Forme di interventi pubblici e privati in materia di beni culturali e paesaggistici.

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Forme di interventi pubblici e privati in materia di beni culturali e paesaggistici

Molte sono le vie attraverso cui pubblico e privato si incrociano in materia di cultura e di turismo culturale.

Esercizio di prerogative dei pubblici poteri In alcuni casi è possibile l’espropriazione di un bene culturale di proprietà privata se serve a tutelare meglio nell'interesse di tutti. Il ministero e gli altri enti pubblici territoriali interessati possono acquistare in via di prelazione i beni culturali alienati, donati o conferiti in società, pagando all'acquirente lo stesso prezzo Le cose che costituiscono beni culturali «da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo o sui fondali marini, appartengono allo Stato» salvo il diritto a un premio a favore del proprietario del terreno in cui è avvenuto il ritrovamento o per chi ha scoperto la cosa.

Collaborazione pubblico-privato Si possono distinguere – casi in cui l'intervento del privato è considerato in sé e per sé Donazioni Sponsorizzazioni Fondazioni – casi in cui il coinvolgimento dei privati si inserisce in programmi e progetti più ampi i piani strategici di sviluppo culturale i circuiti di eccellenza turistica i Sistemi turistici locali i Distretti culturali

Interventi privati Donazioni Sponsorizzazioni Fondazioni

Le donazioni La donazione è un contratto col quale un soggetto arricchisce un altro per spirito di liberalità, senza ricevere una controprestazione. Di regola richiedono la forma solenne: l'atto pubblico sotto pena di nullità e la presenza di due testimoni Eccezione le donazioni di modico valore, per le quali è sufficiente la "tradizione", cioè la consegna manuale della cosa mobile/denaro.

Donazioni per le attività culturali d.l. Valore Cultura n. 91/2013 è intervenuto sul punto per agevolare la diffusione delle donazioni a favore di attività culturali. Ha fissato – L’Importo massimo della “donazione di modico valore nelle attività culturali” fino a euro – La massima semplificazione della procedura – La pubblicità delle donazioni ricevute – La necessaria rendicontazione delle somme impiegate – La garanzia della destinazione della somma allo scopo indicato dal donante.

Le sponsorizzazioni Il contratto di sponsorizzazione è un contratto atipico, oneroso e a prestazioni corrispettive. Lo sponsor si obbliga a erogare il finanziamento: – se lo sponsor si limita a dare denaro la sponsorizzazione si dice pura; – se lo sponsor, anziché denaro, fornisce i materiali occorrenti al restauro o vi provvede esso stesso, la sponsorizzazione si dice tecnica; Lo sponsorizzato si obbliga ad associare il nome o il marchio dello sponsor al bene culturale.

Le sponsorizzazioni Il contratto di sponsorizzazione deve specificare – le modalità con cui viene erogato il contributo – le modalità con cui deve essere data visibilità al nome dello sponsor La funzione del contratto è duplice: consente alla Pubblica amministrazione di acquisire i finanziamenti necessari per recuperare o valorizzare i beni culturali, in cambio di una pubblicità indiretta per il soggetto erogante che promuove la propria immagine agli occhi degli utenti e dei turisti.

Le fondazioni Tra i soggetti che operano per la valorizzazione dei beni culturali vi sono le fondazioni. La Fondazione è un’ organizzazione creata per la gestione di un patrimonio autonomo destinato e vincolato al perseguimento di un scopo non di lucro. Le Fondazioni si costituiscono con negozio unilaterale, per donazione o testamento. Con il riconoscimento acquistano personalità giuridica: questa comporta la perfetta separazione tra il patrimonio dell’ente e quello dei soggetti che lo hanno costituito e ad esso partecipano.

La fondazione in partecipazione La fondazione di partecipazione non è regolata dal codice civile, ma è stata ideata a metà degli anni Novanta dalla prassi come sintesi in un unico ente dell’elemento patrimoniale delle fondazioni con quello personale delle associazioni. Al patrimonio autonomo si aggiunge la partecipazione di soggetti pubblici e privati che condividono gli scopi dell’ente, che possono consistere nella valorizzazione culturale, artistica e turistica di un dato territorio.

