Programmazione reticolare: l’applicazione del CPM Programmazione reticolare: l’applicazione del CPM. (il Critical Path Method)
IDENTIFICAZIONE DELLE ATTIVITÁ, DURATA ED EVENTI Si scompone l’intero progetto in attività elementari e si individuano le relazioni di dipendenza/indipendenza tra di esse (ogni attività è identificata da una lettera dell’alfabeto indicizzata con i numeri che rappresentano l’evento precedente e quello successivo) Per ogni attività bisogna stimare il tempo necessario per il suo svolgimento: durata delle attività. L’inizio o la fine di ogni attività si chiama evento: ogni evento rappresenta al contempo la fine di un’attività precedente e l’inizio di quella susseguente.
EPOCA( O DATA) DEGLI EVENTI: al più presto: epoca prima della quale l’evento non può verificarsi, tenendo conto delle attività precedenti. Nel caso in cui più attività confluiscono nello stesso evento, si prenderà la data/epoca maggiormente posticipata.
EPOCA( O DATA) DEGLI EVENTI: al più tardi (epoca dopo la quale l’evento non può verificarsi senza determinare uno slittamento dell’epoca di fine del progetto): l’epoca alla quale l’evento può verificarsi al più tardi, tenendo conto delle attività che si interpongono tra l’evento e la fine del progetto; si calcola sottraendo all’epoca finale la durata delle attività interposte. Nel caso in cui più attività scaturiscano dallo stesso evento, si prenderà l’epoca più anticipata.
La costruzione del reticolo: 1) GLI EVENTI 77 5 Tempo al più tardi 2 Tempo al più presto Codice evento
2) LE ATTIVITÁ: sono rappresentate graficamente con una freccia orientata (mai con un arco). La lunghezza della freccia non è significativa, poiché la durata delle attività è indicata dal numero sovrastante la freccia. Esempio: 5
IL RETICOLO 6 1 6 6 2 4 3 3 4 2 8 9 10 13 14 5 3 3 3 11 2 4 12 4 2 7 5
PIL PERCORSO CRITICO è l’insieme delle attività che determina la durata complessiva del progetto Bisogna calcolare dapprima lo scarto: esso è la differenza tra l’epoca di inizio (o fine) al più tardi e l’epoca di inizio (o fine) al più presto. Quelle operazioni che presentano uno scarto totale pari a zero, non consentendo spostamenti temporali – pena uno slittamento della durata complessiva del progetto – costituiscono le “attività critiche” (indicate in tabella con la lettera C) L’ individuazione del percorso critico:
6 9 15 1 6 6 12 IL PERCORSO CRITICO 6 5 2 4 4 3 3 4 2 5 8 11 15 17 8 9 10 13 14 5 5 8 11 15 17 3 5 3 3 5 13 11 2 8 4 15 12 13 10 4 4 2 15 7 6 11 5 4
L’ “ottimizzazione” del percorso critico rispetto ai tempi TEMPI Bisogna intervenire sulle attività critiche per ridurre i tempi. Come possiamo intervenire sulle attività critiche per ridurre i tempi? Destinandovi maggiore risorse Decentrando all’esterno dell’impresa una serie di attività con l’intento di ridurre il più possibile i tempi complessivi e concentrare gli sforzi su altre attività
Esempio: interveniamo su alcune attività critiche per ridurne i tempi, destinandovi maggiori risorse. I nuovi tempi di durata e le nuove epoche degli eventi sono riportati nella tabella seguente. evento Tempo al più presto Tempo al più tardi codice attività Precedente Successivo Durata attività Inizio Fine Scarto Attività critica A₀ˏ₁ 1 6 3 9 — A₀ˏ₂ 2 4 5 A₀ˏ₃ C A₀ˏ₄ 10 13 A₀ˏ₅ 7 11 A₁ˏ₆ 12 15 A₆ˏ₁₃ A₅ˏ₄ A₄ˏ₇ A₇ˏ₁₃ A₃ˏ₁₁ 8 A₁₁ˏ₁₂ A₁₂ˏ₁₃ A₃ˏ₈ A₂ˏ₈ A₈ˏ₉ A₉ˏ₁₀ A₅ˏ₁₀ A₁₀ˏ₁₃ A₁₃ˏ₁₄ 14
Costruiamo il nuovo reticolo Intervenendo sul percorso critico il tempo necessario per portare a termine il progetto non è più pari a 17 settimane, bensì a 15. Costruiamo il nuovo reticolo
6 9 15 1 6 6 12 6 5 4 2 4 3 2 3 2 5 8 10 13 15 5 8 9 10 13 14 5 8 10 13 15 3 5 3 3 5 13 11 2 8 4 15 12 13 10 4 4 2 15 7 6 11 5 14 4