elaborare ed esporre un ragionamento, un giudizio, una valutazione su fatti, fenomeni o conoscenze; scegliere una tesi, un punto di vista, un percorso logico tra diverse posizioni possibili; possedere ordine e chiarezza di idee e di linguaggio.
imparare a ragionare, dimostrando la verità o la falsità di una tesi; portare un ipotetico interlocutore a comprendere il tuo punto di vista sulla base di prove o deduzioni logiche;
Innanzi tutto è bene: porsi uno scopo ogni volta che si vuol comunicare qualcosa a qualcuno; acquisire la consapevolezza che il proprio discorso può non essere condiviso dal destinatario e si possono, quindi, incontrare delle difficoltà nel portare avanti la propria tesi. Come imparare ad argomentare
catturare l'attenzione di chi ascolta o legge, soprattutto se si pensa che sia prevenuto o addirittura ostile alla propria tesi, adottando una "strategia comunicativa" efficace.
A tal fine si deve: argomentare con umiltà, senza presunzione; elaborare le proprie considerazioni, riflessioni, opinioni, evitando la conflittualità; porre in evidenza le PROVE a sostegno delle proprie idee,senza confonderle con le proprie opinioni; dare ordine logico e consequenzialità al proprio discorso; usare un linguaggio semplice, essenziale, aderente alle cose, senza perifrasi ed inutili ripetizioni.
Fasi di un discorso argomentativi PREMESSA O ESORDIO; ESPOSIZIONE dei FATTI e di ciò che vuoi sostenere; ESPOSIZIONE degli ARGOMENTI; RIPRESA della TESI principale e CONCLUSIONE.
PREMESSA O ESORDIO Cerca di formulare delle premesse e di affermare dei principi generali sulla base dei quali impostare la tua tesi. ESPOSIZIONE dei FATTI e di ciò che vuoi sostenere Fai un rapido resoconto dei fatti che tratti, secondo i criteri espositivi: Chi? Che cosa? Quando? Perché Come? Dove?
ESPOSIZIONE DELLE PROVE Attenzione!!! Questa è la fase più delicata, in cui devi dar fondo a tutte le tue risorse. Devi anche stare molto attento a non confondere le tue opinioni sui fatti con i fatti stessi. Principi generali cui puoi appellarti potrebbero essere: principio di giustizia rapporto causa-effetto principio di convenienza principi scientifici evidenze sperimentali opinioni di persone autorevoli dati di fatto considerati certi esempi particolari da prendere a modello
CONCLUSIONE Quando ritieni di aver speso tutte le tue risorse, rafforza, con una breve sintesi, il tuo punto di vista.
Come è fatta una Mappa concettuale La MAPPA è una RETE di CONCETTI; i concetti possono essere singoli OGGETTI (concreti o astratti) o EVENTI tenuti insieme da CONNETTIVI, che sono dei veri e propri "FILI" logici necessari per dare significato e consistenza alla rete.
Per costruire una MAPPA concettuale è consigliabile seguire queste fasi di lavoro: riconoscere i concetti-chiave, magari sottolineandoli attivare le conoscenze legate ai concetti selezionare i concetti-chiave essenziali e scriverli, cerchiandoli ricercare le eventuali relazioni tra i concetti identificati ricercare le parole che esprimono le relazioni individuate (connettivi) costruire una rappresentazione grafica (LA MAPPA), che riporti i concetti cerchiati collegare con linee di connessione i concetti cerchiati scrivere i connettivi sulle linee di connessione
Verifica finale Se hai fatto un buon lavoro, dalla lettura della Mappa, tu (o un tuo compagno) devi poter ricostruire "la storia" nelle sue parti essenziali.
Mappe concettuali: per quale scopo? Le MAPPE ti possono essere utili per fare chiarezza nelle tue conoscenze e per comunicare in modo chiaro. Nello studio sicuramente ti possono dare una mano a: esplorare ciò che già sai su un argomento (autoverifica) delineare un discorso operativo (es. esperienze di laboratorio) ricavare significati dal capitolo di un libro di testo prendere appunti quando leggi giornali o riviste, o dalle lezioni dei prof. Pianificare una relazione o una esposizione (es. tema) Sintetizzare una lezione o una intera unità didattica Facilitare la memorizzazione (come avviene con ogni tipo di schema)
Per elaborare un procedimento risolutivo di un problema è necessario porsi le seguenti domande: Quali informazioni ci fornisce il testo del problema? Quali risultati dobbiamo ottenere? Si tratta di un problema semplice o di un problema composto? Di quali "risorse" conoscenze teoriche e strumenti di calcolo disponiamo per formalizzare le informazioni?