Fondazioni bancarie Un ruolo importante negli interventi di restauro e riqualificazione del patrimonio culturale o per sostenere importanti iniziative artistiche è rivestito dalle Fondazioni bancarie. Gestiscono musei, gallerie e siti archeologici. Sono possibili accordi e protocolli d'intesa tra le fondazioni bancarie e il Ministero, le Regioni e gli altri enti pubblici territoriali per coordinare gli interventi di valorizzazione sul patrimonio culturale e garantire un impiego equilibrato delle risorse finanziarie disponibili.

Progetti che coinvolgono enti pubblici e privati piani strategici di sviluppo culturale circuiti di eccellenza turistica Sistemi turistici locali Distretti culturali

Forme di collaborazione Mediante diverse tipi di accordi si possono attuare molte altre forme di collaborazione tra più soggetti pubblici e privati per la valorizzazione del patrimonio culturale. – piani strategici di sviluppo culturale – circuiti di eccellenza turistica – programmazione negoziata – distretti culturali

1. Piani strategici di sviluppo culturale Per la valorizzazione del patrimonio pubblico lo Stato, le Regioni e gli altri enti pubblici territoriali possono stipulare accordi e piani strategici di sviluppo culturale su base regionale, coinvolgendo anche le infrastrutture e i settori produttivi collegati.

Piani strategici di sviluppo culturale È possibile che per elaborare questi piani strategici gli enti pubblici interessati costituiscano appositi soggetti giuridici, di cui potrebbero far parte anche i proprietari privati di beni culturali da valorizzare. Nei procedimenti di approvazione dei piani paesaggistici sono previste forme di partecipazione dei «soggetti interessati e delle associazioni portatrici di interessi diffusi».

2. Circuiti di eccellenza turistica In una prospettiva più direttamente turistica vanno ancora ricordate alcune norme del cod. tur. che prevedono la possibilità per il Ministero di istituire, d’intesa con le Regioni, i circuiti nazionali di eccellenza turistica corrispondenti a itinerari tematici omogenei, che collegano regioni diverse lungo tutto il territorio nazionale. Tra i circuiti “il turismo della cultura”.

3. Forme di “programmazione negoziata” Le diverse forme di collaborazione tra pubblico e privato si concretizzano negli strumenti della programmazione negoziata.

La programmazione negoziata La programmazione negoziata è un metodo per regolare problemi di interesse pubblico con il concorso di soggetti pubblici e privati che possono far convergere le risorse a loro disposizione su interessi comuni. Il ricorso alla programmazione negoziata è una possibile soluzione alla carenza di risorse finanziarie pubbliche in cui versano le Amministrazioni che non possono assumersi gli oneri per i grandi interventi, oltre a stimolare la responsabilizzazione e la capacità propositiva e progettuale di tutti gli attori pubblici e privati operanti sul territorio.

Strumenti Diversi gli strumenti della programmazione negoziata: intese, accordi di programma, patti territoriali, contratti di programma, contratti d’area. – I Contratti di area ad esempio sono lo strumento operativo - concordato tra le amministrazioni e le rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonché eventuali altri soggetti interessati- per la realizzazione di un ambiente economico favorevole all'attivazione di nuove iniziative imprenditoriali e alla creazione di nuova occupazione.

3. Distretti culturali Per promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale si può dar vita ai distretti culturali. I distretti culturali si rifanno in qualche misura, ai Sistemi turistici locali quali contesti turistici omogenei capaci di promuovere un' offerta integrata di beni. Il distretto culturale è un insieme organizzato di istituzioni, reti associative e imprese che producono un'offerta integrata di beni e servizi culturali legati a un territorio circoscritto, caratterizzato da risorse e da beni culturali di pregio.

Distretti culturali Il distretto nasce su iniziativa di soggetti che possono essere sia pubblici sia privati. Il riconoscimento compete alla Regione. I promotori devono formulare progetti e iniziative, al cui finanziamento concorre la Regione con risorse proprie o con ulteriori risorse statali e/ o comunitarie. Il fine dichiarato dei distretti è quello di rafforzare le potenzialità culturali dei territori interessati ma hanno anche una diretta ricaduta sul sistema economico- sociale e sul turismo quale fattore di sviluppo locale e nazionale.