- 1 - ILLUSTRAZIONE MANOVRA DI BILANCIO 2012-2014 Giunta regionale 7 marzo 2012.

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QUADRO DI SINTESI DELLE MANOVRE DELLO STATO E IMPATTO SU REGIONE UMBRIA - Effetti finanziari - 12 settembre 2011.
QUADRO DI SINTESI DELLE MANOVRE DELLO STATO E IMPATTO SU REGIONE UMBRIA - Effetti finanziari - 12 settembre 2011.
Transcript della presentazione:

- 1 - ILLUSTRAZIONE MANOVRA DI BILANCIO Giunta regionale 7 marzo 2012

- 2 - La Regione e le manovre di finanza pubblica del governo La politica di correzione dei saldi di finanza pubblica del Governo (dal 2010 al 2011) ha significato pesanti effetti (negativi) sui livelli di governo territoriali ed in particolare per le Regioni. Le Regioni hanno concorso alle manovre di rientro in maniera particolarmente pesante e sicuramente sproporzionata rispetto al loro peso sulla spesa pubblica Il delicato settore del Trasporto pubblico locale, per esempio, era passato per effetto delle manovre del precedente governo, da una dotazione nazionale di 1,9 miliardi di euro a meno di 500 milioni. Solo recentemente e con l’accordo del dicembre 2011 (di cui ancora mancano comunque le norme attuative) tale effetto è stato parzialmente attenuato. Le risorse per il sistema sanitario sono state ridotte in modo insostenibile, soprattutto per quelle realtà, come l’Umbria, che hanno da tempo intrapreso un sentiero virtuoso ed hanno quindi di fatto esaurito i margini per la “razionalizzazione” della spesa. Per la Regione Umbria tali provvedimenti comportano e comporteranno complessivamente e per il periodo , minori risorse pari a:  243 milioni per il 2011  305 milioni per il 2012  330 milioni per il 2013  375 milioni per il 2014

- 3 - La manovra di finanza pubblica: conseguenze per le Regioni Le conseguenze più significative, a partire dal 2011, sul bilancio delle Regioni sono le seguenti: –RIDUZIONE DELLE RISORSE PER LA SANITÀ –INASPRIMENTO DELLE REGOLE DEL PATTO DI STABILITÀ INTERNO –RIDUZIONI, REVOCA E DEFINANZIAMENTO DI STANZIAMENTI DI SPESA NEL BILANCIO STATALE –TAGLI (INSOSTENIBILI) DI TRASFERIMENTI DAL BILANCIO DELLO STATO –AZZERAMENTO DELLA CAPACITÀ DI INDEBITAMENTO.

- 4 - Riduzione risorse per la Sanità La Sanità è stata particolarmente colpita dalle manovre governative attraverso: riduzione FSN 2011 e 2012 per farmaceutica e personale (918 mil nel 2011 e mil nel 2012); mancato rifinanziamento tickets nel 2011 (400 mil); riduzione livello FSN (2,5 mldi per il 2013 e 5,0 mldi per il 2014) Nel 2012 il decreto Salva Italia ha innalzato da 0,9 a 1,23 l’aliquota base dell’addizionale regionale all’Irpef per compensare un ulteriore taglio di circa 2,1 miliardi. L’impatto sulla Regione Umbria significa minori risorse pari a: 24 milioni nel 2011; 28 milioni nel 2012; 38 milioni nel 2013; 83 milioni nel 2014.

- 5 - I “tagli” per risorse conferite e/o delegate Il DL 78/2010 ha “ azzerato” tutte le risorse dal bilancio dello Stato per funzioni conferite e delegate e di altri settori (ambiente; trasporto pubblico locale su ferro; viabilità; incentivi alle imprese; demanio idrico; opere pubbliche; agricoltura; politiche sociali; borse di studio; politiche per la famiglia; edilizia residenziale agevolata; non autosufficienza) Per l’Umbria significano minori risorse per circa 104 milioni di euro nel 2011 e circa 117 a partire dal L’impatto sul TPL ferro è stato in parte attenuato sia dal Decreto “Salva Italia” e sia dall’accordo del 21/12/2011 con il governo nazionale che ha ripristinato, dal 2012, una quota dei trasferimenti aboliti.

- 6 - Azzeramento capacità di indebitamento La legge di stabilità 2012 (articolo 8) riduce dal 25 al 20 percento la capacità di indebitamento delle Regioni. Ciò significa sia l’impossibilità di nuovi investimenti sia il mancato finanziamento di quelli già programmati con evidenti ripercussioni su atti e provvedimenti già approvati. Tale “inopinato” provvedimento statale rappresenta un ulteriore “colpo” alla finanza territoriale generale e regionale in particolare, in considerazione del fatto che, colpendo in maniera immotivata la capacità di indebitamento degli enti territoriali (Regioni e Enti Locali), nella considerazione (sbagliata) che vede il debito come un “mostro” da abbattere, di fatto limita enormemente possibilità ulteriori di sviluppo al paese. Le Regioni e gli Enti Locali, infatti, indebitarsi (tramite mutui e prestiti) solo per finanziare spese di investimento che significa interventi sulla viabilità, sull’edilizia residenziale, sulle opere pubbliche.

