Lezione III Le transazioni e le voci dello SP Introduzione al CE Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale 2 AA. 2011-2012 Prof. Cristina Ponsiglione.

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Lezione III Le transazioni e le voci dello SP Introduzione al CE Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale 2 AA Prof. Cristina Ponsiglione

Principi contabili 1.Omogeneità 2.Identità giuridica 3.Prospettiva di continuità 4.Costo 5.Duplice aspetto 6.Periodicità delle misurazioni 7.Prudenza 8.Realizzazione ricavi 9.Competenza 10.Continuità dei criteri di valutazione 11.Significatività e rilevanza Stato Patrimoniale Conto Economico

Il principio del duplice aspetto ATTIVITÀ PASSIVITÀ CAPITALE NETTO = componenti positive del capitale componenti negative del capitale ATTIVITÀ = PASSIVITÀ + CAPITALE NETTO o anche: CAPITALE NETTO = ATTIVITÀ - PASSIVITÀ IL CAPITALE NETTO E’ UN VALORE RESIDUALE I creditori vantano diritti prioritari sulle attività e possono chiedere il fallimento dell’azienda qualora questa non onori i propri debiti. “attività al netto delle passività” Ogni transazione comporta la variazione in almeno due voci dello SP Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Bilancio: l’analisi delle transazioni Versamento (10.000) di capitale iniziale Accensione di debiti (5.000) valore precedent e valori precedenti Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Bilancio: l’analisi delle transazioni Acquisto di merce (2.000) in contanti Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Bilancio: l’analisi delle transazioni Vendita di merci (per 300, acquistata a 200) in contanti Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Bilancio: l’analisi delle transazioni Acquisto di merce (2.000) a credito Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Bilancio: l’analisi delle transazioni Vendita di merce (per 800 acquistata per 500) in contanti Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Bilancio: l’analisi delle transazioni Vendita di merce (per 900 acquistata per 600) a credito Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Bilancio: l’analisi delle transazioni Acquisto di una polizza assicurativa (200) pagata anticipatamente Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Bilancio: l’analisi delle transazioni Acquisto di terreni (10.000) per in contanti e per con mutuo Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Bilancio: l’analisi delle transazioni Vendita di terreni (acquistati a 5.000) per in contanti e per il resto trasferendo sull’acquirente il mutuo per Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Bilancio: l’analisi delle transazioni Valore di mercato del capitale netto? Prelievo di capitale (200) e di merce (400) da parte del proprietario Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Il capitale netto e il reddito Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Le variazioni del capitale netto dovute alla gestione - UTILE (700) = RICAVI (2.000) Ricavi 5-gennaio: Ricavi 7-gennaio: Ricavi 8-gennaio: COSTI (1.300) Costi 5-gennaio: Costi 7-gennaio: Variazione del C.N. per effetto della gestione Costi 8-gennaio: Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Reddito e variazione del capitale netto Transazioni relative alla gestione che aumentano il valore del capitale netto! Transazioni relative alla gestione che riducono il valore del capitale netto! Reddito (utile o perdita) = variazioni del capitale netto per effetto della gestione Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

