“Accordo sull’agricoltura” del 1994 l’impegno ad avviare un nuovo negoziato su agricoltura e servizi all’inizio del 2000 la “clausola di pace” (31.12.2003)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
Advertisements

L’Unione europea … è un organismo sovranazionale, al di sopra delle singole nazioni, al quale gli stati membri delegano parte della propria sovranità.
Corso per Tecnico Superiore Retail e Marketing Intelligence
GLI SCENARI A MEDIO-LUNGO TERMINE PER LAGROALIMENTARE ITALIANO Federazione Regionale Ordine Dottori Agronomi e Forestali della Lombardia Cremona, 20 marzo.
La riforma dell’OCM zucchero: le implicazioni per l’Italia
Comitato Economico e Sociale Europeo Il mercato interno e le problematiche energetiche europee. Cons. Edgardo Maria Iozia Presidente Osservatorio Mercato.
Lead Market Nuove opportunità per il mondo del lavoro (a cura di Antonello Pezzini)
La Politica Commerciale
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
I rapporti economici internazionali Liberismo e protezionismo
Buon compleanno WTO!.
Il Commercio equo & solidale regole definizione le botteghe nel mondo
La PAC del nuovo millennio luglio 2002: Comunicazione sulla revisione intermedia della PAC: verso una Politica Agricola Sostenibile 21 gennaio 2003: viene.
POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA
CONSUMATORI / UTILIZZATORI INTESE ORIZZONTALI A B C ricerca e sviluppo produzione acquisti commercializzazione standardizzazione protezione dellambiente.
Ian Rodgers Chairman, BUSINESSEUROPE State Aid Working Group Director, UK Steel Globalizzazione, crisi finanziaria, innovazione e cambiamento climatico:
1 G7+1 oppure G19+1? Corso di Economia dei Mercati e delle Istituzioni A.A Prof.ssa Chiara Oldani.
INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dellUE LOCM zucchero Maria Rosaria Pupo DAndrea Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA)
Associazione AlessandroBartola 1 [Giovanni Anania - Roma, ] Il negoziato agricolo nellOrganizzazione Mondiale del Commercio Giovanni Anania Università
La globalizzazione in una prospettiva storica
Politica ed Economia Agroalimentare (Prof. Roberto Fanfani)
Geografia dellUnione Europea Le aree rurali Lunedì 3 maggio 2010 Dott. Pierluigi Magistri.
Istituto nazionale per il Commercio Estero LA FACILITAZIONE DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE -UNA VALENZA CRUCIALE E STRATEGICA PER IL MADE I N ITALY Complesso.
La salute come diritto Responsabilità collettiva (la salute come investimento collettivo) Finanziamento in proporzione al reddito Universalità nellaccesso.
Globalizzazione: la “governance” dello sviluppo economico
Agricoltura, Alimentazione e Ambiente: ruolo delle scienze agrarie in un mondo che cambia Prof. Paolo De Castro Università degli Studi di Bologna - Presidente.
1 Autovalutazione del progetto a due terzi della sua vita. Giovanni Anania.
Landamento commerciale tra lItalia e LAmerica Latina Milano, 5 giugno 2013.
La cooperazione in ambito economico- finanziario: accordi di Bretton Woods, International Monetary Fund, World Bank (Lezione del )
Le fonti del Diritto dell’Unione Europea
Accordi commerciali fissazione di norme che regolano gli scambi commerciali Definizione: Tipologie: 1)Accordi bilaterali 2)Accordi multilaterali.
La consulenza aziendale nella PAC 2014/2020: prospettive
le fasi storiche della globalizzazione
