Tra il 1780 e il 1784 l’imperatore austriaco Giuseppe II fece costruire un’imponente complesso di fortificazioni posizionato al confine tra la Boemia austriaca e la Sassonia Prussiana
All’esterno si trova una cinta muraria la quale circonda il perno centrale denominato la Grande Fortezza: una cittadella a forma di stella che, alla fine del 1941, divenne il ghetto collettivo degli ebrei.
Gli ebrei catturati e destinati a vivere nella Grande Fortezza dovevano fingere che la vita che vi si conduceva fosse semplice e tranquilla.
Il Consiglio ebraico fu un corpo amministrativo composto dagli anziani che, la Germania nazista impose agli ebrei rinchiusi nei ghetti del Governatorato Generale. Negli anni a seguire fu imposto anche nei territori occupati dall’Unione Sovietica.
I Consigli ebraici furono obbligati a fornire degli schiavi per la manodopera alle industrie belliche tedesche e dovettero collaborare alle deportazioni degli ebrei verso i campi di sterminio durante l’Olocausto Queste funzioni li ponevano in una posizione di grande responsabilità nei confronti dei loro stessi compagni e gran parte del loro operato continua tutt’oggi ad essere tema di discussione degli storici.
Inoltre, molti pittori decisero di mettere le loro capacità al servizio della memoria su ciò che accadeva a Terezín. Terezín divenne famosa perché vi vennero condotti molti artisti, musicisti ed intellettuali.
Il gruppo di artisti clandestini più importante lavorava nell’ombra della cosiddetta sala progetti dell’Ufficio Tecnico. Da quella stanza vennero fuori i progetti di un nuovo sistema fognario, di un impianto idrico e del crematorio
Tra i numerosi disegni realizzati nel ghetto, ve ne furono alcuni che pubblicizzavano i concerti e le serate musicali. Piccoli gruppi di musicisti si esibivano di sera, nelle soffitte delle caserme adibite a dormitori
I tedeschi chiesero per sé opere raffinate e complesse e furono rappresentati vari balletti e opere liriche
Nell’estate del 1941 i nazisti sfruttarono Terezín come strumento di propaganda e il regista olandese Kurt Gerron fu incaricato di girare un documentario sulla vita nel ghetto modello.
Il film doveva dare una versione assolutamente falsa della realtà di Terezín e cancellare una volta per tutte le false voci relative al cattivo trattamento subìto dagli ebrei.
Come già era accaduto per le visite della Croce Rossa, il ghetto fu completamente ripulito dai prigionieri. Scartate le persone magre o malate, tutte le altre vennero impegnate come comparse. “ Quando non vogliamo sapere una cosa - fingiamo di non saperla. E se la finzione è più per noi stessi che per gli altri, creda pure, è proprio, proprio come se non si sapesse ” Luigi Pirandello
Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. (Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947)
Polo Scolastico E.MATTEI Fiorenzuola D’Arda