- 7 - Come la regione Umbria affronta tale situazione La Regione Umbria ha affrontato ed affronta tale complessa situazione attraverso l’utilizzo di una serie di strumenti:  una ulteriore razionalizzazione e contenimento della dinamica delle spese  un “corposo” pacchetto di riforme istituzionali ed endoregionali  una diversa modalità di formazione delle decisioni.

- 8 - Razionalizzazione e contenimento della dinamica delle spese La Regione, con l’articolo 9, della legge regionale n. 4 del 30/3/2011, ha inteso aderire volontariamente, inserendo nel proprio ordinamento, le misure di riduzione delle spese ed oneri di cui alla legge 30/7/2010, n, 122 e precisamente:  riduzione dei componenti dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali di enti ed agenzie regionali;  riduzione dei compensi, gettoni e retribuzioni corrisposte ad organi ed organismi di enti e agenzie regionali e società partecipate;  riduzione dell’80% della spesa per consulenze, per relazioni pubbliche, convegni  divieto di effettuare spese per sponsorizzazioni;  riduzione del 50% delle spese per missioni e per la formazione  riduzione del 20% della spesa per acquisto, manutenzione e noleggio di autovetture

- 9 - Pacchetto di riforme istituzionali e dell’apparato endoregionale  Semplificazione amministrativa e normativa (l.r. 8/2011) che, oltre a modificare leggi regionali principalmente in materia di edilizia ed urbanistica, contiene disposizioni relative ad azioni ed interventi strategici necessari alla semplificazione amministrativa e normativa.  Scioglimento dell’Agenzia regionale Umbra per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura –Arusia (l.r. 12/2011 ) che riporta in capo alla Regione le funzioni e competenze nello spirito della razionalizzazione e d efficienza.  Riforma del sistema amministrativo regionale e delle autonomie locali e istituzione dell’Agenzia forestale regionale (LR 18/2011) con lo scopo di riportare le funzioni di governo e di gestione amministrativa nelle competenze dei livelli istituzionali elettivi. Nel 2012, verrà data attuazione al provvedimento legislativo di riforma endoregionale che prevede la soppressione e/o il riordino degli enti intermedi attraverso: la cancellazione delle Comunità montane, con il trasferimento delle loro competenze a carattere esclusivamente operativo ad un solo soggetto regionale; la riconfigurazione dei Consorzi di bonifica la costituzione di Unioni speciali di Comuni, composte da comuni limitrofi appartenenti ad una o più delle attuali zone sociali (individuate dalla l.r. 26/2009) di una medesima azienda sanitaria.

La manovra di bilancio regionale 2011: la continuità degli interventi anticrisi  MISURE A SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE :  Proroga, fino al 31 dicembre 2014 (prima era fino al 31/12/2013) dei benefici - a favore di lavoratori che hanno perso il posto di lavoro a far data dal 1/1/2009 ovvero che siano beneficiari di ammortizzatori sociali - concernenti la postergazione delle rate di mutuo stipulati per l’acquisto e ristrutturazione dell’abitazione principale, attraverso garanzie gravanti sul fondo della Gepafin Spa  MISURE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE :  Sostegno all’accesso al credito delle PMI, per agevolare l’accesso al credito e di consentire l’incremento delle garanzie prestate alle microimprese, alle piccole e alle medie imprese  Prosecuzione del potenziamento dei fondi rischi dei consorzi fidi e delle cooperative artigiane di garanzia

La manovra di bilancio regionale 2012 – azioni ed interventi continuità delle risorse, pari a 18,5 milioni, complessivamente previste per le politiche sociali regionali e per i servizi educativi per l’infanzia. Confermando, per 750 mila euro, l’impegno regionale finalizzato all'abbattimento delle rette a carico delle famiglie per l'accesso e la frequenza presso gli asili nido gestiti da soggetti pubblici o privati e per 4 milioni il sostegno alla non autosufficienza; continuità nel finanziamento del fondo sostegno affitti per 2 milioni, a fronte del venir meno del sostegno statale mantenimento del livello dei servizi per il trasporto pubblico e dei sistemi di mobilità per complessivi 93 milioni ; mantenimento di un adeguato livello di finanziamento del diritto allo studio, l’istruzione e le borse di studio per 11 milioni di euro nonostante il quasi azzeramento dell’intervento statale; salvaguardia del territorio, ambiente e rifiuti ; Prosecuzione del cofinanziamento di interventi per la sicurezza stradale per 0,2 milioni di euro in aggiunta a 1,2 milioni dell’esercizio precedente.

Regione: i costi di funzionamento  La Giunta ha sempre posto particolare attenzione alle c.d. “spese generali ” dell’ente riguardanti il funzionamento della macchina gestionale.  L’andamento di queste spese dimostra ed attesta l’impegno che l’amministrazione ha profuso per il loro contenimento. Tali spese, infatti, in termini nominali, si mantengono, per l’intero decennio, per lo più invariate facendo, pertanto, registrare addirittura una diminuzione in termini reali se si tiene conto dell’inflazione e/o dei contratti.  Tale risultato è stato raggiunto attraverso il miglioramento della gestione, l’ottimizzazione del processo di acquisto di beni e servizi e la valorizzazione delle risorse interne

Regione: i costi del personale  Nel 2012 si registra una riduzione di circa 5 milioni di euro rispetto al 2011 della spesa per il personale.

Bilancio regionale 2012: le misure a favore delle famiglie