FIDAPA– BPW ITALY Federazione Italiana Donne Arti Professione Affari DISTRETTO NORD EST Sezione di Cesena FIDAPA– BPW ITALY Federazione Italiana Donne.
Luigi Paganetto Luigi Paganetto
1 La PAC nel XXI secolo: Doha, Riesame intermedio e allargamento Presentazione a cura di Corrado Pirzio-Biroli Capo gabinetto del commissario Fischler.
La globalizzazione in una prospettiva storica
AGROBIOTECNOLOGIE NEGLI ACCORDI INTERNAZIONALI ED IL CONFLITTO USA - UE.
Le ondate della globalizzazione
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
Luigi Bidoia Le prospettive del mercato mondiale delle piastrelle Sassuolo, 12 dicembre 2006.
Testo Unico per l’Artigianato Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all’artigianato tradizionale 1.
Deputato al Parlamento Europeo ° Legislatura
Di cosa parliamo quando parliamo di politica di cooperazione allo sviluppo (CSV) ? Come collochiamo la Politica di CSV dell’UE nell’ambito dell’ordinamento.
INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Il regime degli scambi con i paesi terzi Il regime degli scambi con i paesi terzi prevede: tariffe.
9.3 Sicurezza e qualità alimentari
L’economia e il mondo.
ARGENTINA E BRASILE: COME INTERNAZIONALIZZARSI NELL'AMERICA LATINA PROTEZIONISTA 21 Marzo 2014 Informanager.
Il sistema multilaterale degli scambi: 1
PAC (Politica agricola comune)
IL TRATTATO TRANSATLANTICO SUL COMMERCIO E GLI INVESTIMENTI (TTIP) Arzerello di Piove di Sacco (Pd) – 17 novembre 2015 Veneto Agricoltura - Europe Direct.
LE POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA
Motivi Commercio Internazionale Per diversità tra i vari paesi Per realizzare economie di scala nella produzione Vantaggio comparato Ogni paese si specializza.
Spesa sociale regioni Politiche di Cittadinanza 1.
LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE E I PRIMI PASSI DEL GOVERNO MONTI Gennaio 2012.
RAPPORTI ECONOMICI TRA L’UNIONE EUROPEA E LA CINA.
Optional client logo STRUCTURED FINANCE00 MONTH 2004 Spunti per la partecipazione del dr. Domenico Santececca, Direttore Centrale ABI alla conferenza economica.
Dal GATT alla WTO Economia agraria II (MF)
NON- TRADE CONCERNS Economia Agraria Prof. Maria Fonte.
Agriregionieuropa Giulia Listorti Commissione Europea - Legacoop Agroalimentare 1 Il World Trade Organization e l’Uruguay Round Giulia Listorti Le implicazioni.
“Accordo sull’agricoltura” del 1994 l’impegno ad avviare un nuovo negoziato su agricoltura e servizi all’inizio del 2000 (art. 20) la “clausola di pace”
Il mercato interno e la tutela della concorrenza nell’ordinamento dell’UE I principi.
1 La Politica Agricola Comunitaria Econ. Agr / 04/ 2007 Giacomo D’Alisa.
Appunti sulla PAC Maria Fonte
Il caso Cina nel contesto locale ed internazionale: come l’impresa locale reagisce alla sfida Repubblica San Marino S CUOLA S ECONDARIA S UPERIORE Liceo.
Dipartimento federale dell’economia DFE Ufficio federale dell’agricoltura UFAG Manifestazione informativa OMC XV Manifestazione informativa e consultiva.
PRIN2005 IAI - ISTITUTO AFFARI INTERNAZIONALI1 Il Doha Round e il futuro del regime commerciale multilaterale PAOLO GUERRIERI Università di Roma ‘La Sapienza’
L’Accordo sull’agricoltura del 1994 EA II (MF)
Schema di Preferenze Generalizzate dell’Unione europea Reg. 2501/2001 In vigore dal 1° gennaio 2002 al 31 dicembre 2004 Comprende 179 paesi e territori.
Il nuovo negoziato agricolo Economia Agraria II
Transcript della presentazione:

