Centro Antiviolenza
A.S.O. San Giovanni Battista di Torino Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso Centro d’Ascolto Antiviolenza Demetra Dr. Patrizio Schinco Sig.ra M.Arcari, Sig.ra R.Vendrame
Conseguenze psicologiche e sociali della violenza Biella 29 gennaio 2009
La violenza domestica. La Violenza Domestica è agita all’interno di una coppia o di una struttura sociale. Ha come caratteristiche prevalenti la violenza verbale e psicologiche come la denigrazione e la svalorizzazione. Frequenti sono le percosse, le minacce e l’imposizione sessuale, facile è il tentativo di omicidio.
La violenza nella famiglia E’ un fenomeno ignorato o tollerato e purtroppo presente in molte situazioni indipendentemente dal ceto sociale. La violenza familiare rovina la vita di chi la subisce ed anche di chi la esercita: in un vortice senza fine che diventa un incubo continuo e che si avvita in una spirale che si ripropone sempre.
Le vittime Sono colpiti donne, anziani, bambini: una donna su 5 è vittima di violenza coniugale, dal 5 al 10 % delle donne sono vittime di violenza coniugale nell’arco di un anno, dal 20 al 30 % delle donne che si presentano al Pronto Soccorso hanno sintomi conseguenti al maltrattamento domestico. Campbell J. 1998
Violenza Domestica Una pubblicazione che passa in rassegna più di 50 paesi (Hellsberg & Heise, 2005) indica che una percentuale compresa tra il 10 e 60% di donne sposate o che sono in una relazione intima hanno fatto esperienza di almeno un episodio di violenza fisica da un loro partner.
Violenza da Partner La maggior parte degli studi indica una prevalenza di violenza dal partner in una percentuale tra 20 e 50% nel corso della vita.
Violenza da Partner Altre indagini ci dicono che una percentuale tra il 20% e il 40% di donne ha subito tentativi di violenza sessuale da uomini conosciuti o partner. Una rassegna di 25 studi indica che una percentuale tra 11 e 32% di donne ha subito un abuso sessuale nell’infanzia.
Violenza domestica nel mondo In Kenya viene uccisa più di una donna alla settimana; In Zambia 5 donne alla settimana; In Egitto il 35% delle donne ha subito violenza dal marito; Negli Stati Uniti una donna viene picchiata dal partner ogni 15’ (U.N. Study on the World’s women, 2000);
Violenza domestica nel mondo In Nuova Zelanda il 20% delle donne dichiara di aver subito violenza (Unicef 2000); Nella Federazione Russa, donne vengono picchiate ogni giorno (OMCT 2003); In Canada i costi della v.d. ammontano a circa un miliardo e mezzo di dollari, inclusi i costi per cure mediche e minore produttività.
La violenza in Europa. In Olanda il 20% delle donne ha subito violenza domestica. Il 42.4% di donne in Lituania è stata vittima di violenza dal partner; In Turchia il 32% delle donne ha dichiarato di aver subito violenze. In Ungheria il 10% delle donne dichiara di aver subito violenza domestica.
La violenza in Europa. In Portogallo il 52,8% delle donne hanno dichiarato di essere state vittime di gravi violenze dai loro partner; In Spagna è più dell’11% delle donne; Nel Regno Unito il 26% delle intervistate è stata vittima di v.d.; In Austria, la violenza contro le donne è causa di separazione nel 50% dei casi;
E in Italia ? Dati ISTAT 2006 Campione di donne dai 16 ai 70 anni. Indagine telefonica. Monitoraggio della qualità del processo. Metodologie armonizzate.
ISTAT 2006 Caratteristiche dei partner e della violenza. Screening della violenza fisica o sessuale. Informazioni sulla gravità degli episodi e sulla famiglia.
ISTAT 2006 Si calcola che donne siano state vittime di violenze fisiche o sessuali nella loro vita ( 31,9 % della classe di età considerata ). Circa donne ha subito stupro o tentato stupro donne hanno subito comportamenti persecutori ( stalking).
