La struttura dimensionale delle imprese ( ) storia dell'impresa
La piccola e media impresa 1/2 La persistenza della piccola impresa nel sistema industriale italiano è connessa alla dotazione di fattori (lavoro/risorse): i settori leggeri Come si spiega la permanenza della piccola impresa? Due modelli: – le piccole imprese sono proprie delle fasi iniziali dei nuovi regimi tecnologici (quindi temporanee); – le piccole imprese dipendono da nicchie di mercato o tecnologiche che ne garantiscono la continuità storia dell'impresa
La piccola e media impresa 2/2 Le spiegazioni alternative: Le capacità sociali dei sistemi locali di produzione di combinare in modo flessibile la produzione [Sabel e Zeitlin] Il ciclo della domanda: nella fase espansiva la piccola impresa cresce per soddisfare la domanda; la concentrazione industriale segue nella fasi di stagnazione Le opportunità tecnologiche: le grandi sviluppano le tecnologie; le piccole la varietà dei beni intermedi storia dell'impresa
PMI: continuità o discontinuità? Le interpretazioni della persistenza della PMI italiana La «piccola» dimensione media delle imprese italiane mostra continuità nel tempo e può essere spiegata in termini di vantaggio comparato La dinamica della distribuzione per classi dimensionali evidenzia fasi di ascesa e declino della piccola dimensione in relazione ai vari regimi tecnologici: fordismo versus flessibilità organizzativa/varietà di prodotti storia dell'impresa
Sistemi di imprese e distretti industriali 1/2 i sistemi locali (Bagnasco) o i distretti industriali (Becattini) intendono la piccola impresa come istituzione integrata con il territorio, la struttura sociale e le specifiche culture civiche Imprese e territorio: il NEC (Nord Est-Centro): la «specializzazione flessibile» dei settori del made in Italy appare compresa, a seconda della prospettiva, tra continuità secolare e «tempi brevi» storia dell'impresa
Sistemi di imprese e distretti industriali 2/2 La piccola impresa passa da forma inefficiente e residuale nella golden age a forma diffusa negli anni Settanta per due effetti: il decentramento della grande impresa per aumentare la flessibilità vis-à-vis una domanda più «volatile» la ristrutturazione della grande impresa produce effetti di spillover (da operai a imprenditori) storia dell'impresa
7 Distribuzione regionale degli addetti dell’industria manifatturiera ( ) Piemonte e VA 14,415,815,016,315,715,112,911,511,110,710,2 Liguria 5,55,0 4,53,62,92,42,01,71,61,7 Lombardia 27,431,129,732,132,230,126,925,926,224,924,4 Nord-Ovest 47,451,949,752,951,548,142,339,439,037,236,4 Trentino Alto Ad. 0,01,1 1,31,2 1,31,41,5 1,6 Veneto 7,47,07,47,68,29,410,512,313,413,613,8 Friuli Venezia G. 3,3 3,02,62,42,52,42,52,62,82,9 Emilia-Romagna 6,45,76,86,07,98,710,210,010,611,011,5 Marche 2,32,0 1,82,02,53,43,64,04,24,3 Toscana 7,7 7,56,97,98,28,37,8 7,67,5 Umbria 1,41,21,61,31,11,31,61,51,41,6 Lazio 3,33,43,93,84,04,54,84,94,54,14,2 Nord-Est e Centro 31,731,333,131,334,738,342,543,945,746,447,5 Campania 7,15,45,75,04,74,55,14,74,44,64,5 Abruzzo e Molise 1,81,4 1,51,21,31,92,42,52,82,7 Puglia 3,82,73,43,02,53,03,54,13,74,03,8 Basilicata 0,60,4 0,50,30,4 0,5 0,7 Calabria 2,01,5 1,10,8 0,90,70,80,9 Sicilia 4,74,43,73,53,02,72,8 2,4 2,5 Sardegna 1,00,91,10,90,80,90,81,31,1 Sud 20,916,817,215,813,713,515,316,715,316,416,2 Totale 100,0
La distribuzione dei distretti industriali in Italia storia dell'impresa
Vantaggi e limiti dei sistemi locali I vantaggi competitivi dei sistemi locali – un’alta flessibilità della produzione in presenza delle variazioni della domanda – i ridotti costi delle transazioni informali, vantaggi derivanti dalla imprenditorialità diffusa – l’elevata coesione sociale assicurata dalle istituzioni e dalle comunità locali (enti, partiti, sindacati) Il limite: il dinamismo tecnologico dipende dalle forme di conoscenza tecnologica tacita, complessa e sistemica e non è legato agli avanzamenti della frontiera tecnologica storia dell'impresa
Le imprese cooperative Le imprese cooperative derivano da principi solidaristici che si affermano a partire dalla metà dell’Ottocento: – la partecipazione dei lavoratori alla gestione e alla proprietà Le cooperative hanno un forte radicamento territoriale – presenti soprattutto nei settori dei consumi e dei servizi, meno nella produzione Le cooperative prevalgono nella grande distribuzione e nei servizi alla persona storia dell'impresa
Le imprese artigiane Uno status volto a tutelare i «mestieri» tradizionali Dimensione molto piccola non superiore a 15 addetti che consente di godere di agevolazioni pubbliche Sono presenti in molti settori anche perché sovente celano la presenza di vere e proprie imprese industriali Intervento di politica economica a sostegno delle micro dimensione Welfare verso una tipologia di addetti altrimenti non coperta da rischi Sostegno al reddito delle imprese marginali con – Agevolazioni fiscali – Un disincentivo all’innovazione e alla concorrenza? storia dell'impresa
Il «quarto capitalismo» Il «quarto capitalismo» della media impresa deriva dalla ricomposizione e gerarchizzazione delle imprese minori e dei sistemi locali/distretti [Turani; Colli] Il «quarto capitalismo» delle medie imprese si basa sulla formazione di gruppi strategici in genere a controllo famigliare La specializzazione settoriale ricalca quella dei distretti La Mittelstand italiana ha una forte proiezione internazionale: le «multinazionali tascabili» storia dell'impresa