“Accordo sull’agricoltura” del 1994 l’impegno ad avviare un nuovo negoziato su agricoltura e servizi all’inizio del 2000 la “clausola di pace” ( ) III Conferenza Ministeriale [Seattle, 30 Nov - 3 Dic 1999] avrebbe dovuto lanciare il nuovo round …non si raggiunge un accordo! l’agricoltura non è la causa del fallimento …da Seattle a Cancun: l’Accordo del 1994 e Seattle

conferenza ministeriale di seattle Conferenza Ministeriale di Seattle - Seattle, 30 novembre – 3 dicembre apre il “Millennium Round”: - liberalizzazione settore agricolo e servizi - diritti proprietà intellettuale - appalti pubblici - investimenti e concorrenza - biogenetica e sanità alimentare ( food safety ) - commercio elettronico - Posizione dell’UE (favorevole all’avvio di un single and comprehensive undertaking ): 4 punti: 1.approfondimento liberalizzazione scambi e trattamento differenziato per i PVS; 2.rafforzamento sistema multilaterale 3.valorizzazione capacità e ruolo della WTO in materia di sviluppo; 4.continuazione interessamento temi di interesse generale (salute pubblica, ambiente, sicurezza sociale)

conferenza ministeriale di seattle – agricoltura - Unione Europea →: - mantenere alcune disposizioni dell’Accordo sull’Agricoltura necessarie per la PAC (categoria blu, clausola di pace, misure speciali di salvaguardia); - perfezionare alcune questioni (sostegno interno, accesso ai mercati, sovvenzioni all’esportazione, imprese commerciali statali); - Garantire la compatibilità delle politiche rurali ed ambientali con il settore agricolo (agricoltura → ruolo polivalente ) e affrontare temi fondamentali (benessere animali, sicurezza e qualità prodotti alimentari) - USA e Gruppo CAIRNS →: - completa liberalizzazione, prodotti biotecnologie, riduzione barriere tariffarie PMI manifatturiere, ecc. - PVS →: - maggiore considerazione particolari esigenze, attuazione impegni precedenti, periodi transitori In materia di Agricoltura:

politica agricola dell’UE e WTO - UE disponibile alla liberalizzazione, purché ci siano benefici per tutti i Paesi, compresi i PVS: ⇓ - mantenere il sostegno del mercato interno - ridurre i sussidi alle esportazioni, purché siano introdotti altri strumenti distorsivi - proposte di aiuti ai PVS La posizione europea nel negoziato agricolo Panoramica generale

politica agricola dell’UE e WTO Sostanzialmente: Art. 20 dell’Accordo sull’Agricoltura: - ulteriore riduzione di sostegno e protezione mercato interno: - accesso al mercato : riduzione tariffe - qualità e specificità prodotti agricoli (regole per garantire protezione alle denominazioni, tutela del diritto alle denominazioni di origine, garanzia di una informazione trasparente) - competizione delle esportazioni : riduzione sussidi - sostegno interno : riduzione misure purché siano mantenuti gli strumenti della “scatola verde” e della “scatola blu” - introduzione dei “non trade concerns” (food safety, benessere degli animali, multifunzionalità dell’agricoltura) - trattamento speciale e differenziato per i PVS (crescita economica e sviluppo, progressiva integrazione nel sistema economico mondiale, campagna contro la povertà) Analisi delle principali questioni agricole

All’inizio del 2000 partono i negoziati su “agricoltura” e “servizi” Fino alla Conferenza Ministeriale di Doha (Novembre 2001) succede ben poco …da Seattle a Cancun: da Seattle e Doha

Parte un nuovo round! (“per lo sviluppo”) (…ma con un’agenda negoziale limitata) agricoltura accesso ai mercati per i prodotti non agricoli servizi TRIPS sistema di notifica ed istituzione di un registro per le denominazioni di origine “dichiarazione” sull’ accesso ai farmaci …da Seattle a Cancun: la “Ministeriale” di Doha

…un nuovo negoziato agricolo con l’obiettivo di aumentare in maniera significativa l’accesso ai mercati ridurre in maniera sostanziale il sostegno interno distorsivo degli scambi internazionali ridurre, nella prospettiva di una loro eliminazione, tutte le forme di sussidio delle esportazioni …tenendo in dovuto conto le preoccupazioni di natura non commerciale di ciascun paese …da Seattle a Cancun: la “Ministeriale” di Doha

