BOLLA e CORINEO del PESCO. Sistematica Bolla del Pesco Dominio:Eukaryota Regno:Fungi Phylum:Ascomycota Classe:Taphrinomycetes Ordine:Taphrinales Famiglia:Taphrinaceae.

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TICCHIOLATURA DEL MELO Venturia inaequalis
TICCHIOLATURA DEL MELO Venturia inaequalis
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Transcript della presentazione:

BOLLA e CORINEO del PESCO

Sistematica Bolla del Pesco Dominio:Eukaryota Regno:Fungi Phylum:Ascomycota Classe:Taphrinomycetes Ordine:Taphrinales Famiglia:Taphrinaceae Genere:Taphrina Specie:Taphrina deformans

ORIGINE & DIFFUSIONE. Diffuso in tutte le regioni italiane, soprattutto in quelle settentrionali per le condizioni climatico- ambientali più favorevoli. Colpisce gli organi verdi della pianta del pesco, come foglie e germogli In caso di attacchi più virulenti e su cultivar particolarmente sensibili, la sintomatologia può manifestarsi anche su altri organi come i fiori e i frutti.

CICLO BIOLOGICO Supera le stagioni sfavorevoli in due modi: Spora sessuata (ascospora): riparata negli anfratti delle gemme, fra le perule o in altri punti coperti della pianta (scorze, frutti infetti). Spora asessuata (conidio-gemma): spore prodotte da una particolare forma di gemmazione dell'ascospora di partenza

27/03/13 In primavera: Ascospore conidi-gemma al momento di apertura delle gemme (infezioni ai germogli) con condizioni igrometriche idonee: bagnatura degli organi vegetali e una temperatura attorno ai 7-8 °C arrivano a contatto con gli organi vegetali e producono un tubetto premicelico che penetra negli organi vegetali perforando attivamente la cuticola. All'interno dei tessuti il tubetto produce il micelio che si sviluppa negli anfratti intercellulari scatenando processi morfo-fisiologici

ORGANI COLPITI La bolla del pesco si manifesta su: foglie, germogli e frutto. Foglie: mostrano deformazioni bollose, colorazione anomala tendente al rosso, si seccano e cadono a terra. La foglia deformata diventa carnosa al tatto e croccante- fragile.

ORGANI COLPITI Frutti: vengono raramente colpiti ma nelle varietà più sensibili e in primavere umide, piovose e fredde si può verificare l'infezione con sintomi simili a quelli dei germogli e delle foglie. Evidenziano delle zone a superficie corrugata (andamento cerebri forme), bollosa e di colore arancio-rosso, in rilievo rispetto alla superficie del frutto; in queste zone si possono presentare marciumi o lesioni dati da altri agenti fungini. Fiori: si trasformano in ammassi carnosi e deformi, con conseguente cascola

27/03/13

CONDIZIONI DI SVILUPPO Le condizioni ottimali per lo sviluppo dell'infezione sono: bagnatura fogliare almeno 48 ore temperatura >10-11°C, periodo di incubazione varia in base alla temperatura

DANNI Riduzione dell'apparato fotosintetico a causa della caduta delle foglie con conseguente debilitazione delle piante in seguito a produzione di nuove foglie e calo quali - quantitativo della produzione.

5.3 DANNI (foto) Fiori carnosi e deformiFoglie

Sistematica Corineo Dominio:Eukaryota Regno:Fungi Phylum:Ascomycota Classe:Dothideomycetes Ordine:Capnodiales Famiglia:Mycosphaerellaceae Genere:Coryneum Specie:Coryneum beijerinckii

CICLO BIOLOGICO Supera l’inverno come micelio nei conidi presenti lungo le lesioni di rami infetti o tra le perule delle gemm e. Infezioni su foglie, frutti, rami, durante i periodi umidi con temperature tra 5 e 26 °C. A 15 °C il ciclo di incubazione della malattia dura circa 8 giorni. L’umidità è fondamentale ai fini della patogenicità E' necessario un velo d’acqua per la differenziazione e germinazione dei conidi e per la penetrazione nella cuticola. Gli attacchi più gravi si in primavera e in autunno sulle piante già debilitate.

DANNI Appare su foglie, gemme, e rametti e frutti. Foglie: sulla lamina fogliare compaiono chiazze di colore rosso/violaceo con bordi giallastri che poi scuriscono, seccano e si distaccano dalla foglia lasciando fori simili a un’impallinatura. Frutti presentano forellini o tacche rossastre, da cui fuoriescono secrezioni gommose. Rami lesi formano fessure (cancri) da cui esce una colatura gommosa.

27/03/13

9.QUANDO INTERVENIRE Nei pescheti con un basso livello di rischio di infezione:  un primo trattamento alla caduta di almeno l’80% delle foglie.  un secondo trattamento a fine inverno o posticipato nella fase di gemma rigonfia-bottoni rosa. Negli impianti colpiti l’anno precedente in forma grave o in caso di andamento meteorologico freddo e piovoso effettuare:  un primo trattamento alla caduta di almeno l’80% delle foglie,  un secondo verso fine inverno  un terzo nella fase di gemma rigonfia- bottoni rosa. Anticrittogamici a base di rame come per la Bolla del pesco