1° - Quali informazioni ci fornisce il testo del problema? Per rispondere a questa domanda devi imparare a riconoscere le informazioni che il testo del problema fornisce in modo esplicito e quelle che fornisce in modo implicito. 2° - Quali risultati dobbiamo ottenere? 3° - Si tratta di un problema semplice o di un problema composto?
Tenendo presenti le informazioni esplicite ed implicite fornite dal problema esamina i risultati che si debbono ottenere, osservando se si tratta di un problema elementare,cioè un problema la cui soluzione richiede un solo passaggio, o di un problema composto da più problemi elementari Es. "un rettangolo è equivalente ad un quadrato di lato cm 10. Sapendo che la base del rettangolo misura cm 5, calcolare la misura dell'altezza." Il problema è composto da due problemi elementari: calcolo dell'area del quadrato calcolo dell'altezza del rettangolo essendo nota l'area
4° - Di quali "risorse" disponiamo per formalizzare le informazioni? Mano a mano che gli strumenti di calcolo si arricchiscono, devi imparare ad usarli nel modo migliore quando devi risolvere dei problemi.
Es. "in un rettangolo la base è uguale al triplo dell'altezza e l'area misura 27 cm2. Calcolare la misura delle dimensioni." Questo problema si può risolvere rappresentando graficamente le informazioni e osservando che il rettangolo equivale a tre quadrati; oppure si può impostare un sistema di secondo grado con le dimensioni come incognite. Il primo procedimento si può seguire già in 5° elementare e richiede la risoluzione di tre problemi elementari (area del quadrato, essendo nota l'area del rettangolo; lato del quadrato, essendo nota l'area; misura della base essendo nota l'altezza). Il secondo procedimento si può seguire nel secondo anno della scuola superiore ed il problema si può considerare elementare in quanto risolubile con un solo passaggio.
Schema di risoluzione di un problema di algebra applicato alla geometria Fase 1 - Lettura del testo Analizza con attenzione la proposizione, distinguendo le ipotesi (o informazioni in entrata) dalle tesi (o risultati richiesti). Fase 2 - Disegno della figura geometrica Disegna la figura che deve essere: ampia; la più generale possibile (senza cadere nei casi particolari); deve contenere tutte le informazioni del testo;
Fase 3 - Scelta dell'incognita Scrivi tutte le relazioni che intercorrono tra gli elementi (quelle esplicite assegnate dal problema e quelle implicite che tu devi individuare); Assegna l'incognita alla grandezza che appare più spesso; Esprimi tutte le relazioni in funzione di questa. Fase 4 - Esprimi l'uguaglianza che risolve il problema Risolvi con attenzione l'equazione; Confronta i risultati con i dati, per verificare la compatibilità; Scarta i risultati non compatibili con i dati.
Schema di risoluzione di un problema generale (matematica - fisica - chimica) Informazioni in entrataPercorso logicoRisultati In questo spazio vengono riportate tutte le informazioni esplicite fornite dal problema In questo spazio vengono scritti tutti i ragionamenti per rendere esplicite le informazioni implicite e per risolvere il problema, sotto forma di proposizioni in sequenza logica In questo spazio debbono essere trascritti i risultati
Esempio di risoluzione di un problema generale Calcolare la % di studenti promossi nelle prime classi dell'I.T.I.S. "E. Fermi" relativamente all'anno scolastico Studenti che anno frequentato: 238 Promossi con debito: 70 - Respinti :41 - Abbandoni: 20
Informazioni in entrataPercorso logicoRisultati Studenti prime classi = 238 Respinti = 41 Promossi con debito = 70 Abbandoni 20 Debbo calcolare il n° di promossi, per cui sottraggo al n° totale, quello dei non promossi =107. Calcolare la % significa calcolare quanti alunni sono stati promossi per ogni 100 alunni. Per trovare la % imposto quindi la seguente proporzione: 107 alunni : 238 totali = x promossi : 100 totali Per calcolare la x, che è un medio, debbo moltiplicare gli estremi e dividere il prodotto. per l'altro medio x = (107 X 100 )/238 = 44.9% Studenti promossi = 44,9%