L’utile rappresenta la variazione del capitale netto generata in un certo periodo dalla gestione Ricavi realizzati nel periodo - Costi sostenuti nel periodo = Utile (perdita) del periodo Variazione del C.N. (  riserve di utili) per effetto della gestione + Apporti di capitale - Dividendi Variazione del C.N. non legata alla gestione) = Variazione del C.N. del periodo Reddito del periodo Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Le variazioni del capitale netto della Glendale Variazione del C.N. (  riserve di utili) per effetto della gestione Variazione del C.N. (non legate alla gestione) per: (1) nuovi apporti di capitale e (2) dividendi + = 100 =  Capitale Netto Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Le variazioni del capitale netto della Glendale Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Il capitale Netto (Equity) Capitale Netto Riserve di utili Capitale versato + Gestione (Costi) - Dividendi - Capitale sociale640 Riserva da sovraprezzo delle azioni1.500 CAPITALE VERSATO2.140 Utile (perdita) dell’esercizio200 Riserve di utili700 RISERVE DI UTILI900 CAPITALE NETTO Gestione (Ricavi) Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Punti chiave da ricordare Il capitale netto è costituito da capitale versato (che in una società per azioni è rappresentato da azioni) e utili non distribuiti (riserve di utili), cioè utili accumulati sin dalla data di costituzione dell’azienda. Il capitale netto non riporta il valore di mercato delle azioni. Le riserve di utili non sono “cassa”, non sono cioè liquidità. Sono bensì una parte dei diritti vantati dai detentori del capitale di rischio sulle attività aziendali. Coerentemente con l’equazione fondamentale del bilancio “attività = passività + capitale netto”, qualsiasi transazione influisce su almeno due voci dello stato patrimoniale: la contabilità è un sistema in partita doppia. Alcuni eventi non rappresentano transazioni e non sono pertanto rilevati dalla contabilità: un cambiamento di valore di mercato dei terreni; avviamento realizzato, ma non acquistato; la trasformazione dell’azienda da impresa individuale a società di capitale. Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Punti chiave da ricordare  Altri eventi determinano cambiamenti delle attività e/o delle passività, ma non influiscono sul capitale netto: l’accensione di debiti di conto corrente e di mutui ipotecari; l’acquisto di merce; l’acquisto di polizze assicurative; l’acquisto e la vendita (al costo storico) di un terreno; la riduzione di un debito bancario... Vi sono poi eventi che determinano un cambiamento del capitale netto e, contemporaneamente, anche delle attività e/o delle passività. I ricavi e i costi sono, rispettivamente, incrementi e decrementi che il capitale netto subisce in un periodo per effetto della gestione. Il capitale netto aumenta anche quando i proprietari apportano nuovo capitale e si riduce quando questi effettuano prelievi in conto capitale. Queste transazioni non sono di gestione e non influiscono quindi sul reddito. Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Periodicità delle misurazioni Ricavi (incassi)€ meno costi (esborsi) cibo€ stipendi locazioni varie altri costi Totale costi Utile netto€ La misura del reddito di un business di breve durata è semplice da misurare: è la differenza tra gli incassi e gli esborsi complessivamente generati Diamo un’occhiata al conto economico relativo al breve periodo di funzionamento del campeggio Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Il periodo amministrativo (accounting period) Secondo esempio: Impresa costituita attraverso un iniziale apporto di capitale Vita pìù o meno lunga Non sono effettuati nuovi versamenti o distribuzione di dividendi Al termine viene liquidata riducendo in denaro le attività ed estinguendo tutti i debiti La differenza tra il denaro che residua dalla liquidazione e il denaro (capitale) iniziale misura con oggettività il reddito complessivamente generato, ma … 1.Il potere d’acquisto di un € iniziale non equivale al potere di acquisto di un € derivante dalla liquidazione 2.Il reddito sarebbe disponibile solo al termine della vita dell’impresa risultando un’informazione poco utile ai fini decisionali Per entrambi questi motivi le imprese devono comunicare periodicamente e con frequenza adeguata la loro prestazione. Il periodo di riferimento si chiama periodo amministrativo Per quanto riguarda gli obblighi di informazione verso l’esterno, questo periodo è di un anno Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Il periodo amministrativo (accounting period) Periodo amministrativo Durata del periodo amministrativo Esercizio fiscale e anno solare Altre date di chiusura La chiusura come suddivisione virtuale del flusso continuo degli eventi Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

(1) Non anticipare alcun reddito e (2) anticipare tutti i costi possibili Il principio di prudenza (conservatism concept) 1.Riconoscere i ricavi (incrementi delle riserve di utili) solo quando sono ragionevolmente certi 2.Riconoscere i costi (decrementi delle riserve di utili) non appena sono ragionevolmente possibili I due aspetti del principio di prudenza: Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Il ciclo operativo (operating cycle) Acquisto materiali Trasformazione materiali in prodotti finiti Controllo qualità Ricevimento ordine Consegna e invio della fattura Il cliente riceve la merce Immagazzinaggio Incasso del credito Sebbene il ciclo operativo sia costituito di più fasi e dunque la “creazione di ricchezza” sia progressiva, la contabilità riconosce il ricavo in uno solo dei momenti di questo ciclo (quando il prodotto viene consegnato al cliente) Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Il principio di realizzazione dei ricavi Ricavo realizzato Normalmente consegna = passaggio di proprietà t Prodotti realizzati Incasso realizzato Prodotti consegnati L’azienda deve avere svolto tutto quanto necessario per avere il diritto al ricavo. Quando si raccoglie un ordine non si realizza un ricavo Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Il principio di realizzazione dei ricavi e applicazione del principio di prudenza prima del periodo dell’incasso –crediti commerciali (per le banche: interessi attivi maturati) contestualmente all’incasso (variazione di utile e di cassa) successivamente al periodo dell’incasso (acconti) –anticipi da clienti Il ricavo può essere realizzato: Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

L’ammontare del ricavo Franco, vende in un anno merce a credito per un controvalore € Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

L’ammontare del ricavo Spiacente Franco, non posso pagare! Se l’esperienza insegna che il 3% delle vendite a credito diventa inesigibile, allora i ricavi del periodo si riducono a € Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