avvio del negoziato sui “Temi di Singapore” da decidersi alla V “Ministeriale”, a Cancun Commercio internazionale ed investimenti esteri (assicurare condizioni trasparenti, stabili e prevedibili per gli investimenti esteri di lungo periodo) Trasparenza nelle procedure di acquisto pubbliche Commercio internazionale e concorrenza “Facilitazione” del commercio internazionale (accelerare il movimento, il rilascio e lo sdoganamento delle merci) …da Seattle a Cancun: la “Ministeriale” di Doha

quarta conferenza ministeriale (doha) Doha (Qatar), novembre documenti: 1.Dichiarazione Ministeriale sul “Programma di lavoro” 2.Dichiarazione sugli Accordi TRIPS e Salute Pubblica 3.Decisione su argomenti relativi all’attuazione degli accordi pregressi (“ Implementation ”) La Quarta Conferenza Ministeriale

quarta conferenza ministeriale (doha) - agricoltura: - progressiva eliminazione ( phasing out ) delle sovvenzioni all’esportazione - riduzione misure di sostegno interno ( amber box ) distorsivi per gli scambi - servizi - accesso al mercato prodotti industriali - TRIPS - investimenti, concorrenza, appalti pubblici, trade facilitation - regole della WTO ( antidumping, sovvenzioni, misure compensative, pesca) - regolamento delle controversie - commercio e ambiente - commercio elettronico Quarta Conferenza Ministeriale – risultati

1.accordo sugli impegni (modalities) entro il 31 Marzo definizione degli impegni specifici per paese (schedules) prima della V “Ministeriale” (Cancun, Settembre 2003) 3.conclusione del round il 1 Gennaio 2005, con un accordo unico, che comprende quello agricolo (single undertaking) …da Doha a Cancun: i tempi del negoziato agricolo

V Conferenza Ministeriale WTO Cancùn Settembre 2003 I partecipanti: UE - USA - Giappone Vecchio Gruppo Cairns (sciolto per l’uscita di alcuni paesi come Argentina e Brasile): Australia, Canada, Indonesia, Malesia, Nuova Zelanda, Ungheria, Uruguay Nuovo Gruppo detto “G-20 +”: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Cina, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, Egitto, El Salvador, Filippine, Guatemala, India, Messico, Nigeria, Pakistan, Paraguay, Perù, Sud Africa, Thailandia, Venezuela ACP - African Union - i paesi più poveri

Cancùn – Temi negoziali Accesso al mercato Obiettivo principale Riduzione delle tariffe e modifica dei meccanismi di gestione delle quote tariffarie Nonostante la riduzione dei dazi prevista dall’AA dell’UR, la protezione è rimasta elevata Stima tariffa media semplice in agricoltura: tra il 40% ed il 30% Problemi Alti livelli dazi Scarsa trasparenza Variabilità dazi relativi ai diversi prodotti

Nei vari paesi alcuni settori sono più protetti della media dei prodotti agricoli Esempi  cereali  carni  prodotti lattiero-caseari  zucchero Anzi: esistono “Picchi Tariffari” ovvero Dazi maggiori del 100% Esempi PVS Sul totale dei dazi consolidati:  India: 45%  Bangladesh: 69% % di prodotti con picchi sul totale per alcuni paesi sviluppati  USA: 2% (= 24 prodotti) con picco max 350%  UE: 8% (= 141 prodotti) con picco max 500%  Giappone: 11% con picco max 2000% Ulteriore problema sollevato dai PVS Tariff escalation cioè + protezione vs prod. trasformati tramite dazi + bassi su materie prime e intermedi

L’obiettivo della riduzione dei dazi si basa su un approccio “per formule” che fissa l’obbligo di riduzione % della media delle tariffe con vincoli di riduzione minima 2 possibilità Formule lineari Formule armonizzatrici Ridurre solo il livello medio dei dazi Ridurre sia il livello sia la dispersione della struttura tariffaria L’esempio è la riduzione % su ogni prodotto rispetto al dazio originario MA per evitare riduzione dei dazi più bassi e non alterazione degli altri esiste l’obbligo di riduzione minima per ogni linea tariffaria (es.: UR 36% in 6 anni con min=15%  difesa da UE)

Più nota formula armonizzatrice (del TR e sostenuta da USA e Cairns): Formula Svizzera Z= AX (A+X) _____ A = coefficiente negoziato (fondamentale) X = tariffa iniziale Z = tariffa alla fine del periodo di implementazione, più bassa di quella iniziale Scopo  ridurre variabilità dazi e fissarne un tetto massimo ProblemaRidurre livello e variabilità tariffe SoluzioneAccordo con mix dei 2 tipi di formule Es.: proposta Harbinson (marzo 2003)  dividere dazi in 3 categorie Dazi > 90% => riduz. 60% (min 45%) 15% riduz. 50% (min 35%) Dazi riduz. 40% (min 25%) per poi avere una liberalizzazione completa (G22)

Sussidi all’esportazione Nota: recente dichiarazione di Lamy su eliminazione totale dei sussidi nell’UE L’UE è al primo posto per la spesa in sussidi 90% sul totale nel periodo 1995/1998 Svizzera  5% USA  1,5% Norvegia  1,3% Temi principali 1.% riduzione volume export e spesa in sussidi 2.Periodo d’implementazione nuovo accordo 3.Forti riduzioni già nel primo anno 4.Conferma o no di usare sussidi non impiegati prima 5.Tempi diversi per i PVS

Sostegno interno Il problema riguarda soprattutto i paesi sviluppati USA, UE e Giappone coprono circa il 90% del sostegno agricolo dell’OECD I PVS lamentano i vincoli eccessivi ai dazi (più alla loro portata) e la maggiore libertà nel sostegno (troppo oneroso) Ecco perché i PVS chiedono una nuova “scatola” (development box) a loro esclusivo favore, esente da obblighi di riduzione, per il proprio sviluppo interno  esenzione per paesi e non per tipo di intervento Altre principali proposte Revisione sistema scatole Definizione impegni di riduzione

Le posizioni prima di Cancùn USA UE Cairns Altri PVS accesso al mercato: formule armonizzatrici esportazioni sussidiate: progressiva eliminazione sostegno interno: riduzione scatole (esente e non-esente) no al trattamento speciale e differenziato per i PVS1 accesso al mercato: riduzione (come USA) + geogr. e trad. esportazioni sussidiate: nessuna eliminazione sostegno interno: ok alla verde (x la multifunzionalità) e alla blu (x indirizzare le pol. agr. Interne vs. il disaccoppiamento) sì al trattamento speciale e differenziato per i PVS accesso al mercato: ampia riduzione esportazioni sussidiate: rapida e totale eliminazione sostegno interno: eliminazione blu e gialla e ridimens. della verde sì al trattamento speciale e differenziato development box aumentare proprie tariffe x proteggere capacità produttiva

Il fallimento di Cancùn Non è il primo fallimento nella storia GATT/WTO, ma si distingue per le conseguenze che può avere per il futuro delle relazioni internazionali multilaterali L’agricoltura è stata una delle aree di maggior conflitto e una delle cause stesse del fallimento Il fallimento ha implicazioni di breve periodo rilevanti per i mercati internazionali dei prodotti agroalimentari Il fallimento ha implicazioni rilevanti per la PAC

Prima possibilità: i paesi sviluppati non accettano il mutato assetto delle relazioni multilaterali; l’interesse si sposta sugli accordi bilaterali e regionali; c’è un forte aumento delle controversie e dei conflitti commerciali; bassa motivazione alla ricerca di un accordo Prospettive per il futuro Seconda possibilità: i paesi sviluppati accettano il mutato assetto delle relazioni multilaterali; il negoziato riparte; il round diventa realmente un “round per lo sviluppo”

Terza possibilità: lentamente il negoziato riparte; si raggiunge, un accordo poco ambizioso e modellato sulle riforme delle politiche agricole già compiute dai paesi sviluppati, con qualche concessione alle domande dei paesi in via di sviluppo

Il fallimento di Cancùn e la PAC Diversamente dall’Uruguay round, l’UE potrebbe ritrovarsi con una PAC “non compatibile” (nonostante l’ultima riforma) con gli impegni previsti dal nuovo accordo e vedersi costretta (per la prima volta) a considerare cambiamenti della PAC non dettati esclusivamente da interessi interni e realmente meno distorsivi del commercio internazionale