I costi della violenza Le ricadute della violenza domestica sulla salute della popolazione anziana, femminile ed infantile sono drammatiche. I costi sociali e sanitari sono elevati: generando disagio sociale e patologie mediche gravi e talvolta invalidanti.
Conseguenze della violenza -Depressione 35,1 % -Perdita di autostima 48,5 % -Disturbi del sonno 41,0% -Ansia 36,9% -Dolori ricorrenti 18,5 % -Idee di suicidio 12,1 % -Difficoltà a gestire i figli 14,2%
L’impatto sulla salute della popolazione Malattie gastroenteriche: ulcera. Ipertensione. Asma. Dolori sine materia. Anoressia. Disturbi del sonno. Problemi ginecologici.
Sindrome post-traumatica Si ritiene che la sindrome abbia origine da traumi severi, prolungati e ripetuti, soprattutto di natura interpersonale (i.e. prigionia e tortura, abuso infantile cronico, maltrattamenti prolungati delle donne da parte dei partner). possono essere presenti dissociazione,
Sindrome post-traumatica Possono essere presenti dissociazione, somatizzazioni, instabilità affettiva, disturbi dell'identità e dei confini della persona, comportamenti autolesionistici, comportamento sessuale impulsivo e a rischio, difficoltà nella modulazione della rabbia e degli affetti in generale, coinvolgimento cronico in relazioni disfunzionali e frustranti, comportamenti autolesionistici e di autosconfitta, sintomi intrusivi di particolare gravità.
Disturbo da stress postraumatico sottosoglia ovvero la presenza di "sintomi persistenti di aumentato arousal (non presenti prima del trauma), come indicato da almeno due dei seguenti elementi: 1) difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno; 2) irritabilità o scoppi di collera; 3) difficoltà a concentrarsi; 4) ipervigilanza; 5) esagerate risposte di allarme.
La percezione della violenza in Sanità. La violenza si manifesta 10 volte più frequentemente di quanto non venga percepito dai medici o dagli altri operatori sanitari. Stark E. Et al, 1988
Violenza e salute Le donne maltrattate ricorrono ai servizi sanitari con una frequenza da 4 a 5 volte maggiore rispetto alle donne non maltrattate. Il 10 % delle donne maltrattate abusa di farmaci prescritti dal medico. Stark E., Flitcraft A. 1983
La situazione nella Regione Piemonte Nella maggioranza dei casi gli infermieri ed i medici non si sentono preparati ad affrontare questo problema e non sono specificatamente formati a gestire una relazione d’aiuto. Indagine dell’Associazione Donne contro la Violenza di Torino nei Dea della Regione Piemonte 2000
La percezione della violenza. La percezione del fenomeno è gravemente sottostimata: - L’ 80% dei medici generici, - Il 70% dei medici di P.Soccorso, - Il 55% degli Operatori territoriali non hanno mai sospettato la violenza domestica nella loro carriera. Gonzo L. 1997
La nostra esperienza presso il DEA dell’Ospedale Molinette. Un’indagine interna sul nostro personale aveva evidenziato nell’autunno del 2002 questi dati: a)Scarsa sensibilità 6,15% b)Tendenza ad ignorare 30,40% c)Disponibilità ad affrontare 63,45% Tali risposte erano indipendenti dal sesso e dal grado di istruzione.
Obiettivi della nostra azione Contrastare la violenza accrescendo la consapevolezza dei costi sociali e sanitari del fenomeno. Formare il personale sanitario ed educativo alla prevenzione, denuncia e capacità di riconoscere e gestire le situazioni di violenza.
Cosa ci aspettiamo Migliorare la rete di sostegno per le vittime di violenza organizzazione di una rete regionale. Formare competenze in ogni ambito locale. Affrontare con appropriatezza le emergenze. Migliorare la salute delle donne e quindi della popolazione generale.