Relazioni trofiche delle comunit à dei sistemi fluviali: dai produttori ai decompositori Laboratorio di ecologia
Ecosistemi terrestri
Ecosistemi acquatici
Produttori Diatomee Elodea canadensis Azolla filiculoides
Il termine “Efemerotteri” (da effimero) deriva dalla brevità della vita adulta, che dura da poche ore a, eccezionalmente, qualche settimana. Le ninfe degli Efemerotteri popolano ambienti di acqua dolce, da quelli stagnanti ai veloci torrenti di montagna. Uno dei fattori ecologici più importanti nel condizionare la colonizzazione dei corpi idrici da parte degli Efemerotteri è la velocità della corrente. Le uova, lasciate cadere in acqua, singolarmente o a gruppi, o direttamente deposte sul substrato sommerso, sono fornite di strutture adesive che ne permettono l'ancoraggio al substrato e ne ostacolano il trascinamento a valle ad opera della corrente. Tutti gli Efemerotteri italiani hanno apparato boccale masticatore e si nutrono, negli stadi larvali, di Diatomee, altre alghe e Crittogame, o di altre alghe (vive o morte). Ricoprono quindi i ruoli trofici dei detritivori e degli erbivori. Gli adulti non si nutrono, dedicandosi esclusivamente alla riproduzione. Efemerotteri Detritivori ed erbivori
Plecotteri Il termine “Plecotteri” (da ali intrecciate) deriva dalle caratteristiche ali che, a riposo, sono tenute sovrapposte sul dorso intrecciate a forbice. Le larve sono stenoterme fredde ed esigono acque ben ossigenate; prediligono quindi le acque fresche dei torrenti montani, ove però tendono a selezionare i microambienti con corrente meno forte: sotto le pietre, nelle insenature, presso le rive. Gli adulti di alcune famiglie bevono ma non si cibano affatto; quelli delle restanti famiglie sono invece erbivori (alghe, licheni e muschi) o predatori (larve di insetti o altri invertebrati). La durata della vita adulta è generalmente breve (da pochi giorni ad un mese) mentre quella larvale è lunga da alcuni mesi a due- tre anni. I Plecotteri sono molto sensibili all'inquinamento, anche se diverse specie ne sopportano modesti livelli. Erbivori o predatori
Il termine “Coleotteri” (da ali) deriva dalle ali coriacee (elitre) che caratterizzano gli adulti. I Coleotteri acquatici mantengono la capacità di volare, che utilizzano per abbandonare l'ambiente quando le condizioni divengono sfavorevoli. I Coleotteri adulti vivono in immersione e, in generale, prediligono i microambienti ripari, con velocità di corrente ridotta e bassa profondità, soprattutto dove abbondano la vegetazione acquatica e i detriti vegetali. Le uova, libere o in ammassi gelatinosi, vengono deposte sulla superficie di alghe filamentose, negli anfratti di rami o tronchi marcescenti sommersi e, talora, nei foderi vuoti di altri animali (es. Tricotteri). Il regime alimentare dei Coleotteri è molto vario: ce ne sono di carnivori, xilofagi, detritivori e onnivori. Non sono rare le specie con alimentazione mista, allo stadio larvale e adulto. Coleotteri Carnivori, xilofagi, detritivori e onnivori
Gasteropodi La classe Gasteropodi comprende molluschi con conchiglia, almeno negli stadi giovanili. avvolta a spirale turricolata o a spirale piana. I Gasteropodi dulciacquicoli sono organismi demolitori ed utilizzano soprattutto detrito vegetale. La maggior parte ha una dieta mista, composta da alghe, microrganismi incrostanti, detrito organico, batteri, tessuti freschi di idrofite ed elofite. Consumatori
Odonati Gli Odonati sono così chiamati per le robuste mandibole dentate. Depongono le uova all'interno dei tessuti di vegetali morti o nel limo del fondo. La schiusa avviene dopo un periodo variabile da tre settimane a vari mesi; in quest'ultimo caso le uova svernano, protette nei tessuti vegetali. La durata del ciclo vitale è estremamente variabile, in alcuni casi anche all'interno di popolazioni della stessa specie. Gli ambienti che ospitano il maggior numero di specie di Odonati sono le piccole e medie raccolte d'acqua dolce: laghetti, stagni, torbiere, ma si ritrovano anche in ambienti lotici (soprattutto nei tratti a debole corrente e con abbondante vegetazione). Tutte le specie di Odonati hanno larve predatrici, che praticano la caccia d'appostamento: seminfossate, o comunque restando pressoché immobili sul fondo o sulla vegetazione sommersa. Predatori
Tricotteri I Tricotteri hanno ali ricoperte di peli (da qui il nome). Dalle uova, deposte sotto forma di masserelle fissate ai substrati sviluppano larve che, con una secrezione sericea adesiva, costruiscono granuli di sabbia, pietruzze, frammenti vegetali. Non è un caso che siano volgarmente denominati "portasassi" e "portalegna". I Tricotteri popolano diversi ambienti di acqua dolce: alcune specie abitano solo le rocce bagnate da un velo d'acqua; altre abitano elettivamente le sorgenti; altre ancora i laghi, le acque stagnanti e i corsi d'acqua (dai ruscelli montani ai fiumi di pianura). Lo spettro della specializzazione ecologica è assai ricco e differenziato e la sensibilità all'inquinamento è, in generale, elevata. Dopo diverse mute, le larve compiono la metamorfosi e al momento dello sfarfallamento le ninfe tagliano il bozzolo con le mandibole (che vengono perdute in tale operazione ) e guadagnano poi la superficie dell'acqua aiutate dalla spinta idrostatica, dai tegumenti idrofughi e dai movimenti delle zampe mediane. Si aggrappano infine ad un corpo emerso (ciottoli, vegetazione) ove hanno luogo l'ultima muta e lo sfarfallamento. La maggior parte dei Tricotteri completa il ciclo vitale in un solo anno. Il regime alimentare delle larve dei Tricotteri è molto vario (erbivori, detritivori, carnivori). Erbivori, detritivori e carnivori