“ TRAUMA INFANTILE E RESILIENZA” Anno accademico 2015/2016 “ TRAUMA INFANTILE E RESILIENZA” Dott. P. Cruciani Dott.ssa P. Szczepanczyk
TRAUMA INFANTILE (definizione) La parola “trauma” dal greco τραύμα che significa “perforamento”, “trafittura” e rimanda al concetto di “ferita”. Il maltrattamento può concretizzarsi in : condotta attiva (percosse, lesioni, atti sessuali) condotta passiva (incuria, trascuratezza, abbandono)
L’ESPERIENZA TRAUMATICA .. Un evento è traumatico … quando minaccia la salute e il benessere di un individuo, quando lo rende impotente di fronte ad un pericolo, quando viola gli assunti di base della sopravvivenza ed evidenzia l’impossibilità di controllare e prevedere gli eventi (Eisen e Goodman 1998). Un numero di bambini compreso tra il 14 e il 43% ha vissuto almeno un evento traumatico nella propria vita (ISTSS 2000).
proiettare in lui un’ombra su tutto il resto della sua vita” “In una stanza dove sia accesa soltanto una candela, basta una mano davanti alla sorgente luminosa per oscurare metà del locale. La stessa cosa accade con il bambino: se gli arrecate il benché minimo danno quando la sua vita è ancora agli inizi, ciò potrà proiettare in lui un’ombra su tutto il resto della sua vita” ( Ferenczi,1927)
BAMBINI INVULNERABILI Invulnerabili come Achille … Meccanismi rigidi che permettono al bambino di costruirsi una muraglia intorno con cui resistere alle avversità . Bambini che possono distruggersi completamente se viene toccato il loro punto debole …
BAMBINI VULNERABILI La soglia e il livello di vulnerabilità rappresentano le risultanti di fattori genetici ed ambientali incorporati nell’individuo che ne costituiscono, momento per momento, le competenze .. Vulnerabili perché meno resistenti a tutto ciò che può nuocere e alle aggressioni. La vulnerabilità è in continuo cambiamento ed è un concetto clinico qualitativo.
QUALI CONSEGUENZE PUO’PORTARE UN TRAUMA?
La relazione con figure di accudimento trascuranti o abusanti tende infatti a generare modelli operativi interni (e relativi sistemi rappresentazionali connessi) gravemente insicuri o disorganizzati, che portano a concepire il mondo esterno come minaccioso e ostile, se non addirittura incomprensibile. Gli studi sul maltrattamento infantile hanno ampiamente dimostrato che le esperienze traumatiche in età evolutiva sono un fattore di vulnerabilità per lo sviluppo di numerosi disturbi, tra cui : Depressione Disturbi del comportamento alimentare Disturbo borderline di personalità Dipendenza da sostanze
QUAL’ È L’ELEMENTO CHE CONFERISCE A UN EVENTO ESISTENZIALE IL NOME DI TRAUMA ?
“Esiste un notevole consenso sul fatto che l’elemento cruciale non è il semplice verificarsi di un evento esistenziale negativo, ma piuttosto l’interpretazione dell’individuo del significato dell’evento e dei suoi effetti all’interno del contesto in cui si verifica” Hammen(1995)
IN QUALE AMBITO PUÒ ESSERE USATO IL TERMINE RESILIENZA LA RESILIENZA RESALIO SALIO SALTARE RIMBALZARE IN QUALE AMBITO PUÒ ESSERE USATO IL TERMINE RESILIENZA
RESILIENZA (DIFINIZIONI) La resilienza è la capacità che un soggetto ha di superare circostanze singolari di difficoltà, grazie alle sue qualità mentali, di comportamento e di adattamento. (Kreisler, 1996) La resilienza è la capacità di riunire in modo accettabile, a dispetto di uno stress o di un’avversità che comporta, normalmente, il rischio grave di uno sbocco negativo. (Vanistendael,1996)
La resilienza designa l’arte di adattarsi a situazioni avverse (condizioni biologiche e sociopsicologiche) e di sviluppare capacità collegate sia a risorse interne (intrapsichiche), sia esterne (ambientali, sociali, affettive), che permettono una buona costruzione psichica e un buon inserimento sociale. PER GLI PSICOANALISTI E I CLINICI CHE SI RIFERISCONO ALLA META PSICOLOGIA FREUDIANA SUPERARE E TRASFORMARE IL TRAUMA
UNO SGUARDO PIÙ DA VICINO … La resilienza è un processo naturale che spinge l’individuo a relazionarsi con l’ambiente ecologico, affettivo, verbale. Al momento del trauma, l’attenzione è focalizzata sulla ferita … ..è possibile parlare di resilienza solo molto tempo dopo, quando l’adulto riconoscerà il trauma subito.