La contabilità per competenza I Ricavi non determinano necessariamente incassi nel momento in cui si realizzano I costi non determinano necessariamente esborsi nel momento in cui si consumano le risorse Ricavi e costi sono rispettivamente incrementi e decrementi del capitale netto dovuti alla gestione Gli apporti di capitale non sono ricavi e i dividendi non sono costi Ricavi - Costi = Reddito del periodo La contabilità per competenza è più complessa, ma contiene maggiori informazioni rispetto alla contabilità finanziaria: consente di misurare il reddito e la sua composizione Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

La contabilità per competenza Quando un evento ha effetti su ricavi e costi, allora l’effetto di ricavi e costi associati a quell’evento deve essere registrato nello stesso periodo: periodo di competenza Sono di competenza di un periodo i costi correlati a ricavi di competenza dello stesso periodo Ricavi - Costi = Reddito del periodo di competenza Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Il significato di alcuni termini Costo (generico) Costo d’acquisto (spesa) Esborso Costo di competenza Cost Expenditure (decremento attività o incremento passività) Disbursement (uscita di cassa) Expence (costi sostenuti nel periodo per realizzare ricavi nello stesso periodo) Misura dell’impegno monetario sostenuto per un qualche scopo Espressione contabile di un costo d’acquisto Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Attività Le attività generano una spesa quando sono acquistate e un costo quando consumate Un costo è un’attività (risorsa) consumata Nel periodo tra l’acquisto e il consumo le risorse sono attività € € Costo competenza € gasolio € costo € costo € Acquisto al 31 dicembre 2001di € di gasolio 31 dicembre dicembre 2003 Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

Il principio di competenza E’ il principio che regola il riconoscimento dei costi che competono a un determinato periodo amministrativo I costi di competenza sono quelli correlati ai ricavi del periodo, cioè relativi a risorse consumate per produrre i ricavi realizzati nel periodo. I due principi di (1) realizzazione dei ricavi e (2) competenza forniscono i criteri per determinare i componenti positivi e negativi di reddito di un certo periodo. Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

Continuità dei criteri di valutazione Se l’impresa adotta una modalità di contabilizzazione (es ammortamento lineare) deve continuare ad adottarla nei periodi successivi In caso contrario la relazione del collegio sindacale deve indicare il perché del mutamento La nota integrativa deve indicare in che modo e con quali conseguenze una modalità di contabilizzazione è stata modificata Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

Il principio di rilevanza (materiality concept) Trascurare le transazioni irrilevanti Individuare le transazioni rilevanti Cosa vuol dire rilevante? Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

Punti chiave da ricordare Il periodo amministrativo ufficiale ha la durata di un anno, ma molte aziende redigono (per finalità interne) bilanci infrannuali, cioè bilanci che hanno a riferimento periodi di tempo più brevi (periodicità delle rilevazioni). Principio di prudenza: riconoscere gli incrementi del capitale netto soltanto quando sono ragionevolmente certi e i decrementi non appena sono ragionevolmente possibili. L’applicazione del principio non deve comunque significare un’arbitraria riduzione del capitale netto. La contabilità per competenza misura i ricavi e i costi riferiti a un certo periodo amministrativo, nonché la loro differenza, cioè il reddito del periodo. La contabilità per competenza è più complessa, ma più utile della contabilità per cassa, che rileva solo gli esborsi e gli incassi del periodo. Principio di realizzazione dei ricavi: il ricavo è riconosciuto al momento della consegna dei prodotti o dell’erogazione dei servizi il che significa: (1) che lo scambio è avvenuto, (2) che l’azienda ha già svolto tutto quanto doveva svolgere per avere diritto al ricavo Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13ed., MCGraw Hill

Punti chiave da ricordare Se il ricavo è riconosciuto prima del corrispondente incasso, viene addebitata l’attività crediti commerciali. Se, invece, l’incasso si verifica prima che il ricavo si realizzi, viene accreditata la passività ricavi anticipati o anticipi da clienti. Questo conto viene poi addebitato (ridotto) nel periodo (o nei periodi) di realizzazione del ricavo. Per rettificare i saldi dei crediti commerciali e quindi del capitale netto di un periodo, è necessario stimare la perdita per crediti inesigibili. Si introduce nello stato patrimoniale una posta rettificativa, denominata fondo svalutazione crediti, che riduce il valore dei crediti commerciali e si utilizza un apposito conto di costo denominato svalutazione crediti. Successivamente, quando si individueranno gli specifici crediti inesigibili, si ridurranno di questo specifico importo (1) l’ammontare dei crediti commerciali e (2) il fondo svalutazione crediti, ma senza alcun effetto sui ricavi. Principio di rilevanza: trascurare i fatti irrilevanti e individuare tutti quelli rilevanti. Da : Anthony et al.,, “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill