenti necessari alla formazione continua, all’aggiornamento e alla ricerca integrata con l’attività assistenziale.

Il riordino della chirurgia oncologica (1) Un esempio di procedure ad alta diffusione e a bassa complessità Tumore maligno della mammella Fonte SDO 2012 Previsione 1 volume soglia >= centri in RER

Previsione 1 volume soglia >=30 8 centri in RER Previsione 2 volume soglia >=80 4 centri in RER Il riordino della chirurgia oncologica (2) Un esempio di procedure a bassa diffusione e ad alta complessità Tumore del pancreas Fonte SDO anno 2012