QUINDI LA RESILIENZA È : TRATTO - PROCESSO - RISULTATO “La resilienza non è mai assoluta, totale, acquisita una volta per tutte, ma varia a seconda delle circostanze, della natura del trauma, del contesto e dello stadio di vita; si può esprimere in modo differente secondo le differenti culture”. (B.Cyrulnik,2001)
NELLA PRATICA …. Nell’ambito dei disturbi psichiatrici è stata riconosciuta una relazione significativa tra il trauma infantile e i disturbi dell’umore (Liotti e Farina,2011). In realtà solo pochi studi hanno approfondito il ruolo di tali eventi traumatici precoci nella genesi dei disturbi dell’umore, tuttavia tali esperienze risulterebbero più frequenti sia nei pazienti depressi unipolari che in quelli bipolari (Kessler et al.1997).
RICERCHE SULLA RESILIENZA INDIVIDUALE : POVERTA’,VIOLENZA, SVANTAGGIO SOCIALE DIPENDENZE DISTURBI PSICHIATRICI CRIMINALITA’ IN FAMIGLIA FATTORI DI RISCHIO
FATTORI DI SVILUPPO LA CERTEZZA DI POTER INFLUENZARE GLI EVENTI IN BASE ALLA LORO ESPERIENZA,LA CAPACITA’ DI SENTIRSI COINVOLTI ED IMPEGNATI NELLE ATTIVITA’ DELLA VITA, AUTOSTIMA ELEVATA, AUTOEFFICACIA,FIDUCIA E CONTROLLO SUGLI EVENTI, ILLUSIONI POSITIVE, OTTIMISMO APPRESO,ATTACCAMENTO SICURO CON ALMENO UNO DEI DUE GENITORI, RELAZIONI SOCIALI SUPPORTIVE .
La prospettiva ecologica prende in considerazione molteplici sfere di influenza durante lo sviluppo individuale. Quindi … Tutti i sistemi sociali vengono ritenuti fattori, che in modo concentrico,influenzano l’individuo e le sue relazioni sociali.
La prospettiva evolutiva sostiene che la resilienza si sviluppa attraverso una pluralità di processi che variano nel corso del tempo. Quindi … Eventi stressanti,normativi e paranormativi, possono influenzare negativamente il funzionamento individuale e compromettere la capacità dell’adulto di superare le difficoltà e alterare il livello di resilienza della persona. Una crisi può rivelarsi un punto di svolta !
SISTEMI DI CREDENZE LE CREDENZE INFLUENZANO QUELLO CHE VEDIAMO E QUELLO CHE FACCIAMO DELLE NOSTRE PERCEZIONI. I SISTEMI DI CREDENZE COMPRENDONO,IN GENERALE,I VALORI,LE CONVINZIONI,GLI ATTEGGIAMENTI,I PREGIUDIZI,LE IPOTESI CHE FORMANO UN INSIEME DI PREMESSE DI BASE CHE ATTIVANO LE RISPOSTE EMOZIONALI E ORIENTANO L’AZIONE. LE NOSTRE AZIONI E LE LORO CONSEGUENZE POSSONO RINFORZARE O MODIFICARE IL NOSTRO SISTEMA DI CREDENZE !
LA FAMIGLIA Secondo Kagan,la famiglia svolge una funzione di modulazione positiva nei processi di adattamento nei bambini in una situazione emotivamente stressante : legami familiari significativi sono vere e proprie ancore di salvataggio nei momenti di particolare difficoltà. La fiducia dell’altro è essenziale per attuare condizioni di intimità e di reciproco sostegno, per alimentare sentimenti di fiducia,gioia,benessere nelle relazioni. PERCHE’ E’ IMPORTANTE COSTRUIRE UNA BASE SICURA?
IL MODO IN CUI I MEMBRI DI UNA FAMIGLIA DEFINISCONO E INQUADRANO UNA SITUAZIONE PROBLEMATICA DETERMINERA’ LE STRATEGIE CHE ADOTTERANNO PER AFFRONTARLA..
QUALI SONO I FATTORI CHE RENDONO UNA FAMIGLIA FUNZIONALE? FlESSIBILITA’ COMUNICAZIONE COESIONE
E’ IMPORTANTE COMUNICARE !
DISTORSIONI COGNITIVE Esistono tre tipi di pensiero erroneo che aumentano la vulnerabilità e che sono tra le principali cause di depressione : Minimizzare e sottovalutare le risorse Ingigantire o amplificare la gravità dell’errore Un pensiero catastrofico
COME POTENZIARE LA RESILIENZA? Sistemi di credenze familiari Flessibilità - Coesione - Comunicazione Ridurre lo stress Modificare il coping disadattivo Valorizzare le risorse interne Lasciare andare …
Ci sono domande?